1 Settembre
Bombe e bombole del gas. Un piano per superare l'inverno
Presentato dal ministro Cingolani in Consiglio dei ministri, partirà da metà ottobre. L'Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. La Russia avvisa il G7: niente tetto al prezzo del petrolio, altrimenti fermiamo le forniture. Supermedia: centrodestra vincente, Fratelli d'Italia aumenta il vantaggio sul Pd. Un viaggio in Qatar, il gigante del gas
Che succede? Stiamo entrando nell'ultima curva della campagna elettorale, poi ci sarà il rettilineo finale, la campagna sta diventando improvvisamente corta, intensa, da questo momento subirà un'accelerazione. La situazione della corsa tra i partiti si sta consolidando. Sul fronte dell'emergenza energetica e della guerra tre sono i fatti che contano: l'Italia ha un piano di razionamento per superare l'inverno e il ministro Cingolani l'ha presentato in Consiglio dei ministri; gli esperti dell'Aiea sono nella centrale nucleare di Zaporizhzia; la Russia ha fatto sapere che se dovesse arrivare dal G7 la decisione di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, Mosca chiuderà anche quel rubinetto. E la crisi diventerà uno shock energetico mai visto dal dopoguerra. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il piano del governo per risparmiare gas
In Consiglio dei ministri, Roberto Cingolani, responsabile del Mite, ha presentato il piano di risparmio per il gas. Il programma partirà da ottobre, a metà del mese viene acceso il riscaldamento in circa 4.300 comuni italiani (zona climatica E) che comprendono città come Milano, Torino, Bologna, Venezia. "Mediante misure di minima riduzione delle temperature del riscaldamento, l'utilizzo di combustibili alternativi per limitati periodi e l'utilizzo ottimizzato dell'energia sarà possibile conseguire risparmi variabili dell'ordine tra 3 e 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno", ha spiegato Cingolani. Per ora lo scenario resta quello più favorevole - gli stoccaggi sono all'83% - il piano interessa il settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato. Si può affrontare, ma renderlo più grave è questione di un attimo. Soprattutto se al posto dell'intelligenza si usano le lenti dell'ideologia. Siamo in uno scenario di guerra, qualcuno l'ha dimenticato. Andiamo sul teatro del conflitto.
02
Gli esperti Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia
La delegazione dell'Aiea è arrivata nella centrale...
Che succede? Stiamo entrando nell'ultima curva della campagna elettorale, poi ci sarà il rettilineo finale, la campagna sta diventando improvvisamente corta, intensa, da questo momento subirà un'accelerazione. La situazione della corsa tra i partiti si sta consolidando. Sul fronte dell'emergenza energetica e della guerra tre sono i fatti che contano: l'Italia ha un piano di razionamento per superare l'inverno e il ministro Cingolani l'ha presentato in Consiglio dei ministri; gli esperti dell'Aiea sono nella centrale nucleare di Zaporizhzia; la Russia ha fatto sapere che se dovesse arrivare dal G7 la decisione di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, Mosca chiuderà anche quel rubinetto. E la crisi diventerà uno shock energetico mai visto dal dopoguerra. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il piano del governo per risparmiare gas
In Consiglio dei ministri, Roberto Cingolani, responsabile del Mite, ha presentato il piano di risparmio per il gas. Il programma partirà da ottobre, a metà del mese viene acceso il riscaldamento in circa 4.300 comuni italiani (zona climatica E) che comprendono città come Milano, Torino, Bologna, Venezia. "Mediante misure di minima riduzione delle temperature del riscaldamento, l'utilizzo di combustibili alternativi per limitati periodi e l'utilizzo ottimizzato dell'energia sarà possibile conseguire risparmi variabili dell'ordine tra 3 e 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno", ha spiegato Cingolani. Per ora lo scenario resta quello più favorevole - gli stoccaggi sono all'83% - il piano interessa il settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato. Si può affrontare, ma renderlo più grave è questione di un attimo. Soprattutto se al posto dell'intelligenza si usano le lenti dell'ideologia. Siamo in uno scenario di guerra, qualcuno l'ha dimenticato. Andiamo sul teatro del conflitto.
