21 Marzo
Arriva Xi Jinping, ma l'Italia dove va?
Il Presidente della Cina stasera a Roma. Mattarella ai media cinesi: "Favorire l'accesso ai mercati, tutelando la sicurezza degli investimenti". La mossa dell'Italia nella spirale del debito. Brexit, è sempre May Day. Volano gli stracci tra i grillini. In Senato scontro via Google tra "gaffe" e "bunga bunga"
Che succede? In agenda c'è un Consiglio europeo sulla Brexit, il May Day di Theresa. Il Bollettino economico della Bce conferma che nel 2019 la crescita globale rallenterà e per l'Italia c'è uno scenario peggiore dovuto alle debolezze interne e alle tensioni persistenti sul debito pubblico. In un quadro di grande incertezza per il nostro paese, oggi arriva a Roma il presidente cinese Xi Jinping che incasserà un ricco dividendo politico da mostrare ai rivali americani: la partecipazione alla Belt and Road dell'Italia, un alleato storico di Washington. Vi è in questa scelta della classe dirigente italiana un segno di rassegnazione e disperazione: saliamo sul carro della Cina scommettendo su una sua supremazia nei prossimi anni, ci allontaniamo dagli Stati Uniti e speriamo che da Pechino arrivino le soluzioni per la nostra crisi. Si tratta di un azzardo e di una grande illusione. Non è affatto detto che la Cina sia il dominatore del futuro perché è il classico gigante con i piedi d'argilla (ascoltate RadioList sul tema) e gli americani per quanto siano un impero in difficoltà continuano ad avere un dominio totale sul piano militare e strategico, con il controllo del cielo e soprattutto dei mari. Xi Jinping in ogni caso a Roma sarà accolto come un salvatore e il governo di Pechino potrà certamente dire a tutti di essere vincitore nella Città Eterna. Cominciamo il nostro viaggio, allacciate le cinture, seguite il titolare di List.
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È sempre May Day
Theresa May va a Bruxelles per un Consiglio europeo straordinario dove discuterà con gli altri capi di Stato l'allungamento della Brexit e soprattutto le nuove condizioni del processo politico da qui alla nuova data dell'uscita del Regno Unito dall'Unione. Angela Merkel - sarà lei a decidere, alla fine - è favorevole a una concessione ma per un tempo non lungo....
Che succede? In agenda c'è un Consiglio europeo sulla Brexit, il May Day di Theresa. Il Bollettino economico della Bce conferma che nel 2019 la crescita globale rallenterà e per l'Italia c'è uno scenario peggiore dovuto alle debolezze interne e alle tensioni persistenti sul debito pubblico. In un quadro di grande incertezza per il nostro paese, oggi arriva a Roma il presidente cinese Xi Jinping che incasserà un ricco dividendo politico da mostrare ai rivali americani: la partecipazione alla Belt and Road dell'Italia, un alleato storico di Washington. Vi è in questa scelta della classe dirigente italiana un segno di rassegnazione e disperazione: saliamo sul carro della Cina scommettendo su una sua supremazia nei prossimi anni, ci allontaniamo dagli Stati Uniti e speriamo che da Pechino arrivino le soluzioni per la nostra crisi. Si tratta di un azzardo e di una grande illusione. Non è affatto detto che la Cina sia il dominatore del futuro perché è il classico gigante con i piedi d'argilla (ascoltate RadioList sul tema) e gli americani per quanto siano un impero in difficoltà continuano ad avere un dominio totale sul piano militare e strategico, con il controllo del cielo e soprattutto dei mari. Xi Jinping in ogni caso a Roma sarà accolto come un salvatore e il governo di Pechino potrà certamente dire a tutti di essere vincitore nella Città Eterna. Cominciamo il nostro viaggio, allacciate le cinture, seguite il titolare di List.
01
È sempre May Day
Theresa May va a Bruxelles per un Consiglio europeo straordinario dove discuterà con gli altri capi di Stato l'allungamento della Brexit e soprattutto le nuove condizioni del processo politico da qui alla nuova data dell'uscita del Regno Unito dall'Unione. Angela Merkel - sarà lei a decidere, alla fine - è favorevole a una concessione ma per un tempo non lungo. Vedremo se le parti si incontreranno o se andranno in rotta di collisione. La lettera inviata ieri dal primo ministro inglese a Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha una data: 30 giugno.
