11 Maggio
Biden, Draghi e quella domanda per Kiev
L'intesa tra Washington e Roma. Il presidente americano ribadisce l'appoggio totale all'Ucraina. Il premier mostra un tono fermo su atlantismo e opposizione a Mosca, ma apre il quaderno del problema della pace e fa la domanda chiave: cosa è la vittoria per Kiev? Lo scopriremo presto. Avril Haines, capo dell'intelligence americana: la guerra di Putin e le minacce multiple all'ordine occidentale. L'inflazione, Joe e la pompa di benzina. La Nato e un problema lungo oltre 1300 chilometri, il confine tra Russia e Finlandia
A che punto è la guerra? Dall'incontro tra Joe Biden e Mario Draghi a Washington non sono arrivati segnali di una imminente distensione. Il conflitto andrà avanti. Non ci attendevamo un esito diverso, l'Italia è un alleato storico degli Stati Uniti, l'Europa è frammentata, la Casa Bianca guida la strategia occidentale del conflitto in Ucraina. In ogni caso, da Draghi sono arrivati dei segnali di diverso tono, una certa moderazione europea, un approccio che non è di appeasement con la Russia ma nello stesso tempo lascia aperta la porta per il negoziato. È la posizione del premier italiano, non quello del presidente americano, ma è importante che Draghi rassicuri gli italiani. Sono inquieti, a tratti smarriti, non vogliono la guerra, è un punto sul quale il consenso è larghissimo (fidatevi del cronista che sta sul marciapiede e fiuta la notizia, è una questione di mestiere e si affina con il tempo) e c'è in gioco anche il prestigio del premier.
Le 48 ore americane di Draghi sono divise in tre tappe, la prima è il vertice alla Casa Bianca con Biden, la seconda è il punto stampa con i giornalisti all'ambasciata italiana a Washington, la terza è in corso mentre scrivo, l'incontro con Nancy Pelosi a Capitol Hill. Cosa ha detto Draghi a Washington? Faccio un giro di giostra con le sue dichiarazioni. Partiamo dall'incontro al Congresso.
01
Draghi & Pelosi. Il premier e il problema della pace
Il premier ha incontrato Nancy Pelosi, speaker della Camera, il vero Master & Commander della politica dem, e qui ha intensificato il tratto 'pacifista' dei suoi interventi a Washington.
Sulla pace a lungo termine:
In quanto forti alleati, siamo fermi nel nostro impegno a promuovere la pace e la stabilità a lungo termine. È essenziale continuate a rafforzare le nostre relazioni in tutti...
A che punto è la guerra? Dall'incontro tra Joe Biden e Mario Draghi a Washington non sono arrivati segnali di una imminente distensione. Il conflitto andrà avanti. Non ci attendevamo un esito diverso, l'Italia è un alleato storico degli Stati Uniti, l'Europa è frammentata, la Casa Bianca guida la strategia occidentale del conflitto in Ucraina. In ogni caso, da Draghi sono arrivati dei segnali di diverso tono, una certa moderazione europea, un approccio che non è di appeasement con la Russia ma nello stesso tempo lascia aperta la porta per il negoziato. È la posizione del premier italiano, non quello del presidente americano, ma è importante che Draghi rassicuri gli italiani. Sono inquieti, a tratti smarriti, non vogliono la guerra, è un punto sul quale il consenso è larghissimo (fidatevi del cronista che sta sul marciapiede e fiuta la notizia, è una questione di mestiere e si affina con il tempo) e c'è in gioco anche il prestigio del premier.
Le 48 ore americane di Draghi sono divise in tre tappe, la prima è il vertice alla Casa Bianca con Biden, la seconda è il punto stampa con i giornalisti all'ambasciata italiana a Washington, la terza è in corso mentre scrivo, l'incontro con Nancy Pelosi a Capitol Hill. Cosa ha detto Draghi a Washington? Faccio un giro di giostra con le sue dichiarazioni. Partiamo dall'incontro al Congresso.
01
Draghi & Pelosi. Il premier e il problema della pace
Il premier ha incontrato Nancy Pelosi, speaker della Camera, il vero Master & Commander della politica dem, e qui ha intensificato il tratto 'pacifista' dei suoi interventi a Washington.
