19 Aprile
Battaglia nel Donbass e assalto all'acciaieria
Mosca tenta la conquista del fronte orientale. Il battaglione Azov asserragliato nell'acciaieria a Mariupol, i russi chiedono ai combattenti di arrendersi. Biden oggi consulta gli alleati per una risposta più forte contro il Cremlino. Volano i prezzi nel mercato dei cereali. La Cina: continua il coordinamento strategico con la Russia. La lezione dimenticata da Washington sulla strategia del 'containment', cosa diceva Mr. X
A che punto è la guerra? È cominciata la seconda fase, la battaglia finale per la conquista del Donbass. Le unità russe sono penetrate nel territorio, ‘coperte’ dai colpi dell’artiglieria e dell’aviazione. “È un inferno”, dicono le autorità ucraine che scommettono sul "fallimento" dell'operazione di Putin. Le unità dell’esercito russo cercheranno di sfondare la difesa di Kiev lungo l’intera linea del fronte orientale, le brigate meccanizzate, il supporto logistico, l’aviazione e la Marina sono concentrati nell’area che va da Odessa a Kharkiv, disegnano una sorta di mezzaluna, il territorio della Novorossiya, la Nuova Russia. È iniziato anche l'assalto all'acciaieria Azovstal di Mariupol dove sono asserragliati i combattenti del battaglione Azov, i resti dell'esercito ucraino e dei mercenari stranieri. È un conflitto durissimo, facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
La battaglia del Donbass "è un inferno"
Volodymyr Zelensky ieri sera ha affermato che è cominciata la "battaglia del Donbas" e che "una gran parte dell'intero esercito russo è ora concentrata su questa offensiva". Sono segnalati bombardamenti su tutta la linea del fronte, nella regione di Donetsk (a Marinka, Slavyansk e Kramatorsk) a Kharkiv nel nord-est, a Mykolaiv nel sud e a Zaporizhzhia nel sud-est. Mentre le brigate meccanizzate penetrano nel territorio orientale, l’aviazione conduce attacchi a nord e al confine occidentale, obiettivo la capitale Kiev e Leopoli.
La mossa di Putin non è una sorpresa, da almeno due settimane le truppe impegnate a nord si stavano riposizionando per rinforzare il fianco orientale e far scattare l’offensiva. Secondo alcuni analisti militari i tempi non erano ancora maturi, ma il Cremlino ha dato l’ordine, l’agenda di Putin ha un obiettivo politico, la data del 9 maggio, il 'Giorno della Vittoria', la sfilata sulla Piazza Rossa, si avvicina.
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Mariupol e l'assedio all'acciaieria
Una veduta aerea della zona Est di...A che punto è la guerra? È cominciata la seconda fase, la battaglia finale per la conquista del Donbass. Le unità russe sono penetrate nel territorio, ‘coperte’ dai colpi dell’artiglieria e dell’aviazione. “È un inferno”, dicono le autorità ucraine che scommettono sul "fallimento" dell'operazione di Putin. Le unità dell’esercito russo cercheranno di sfondare la difesa di Kiev lungo l’intera linea del fronte orientale, le brigate meccanizzate, il supporto logistico, l’aviazione e la Marina sono concentrati nell’area che va da Odessa a Kharkiv, disegnano una sorta di mezzaluna, il territorio della Novorossiya, la Nuova Russia. È iniziato anche l'assalto all'acciaieria Azovstal di Mariupol dove sono asserragliati i combattenti del battaglione Azov, i resti dell'esercito ucraino e dei mercenari stranieri. È un conflitto durissimo, facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
La battaglia del Donbass "è un inferno"
Volodymyr Zelensky ieri sera ha affermato che è cominciata la "battaglia del Donbas" e che "una gran parte dell'intero esercito russo è ora concentrata su questa offensiva". Sono segnalati bombardamenti su tutta la linea del fronte, nella regione di Donetsk (a Marinka, Slavyansk e Kramatorsk) a Kharkiv nel nord-est, a Mykolaiv nel sud e a Zaporizhzhia nel sud-est. Mentre le brigate meccanizzate penetrano nel territorio orientale, l’aviazione conduce attacchi a nord e al confine occidentale, obiettivo la capitale Kiev e Leopoli.