Il problema della May è il gioco dell'oca di Westminster, fare approvare l'accordo tra Regno Unito e Unione europea già ampiamente respinto dai parlamentari della Camera dei Comuni, voto favorevole posto ieri da Donald Tusk come condizione per andare avanti. Con queste premesse, le probabilità del no deal sono altissime.
In questo scenario, arriva dal Regno Unito - dopo quello da record nel mercato del lavoro - un altro dato sorprendente dall'economia: le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0.4 per cento rispetto al mese precedente, gli analisti prevedevano un calo dello stesso numero, 0.4 per cento. I consumatori inglesi non hanno le stesse preoccupazioni degli economisti.
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E l'Italia? I numeri parlano chiaro. Ci affidiamo allo Stellone. E alla Cina.
02
Spread, debito e avanzo primario
Il bollettino economico della Banca centrale europea è un buon punto di partenza per capire come le parole della politica italiana siano distanti dalla realtà. Ecco un grafico sull'andamento dello spread sui titoli di Stato a 10 anni in Europa dal 2016 a oggi:
L'Italia ha un problema di credibilità del suo governo nei mercati, una legge di bilancio senza investimenti sufficienti e una serie di operazioni di spesa improduttiva hanno condotto lo spread tra Btp e Bund ampiamente sopra i 200 punti base. Questo si traduce in miliardi di euro di interessi in più da pagare. Conseguenza, nero su bianco nel bollettino Bce: "L'Italia è l'unico Paese dell'Eurozona a presentare, pur con tassi portati ai minimi storici dalla politiche della Bce, un interesse medio sul debito superiore al tasso di crescita, con la conseguenza che è necessario un avanzo primario per stabilizzare il debito".
In una situazione dei mercati favorevole, con una sostanziale pax finanziaria, con le Borse che continuano a correre e la Banca centrale che manterrà i tassi stabili per tutto il 2020 con una serie di nuovi strumenti di sostegno alla crescita, l'Italia continua a essere un'isola circondata da un mare agitato e così "tra il 13 dicembre 2018 e il 6 marzo 2019 le condizioni nei mercati delle obbligazioni sovrane sono rimaste per lo più stabili, a eccezione del mercato italiano, dove il differenziale di rendimento a dieci anni ha continuato a mostrare una certa volatilità". Stabilità non è solo stare nella stanza dei bottoni a Palazzo Chigi con la certezza di non avere un'alternativa, bisogna trasmettere fiducia. Meno ne diffondiamo, più interessi siamo costretti a pagare per finanziare le attività dello Stato. Non è difficile da capire, ma la politica italiana vive in una ingovernabile entropia, la confusione.
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In queste condizioni di fragilità l'Italia sta per firmare un accordo strategico con la Cina. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto oggi la sua mossa per dare un segnale, soprattutto agli americani. Un'intervista ai media di Pechino. Ma l'ombra cinese rimane.
03
Mattarella e la Cina: accesso al mercato e sicurezza degli investimenti
Sergio Mattarella oggi al Quirinale ha concesso un'intervista ai giornalisti cinesi del Quotidiano del Popolo, CCTV, Radio Cina Internazionale, Quotidiano Guangming, Agenzia di Stampa Nuova Cina. Quello che segue è il testo integrale dell'intervista del Presidente della Repubblica.
D. Quest'anno ricorre il 15 ° anniversario dello stabilimento di un partenariato strategico globale tra i due Paesi. Due anni fa, Lei ha effettuato una visita di Stato in Cina, affermando che voleva approfondire questa partnership. A suo parere, negli ultimi due anni quali progressi sono stati realizzati nelle partnership strategiche? Potrebbe citare degli eventi di grande rilievo?
R. Il partenariato tra Italia e Cina è costruito su fondamenta solide, ispirate da naturali convergenze tra due antichissime civiltà. Questo legame si arricchisce costantemente di nuovi ambiti di cooperazione; e si tratta di un dato di sicuro rilievo.
Ho avuto modo di verificarlo anche in occasione della visita di Stato, che ebbi l’onore di effettuare a Pechino, e in altre tre città cinesi, due anni fa. Credo che il merito di questa positiva evoluzione sia da ascrivere, al di là dell’efficace dialogo assicurato dalle istituzioni dei due Paesi, alla crescente, e feconda, interazione tra i nostri popoli, così simili per laboriosità e creatività.
