24 Marzo
Biden ha un problema terra-aria
Il vertice Nato, il G7 e il Consiglio europeo hanno confermato che per ora in Ucraina parlano le armi e non la diplomazia. Gli Stati Uniti cercano un sistema di difesa contro i missili della Russia (e la chiave potrebbe darla la Turchia). La dottrina americana anti-Putin in 10 punti. A cena a Bruxelles con Orban, gas, rubli e "vediamo di non peggiorare le cose"
A che punto è la guerra? Giornata di vertici, agende incrociate, incontri, dichiarazioni. L'inizio è superveloce, partenza all'alba, primo appuntamento alla Nato, epicentro della crisi, siamo alle 20.00 e si andrà avanti fino a notte tarda. I generali russi non rispondono più al telefono agli americani e l'Alleanza va "alla cieca" nel mezzo di una guerra, l'incidente è dietro l'angolo. La notizia, l'unica, è che gli Alleati (ispirati dagli americani) stanno pensando di fornire all'Ucraina un sistema di difesa terra-aria, il candidato naturale allo scopo è di fabbricazione russa, si chiama S-400 e lo ha acquistato la Turchia da Mosca (il doppio Erdogan) che, come vedremo, ha un ruolo di primo piano in questa vicenda. Spedire a Kiev questo tipo di armi rende ancora più sottile il confine tra chi è belligerante e chi non lo è, non sappiamo cosa ne pensi Putin di questa mossa e come voglia contrastarla. Siamo in zona di altissimo pericolo. Facciamo il nostro giro di giostra a Bruxelles, prima di tutto vediamo come gira quella di Joe Biden. Seguite il titolare di List.
01
La dottrina Biden contro Putin in 10 punti
Conferenza stampa di Joe Biden al quartier generale della Nato a Bruxelles, Biden è apparso energico, ha dato la versione americana della crisi con una serie di flash sui punti chiave:
1. Gli Stati Uniti risponderanno se la Russia userà armi chimiche;
2. Mentre parlo in Ucraina stanno arrivando nuove armi. Dagli Stati Uniti 2 miliardi per armi e un miliardo di aiuti ;
3. La crisi alimentare è seria, Stati Uniti e Canada aumenteranno la produzione di grano e la distribuiranno all'estero, serve un coordinamento G7-Ue su cibo e energia;
4. Con Xi Jinping un discorso franco e nessuna minaccia;
5. Il futuro dell'economia della Cina è legato all'Occidente;
6. Se la...
A che punto è la guerra? Giornata di vertici, agende incrociate, incontri, dichiarazioni. L'inizio è superveloce, partenza all'alba, primo appuntamento alla Nato, epicentro della crisi, siamo alle 20.00 e si andrà avanti fino a notte tarda. I generali russi non rispondono più al telefono agli americani e l'Alleanza va "alla cieca" nel mezzo di una guerra, l'incidente è dietro l'angolo. La notizia, l'unica, è che gli Alleati (ispirati dagli americani) stanno pensando di fornire all'Ucraina un sistema di difesa terra-aria, il candidato naturale allo scopo è di fabbricazione russa, si chiama S-400 e lo ha acquistato la Turchia da Mosca (il doppio Erdogan) che, come vedremo, ha un ruolo di primo piano in questa vicenda. Spedire a Kiev questo tipo di armi rende ancora più sottile il confine tra chi è belligerante e chi non lo è, non sappiamo cosa ne pensi Putin di questa mossa e come voglia contrastarla. Siamo in zona di altissimo pericolo. Facciamo il nostro giro di giostra a Bruxelles, prima di tutto vediamo come gira quella di Joe Biden. Seguite il titolare di List.