La mossa di Putin non è una sorpresa, da almeno due settimane le truppe impegnate a nord si stavano riposizionando per rinforzare il fianco orientale e far scattare l’offensiva. Secondo alcuni analisti militari i tempi non erano ancora maturi, ma il Cremlino ha dato l’ordine, l’agenda di Putin ha un obiettivo politico, la data del 9 maggio, il 'Giorno della Vittoria', la sfilata sulla Piazza Rossa, si avvicina.
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Mariupol e l'assedio all'acciaieria
Una veduta aerea della zona Est di Mariupol durante i bombardamenti il 13 aprile scorso (Foto Maxar).L’assedio a Mariupol è nella sua fase finale, il resto dell’esercito della 36esima brigata di fanteria della Marina ucraina, il battaglione Azov e mercenari stranieri sono asserragliati nell’acciaieria Azovstal, un intrico di edifici e sotterranei. La sorte di questi combattenti è segnata, la Russia ha lanciato un ultimatum che è scaduto. Nessuno si è arreso. Improvvisamente è spuntato un video che mostra la presenza di civili nell'acciaieria. Il capo delle milizie popolari della Repubblica di Donetsk, Eduard Basurin, stamattina ha detto alla tv Rossiya 24 che l'assalto è iniziato e sarebbe condotto da gruppi speciali. Il ministero della Difesa russo poco fa (ore 10:05) ha detto che tra le 14 e le 16 (ora di Mosca) ci sarà una sospensione delle operazioni: "Gli ucraini e i mercenari stranieri potranno arrendersi, la loro vita sarà risparmiata".
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Biden consulta gli alleati, cerca una risposta più dura
Joe Biden oggi cercherà di dare una risposta più dura alla mossa di Putin. Il presidente americano consulterà gli alleati alle 15:45 ora italiana. Ci saranno altre sanzioni, aleggia l’idea di inserire la Russia nella black list delle organizzazioni terroristiche, il segretario del Tesoro Janet Yellen ieri ha detto che non parteciperà alle riunioni del G20 dove sarà presente la Russia (pessimo esempio di non-diplomazia e perseguimento della sola soluzione militare), saranno spedite a Kiev altre armi. La sensazione netta è che il problema della clessidra per l’Occidente sia più che mai presente: il tempo per la resistenza dell’Ucraina sul fronte sud e a est sta finendo, le armi arrivano in ritardo, alcune partite che hanno attraversato la frontiera sono state intercettate e distrutte dalla Russia, sono in ogni caso un arsenale insufficiente per la dimensione della battaglia.
Il presidente Joe Biden alla Casa Bianca con 'Easter Bunny' durante le festività di Pasqua (Foto Epa).L’Occidente prosegue nella strategia dell’isolamento, Emmanuel Macron ieri ha affermato di non aver più sentito Putin dopo che sono stati scoperti i massacri. Putin nel frattempo ha decorato le truppe che sono state accusate della strage di Bucha, mossa speculare a quello di Zelensky che a sua volta ha decorato il battaglione Azov. Sono i leader che difendono i loro eserciti in battaglia, niente di nuovo sotto il sole bruciante della guerra.
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Quante vittime civili? Secondo l'Onu sono duemila
Quante vittime civili ci sono state finora? Il conteggio delle due parti è a geometria variabile, gli ucraini parlano di decine di migliaia di civili uccisi nella sola Mariupol (dove in realtà sarebbero oggi rimasti 100 mila abitanti, ne contava 450 mila), le vittime russe per Kiev sarebbero oltre 15 mila; dall’altra parte i russi contano oltre 23mila caduti nell’esercito ucraino. Impossibile verificare questi numeri e gli scambi d’accuse sui massacri, saranno le indagini indipendenti, i tribunali e gli storici a dare il quadro di questa guerra, quando finirà. Le Nazioni Unite, l’unica fonte indipendente in questo scenario, parlano di 2.072 civili uccisi dal 24 febbraio, data di inizio della guerra, alla mezzanotte del 17 aprile. Sono quattro milioni gli ucraini che hanno lasciato il paese.