Due elementi chiave dello spirito, che accomuna i nostri due Paesi, sono certamente rappresentati dall’ingegno scientifico e dalla cura del patrimonio artistico. Questa constatazione è particolarmente significativa in questo anno speciale, che celebra il cinquecentenario dalla morte del genio italiano poliedrico per eccellenza, Leonardo Da Vinci, che so essere figura ammirata anche in Cina.
Questi aspetti si affiancano all’aspirazione al progresso e al benessere. Aspirazione comune ai nostri popoli; e che contribuisce allo sviluppo e alla stabilità globali, ed è fruttuosa anche nei contesti multilaterali.
Ci fa piacere riscontrare sensibilità analoghe con Pechino. L’Italia è sinceramente votata ai valori della pace, del multilateralismo fondato su regole; e i nostri due Paesi sono tra i maggiori contributori al sistema delle Nazioni Unite, sia in termini di risorse finanziarie sia nell’ampiezza della partecipazione e dell’impegno nelle operazioni di mantenimento della pace.
Si tratta di manifestazioni, importanti, della qualità, e degli alti scopi, del partenariato strategico globale tra Cina e Italia, accomunate dalla convinzione, condivisa, che sia necessaria l’unione degli sforzi, di tutti i componenti, della Comunità Internazionale, per affrontare con successo le principali sfide globali della contemporaneità, dalla tutela della pace e della stabilità internazionali, alla lotta al cambiamento climatico, all’attuazione dell’agenda per lo sviluppo, inclusivo e sostenibile.
Con l’auspicio che i nuovi strumenti, di straordinarie potenzialità, che scienza e tecnologia pongono a disposizione dell’umanità, siano utilizzati e regolati insieme, per la collaborazione e non per la competizione e il predominio, con cui ciascuno ne riceverebbe minor beneficio.
D. Quali sono le sue aspettative per la visita di Xi Jinping? Che significato avrà questo incontro per lo sviluppo generale delle relazioni bilaterali tra Italia e Cina?
R. Sono davvero lietissimo di poter contraccambiare la straordinaria ospitalità che il Presidente Xi mi ha riservato nel 2017. La sua visita in Italia, a Roma e a Palermo, e gli incontri che egli avrà con le più alte cariche dello Stato, manifestano la solidità del legame, e del reciproco rispetto, tra i nostri due Paesi.
Ritengo che non possa esserci miglior modo per celebrare la vigilia dell’importante anniversario che la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese condivideranno il prossimo anno, nel 2020, con il cinquantesimo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche.
L’intensità del dialogo politico, l’ampiezza, e la vivacità, della collaborazione economica, commerciale, culturale, e tra società civili, sono dimensioni ben visibili anche nell’attività di alcuni organi bilaterali quali il Forum Culturale, il Business Forum, il Forum sulla collaborazione in Paesi terzi, che si riuniranno in occasione della visita; e ora anche il Forum sulla Filantropia. Auspichiamo che possano scaturire intese, idee, progetti, nei quali il partenariato italo-cinese possa ulteriormente svilupparsi, anche a più generale beneficio della collaborazione tra Europa ed Asia, che necessita di un volume, sempre maggiore, di investimenti sostenibili in infrastrutture, per assicurare un futuro di benessere e di pace per le tutte le popolazioni dei due continenti.
D. Negli ultimi anni gli scambi commerciali tra l’Italia e la Cina hanno registrato una notevole crescita. Quali sono le condizioni favorevoli per lo sviluppo dei rapporti economico-commerciali tra i due Paesi, e quali sono gli ostacoli da superare?
R. Le relazioni economiche e commerciali hanno un ruolo fondamentale nel quadro delle relazioni bilaterali tra Italia e Cina. Il consistente, e crescente, interscambio, le relazioni tra le nostre imprese, gli investimenti reciproci sono conferma della fiducia sulla quale poggiano i nostri rapporti. L’Italia vede, da tempo, nella Cina non solo un proprio partner economico di primissimo piano, ma anche un motore dell’economia e del commercio mondiale.
L’Italia sostiene convintamente l’assetto, multilaterale e realmente aperto, degli scambi globali, anche nella sua qualità di membro fondatore dell’Unione Europea. Al centro dell’azione di politica economica del Governo cinese si trovano settori in cui l’Italia detiene esperienze di eccellenza, in termini di tecnologie e soluzioni avanzate. Dall’energia, alla protezione ambientale, all’urbanizzazione sostenibile, alla meccanica, alla sicurezza alimentare, ai servizi sanitari e alla cura degli anziani. Il modello di vita italiano, con suoi prodotti di punta, suscita richiamo in tutti Paesi, interessati da un crescente aumento del livello di vita.