01
La dottrina Biden contro Putin in 10 punti
Conferenza stampa di Joe Biden al quartier generale della Nato a Bruxelles, Biden è apparso energico, ha dato la versione americana della crisi con una serie di flash sui punti chiave:
1. Gli Stati Uniti risponderanno se la Russia userà armi chimiche;
2. Mentre parlo in Ucraina stanno arrivando nuove armi. Dagli Stati Uniti 2 miliardi per armi e un miliardo di aiuti ;
3. La crisi alimentare è seria, Stati Uniti e Canada aumenteranno la produzione di grano e la distribuiranno all'estero, serve un coordinamento G7-Ue su cibo e energia;
4. Con Xi Jinping un discorso franco e nessuna minaccia;
5. Il futuro dell'economia della Cina è legato all'Occidente;
6. Se la Cina aiuta Mosca, le sue relazioni con le imprese sono a rischio;
7. Sta all'Ucraina decidere se cedere dei propri territori, non penso che lo faranno ma è una decisione loro;
8. Annunceremo nuove sanzioni contro 400 russi, tra membri della Duma e oligarchi;
9. Gli Stati Uniti sono favorevoli a un'esclusione della Russia dal G20;
10. L'unità di Nato, G7 e Ue è la cosa più importante che possiamo fare per fermare questo tizio che sta invadendo un Paese e crediamo commetta crimini di guerra.
È un programma di deterrenza e costruzione della pace? O un altro passo avanti verso l'allargamento del conflitto? Lo scopriremo presto, al Cremlino stavano vedendo e ascoltando Biden.
02
Molti vertici, poca diplomazia
La totale assenza di diplomazia (anche militare, basta ripercorrere le dichiarazioni di Jens Stoltenberg, solo parzialmente corrette negli ultimi giorni) conduce a una situazione di incertezza, una fragilità acutizzata dal silenzio tra i comandi militari e la Russia. Se il presidente degli Stati Uniti chiama "criminale" l'avversario (non importa se lo sia o meno, la politica non può permettersi un linguaggio no limits), rinuncia alla diplomazia in partenza e a quel punto si spalanca il cancello delle conseguenze inattese. Sono cose che sanno e dicono gli analisti più attenti ai fatti concreti della guerra e non a Twitter. Avranno ragione dopo, ma nel durante stanno prevalendo forze che non vedono l'allargamento del conflitto mentre i fatti conducono al suo sviluppo.
Sanzioni? Non ce ne saranno altre, la parola d'ordine Consiglio europeo che sta per prendere le mosse è non possumus. Basta una dichiarazione per capire l'aria che tira, quella del premier olandese Mark Rutte: "Non penso che stanotte prenderemo altre decisioni sulle sanzioni, ma non bisogna dimenticare che i pacchetti di sanzioni oggi in vigore sono molto pesanti, i più duri che abbia mai visto da quando faccio politica".

L'Ue non può permettersi altro in questo momento e con la mossa di chiedere ai "nemici" di pagare il petrolio in rubli, Putin ha dimostrato non solo di non temere le sanzioni, ma di voler guidare lui il decoupling, il distacco della Russia dall'Occidente. Mosca sta facendo rotta a Oriente in maniera decisa. E non è una buona notizia. Putin può ordinare a Gazprom di chiedere il pagamento del gas in rubli? Non è una cosa semplice, va tuttavia ricordato ai naviganti che l'energia non è di Gazprom ma del governo di Mosca e il rubinetto del gas è nella mano di Putin e non altri. Mario Draghi ha ricordato che sarebbe "una violazione contrattuale" e il premier ungherese Viktor Orban ieri sera ha detto al titolare "abbiamo un contratto, noi siamo tranquilli", segno che le carte firmate non sono un dettaglio. Ma la politica del tubo è legata al conflitto, sottovalutare Putin o pensare che siamo di fronte a un soggetto che guarda i codicilli dei contratti come un impiegato di McKinsey non è una buona idea. Putin è un autocrate, il capo del paese più grande del mondo, con un arsenale di 6.255 testate atomiche. Sono più che sufficienti per distruggere il mondo.
03
Armi all'Ucraina, il problema della difesa terra-aria
Il vertice Nato ha deciso di raddoppiare la presenza militare nell'Europa dell'Est, a Kiev saranno inviate altre armi. Siamo nella dimensione del conflitto, bisogna uscirne. Appello dei leader dell'Alleanza: "Putin fermi subito la guerra, è una minaccia globale". Il presidente americano Biden dice che "siamo uniti come non mai" (finché i caduti sono degli altri, gli americani non vogliono boots on the ground e se il prezzo della benzina non cala i democratici perderanno le elezioni di mid-term). Ecco i passi salienti della dichiarazione finale del vertice.