05
Nabiullina e la Putinomics
La governatrice della Banca centrale russa ha dipinto un quadro difficile per il suo paese, una sfida titanica. Secondo Elvira Nabiullina (nella foto qui sopra) le sanzioni dell'occidente nei confronti di Mosca hanno colpito principalmente il mercato finanziario, "ma ora inizieranno a influenzare sempre più l'economia". L'economia russa "non può sopravvivere indefinitamente con le sue riserve finanziarie e dovrà trasformarsi per affrontare l'impatto delle sanzioni internazionali". Nabiullina ha detto che per riportare l'inflazione al suo obiettivo del 4% si dovrà attendere il 2024. Qual è il problema? Il decoupling dall'Occidente, il distacco e la "ricerca di nuovi modelli di business". "I problemi principali saranno associati con le restrizioni sulle importazioni e la logistica del commercio estero, e in futuro per le esportazioni, i produttori russi dovranno cercare nuovi partner, logistica, o passare alla produzione di prodotti delle generazioni precedenti", ha detto Nabiullina. Ci vorrà tempo e non è detto che l'impresa vada a segno. Avevamo segnalato su List un lungo articolo dell'economista Branko Milanovic su questo tema, una visione del domani, le opzioni a disposizione (e non) di Putin:
Quali sono le prospettive di spostare il centro di gravità della vita economica da Ovest a Est? Tecnicamente, si può immaginare un nuovo tipo di mossa alla Pietro il Grande, dove la Russia apre non una finestra sull'Europa (quello che doveva essere San Pietroburgo) ma una finestra sull'Asia orientale, spostando per esempio la sua capitale a Vladivostok e cercando di trasferire il più possibile la vita economica e burocratica, insieme alla popolazione a est. Se le cose potessero essere spostate per decreto, tale trasferimento potrebbe anche essere visto come abbastanza ragionevole. L'Asia orientale è, e rimarrà, la parte del mondo in più rapida crescita. Lasciare l'Europa, che per molti versi è anche un continente in declino, potrebbe essere vista come una mossa giusta. La Russia è, con gli Stati Uniti, l'unico paese al mondo che può fare una mossa così radicale; per gli altri, la geografia è molto più un destino. Anche dal punto di vista politico, è improbabile che la Russia sia esposta a sanzioni e pressioni politiche da parte di Cina, India, Vietnam o Indonesia allo stesso modo di Regno Unito, Francia e Germania. Infine, una vocazione pacifica potrebbe essere vista come un replay della spinta americana ad aprire la nuova frontiera un secolo e mezzo fa. Anche il cambiamento climatico potrebbe aiutare, rendendo più abitabili i territori russi del Nord.
E Putin che dice? Ha una visione più ottimistica di quella di Nabiullina, secondo il presidente l'economia "si sta stabilizzando" così come l'inflazione, con il rublo che torna ai livelli di prima dell'inizio della guerra in Ucraina, mentre le sanzioni stanno già provocando "un declino negli standard di vita" dei Paesi europei. "Il tentato blitzkrieg economico dell'Occidente contro la Russia è fallito, gli stessi iniziatori delle sanzioni sono stati danneggiati", ha detto il presidente russo. "Il calcolo doveva minare rapidamente la situazione finanziaria ed economica del nostro Paese, provocare il panico nei mercati, il crollo del sistema bancario, una carenza su larga scala di merci nei negozi, possiamo già affermare con sicurezza che una tale politica nei confronti della Russia è fallita, la strategia della guerra lampo economica è fallita". Putin fa emergere il tema della de-dollarizzazione e della frammentazione del settore delle valute internazionali: "Dobbiamo accelerare il passaggio al commercio in valute nazionali in nuove condizioni". I prossimi mesi saranno la prova della Putinomics.
06
Mais, petrolio, crescita, banche centrali e Dragone
Cereali. L’impatto della guerra sui mercati delle materie prime è vasto, un fiume in piena. I futures sui cereali statunitensi sono in ascesa, al livello più alto in quasi un decennio: il contratto del mais più attivo sul Chicago Board of Trade (CBOT) è salito a $ 7,90 per staio, il livello più alto da settembre 2012. Ecco la curva della quotazione:
Circa 1,25 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi sono ancora sulle navi bloccate nei porti ucraini. La guerra tra i due maggiori esportatori di cereali del mondo ha interrotto le forniture che passavano dal Mar Nero dove il traffico è crollato. Alla guerra si aggiunge il fattore climatico sfavorevole negli Stati Uniti, al 10 aprile il raccolto nel Midwest è seminato al 2% contro la media stagionale del 3%. Dulcis in fundo, il lockdown a Shanghai con la sospensione dell’attività portuale. Tempesta perfetta.