02
Gli esperti Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia
La delegazione dell'Aiea è arrivata nella centrale nucleare controllata dai russi (che secondo gli ucraini gli stessi russi starebbero bombardando), il capo dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi secondo la Tass ha commentato: "In appena due ore abbiamo visto quello che avevamo bisogno di vedere". Nella centrale dopo la partenza della delegazione resteranno da 8 a 12 persone della missione Aiea, lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare-civile di Energodar, Alexander Volga. Si tratta di un fatto molto importante, perché da questo momento ci saranno soggetti terzi a supervisionare la centrale e osservare cosa sta realmente accadendo. Secondo Mosca, gli ucraini intendevano prendere il controllo della centrale nucleare nel giorno dell'arrivo della missione dell'Aiea. "Al momento, gli esperti dell'Aiea sono arrivati alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e stanno iniziando i lavori secondo i piani", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, che ha aggiunto: "In caso di nuovi tentativi da parte di Kiev di interrompere il loro lavoro con bombardamenti o sabotaggi, l'intera responsabilità delle conseguenze ricadrà interamente sul regime di Vladimir Zelensky, nonché sul loro gruppo di supporto in Occidente".
03
Tetto sul prezzo del petrolio russo? Mosca: stop a forniture
Domani i ministri delle Finanze del G7 discuteranno sull'ipotesi di fissare un prezzo massimo del prezzo del petrolio russo. Grande idea, perché non ci hanno pensato prima? Cosa ne pensano al Cremlino? Risposta del vice primo ministro della Russia, Aleksandr Novak. "Semplicemente non forniremo il nostro petrolio e i nostri prodotti petroliferi a società o Paesi che imporranno restrizioni, poiché non lavoreremo a condizioni non di mercato". Si chiama shock energetico, per molti ancora non sembra abbastanza chiaro cosa potrebbe accadere.
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Cosa succede in Italia? La campagna elettorale entra nella fase finale.
04
Sondaggi. Centrodestra vincente, le sfide tra i partiti
Ecco l'ultima Supermedia Agi/YouTrend, pubblicata oggi. Prima di tutto, la situazione delle liste:
Fratelli d'Italia ha un dato consolidato, le variazioni sono minime e soprattutto cresce la distanza tra il partito di Giorgia Meloni e il Partito democratico (quasi 2 punti di distacco). Ci sono una serie di sfide tra i partiti che avranno certamente un'influenza sul post-voto: il Movimento Cinque Stelle 'vede' (11,8%) il terzo posto che per ora è della Lega (13,2%), un'altra sfida è quella del Terzo Polo (6,2%) che cresce e s'avvicina a Forza Italia (8,1%). Il resto della partita è dei piccoli partiti che devono superare la soglia di sbarramento del 3%. A questo punto, ecco il quadro delle coalizioni:
Il centrodestra (47,2%) ha un vantaggio (incolmabile) di 18,3 punti sul centrosinistra (28,9%). Con questi numeri i favoriti per la vittoria faranno messe di seggi nei collegi uninominali, la maggioranza in Parlamento sarà solida e il governo andrà a dama con un incarico che dovrebbe andare a Giorgia Meloni, prima donna italiana a diventare presidente del Consiglio. Naturalmente, la scelta finale sarà del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma per ora la dinamica della campagna elettorale, le parole di Meloni molto responsabili sull'economia (niente scostamento di bilancio per l'emergenza energetica e, in ogni caso, se dovesse esserci, deve avere un 'cappello' robusto dell'Unione europea) fanno di lei la candidata naturale alla premiership. Sorprese? Sempre possibili, lo scenario internazionale è rovente (guerra, shock energetico, confronto duro tra Occidente e 'resto del mondo') ma questa per ora è la tendenza che si sta consolidando.
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Cose divertenti della campagna elettorale? Allacciate le cinture.