Sulla pace a lungo termine:
In quanto forti alleati, siamo fermi nel nostro impegno a promuovere la pace e la stabilità a lungo termine. È essenziale continuate a rafforzare le nostre relazioni in tutti i contesti, insieme ai nostri partner dell'Ue.
Sull'italiano e europeo in America:
Per me essere qui significa che un pezzo della Ue è qui, sono felice di essere qui non solo come italiano ma come europeo
Sul mondo dimenticato e colpito dalla guerra:
I paesi più poveri rischiano la crisi alimentare.
Sulla democrazia:
Il parlamento americano è culla della democrazia.
Sulle armi all'Ucraina:
Stiamo fornendo supporto militare all'Ucraina, come ci ha chiesto il presidente Zelensky, una decisione che ha ricevuto un ampio sostegno nel nostro Parlamento.
Nancy Pelosi stima Draghi, i due si conoscono, fanno parte dell'élite che ha forgiato la contemporaneità: Pelosi, donna potente che con il repubblicano Mitch McConnell ha governato la politica del Congresso negli ultimi trent'anni; Draghi, il perfetto prodotto dell'establishment finanziario che ha dato un impulso decisivo all'Eurozona in un momento di crisi drammatica (il "bazooka" e il "whatever it takes" della Banca centrale europea), ha rimesso in carreggiata un'Italia smarrita in una crisi pandemico-politica e ora appare come uno dei pochi punti di riferimento per la leadership europea. Cosa ha detto Pelosi? "Voglio ringraziare l'Italia per i soldati americani che ospita sul suo territorio e per essere un partner degli Stati Uniti per la pace nel mondo. Voglio lodare l'Italia per essere nostro partner nel sostegno all'Ucraina". E ora? Ci vorrebbe un miracolo per salvare Biden dalla disfatta elettorale, ma questo non è tra le possibilità di Draghi.
02
Il premier fa la domanda giusta: qual è la vittoria per Kiev?
Mario Draghi durante il punto stampa all'ambasciata italiana a Washington D.C. (Foto Epa).Seconda tappa, ambasciata italiana a Washington, qui il premier fa il punto stampa e pone la domanda chiave, quella sulla vittoria e la sconfitta:
Kiev deve definire cosa e' vittoria, dobbiamo cercare la pace, non cercare di vincere
Si tratta di un punto fondamentale, lo abbiamo anticipato su List l'altro ieri:
"Vittoria e sconfitta. Limiti e obiettivi della guerra in Ucraina", questo è il punto e Draghi fa la domanda giusta. Non può dare la risposta da solo. Deve darla Kiev, deve chiarire l'Europa qual è il suo obiettivo, sono gli Stati Uniti a dover decidere se la loro guerra può andare avanti senza avere il consenso pieno delle popolazioni europee. Si può governare non tenendo conto dei sondaggi, ma non si può governare contro il popolo, è un fatto ineludibile per chiunque faccia politica, anche per un tecnico che non ha il problema di dover cercare il consenso popolare. Dunque alla fine bene Draghi, si attendono risposte dai volenterosi e saggi e qualcuno c'è (Macron e Scholz non sanno come tirarsi fuori da questo scenario radioattivo) e altri arriveranno perché la guerra è solo all'inizio e il suo effetto non è immediato in tutti i settori, per alcuni sta arrivando ora. Recap del draghismo in versione americana.
Sul tavolo del G20:
Saremmo tutti tentati di non sederci al tavolo del G20 con Putin. Non si può. D'altronde il resto del mondo non è a quel tavolo, alzarsi significherebbe abbandonare quel resto di mondo.
Va aggiunto che a quel tavolo c'è la Russia, ma ci sono anche Cina e India, c'è quel resto del mondo che sull'invasione dell'Ucraina ha preferito astenersi all'Onu e in questo momento fa blocco con Mosca. Dunque, quella di Draghi è una posizione saggia.
Sulla recessione:
Non vedo una recessione quest'anno. Abbiamo chiuso molto bene il 2021, quindi ci portiamo dietro una crescita acquisita. Gli indicatori sono al momento molto confusi. L'attività non si è indebolita nei servizi, anzi mentre nel manifatturiero sì a causa delle strozzature nelle linee d'offerta che fanno sentire il loro peso. È una situazione di grande incertezza, ma non possiamo dire che andrà peggio per tutta l'economia.