L'intensificazione dei nostri rapporti economici deve passare, al tempo stesso, attraverso la creazione di un contesto quanto più aperto e trasparente possibile; in cui i soggetti economici dei due Paesi possano agire in maniera equivalente, reciprocamente libera ed equilibrata, con la rimozione di barriere, che ancora si frappongono ai flussi commerciali. In questo senso, l'Italia è impegnata, assieme ai suoi partner europei e internazionali, a dialogare con la Cina, per permettere alle imprese delle due parti di operare in maniera equa; e di favorire l'accesso ai rispettivi mercati, tutelando in particolare la sicurezza degli investimenti e la proprietà intellettuale, nonché i principi e standard, irrinunciabili, relativi alla sostenibilità degli interventi sotto il profilo sociale, economica e ambientale.
D. Nell’ambito culturale, Cina e Italia portano rispetto al patrimonio, ai tesori artistici e alla tradizione di grandi civiltà millenarie. I due paesi hanno il maggior numero di siti UNESCO nel mondo e sono i portatori di un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico ineguagliabile. Nella cornice dell’iniziativa Nuova Via della Seta, potrebbe illustrarci le caratteristiche delle cooperazioni culturali tra Cina e Italia e le prospettive per il futuro?
R. Nel rapporto bilaterale, tra Italia e Cina, c’è molto più che un’espansione delle relazioni economiche, commerciali e politiche: Italia e Cina sono - e si percepiscono a vicenda - sul piano culturale come due grandi portatori di antiche civiltà, il cui patrimonio artistico suscita ammirazione in tutto il mondo.
Esse condividono una storia, millenaria, segnata da un vivace intreccio di scambi nell’arte, nella letteratura, nella musica, nel commercio, nell’alto artigianato, sin dai tempi più antichi. Questa storica affinità culturale tra le due civiltà è un bene prezioso, giunto fino ai nostri giorni.
I due Paesi rappresentano, l’uno per l’altro, un grande volano di sviluppo che può essere messo a frutto attraverso la promozione, e la valorizzazione, anche delle rispettive industrie culturali e creative. Vanno agevolate queste dinamiche, per realizzare il loro enorme potenziale.
In questa prospettiva è opportuno citare l’ambizioso e innovativo programma per l’istituzione di gemellaggi tra Siti UNESCO cinesi e italiani. Proprio in occasione del Forum culturale Italia Cina, saranno lanciati i gemellaggi tra le città di Verona ed Hangzhou e i Paesaggi Langhe-Roero-Monferrato e le Terrazze Hani, i primi al mondo tra siti UNESCO di due Paesi. Sarà inoltre rafforzata la collaborazione nel settore della tutela dei beni culturali.
La partecipazione italiana alla creazione della cosiddetta “Nuova Via della Seta e della conoscenza” assume quindi significato, e importanza, anche sul piano culturale e su quello delle relazioni tra persone, lungo cui viaggiano progetti culturali, idee, scambi di conoscenze, nuove opportunità, scientifiche, tecnologiche e della contemporaneità: sempre più turisti cinesi visitano il nostro Paese, sempre più giovani italiani studiano in Cina e cinesi in Italia, si moltiplicano gli accordi tra Università dei due Paesi per progetti di ricerca congiunti e scambi accademici, così da rendere davvero la Nuova Via della Seta anche una Nuova Via della Conoscenza.
D. Oggi ci troviamo in un mondo con tante incertezza, sia politiche ed economiche. Secondo Lei, in che modo la collaborazione tra Italia e Cina potrà contribuire a creare un mondo migliore?
R. Anzitutto affermando il principio che Italia e Cina, nel perseguire l’intento di un multilateralismo basato su regole valide per ogni Stato, si pongono l’obiettivo di tutelare i legittimi diritti di tutti i soggetti della comunità internazionale.