05
Populismo volante. Abolizione dei jet privati
Manifesto elettorale di Verdi e Sinistra italiana:
Ricorda qualcosa? Questo:
Programma di Rifondazione comunista per la Finanziaria 2007. La sortita da "anche i ricchi piangano" non andò benissimo, ma a distanza di anni la sinistra-sinistra continua a battere quel terreno, ieri in mare, oggi in cielo. Alfonso Gianni, allora dirigente di Rifondazione, spiegò così la genesi del manifesto: "D'Alema a suo tempo lo definì pressappoco come il manifesto più cretino che avesse mai visto. Io invece, pur a distanza di anni, lo trovo una delle cose migliori che siano state partorite dalla propaganda di sinistra in questo nostro sfortunato paese. Non ci rivolgemmo alla solita agenzia di creativi, ma lo producemmo in proprio, grazie al lavoro e all'intelligenza del nostro piccolo dipartimento propaganda e comunicazione, mettendoci la faccia in prima persona. Era il 2006. Si approssimava la finanziaria. Rifondazione aveva una piccola delegazione nel governo Prodi e sapevamo che non sarebbe stato facile attuare misure favorevoli ai ceti meno abbienti, perché era già cominciata la litania del rigore, allora interpretata da una figura di indubbio spessore intellettuale come Tommaso Padoa Schioppa. Discutemmo come fare giungere un messaggio chiaro al "popolo di sinistra", come si usa dire, quello che in parte pensavamo di dovere e potere rappresentare. Scartammo subito l'ipotesi di fare un elenco di rivendicazioni. Ne sarebbe risultato un manifesto illeggibile e noioso. Al contrario decidemmo di puntare sull'ironia. In questa scelta c'era forse un di più di intellettualismo, ma non ne sono affatto pentito".
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La campagna contro l'élite del jet privato funzionerà? E soprattutto, serve davvero a qualcosa?
06
Volare, oh, oh
Un Falcon 8X del costruttore francese Dassault.Bloomberg l'altro ieri ha pubblicato un articolo che spiega perché la campagna (è globale, l'aereo privato è simbolo di '0pulenza', dunque bersaglio perfetto per i populisti a caccia di voti) contro i voli privati ha poco senso sul piano ambientale e industriale. Chi è preoccupato per il clima, dovrebbe tenere bene in mente questo numero: le emissioni di anidride carbonica dei jet privati sono apri allo 0,04% del dato globale. Non solo, come per le supercar (a partire dalla Formula 1), l'industria dei jet è fonte di innovazione dei motori, dell'aviodinamica, della sicurezza, dei carburanti bio-sostenibili per l'aviazione (Sustainable Aviation Fuel o SAF). Naturalmente, i governi non possono sostenere queste posizioni razionali senza subire l'assalto di gran parte dell'opinione pubblica (e dell'establishment che il passaggio sull'aereo lo prende volentieri, ma senza dirlo a nessuno) che non conosce questa materia, ma la realtà è che fermare questa industria non migliorerà la vita della classe media, farà perdere posti di lavoro in tutto il mondo (negli Stati Uniti sono 1 milione di posti tra diretti e indiretti), giro d'affari (oltre 200 miliardi di dollari, solo negli Stati Uniti) senza crearne di nuovi in altri settori. Soluzione? Quella più facile da vendere sul mercato elettorale: i ricchi pagheranno più tasse sui loro jet privati. E continueranno a volare, oh, oh.
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Come chiudiamo questo numero di List. Andiamo lontano, vicino al nostro domani. A tutto gas.
07
Destinazione Qatar
Pallone e gas. Dal 20 novembre al 18 dicembre in Qatar ci sarà il Campionato mondiale di calcio (prima partita, Qatar contro Ecuador). L'Italia non ci sarà, la nostra eliminazione dal girone finale ancora brucia, una tristezza per tutti gli appassionati. Pochi sanno che il Qatar è il gigante del gas. Quello che segue è il mio articolo che apre l'ultimo numero di World Energy dedicato a questo paese che per l'Italia ha un ruolo strategico oggi e soprattutto domani.
La geopolitica è esplosa nel racconto televisivo e ogni volta mi chiedo se quello che vedo e ascolto corrisponde alla realtà. Esperti di guerra e di energia s’affacciano sullo schermo, snocciolando il rosario del piccolo Clausewitz e le teorie sulla politica del decoupling in un post-tutto che sarebbe domani. Mentre scorrono le parole, mi chiedo dove siano i popoli, le civiltà, le visioni del mondo, le differenze, le illusioni e le disillusioni, le mappe del mondo conosciute e quelle dell’ignoto che sta bussando alla porta. Nelle ultime settimane due immagini ricorrono nei miei pensieri.
La prima, un quadro di Viktor Vasnetsov, la figura di Ivan Tsarevich che cavalca un lupo grigio nella foresta e porta in salvo la sua principessa, un capolavoro del romanticismo russo.
La seconda, una figura ricorrente nell’arte popolare cinese, Zhao Daoling, il padre del taoismo, che cavalca la tigre.
Cosa ci dicono queste figure? Siamo di fronte all’essere che domina la natura, addomestica la fiera, ne guida la forza con l’intelligenza e il coraggio e un tocco di magia. Questa è la terra più profonda dell’uomo, l’abisso fosforescente del mito.