Condanniamo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nei termini più forti possibili. Chiediamo al presidente Putin di fermare immediatamente questa guerra e di ritirare le forze militari dall'Ucraina, e chiediamo alla Bielorussia di porre fine alla sua complicità, in linea con la risoluzione sull'aggressione all'Ucraina adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 marzo 2022. La Russia dovrebbe rispettare la sentenza del 16 marzo della Corte internazionale di giustizia dell'Onu e sospendere immediatamente le operazioni militari. L'attacco della Russia all'Ucraina minaccia la sicurezza globale. Il suo assalto alle norme internazionali rende il mondo meno sicuro. La retorica di escalation del presidente Putin è irresponsabile e destabilizzante.
Gli ucraini hanno ispirato il mondo con l'eroica resistenza alla brutale guerra di conquista della Russia. Condanniamo fermamente i devastanti attacchi della Russia contro i civili, comprese le donne, i bambini e le persone in situazioni vulnerabili. Lavoreremo con il resto della comunità internazionale per ritenere responsabili i responsabili delle violazioni del diritto umanitario e internazionale, compresi i crimini di guerra. Siamo profondamente preoccupati per l'aumento del rischio di violenza sessuale e di traffico di esseri umani. Esortiamo la Russia a consentire un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli e un passaggio sicuro per i civili, e a permettere la consegna degli aiuti umanitari a Mariupol e ad altre città assediate. Condanniamo anche gli attacchi contro le infrastrutture civili, compresi quelli che mettono in pericolo le centrali nucleari. Continueremo a contrastare le bugie della Russia sul suo attacco all'Ucraina e a smascherare le narrazioni fabbricate o le operazioni "false flag" per preparare il terreno per un'ulteriore escalation, anche contro la popolazione civile dell'Ucraina. Qualsiasi uso da parte della Russia di un'arma chimica o biologica sarebbe inaccettabile e avrebbe gravi conseguenze.
La Russia deve dimostrare di essere seriamente interessata ai negoziati attuando immediatamente un cessate il fuoco. Chiediamo alla Russia di impegnarsi in modo costruttivo in negoziati credibili con l'Ucraina per ottenere risultati concreti, iniziando con un cessate il fuoco sostenibile e muovendosi verso un completo ritiro delle sue truppe dal territorio ucraino. L'aggressione continua della Russia mentre si svolgono le discussioni è deplorevole. Sosteniamo gli sforzi dell'Ucraina per raggiungere la pace, e quelli intrapresi diplomaticamente dagli alleati per pesare sulla Russia per porre fine alla guerra e alleviare la sofferenza umana.
L'Ucraina ha un diritto fondamentale all'autodifesa secondo la Carta delle Nazioni Unite. Dal 2014, abbiamo fornito un ampio sostegno alla capacità dell'Ucraina di esercitare tale diritto. Abbiamo addestrato le forze armate dell'Ucraina, rafforzando le loro capacità militari e le capacità e migliorando la loro resilienza. Gli alleati della Nato hanno intensificato il loro sostegno e continueranno a fornire ulteriore sostegno politico e pratico all'Ucraina mentre continua a difendersi. Gli alleati della Nato continueranno anche a fornire assistenza in settori come la sicurezza informatica e la protezione contro le minacce di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare. Gli alleati della Nato forniscono anche un ampio sostegno umanitario e ospitano milioni di rifugiati. I ministri degli Esteri discuteranno ulteriormente il nostro sostegno all'Ucraina quando si incontreranno ad aprile.
Siamo uniti nella nostra determinazione a contrastare i tentativi della Russia di distruggere le basi della sicurezza e della stabilità internazionale. Stiamo chiedendo conto alla Russia e alla Bielorussia. Sono state imposte alla Russia sanzioni massicce e pesanti costi politici per porre fine a questa guerra. Restiamo determinati a mantenere una pressione internazionale coordinata sulla Russia. Continueremo a coordinarci strettamente con le parti interessate e altre organizzazioni internazionali, compresa l'Unione europea. Il coordinamento transatlantico rimane cruciale per una risposta efficace alla crisi attuale.
Chiediamo a tutti gli Stati, compresa la Repubblica Popolare Cinese (RPC), di sostenere l'ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e integrità territoriale, come sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, di astenersi dal sostenere lo sforzo bellico della Russia in qualsiasi modo, e di astenersi da qualsiasi azione che aiuti la Russia ad aggirare le sanzioni. Siamo preoccupati dai recenti commenti pubblici dei funzionari della RPC e chiediamo alla Cina di smettere di amplificare le false narrazioni del Cremlino, in particolare sulla guerra e sulla Nato, e di promuovere una risoluzione pacifica del conflitto.