Sui pagamenti del gas in rubli:
"Non c'è nessuna dichiarazione ufficiale che i pagamenti violino le sanzioni, quindi è una zona grigia. Il più grande importatore, la Germania, ha già pagato in rubli e la maggior parte degli importatori di gas hanno già aperto conti in rubli.
E anche questa partita ha incontrato la realtà (en passant, anticipata da List nella sua ferrea conclusione giuridica, Gazprom avrebbe vinto le cause). Realtà che piano piano sta emergendo sulla questione della spesa militare europea, va fatto ordine nel caos dell'Unione, imbarazzante, visto che già oggi l'Europa spende più della Russia in armamenti e in rigoroso disordine sparso sta ora comprando armi dagli americani, l'industria bellica del Pentagono sta guadagnando miliardi di dollari:
Ci vuole una conferenza tra tutti i paesi membri Ue per discutere e razionalizzare la spesa militare, prima di pensare di aumentarla.
Caro energia? Una proposta corretta, vanno usati strumenti di pressione, non ci sono solo i produttori, esistono i consumatori:
Contro il caro-energia, occorrerebbe creare un cartello dei consumatori oppure persuadere l'Opec a produrre di più.
E poi, Davide e Golia:
La Russia ha dimostrato che non è come Davide con Golia, come si pensava inizialmente. Sta dimostrando di non essere un soggetto invincibile.
Sì, però è meglio non stuzzicare troppo l'Orso russo, non va bene. Come diceva il generale Montgomery: "Mai marciare su Mosca. Non funziona".
Differenze con l'amico americano? Sono emerse ieri e le ultime 24 ore le hanno plasticamente esposte.
03
Mario e Joe, sfumature e (dis)accordi
Il comunicato della Casa Bianca congiunto di ieri non esce dai binari della consuetudine tra alleati:
Il Presidente degli Stati Uniti Joseph R. Biden, Jr. e il Primo Ministro italiano Mario Draghi si sono incontrati oggi alla Casa Bianca. I leader hanno riaffermato la forte e ampia partnership tra Stati Uniti e Italia, che si riflette nei legami profondi e duraturi tra i nostri popoli e i nostri Paesi, di cui la nostra alleanza attraverso la NATO e la partnership degli Stati Uniti con l'UE sono componenti fondamentali. Hanno discusso dei recenti sviluppi della guerra ingiustificata e non provocata della Russia in Ucraina. Hanno sottolineato il loro costante impegno a perseguire la pace sostenendo l'Ucraina e imponendo costi alla Russia. Di fronte alle sfide economiche globali create dalle azioni della Russia, hanno discusso delle misure volte a promuovere la sicurezza alimentare e a rimodellare i mercati energetici globali. Si sono impegnati a continuare a lavorare insieme sulle crisi globali, dalla COVID-19 ai cambiamenti climatici, e a proseguire la cooperazione sulle sfide di politica estera condivise, tra cui Cina e Libia. I leader hanno auspicato ulteriori discussioni al Vertice del G-7 e al Vertice della NATO di giugno.
Il tono della dichiarazione di Draghi è orientato alla ricerca del negoziato, vi è la consapevolezza che la guerra non ha il supporto dell'opinione pubblica, che la mancanza di un tavolo della pace mentre è in corso la guerra, si inviano armi e il rischio di un conflitto nucleare è reale, è vista come un problema che conduce all'escalation.