Russia e Cina, due (ex) imperi, un immenso immaginario che cavalca i fusi orari, galoppa nella notte sulle vette degli Urali e termina la corsa all’alba sulla Grande Muraglia, è la storia che svetta sulle cattedrali del Cremlino e scala il Tempio del cielo. È lo spazio dove si muove il tempo, ieri, oggi e domani. Chi racconta la competizione tra le grandi potenze dimentica spesso il carattere degli uomini e la fiamma della cultura, il grande fiume delle parole e delle immagini che fanno l’uomo, la sua avventura sulla Terra.
Nel nuovo Grande Gioco, tutti sono capaci di vedere i numeri (a cominciare da quelli dell’energia), ma pochi sanno ricombinarli e collegarli alla macchina del pensiero. Se ogni mossa fosse un problema matematico, non ci sarebbero errori, perché le informazioni sono visibili, ma è proprio nell’asimmetria della cultura che si realizza il deficit di informazione. Cosa architetta Putin? Cosa farà Xi Jinping? Cosa dirà Biden? Quali simboli muovono Erdogan? Cosa pensano le élite europee? Qual è il pensiero politico nei paesi del Golfo? Quali sono le parole del Vicino Oriente? Il dislivello è in questo dialogo interiore, l’arcano è nella cultura, nelle ombre e luci vivissime che sfrecciano nella nostra esistenza, nelle immagini che riportano al mito e muovono la volontà dell’uomo.
Per sapere, per capire, bisogna partire da questi elementi. Proviamo a ragionare sullo spazio europeo: i paesi del Nord sono naturalmente attratti dall’Est, guardano alla Russia, battono rotte commerciali proiettate verso il lontano Oriente, seguono il cammino della grande pianura, attraversano la steppa, giungono fino al mar della Cina.
I paesi del Sud coltivano un altro spazio vitale, il Mar Mediterraneo, il loro movimento punta verso l’Africa, attraversa il deserto, si spinge nel Vicino Oriente, sa di cannella, zenzero, cardamomo, anice stellato e curcuma. Popoli che navigano nel Mare Nostrum.
L’isola d’Inghilterra trova la sua dimensione come potenza oceanica, è per necessità ‘impero’ e ha il suo primo confine fisico e immaginario nel canale della Manica, guarda all’Atlantico, ha un legame inscindibile con la terraferma del continente europeo, una storia secolare di conquista, odio e amore.
Questo spazio, l’Europa, dal 1823 è diventato più piccolo e più largo, il 2 dicembre di quell’anno il presidente americano James Monroe usò in un suo messaggio per la prima volta la parola ‘emisfero’ e come notò Carl Schmitt nel suo libro ‘Il nomos della Terra’ “intenzionalmente o meno, l’espressione ‘emisfero’ si connette col fatto che il sistema politico dell’emisfero occidentale viene contrapposto in quanto regime della libertà al diverso sistema politico delle monarchie assolute europee del tempo. La dottrina Monroe e l’emisfero occidentale compaiono da allora insieme, designando l’ambito l’ambito degli ‘special interest’ degli Stati Uniti”. Le conseguenze di quel discorso di Monroe arrivano fino a oggi, perché “viene così designato uno spazio che va largamente oltre il territorio statale, un grande spazio nel senso giuridico-internazionale del termine”. Con la dichiarazione di Panama del 1939 questo spazio si allarga ancora, i confini dell’America non sono più nella sola terraferma, ma si estendono al mare, il limite territoriale passa da 3 a 300 miglia dalla costa e questo balzo geografico-matematico introduce nuovi concetti strategici in cui “il mare è una superficie piana senza ostacoli, sulla quale la strategia si risolve in geometria”. L’affascinante teoria degli spazi. Guardate la mappa, ascoltate le parole dei leader delle grandi nazioni, siamo dentro questo gioco, un salto tra l’Ottocento e il Novecento, in uno scenario in realtà aumentata.
Con l’apertura del cielo, il dominio diventa globale e su tre dimensioni. In questo gioco con i classici e le nuove dottrine s’aggiunge una quarta dimensione, figlia del processo di industrializzazione dell’Occidente, l’infrastruttura energetica, la rete di collegamenti via terra e via mare che consente l’estrazione, la produzione, la distribuzione e la trasformazione delle materie prime energetiche. Infine, c’è un quinto elemento, in crescita esponenziale, il cyberspazio, il centro di comando e controllo delle economie avanzate che comprende il dominio del Computing machinery and intelligence aperto da Alan Turing nel 1950 con il suo articolo su Mind, la rivista di filosofia dell’Università di Oxford. Chi controlla il quarto e il quinto elemento oggi curva lo spazio degli altri tre, terra, mare e cielo.