L’avvio di regolari consultazioni politiche, bilaterali, tra i due Ministeri degli Esteri, rafforzerà certamente questa vocazione. E’ importante coltivare un dialogo continuo per meglio comprendere le rispettive posizioni e sensibilità e, di conseguenza, poter lavorare insieme, ancora più efficacemente, nei grandi fora multilaterali, in cui Cina e Italia siedono insieme: penso al G20, nel cui ambito contiamo, sin d’ora, sulla collaborazione di Pechino in vista della Presidenza italiana del 2021; e penso alle Nazioni Unite, dove Italia e Cina condividono medesime sensibilità; ad esempio, sul dossier della riforma del Consiglio di Sicurezza, promuovendo soluzioni che ne aumentino la rappresentatività e l’efficacia, senza nuove posizioni di privilegio.
La pace non è tale senza sviluppo, senza giustizia sociale, senza tutela dell’ambiente. Per questo siamo impegnati, insieme, a promuovere l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e a lottare contro i cambiamenti climatici: una sfida in cui alla Cina tocca un ruolo decisivo, crescente, e l’Italia è pronta a dare il suo contributo.
***
Mattarella è fiducioso e ottimista. Tutto a posto? Non proprio. Ascoltate questa puntata di RadioList dedicata all'intesa tra Italia e Cina. Un'indagine del titolare di List e Dario Fabbri, analista di Limes.
04
Il gioco di Xi Jinping, l'azzardo dell'Italia
Il presidente Xi Jinping arriva a Roma per firmare un'intesa con l'Italia. Il governo Conte ha deciso di puntare sulla Cina. Ma davvero Pechino sarà il cavallo vincente e l'impero del futuro? Forza e debolezza della Cina. La reazione degli Stati Uniti, i rischi di un'alleanza che allontana l'Italia dall'America. Come reagirà l'amministrazione Trump? Commercio, geopolitica, politica di potenza. Ascolta RadioList.
RadioList è il podcast di List ai vertici delle classifiche di iTunes. Anche questa puntata è balzata nella top ten:
La partita con Pechino si gioca sulle reti. Telec0municazioni, trasporti, energia. Da una parte c'è la tela di Pechino, dall'altra ci sono le strade italiane che ci conducono verso il futuro. Sono arterie vitali da difendere, perderne il controllo significa non esistere più come comunità, nazione. Quanto sono importanti? Abbiamo due esempi freschi che vengono dalla cronaca economica.
05
Energia, reti, investimenti. Terna e Eni
Le reti dell'energia sono strategiche e non a caso la Cina è presente nel capitale di Cdp Reti che a sua volta controlla Snam, Italgas e Terna. Nel settore energetico ci sono i più importanti progetti di investimento per l'Italia nei prossimi anni. Un esempio? Terna oggi ha presentato il suo piano strategico e gli investimenti sulla rete elettrica italiana da qui al 2023 saranno pari a 6,2 miliardi di euro, è l'impegno economico più alto di sempre per la società, con un incremento del 20 per cento rispetto al precedente piano di 5.3 miliardi. I risultati presentati dall'ad Luigi Ferraris sono ottimi:
Un altro titano dell'energia, la più importante azienda italiana, l'Eni, ha presentato l'altro ieri il piano strategico 2019-2022. Parliamo di un'azienda globale, guardate qui lo sviluppo del settore dell'esplorazione:
Il settore energetico è in piena transizione, siamo nell'era del gas. Ricordiamo che Eni ha scoperto Zohr, uno dei giacimenti più importanti del mondo al largo dell'Egitto. Questa è la proiezione delle attività nel settore del gas naturale:
Transizione dal petrolio al gas in corso, investimenti massicci nelle energie rinnovabili, processo di decarbonizzazione avanzato. Per l'Italia tutto questo rappresenta un beneficio diretto di investimenti. Come ha spiegato l'ad Claudio Descalzi "degli 8 miliardi di investimenti che Eni effettuerà nel 2019, la parte italiana è di 2,3-2,4 miliardi". Energia. Investimenti. Futuro.
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C'è un'Italia che produce, lavora, è in primo piano sui mercati globali. E poi c'è un paese alla deriva, immerso nella palude, una tragedia che svolta spesso sul comico e il surreale. Le cronache romane ne sono piene.
06
Volano gli stracci pentastellati
In casa Cinque Stelle volano gli stracci. Dopo l'arresto di De Vito, Virginia Raggi intervistata da Bruno Vespa dice: "È noto che lui e Roberta Lombardi non mi amassero particolarmente". Bang.