Studio Ovale. Mario Draghi e Joe Biden a colloquio alla Casa Bianca (Foto Epa).Per questo le parole di Draghi sono più calibrate su questo tema:
Lasciatemi dire che è un grande piacere essere qui con voi oggi. Grazie per questo invito, grazie per questa magnifica ospitalità. I legami tra i nostri due Paesi sono sempre stati molto forti e, semmai, questa guerra in Ucraina li ha resi ancora più forti. Se Putin ha mai pensato di poterci dividere, ha fallito. Su questo non c'è dubbio. Siamo uniti nel condannare l'invasione dell'Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell'aiutare l'Ucraina come ci chiede il Presidente Zelensky. Devo dirvi che in Italia e in Europa ora la gente vuole mettere fine a questi massacri, a questa violenza, a questa macelleria che sta accadendo. La gente pensa a cosa possiamo fare per portare la pace. Dobbiamo certamente usare qualsiasi canale diretto/indiretto, la comunicazione - ma è sufficiente? Cosa possiamo fare? La gente pensa, o almeno vuole pensare, alla possibilità di portare un cessate il fuoco e di ricominciare con dei negoziati credibili. Questa è la situazione in questo momento. Penso che dobbiamo riflettere profondamente su come affrontare questo. Continueremo, io e te, a lavorare sulla sicurezza energetica, sulla sicurezza alimentare in particolare - che ora è un'altra questione e ne parleremo più tardi, su cosa fare. L'altra cosa che dirò - non credo che ne parleremo più tardi – è che quello che è successo in Ucraina porterà un drastico cambiamento nell'Unione Europea. Siamo sempre stati vicini; ora saremo molto più vicini. So di poter contare sul tuo sostegno come un vero amico dell'Europa, e dell'Italia naturalmente. Grazie, Joe.
Fatti più interessanti? Il fatto più rilevante nelle ultime 48 ore è arrivato dal Senato americano, l'audizione dello Zar dell'intelligence americana, Avril Haines, direttore del National Intelligence Council. Cosa ha detto?
04
L'intelligence americana. Haines: Putin prepara una guerra lunga
Avril Haines, capo della Direzione della National Intelligence (Foto Epa).Ieri Avril Haines, il direttore dell'intelligence americana, ha testimoniato ieri di fronte alla Commissione Forze Armate del Senato americano e ha fornito una serie di informazioni sul conflitto. Quello ucraino e quello su largo scala in corso tra le grandi potenze. Quadro interessante, riflette la visione del mondo e le preoccupazioni esistenziali che gli Stati Uniti hanno in questo momento storico.
Haines ha detto che la guerra sarà lunga, che Putin si prepara a un conflitto prolungato, che il presidente russo potrebbe ricorrere a un'escalation con mezzi più duri (leggere alla voce bombe nucleari tattiche) perché il conflitto in Ucraina si è fatto più complicato e l'avanzata russa incontra resistenza e potrebbe appunto ricorrere al nucleare se la stabilità del regime di Mosca fosse in pericolo. Se le frasi di Haines hanno fondamento - e dobbiamo ritenere che lo abbiano - allora si dovrebbe procedere sulla via della de-escalation per evitare uno scontro termonucleare nel cuore dell'Europa. Ma i fatti dicono che sta accadendo esattamente il contrario: siamo in piena escalation, con la Nato impegnata direttamente nella guerra (non è 'solo' una questione di invio di armi: diamo sostegno logistico, l'intelligence fornisce informazioni sugli obiettivi russi da colpire, mandiamo istruttori per l'esercito ucraino, siamo in piena evoluzione 'vietnamita' della guerra - e se la storia vale qualcosa dobbiamo ricordarne l'esito) e l'Unione europea che sta provando a isolare (e isolarsi, il taglio del tubo vale anche per noi, come vediamo) la Russia nel tentativo di indebolire il Cremlino (obiettivo dichiarato e mai smentito dal segretario della Difesa americana Lloyd Austin) e arrivare a quella che Josep Borrell, alto rappresentante della politica estera europea, ha definito "la vittoria sul campo di battaglia".
Ecco i punti chiave della testimonianza di Haines al Senato americano.
- In generale, la valutazione di quest'anno si concentra, come quella dell'anno scorso, su avversari e concorrenti, minacce transnazionali fondamentali, conflitti e instabilità. Queste categorie spesso si sovrappongono. Il cybercrime, per esempio, è una minaccia transnazionale e anche una minaccia che ha origine da attori statali. una delle sfide chiave di quest'epoca è valutare come le varie minacce e i trend possano interagire, in modo da identificare dove le loro interazioni possono causare un rischio notevolmente maggiore per i nostri interessi rispetto a quanto ci si potrebbe attendere normalmente. O dove presentano nuove prospettive.