Stiamo fornendo un supporto su misura ai partner colpiti dalle minacce e dalle interferenze russe e intensificheremo la nostra assistenza per aiutarli a resistere all'influenza maligna russa e a rafforzare la loro resilienza, sulla base delle richieste dei nostri partner e dei nostri programmi di partenariato di lunga data. Ad aprile, i ministri degli Esteri prenderanno in considerazione proposte concrete per rafforzare il nostro sostegno a questi partner.
Continueremo a prendere tutte le misure necessarie per proteggere e difendere la sicurezza delle nostre popolazioni alleate e ogni centimetro di territorio alleato. Il nostro impegno all'articolo 5 del Trattato di Washington è di ferro.
In risposta alle azioni della Russia, abbiamo attivato i piani di difesa della Nato, schierato elementi della Forza di Risposta della Nato, e collocato 40.000 truppe sul nostro fianco orientale, insieme a significative risorse aeree e navali, sotto il comando diretto della Nato sostenute da schieramenti nazionali degli alleati. Stiamo anche creando quattro ulteriori gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Stiamo prendendo tutte le misure e le decisioni per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati in tutti i settori e con un approccio a 360 gradi. Le nostre misure rimangono preventive, proporzionate e non di incremento. Ora accelereremo la trasformazione della Nato per una realtà strategica più pericolosa, anche attraverso l'adozione del prossimo concetto strategico a Madrid. Alla luce della più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica da decenni, rafforzeremo anche in modo significativo la nostra posizione di deterrenza e difesa a lungo termine e svilupperemo ulteriormente l'intera gamma di forze e capacità rapida necessarie per mantenere una deterrenza e una difesa credibili. Questi passi saranno sostenuti da esercitazioni potenziate con una maggiore attenzione alla difesa collettiva e all'interoperabilità.
Stiamo aumentando la resilienza delle nostre società e delle nostre infrastrutture per contrastare l'influenza maligna della Russia. Stiamo migliorando le nostre capacità e difese informatiche, fornendo supporto reciproco in caso di attacchi informatici. Siamo pronti a imporre dei costi a coloro che ci danneggiano nel cyberspazio, e stiamo aumentando lo scambio di informazioni e la consapevolezza della situazione, migliorando la preparazione civile e rafforzando la nostra capacità di rispondere alla disinformazione. Miglioreremo anche la nostra preparazione e prontezza per le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. Prenderemo ulteriori decisioni quando ci incontreremo a Madrid.
***
Sul terreno la situazione è drammatica. L'Ucraina combatte e chiede altre armi.
04
Zelensky chiede altre armi. Ma la Nato ha dei limiti

Volomydyr Zelensky durante il suo intervento ha fatto ancora una richiesta impossibile: "Dateci aiuti militari senza restrizioni", il presidente ucraino ha chiesto l'invio dell'1% degli aerei dell'alleanza. Ne basterebbe uno solo per innescare il conflitto totale. Risposta di Jens Stoltenberg, il segretario generale dell'Alleanza: "Abbiamo tutti ascoltato molto attentamente il presidente Zelensky e abbiamo preso nota del suo messaggio appassionato agli alleati. Gli alleati danno sostegno significativo all'Ucraina, armi, sistemi avanzati, sistemi che possano aiutare ad abbattere aerei. Non entrerò nei dettagli dei sistemi, quello che posso dire è che gli alleati fanno quel che possono per sostenere l'Ucraina con le armi così che gli ucraini possano difendersi. L'autodifesa è un diritto sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. Allo stesso tempo abbiamo la responsabilità di prevenire che questo conflitto si allarghi e coinvolga non solo Ucraina e Russia gli alleati e la Russia. Questo sarebbe più devastante e pericoloso. E penso che dobbiamo essere onesti su questo".
Mario Draghi, all'inizio del Consiglio europeo, ha detto chiaramente che "è stato ribadito che non è possibile coinvolgere né la Nato né l'Unione europea in una no-fly zone o nella garanzia di una no-fly zone per l'Ucraina".