Reazione di Roberta Lombardi, via Twitter: "Meschine insinuazioni in un momento così difficile per il Movimento a Roma. A DeVito dissi di dimettersi se indagato nell'indagine sullo Stadi. Altri hanno invece dato piena fiducia a Giampaoletti indagato per concussione per la vicenda Ama. Io non faccio sconti a nessuno!". La Lombardi al tweet allega l'immagine di una conversazione via WhatsApp con De Vito, eccola:
Lombardi consigliò a De Vito di dimettersi. Lui fece altro.
Sul piano politico locale è affondata l'opposizione interna alla Giunta Raggi, ma questo non significa che il governo della città di Roma sia ora più stabile. Nessuno sa cosa c'è ancora nei faldoni dell'inchiesta su Parnasi e gli altri costruttori romani coinvolti, l'iter della costruzione del nuovo stadio della Roma inoltre a questo punto è tutt'altro che sicuro, nel Movimento stesso c'è chi spinge per far saltare tutto. I Cinque Stelle a Roma (e non solo) sono divisi in almeno due famiglie. Litiganti.
Mentre tiravamo giù queste note, nell'aula del Senato si teneva uno spettacolino.
08
Gaffe vs bunga bunga
Prende la parola il senatore di Forza Italia Sandro Biasotti che si rivolge al ministro Danilo Toninelli: "Vedo che sta giocando col cellulare, la invito ad andare su Google e digitare Toninelli... Vedrà la parola gaffe accanto al suo nome".
Replica del capogruppo dei Cinque Stelle, Stefano Patuanelli: "Se si digita Berlusconi la prima parola è bunga bunga".
***
Vette altissime. C'è altro? Sì, un progetto di evasione. Totale.
07
Love, Death + Robots
Se volete vedere qualcosa di davvero diverso, "Love Death + Robots" è il punto d'approdo. La seria animata è arrivata su Netflix il 15 marzo, quello che abbiamo visto finora è una micidiale creatività.
Sono 18 puntate animate, i generi si contaminano a vicenda, le trame sono tutte diverse, piene di The End a sorpresa e immagini eccezionali. Avviso per i naviganti: non è roba per bacchettoni e patiti di Harmony. Sarete contemporaneamente nel paesaggio di Disney, fra i tratti di un Manga, nella delicatezza e nella crudeltà, in Oriente, nello spazio, nel Fantasy, nel cinema, nella fantascienza, nell'horror, tra la vita e la morte, dentro un fumetto, fuori dal mondo. Velocità altissima, durata variabile, un bellissimo esperimento narrativo.
***
A proposito di esperimenti. Eccone uno meraviglioso, lo Zibaldone di Giacomo Leopardi.
08
Lo Zibaldone
È uscito in gennaio nell'edizione economica di Feltrinelli lo Zibaldone di pensieri di Giacomo Leopardi. Un'edizione tematica condotta sugli indici leopardiani. Si naviga nell'opera come se fosse un ipertesto:
Zibaldone, che parola densa, meravigliosa, antica. Vocabolario Treccani: "żibaldóne s. m. [prob. voce onomatopeica, per alteraz. da zabaione]. – 1. ant. a. Vivanda composta di molti e svariati ingredienti. b. estens. Mescolanza di cose diverse; mucchio confuso di persone: uno zibaldone Di cancellieri e di bidelli in toga Gli fa ghirlanda intorno al seggiolone (Giusti). 2. a. ant. Scartafaccio in cui si annotano, senza ordine e man mano che capitano, notizie, appunti, riflessioni, estratti di letture, schemi, abbozzi, ecc.: non ha lasciato opere compiute, ma solo alcuni z.; l’evoluzione del pensiero del Leopardi si può ricostruire dagli appunti del suo Zibaldone. b. Nella commedia dell’arte, l’insieme di «scenarî» di uno o più autori che costituiva il repertorio di una compagnia. c. estens., spreg. Scritto, discorso, opera privi di unità, di coerenza e di ordine, composti di elementi eterogenei: quel saggio storico, o quella conferenza, è uno z.; che z. questo romanzo, quel film".
Lo Zibaldone di Leopardi è questa mescolanza, un manuale pratico di sopravvivenza filosofica in tempi che disprezzano il sapere, la solitudine, lo studio, la scrittura, l'indagine dell'anima, le ultime cose. E come un bagliore, ecco Leopardi guizzare dal sommerso con un fulmine: "Tutto è posteriore all'esistenza". Prima, bisogna esistere. Buona giornata.
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della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.