- Il rapporto inizia con le minacce provenienti da attori statali chiave, a cominciare dalla Repubblica Popolare Cinese, che rimane una priorità senza precedenti per la comunità dell'intelligence. e poi si concentra su Russia, Iran e Corea del Nord. Tutti e quattro i governi hanno dimostrato la capacità e l'intenzione di promuovere i loro interessi e metodi che colpiscono gli interessi degli Stati Uniti e degli alleati. La Repubblica Popolare Cinese si sta avvicinando più che mai ad essere un avversario alla pari e la sicurezza nazionale sta spingendo per far avanzare le norme a suo vantaggio. E sta sfidando gli Stati Uniti in molteplici campi. Dal punto di vista economico, militare e tecnologico.
- La Cina è particolarmente efficace nel portare avanti un piano coordinato di tutto il governo per dimostrare forza e costringere i vicini ad accettare le sue posizioni. Incluse le sue rivendicazioni territoriali e marittime, e le affermazioni di sovranità su Taiwan. Un'area chiave di messa a fuoco per la determinazione del presidente Xi Jinping di penetrare a Taiwan alle sue condizioni. La Cina preferirebbe un'unificazione che evita il conflitto armato, e ha intensificato la pressione diplomatica, economica e militare sull'isola. Per anni. per isolarla e indebolire la fiducia nei suoi leader democraticamente eletti. Allo stesso tempo, Pechino è pronta a usare la forza militare, se deciderà che questo è necessario. La Repubblica Popolare Cinese è anche impegnata nella più grande espansione della forza nucleare e nella diversificazione dell'arsenale nella sua storia. Sta lavorando per eguagliare o superare le capacità degli Stati Uniti nello spazio e presentare la più ampia, più attiva e persistente minaccia di spionaggio informatico per le reti del governo e del settore privato degli Stati Uniti.
- La Russia, naturalmente, rimane una priorità fondamentale. si tratta di un punto centrale in questo momento, alla luce della tragica invasione dell'Ucraina da parte di Putin in febbraio, che ha prodotto uno shock nell'ordine geopolitico con implicazioni per il futuro che stiamo solo iniziando a capire, ma che saranno sicuramente consequenziali. lI Nic, come sapete, ha fornito un allarme sui piani di Putin, ma questo è un caso in cui tutti vorremmo esserci sbagliati. il fallimento della Russia nel conquistare Kiev ha privato Mosca della rapida vittoria militare che inizialmente ci si aspettava, impedendo agli Stati Uniti e alla NATO di fornire un aiuto militare significativo all'Ucraina. I russi hanno incontrato più resistenza dall'Ucraina di quanto si aspettassero e le loro stesse prestazioni militari hanno rivelato una serie di problemi interni significativi, costringendoli a modificare i loro obiettivi militari iniziali, a ritirarsi completamente da Kiev e a concentrarsi sul Donbass. Il prossimo mese o due di combattimenti sarà significativo, dal momento che i russi tenteranno di rafforzare i loro obiettivi ma, anche se avranno successo, non siamo sicuri che la battaglia del Donbass possa effettivamente porre fine alla guerra. Valutiamo che gli obiettivi strategici di Putin probabilmente non siano cambiati, il che suggerisce che egli consideri la decisione di fine marzo di riorientare le forze sul Donbass solo come un cambiamento temporaneo per riguadagnare l'iniziativa dopo il fallimento dell'esercito russo nel catturare Kiev.