Sono in corso varie ipotesi per la difesa dello spazio aereo, l'idea del sistema anti-missile è sospesa a mezz'aria da tempo. Ma quale? Biden ha detto "stiamo valutando quello da fornire (occhio alla Turchia). Come da copione, c'è stato anche l'appello alla Cina a condannare la guerra di Mosca. Da Pechino spiegano che la diplomazia è un'altra cosa, ma in Occidente sembra che l'abbiano dimenticato, dunque la Cina dice che "le accuse sono controproducenti".
Il non-detto ormai è sulla bocca di tutti, un tabù che smette di esser tale finisce per diventare un problema reale. Dunque tutti parlano di conflitto nucleare come se si trattasse di un videogame e fanno sapere di dritto e di rovescio che si stanno preparando vari scenari su un possibile utilizzo della bomba e di armi chimiche da parte della Russia.
05
Effetto sanzioni (boomerang) e corsa dei prezzi
Sul fronte economico, le sanzioni si stanno rivelando un potente distruttore della catena di produzione e distribuzione delle materie prime che si abbatterà sulla manifattura in varia forma (inflazione, calo degli ordinativi) con un generale raffreddamento del clima dell'economia. "Impatto rilevante", dice la Banca centrale europea, una grande scoperta. Grafico sull'inflazione:

Non c'è solo l'energia a contribuire al rialzo dei prezzi e la versione consolatoria del "è tutta colpa della guerra di Putin" non sta in piedi. L'inflazione è frutto di dinamiche innescate da politiche che hanno prodotto forti aspettative, un mare di liquidità ha inondato il mercato, le politiche energetiche su una transizione a tappe forzate hanno fatto il resto. Autocritiche della classe politica occidentale? Non pervenute. Hanno cambiato tutti i totem e tabù che avevano edificato senza dare una spiegazione sul prima che evidentemente non funzionava. Frase di Larry Fink, il capo di BlackRock: "È finita un'epoca, la globalizzazione non esiste più".
La Germania ha adottato un provvedimento che spiega la situazione più di qualsiasi analisi: 300 euro una tantum in busta paga, un pacchetto di misure da 16 miliardi messo a punto dalla coalizione di maggioranza per aiutare i cittadini colpiti dal rialzo di bollette e carburanti. Achtung.
06
Un mese di guerra e il bombardamento di Belgrado 23 anni dopo
La cabala della guerra. Occhio al calendario. Il 24 marzo è una data che gioca a dadi con la storia e il destino. Siamo esattamente a un mese di guerra in Ucraina (l'ordine di invasione di Putin è del 24 febbraio); il 24 marzo del 1999 la Nato bombardava Belgrado, il presidente degli Stati Uniti era un altro democratico, Bill Clinton. Altri incroci della storia: fu il senatore Joe Biden a sostenere la campagna aerea contro la Serbia di Slobodan Milošević. Biden disse che "l'obiettivo è quello di indebolire la capacità militare di Milošević in modo così significativo da non essere più in grado di imporre la sua volontà sul Kosovo, come sta facendo ora". L'Italia partecipò alla missione Nato, il presidente del Consiglio era Massimo D'Alema, alla vicepresidenza c'era Sergio Mattarella che il 25 marzo in Senato fece le comunicazioni del governo sull'operazione militare della Nato:
Signor Presidente, onorevoli senatori, mi sembra doveroso fornire qualche altro elemento, sia pur sommario e molto brevemente, all'Assemblea sull'operazione di bombardamento in corso sul territorio jugoslavo. Si é avviata, come ieri ho informato il Senato e come era d'altronde noto per altre vie, alle 18,45 la fase 1 (così è stata definita) con il lancio di missili cruise. Poco dopo le 19 si é avuto il primo attacco aereo, seguito da un secondo attacco poco dopo le ore 20. Questa mattina alle ore 4 vi é stato un ulteriore lancio missilistico. Tutte e quattro le operazioni di bombardamento hanno avuto soltanto obiettivi militari o di rilevanza militare. Nel corso di queste quattro operazioni non vi sono state perdite nell'ambito della Nato. Confermo quanto ho detto ieri: in queste operazioni di bombardamento, iniziate ieri pomeriggio, non sono impegnati aerei italiani; vi sono stati aerei italiani in volo per misure di difesa. L'operazione, iniziata alle ore 18,45 e proseguita - come ho detto - con attacchi poco dopo le 19, poco dopo le 20 e quindi alle 4 di questa mattina, non é ancora ultimata.