Petrolio. In Asia il Wti è sopra i 108 dollari, dopo aver sfiorato ieri quota 110 dollari al barile, mentre il Brent cresce di mezzo punto percentuale sopra 113 dollari. Sul mercato petrolifero pesano i problemi di produzione in Libia, che si aggiungono alla scarsità dell’offerta mondiale e ai timori di un calo della domanda in Cina.
Crescita globale. La Banca Mondiale ha tagliato le sue previsioni sulla crescita economica globale nel 2022 di quasi un intero punto percentuale, al 3,2%, a causa della guerra in Ucraina. La regione dell'Europa e dell'Asia centrale dovrebbe contrarsi di oltre il 4%. Si attende oggi il nuovo dato della crescita globale del Fondo monetario internazionale che apre la settimana dei tradizionali 'Spring Meetings' di Washington. “Avevamo lavorato sulle conseguenze della pandemia, le proiezioni erano basate sulla ripresa, poi da gennaio ci siamo trovati in un mondo radicalmente cambiato” confida un economista del Fmi. È un nuovo mondo (e non è il migliore tra quelli possibili).
Il Dragone. In Cina gli esperti si aspettano nuove mosse da parte di Pechino dopo che nel primo trimestre il Pil è cresciuto del 4,8%, più delle attese ma al di sotto delle previsioni di fine anno del governo che sono di un +5,5%. "Ci aspettiamo un maggiore sostegno politico, principalmente sotto forma di maggiori investimenti infrastrutturali, di un cambiamento nella politica dello 'zero Covid' e di una maggiore crescita del credito" commenta Wang Tao, chief economist di Ubs per la Cina. Dichiarazione stamattina del ministero degli Esteri cinese: la Cina "continua a rafforzare il coordinamento strategico con la Russia".
Banche centrali. Christine Lagarde (Bce) e Jerome Powell (Fed) parleranno giovedì a Washington durante gli incontri del Fondo monetario internazionali. La Federal Reserve è pronta a ridurre il suo maxi-bilancio da 9.000 miliardi di dollari fino a un ritmo di 95 miliardi al mese e ci si aspetta che di qui alla fine dell'anno farà almeno 6-7 rialzi dei tassi d'interesse, per un totale di 200-250 punti base. Resta da vedere quanti di questi rialzi saranno di un quarto di punto e quanti di mezzo punto. Invece per la Bce i mercati si aspettano 1-2 moderati rialzi dei tassi quest'anno. Ieri James Bullard, capo della Federal Reserve di St Louis, ha detto che i tassi Usa dovrebbero salire al 3,5% entro fine 2022 per combattere la corsa dell'inflazione, mai così alta da 40 anni.
***
Che insegnamento possiamo trarre dalla guerra in Ucraina finora? Tante lezioni, una è stata dimenticata a Washington. Un peccato, perché fu scritta proprio in America.
07
Containment. La lezione dimenticata di Mr. X
Perché una guerra evitabile è diventata ineludibile? Perché le visibili mosse di Putin nello spazio dell'Ucraina (le sue parole sulla 'Novorossiya' pronunciate nel 2014 dopo l'invasione della Crimea) non sono state valutate per quello che erano, un programma di conquista. Perché a Washington sono intervenuti dopo e non prima? Perché la Nato è rimasta silente pur vedendo quello che accadeva? Non è un problema di cospirazioni, ma di scarsa comprensione dell'avversario, delle sue motivazioni, della sua ideologia e cultura. Liquidare come fanno in tanti Putin come un folle è una grave operazione di rimozione. Putin sa quello che sta facendo, il problema è che non lo sappiamo noi occidentali. Chi fa politica (e dunque decide le sorti del mondo) ha dimenticato la lezione del diplomatico George F. Kennan, l'architetto della politica americana del 'containment'. Questa dottrina fu delineata in un articolo di Kennan pubblicato su Foreign Affairs nel luglio del 1947:
Kennan non poteva firmare l'articolo - lavorava per il Dipartimento di Stato, fu ambasciatore a Mosca, era odiato da Stalin - dunque utilizzò la sigla X così "The Sources of Soviet Conduct" diventò "L'articolo X". La storia della sua genesi parte da un telegramma di Kennan scritto per analizzare un discorso di Joseph Stalin del febbraio del 1946 (chissà chi ha analizzato il discorso di Putin del 24 febbraio al Dipartimento di Stato). Ne estraggo alcuni passi che riguardano l'ideologia russa, sono illuminanti.