- I suoi obiettivi militari a breve termine sono di catturare le 20 province di Luhansk e Donetsk con una zona cuscinetto, accerchiando le forze da nord a sud del Donbass. Al fine di schiantare le forze ucraine più capaci e ben equipaggiate che stanno combattendo per tenere la linea dell'est, consolidare il controllo del ponte di terra che la Russia ha stabilito dalla Crimea al Donbass, occupare Kherson e la fonte d'acqua per la Crimea, a nord. Sebbene le forze russe possano essere in grado di raggiungere molti di questi obiettivi a breve termine nei prossimi mesi, riteniamo che non saranno in grado di espandere il controllo su un ponte di terra che si estende fino a raggiungere la Transnistria e Odessa senza lanciare una qualche forma di mobilitazione. È sempre più improbabile che riescano ad avere il controllo su entrambi gli oblast e i buffer. Ma Putin molto probabilmente giudica anche che la Russia ha una maggiore capacità e volontà di sopportare le sfide rispetto ai suoi avversari. E probabilmente sta contando sulla volontà degli Stati Uniti e dell'Unione Europea di indebolirsi man mano che i prezzi dell'energia peggiorano. Inoltre, poiché sia la Russia che l'Ucraina ritengono di poter continuare a fare progressi dal punto di vista militare, non vediamo un percorso negoziale percorribile, almeno nel breve termine. La forma della battaglia, che si sta trasformando in una guerra di logoramento, unita alla realtà che Putin si trova di fronte a uno squilibrio tra le sue ambizioni e le attuali capacità militari convenzionali della Russia, fa sì che nei prossimi mesi si possa assistere a una traiettoria più imprevedibile e potenzialmente di escalation.
- Come minimo, crediamo che questa dicotomia porterà a un periodo di decisioni più mirate in Russia. Sia per quanto riguarda gli adeguamenti interni necessari per sostenere questa spinta, sia per il conflitto militare con l'Ucraina e l'Occidente. La tendenza attuale aumenta la probabilità che il presidente Putin decida di ricorrere a mezzi più drastici, tra cui l'imposizione della legge marziale, il riorientamento della produzione industriale o una potenziale escalation militare per liberare le risorse necessarie per raggiungere i suoi obiettivi man mano che il conflitto si protrae. I punti più probabili per un'escalation nelle prossime settimane riguardano i crescenti tentativi russi di interrompere l'assistenza alla sicurezza, le ritorsioni per le sanzioni o le minacce in patria. Riteniamo che Mosca continuerà a usare l'arsenale nucleare per dissuadere gli Stati Uniti e l'Occidente dall'aumentare gli aiuti all'Ucraina o dall'estendere gli obiettivi occidentali nel conflitto. Se Putin penserà che gli Stati Uniti stiano ignorando le sue minacce, potrebbe essere costretto a segnalare a Washington il sostegno all'Ucraina autorizzando un'altra grande esercitazione nucleare. Ciò comporterà un'altra dispersione di sottomarini strategici.
- Continuiamo a credere che il presidente Putin autorizzerebbe probabilmente l'uso di armi nucleari solo se percepisse una minaccia esistenziale allo stato o al regime russo. Tuttavia, resteremo vigili nel monitorare ogni aspetto delle forze nucleari strategiche della Russia. con tensioni così elevate, c'è sempre un maggiore potenziale di errore di calcolo e di escalation involontaria, che speriamo la nostra intelligence possa contribuire a mitigare. Oltre all'invasione dell'Ucraina, Mosca rappresenta una seria minaccia informatica, un concorrente chiave nello spazio e una delle più gravi minacce di influenza estera per gli Stati Uniti. Utilizzando i suoi servizi di intelligence, i suoi proxy e i suoi strumenti, il governo russo persegue non solo i propri interessi, ma punta anche a dividere le alleanze occidentali, minare la posizione politica degli Stati Uniti, amplificare la discordia all'interno degli Stati Uniti e influenzare gli elettori e il processo decisionale degli Stati Uniti.
Intanto, la spedizione di armi continua. Soldi che escono dal bilancio americano, il carburante della Long War di Biden.