Milosevic era un criminale, la guerra durò 78 giorni, dal 24 marzo al 10 giugno del 1999. Ventitrè anni dopo, abbiamo un altro conflitto nel cuore dell'Europa.
***
Vertice Nato, foto di famiglia, una scena, una breve sequenza che è l'anticipazione (e la conferma) della sceneggiatura diplomatica e militare. Attenti al sultano.
07
Quella calorosa stretta di mano tra Joe e il sultano
I vertici sono detto e non detto, occhiate, movimenti del corpo, dettagli che diventano essenza, la prossemica della diplomazia. Il primo colpo d'occhio della giornata arriva con il caloroso saluto e la stretta di mano tra il presidente americano Joe Biden e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan al vertice straordinario della Nato sulla guerra in Ucraina. I due leader si sono fermati a parlare per qualche minuto prima della foto di gruppo che ha preceduto l’avvio dei lavori. Erdogan ha ascoltato Biden, poi ha fatto un cenno d'assenso, quasi un ringraziamento per la parole del presidente americano. La Turchia rappresenta un elemento fondamentale dello scenario, è il secondo esercito Nato, ha un ruolo di cerniera tra Occidente e Oriente, ha buoni rapporti con Mosca, ha comprato i sistemi di difesa anti-missile russi S-400 che per alcuni analisti militari potrebbero essere "girati" all'Ucraina senza diventare un elemento di prova di un coinvolgimento diretto di un paese Nato nel conflitto. Sono ipotesi circolate che non si sono mai concretizzate.

Prima ancora che la crisi tra Russia e Ucraina si trasformasse in guerra aperta, la Turchia si è a più riprese proposta come mediatore tra Mosca e Kiev, in virtù dei buoni rapporti con entrambi i Paesi, e nei giorni scorsi Erdogan ha confermato la disponibilità ad ospitare i presidenti di Russia e Ucraina a Ankara o a Istanbul. I rapporti bilaterali sono ottimi, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu si è incontrato a Mosca con Serghei Lavrov il 16 marzo scorso e ha ribadito che "la guerra deve finire, la gente non deve morire. Oggi sono venuto qui a Mosca con questa convinzione. Abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni in modo sincero e fatto la nostra parte per allentare le tensioni e aprire la scena alla diplomazia", aveva detto il ministro turco sperando di "ospitare questo incontro (Putin-Zelenskiy) quando la situazione arriverà a quel punto... per un cessate il fuoco duraturo".
“Abbiamo l’obbligo di costruire un mondo di pace, non di guerra”, ha dichiarato Erdogan nei giorni scorsi aprendo il forum diplomatico di Antalya, davanti a una platea composta, tra gli altri, dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Pur avendo condannato, anche in seno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, l’invasione della Russia e sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, Ankara non ha aderito alle sanzioni economiche occidentali, come del resto non lo aveva fatto in occasione dell’occupazione russa della Crimea nel 2014. Sono elementi che pesano e danno alla Turchia una capacità di proposta e ascolto in più per il futuro negoziato tra Mosca e Kiev.
08
Viktor Orban su gas, rubli e "vediamo di non peggiorare le cose"
Una sera a Bruxelles, entri in un ristorante e trovi a cena una sagoma che riconosci: Viktor Orban. Questa è la cronaca secca di un incontro, un marcamento a zona e poi un tackle (giornalistico) fatto con pazienza e poi estrema rapidità (basta un attimo in più e perdi l'occasione). Missione compiuta con la collega Rita Lofano. Orban è un altro elemento chiave di questo scenario di ferro e fuoco, l'Ungheria è un piccolo paese che ieri e oggi ha una storia grande da raccontare, perché Budapest è più tutte le città la corrente del Danubio. Sentiamo cosa dice il suo primo ministro, colto di sorpresa, in una sera di quiete elettrica, alla vigilia di una giornata di incontri internazionali.