Sulla flessibilità e pazienza della Russia
Gli stessi insegnamenti di Lenin richiedono grande cautela e flessibilità nel perseguimento degli obiettivi del comunismo. Questi precetti sono rafforzati dalle lezioni della storia russa: secoli di oscure battaglie tra forze nomadi sulle distese di una vasta pianura non fortificata. Qui cautela, circospezione, flessibilità e inganno sono le qualità preziose; e il loro valore trova un apprezzamento del tutto naturale nella mente russa o orientale. Così il Cremlino non ha alcuna remora a ritirarsi di fronte a una forza superiore. Ed essendo sotto la costrizione di nessun calendario, non si fa prendere dal panico sotto la necessità di tale ritirata. La sua azione politica è un flusso fluido che si muove costantemente, ovunque le sia permesso di muoversi, verso un determinato obiettivo. La sua principale preoccupazione è quella di assicurarsi di aver riempito ogni angolo e fessura a sua disposizione nel bacino del potere mondiale. Ma se trova barriere inattaccabili sul suo cammino, le accetta filosoficamente e vi si adatta. L'importante è che ci sia sempre una pressione, una pressione costante e incessante, verso la meta desiderata. Non c'è traccia di alcun sentimento nella psicologia sovietica che quella meta debba essere raggiunta in un dato momento.
Sulla difficoltà della diplomazia
Queste considerazioni rendono la diplomazia sovietica allo stesso tempo più facile e più difficile da affrontare della diplomazia di singoli leader aggressivi come Napoleone e Hitler. Da un lato è più sensibile alla forza avversaria, più pronta a cedere su singoli settori del fronte diplomatico quando questa forza è percepita come troppo forte, e quindi più razionale nella logica e nella retorica del potere. D'altra parte non può essere facilmente sconfitta o scoraggiata da una singola vittoria dei suoi avversari. E la paziente continuità da cui è animata significa che può essere efficacemente contrastata non da atti sporadici che rappresentano i capricci momentanei dell'opinione democratica, ma solo da intelligenti politiche a lungo raggio da parte degli avversari della Russia, politiche non meno ferme nel loro scopo, e non meno variegate e piene di risorse nella loro applicazione, di quelle della stessa Unione Sovietica.
Sul contenimento e la questione del prestigio di Mosca:
In queste circostanze è chiaro che l'elemento principale di qualsiasi politica degli Stati Uniti verso l'Unione Sovietica deve essere quello di un contenimento a lungo termine, paziente ma fermo e vigile delle tendenze espansive russe. È importante notare, tuttavia, che una tale politica non ha nulla a che fare con l'istrionismo esteriore: con minacce o spacconate o gesti superflui di "durezza" esteriore. Mentre il Cremlino è fondamentalmente flessibile nella sua reazione alle realtà politiche, non è affatto estraneo a considerazioni di prestigio. Come qualsiasi altro governo, può essere messo da gesti privi di tatto e minacciosi in una posizione in cui non può permettersi di cedere, anche se questo potrebbe essere dettato dal suo senso di realismo. I leader russi sono acuti giudici della psicologia umana, e come tali sono altamente consapevoli che la perdita di temperamento e di autocontrollo non è mai una fonte di forza negli affari politici. Sono pronti a sfruttare queste prove di debolezza. Per queste ragioni, è una conditio sine qua non per trattare con successo con la Russia che il governo straniero in questione debba mantenere in ogni momento il sangue freddo e la calma e che le sue richieste sulla politica russa debbano essere presentate in modo tale da lasciare la strada aperta per una risposta non troppo lesiva del prestigio russo.
Vi ricorda qualcosa? Sì, è quell'assenza che vediamo tutti: non c'è diplomazia. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.