05
L'inflazione americana corre (anche gli aiuti all'Ucraina)
Il mal di testa di Biden non finirà, l'inflazione continua ad essere un problema grande. Il dato di aprile resta un problema di intensa pressione sul sistema economico e politico. Ecco la variazione mese per mese:
Panoramica dell'inflazione, spacchettata:
Il problema numero uno è l'energia, non è il solo e non viene dalla guerra di Putin (che l'ha accelerato e di questo passo finirà per schiantare la già fragile coesione sociale nelle nostre democrazie - la classe dirigente non lo percepisce, vive in un mondo che non ha il problema del pagamento del conto del panettiere), ma dalle politiche dell'amministrazione americana (i vari -ismi verdeggianti che pretendono di cambiare la struttura di un'economia che va a idrocarburi con una decisione presa a tavolino, idea ridicola e tragica) e dalla situazione del mercato delle materie prime che vede l'impatto di una politica economica 'autarchica' della Cina e la forte concorrenza dei paesi emergenti (Cina, India, Tigri asiatiche, la maggioranza della popolazione mondiale, quel 'resto del mondo' che sfida l'ordine liberale post 1945) con gli Stati Uniti. Il resto lo ha fatto il gioco dell'eccesso di aspettative e l'enorme massa di liquidità iniettata sul mercato, la 'macchina' del consenso dei sussidi per cui hai un reddito se non lavori (un disincentivo micidiale a cercare lavoro), gli incentivi per infrastrutture fantasma e mercato immobiliare (pensate all'inefficacia demagogica del reddito di cittadinanza e allo scandaloso super bonus in Italia), se aggiungete il rimbalzo dei consumi e della produzione nel momento delle riaperture post-Covid, un boom dei consumi in presenza di uno sboom del settore azionario, la guerra in Europa, l'embargo alla Russia che significa complicare l'accesso a carbone, petrolio e gas (che non sono infinitamente disponibili, ma dominati dal principio della 'scarsità')... voilà, eccoci negli anni Trenta. Ah, ovvio, c'è la guerra in Europa e un moderato rischio di conflitto termonucleare. Serve altro? Biden in questo scenario perderà le elezioni. Gli serve un miracolo, alla porta c'è Trump (e Elon Musk che sta martellando il politicamente corretto e le stupidaggini del conformismo in progress).
Come ha reagito stasera Wall Street? Gordon Gekko ci ha spiegato quando eravamo ragazzini che "il denaro non dorme mai". Dunque ha reagito cambiando spartito, vediamo di proteggere il gruzzolo e andare a fare soldi da un'altra parte. E vai con il sell-off dell'azionario.
Le previsioni degli economisti sull'inflazione erano a quota +8,1%, si è fermata a +8,3%, mentre a aprile era a +8,5%. Traduzione? Con gli zerovirgolanulla non si vede il futuro. Siamo ancora nel pieno della corsa dei prezzi e il percorso del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve resta una sciarada. Il mercato va giù, i trader cambiano gli asset nel loro portafoglio, l'azionario si sgonfia. L'incertezza è totale: cosa accade se arriva la recessione? E quel se per molti è un orpello.
In un paese lacerato e sull'orlo della crisi nervi, la Camera americana ha dato il via libera a circa 40 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina. Il provvedimento ora passa al vaglio del Senato. Circa 6 miliardi di dollari sono destinati all'assistenza alla sicurezza", comprese le armi. Il resto è per ricostituire le scorte di attrezzature che l'America ha già inviato in Ucraina e per l'assistenza umanitaria. Solo 57 membri del Congresso, tutti repubblicani, hanno votato contro la proposta, rispetto ai 368 a favore. Il collante anti-Mosca funziona sempre, ma gli americani non votano alla cloche del B-52, la fortezza volante. Quei tempi sono finiti, il voto è alla pompa di benzina e i prodotti raffinati sono a prezzi record. Al verde Biden servono petrolio, gas e benzina. Grandioso contrappasso dantesco.
***
Succede qualcosa al confine. Della Finlandia.
06
La Finlandia verso l'ingresso nella Nato (forse)
Fronte nord Europa, notizia: una commissione parlamentare in Finlandia ha raccomandato che il paese entri nella Nato. Il presidente dovrebbe annunciare la sua posizione domani. Conseguenza: l'ammissione della Finlandia nell'Alleanza Atlantica raddoppierebbe il confine comune della Nato con la Russia. Si attende anche una decisione dalla Svezia per questo fine settimana. Putin dovrà puntare i missili con le testate nucleari anche su quel confine lungo oltre 1300 chilometri per riequilibrare lo schieramento Nato. No, non è una situazione tranquilla.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con un come eravamo che in fondo non è di tanto tempo fa. Musica!
07
Addio, iPod
Apple dopo 21 anni smetterà di produrre iPod. È stato lo strumento che ha rivoluzionato l'ascolto musicale insieme al mitico Walkman. iPod è il papà di iPhone. Ne sono stati venduti 450 milioni di pezzi in tutto il mondo. Oggi fa tutto lo smartphone. Forse troppo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.