Viktor Orban è rilassato, siede al tavolo di un ristorante del centro storico di Bruxelles. E' un habituè, quando è nella capitale belga, non manca mai. Camicia bianca, senza cravatta, abito scuro. Siede al centro del tavolo e anche mentre cena è nella posizione di chi gli ordini li dà e non li prende. Intorno a lui, otto uomini, due in cravatta, gli altri casual come il capo. Orban ha le braccia incrociate. Il cameriere si rivolge sempre a lui per primo, ma quando si tratta di ordinare il premier ungherese lascia il posto agli altri e scherza "sono troppo vecchio". Quando arriva il suo turno, chiede ostriche, "le migliori", il perlage dello champagne è già nei calici. A tavola si parla, qualche risata, ma è chiara la tensione sul vertice Nato e il Consiglio europeo, non ci sono solo scambi verbali, occhiate, a un certo punto nelle mani di Orban spuntano dei fogli, probabilmente è la bozza del suo intervento per il summit dei capi di Stato e di governo.
È il momento di parlarci, anche a costo di essere rimbalzati dalle guardie del corpo che sono a 50 centimetri dal nostro tavolo (sono loro, dalla manica di uno degli agenti spunta un microfono, non è proprio James Bond), ma bisogna pur provarci. Perché l'Ungheria è un paese importante nel contesto dello scenario di guerra, Orban è un leader solido, non ha problemi di consenso, come invece hanno altri alle prese con turni elettorali, vedere Macron e Biden. Può darci la risposta che svela il problema, lo dipinge, lo chiarisce, lo complica.
Ci avviciniamo, Orban si alza dal tavolo, è il momento giusto, presentazione veloce, stretta di mano, fase non si chiede il permesso, si va dritti al punto, prima domanda secca: "Signor primo ministro, lei è d'accordo con la linea di Joe Biden sulle sanzioni?". Alza gli occhi al cielo, sospira, scuote la testa e sentenzia: "È una strada difficile da percorrere". Lo è, soprattutto perché in Europa serve l'unanimità che fino a stasera non c'è e l'Ungheria ha già fatto sapere che sull'energia non se ne parla ("il consenso europeo non sarà certamente possibile", ha anticipato nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Péter Szijjártó). Orban la vede così: "L'Europa dipende dal gas russo". Assist per la seconda domanda: lei pagherebbe il gas in rubli? Qui Orban stende sul pavimento un sorriso e fa una battuta: "Siamo pieni di rubli". La realtà, ricorda, è che "abbiamo firmato un contratto con la Russia lo scorso ottobre per 15 anni di forniture, noi siamo tranquilli". Terzo assist, perfetto per fare tappa a Berlino: i problemi sono forse della Germania? Orban qui non si sbilancia, ma lascia andare un "probabile". Tolte dal tavolo per stasera le sanzioni sul gas russo, cosa si aspetta dal vertice Ue? Il premier tira un sospiro, lungo, lo sguardo di Orban cerca un orizzonte: "Speriamo di non creare altri problemi". È una notte mite a Bruxelles, a pochi chilometri da qui, tuonano i cannoni.
***
C'è altro? La sveglia quotidiana di Kim jong-un: un missile. Ma questa volta ha esagerato con il tiro.
09
La sveglia balistica di Kim

La Corea del Nord ha lanciato un altro missile. La sveglia arriva ogni giorno con un tiro di fionda di Kim jong-un, tornato al passatempo preferito dei vecchi tempi. Il lancio di oggi è andato lungo, il razzo è caduto nelle acque della Zona economica esclusiva del Giappone, 150 km a ovest della penisola di Oshima, la parte più meridionale dell'isola di Hokkaido. Il missile ha viaggiato per 1.080 chilometri raggiungendo un'altitudine massima di 6.200 chilometri.

Secondo il Comando Congiunto sudcoreano si tratta di un missile balistico intercontinentale, è il primo lancio di questo tipo da parte del regime di Kim Jong-un dal novembre 2017. Joe Biden durante il vertice del G7 a Bruxelles ha incontrato il premier giapponese Kishida Fumio, i due leader hanno condannato l'azione della Corea del Nord. L'America è tornata al passato, quello pre-Trump in cui il regime di Pyongyang destabilizzava la regione. La Russia monitora la situazione "da vicino", ma ha esortato a evitare passi che possono far alzare le tensioni nella regione. "È importante evitare qualsiasi azione che potrebbe portare" a una escalation, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. È il gioco dell'oca dei missili e della guerra, con Mosca può esserci la guerra, ma senza non c'è pace.
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Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.