In questo scenario complesso, in un tempo accelerato, l’Italia gioca una partita storica con l’Europa: il ridisegno dello spazio politico dell’Unione. Non è solo una questione militare, di difesa e deterrenza strategica, passa prima di tutto per le nuove rotte dell’energia. Nel precedente numero di World Energy abbiamo raccontato la ‘missione Africa’, l’operazione portata avanti dal governo italiano guidato da Mario Draghi con lo strumento della diplomazia economica e il know-how del gruppo Eni. Valgono le parole già scritte su WE: “Tutto questo è possibile solo grazie a una dote che si chiama credibilità. Non si acquista pronto cassa, si costruisce e consolida nella longue durée e non prescinde neppure dalle persone che la portano avanti. Non si fa con una macchina, non c’è la tecnica a sostituire le relazioni umane, la base del confronto e del rispetto per la cultura dell’altro”. Così l’Algeria è diventata il primo fornitore di gas dell’Italia e darà all’Unione europea altre risorse aggiuntive. L’accordo firmato dal governo italiano è una pietra miliare di questo percorso. Secondo i dati forniti dal ministero della Transizione ecologica, nel primo semestre del 2022, l'Italia ha importato un totale di 31,7 miliardi di metri cubi di gas. Di questi il 30% proveniva dall'Algeria, il 26% dalla Russia, il 13% dall'Azerbaijan, il 10% dalla Norvegia e Nord Europa e il 3% dalla Libia. Parlano i numeri, ma a definirli sono il tempo e la storia.
Sono i passi necessari per superare quello che nell’ultima copertina dell’Economist è ‘Il pericolo dell’inverno in Europa’, una cover bellissima, con un orso che punta a Cappuccetto Rosso che passeggia tra le nevi e gli alberi trasformati in stazioni del gas. Ancora una volta, la fiaba, l’ancestrale presenza del mito.
Non sono fatti remoti, astrazioni da think tank, sono le note sul taccuino di un cronista che attraversa la strada, la vita di ogni giorno, il pieno alla pompa di benzina, la spesa al supermercato, l’istruzione per i figli, reddito, capitale, lavoro. È nella miniera del racconto, nella narrazione del fantasy, in Game of Thrones, che troviamo il titolo giusto per questa storia: Winter is coming, l'inverno sta arrivando.
È sempre con lo spirito pionieristico che la anima fin dalla sua fondazione che Eni ha aperto nuove rotte, allargato le alleanze, condotto una ‘campagna di ricerca’ dove si plasma il futuro. Un’opera in fieri, la caccia alle materie prime è un lavoro lungo, il pubblico vede solo il tratto finale di questa grande esplorazione. Dopo l’Africa, il Qatar e il Golfo sono un’altra tappa del viaggio, lo raccontiamo in questo numero di WE, un tassello del mosaico, una visione geopolitica e industriale per il nostro paese e per l’Europa. Il gigante del gas, il Qatar, con i suoi porti, le sue infrastrutture, le sue gasiere, un ‘miracolo’ che sfida ‘la maledizione delle risorse’, l’esempio di un oggi e domani lontani dal paradigma dei paesi ricchi di materie prime condannati alla povertà dalle ‘cleptocrazie estrattive’. Il Qatar ha una storia diversa, nessuno può fare il veggente e conoscerne l’epilogo, sarebbe un peccato di presunzione leggerne la vicenda con le lenti dell’Occidente (fonte di grandi errori strategici, pensate a come è terminata la campagna in Afghanistan dopo vent’anni, ieri è scoccato l’anniversario del ritiro delle truppe americane, l’ultimo soldato a lasciare Kabul) e ancora più deviante sarebbe la lettura dei soli numeri che sono ottimi, ma non raccontano tutta la storia di questo paese che si proietta sul Golfo, una portaerei che collega Oriente e Occidente. È ben più di una speranza, è un fatto.
È la chiave della cultura a aprire porte a sorpresa, squadernare letture che vanno oltre il cliché e il déjà-vu. Se il mito fonda l’esperienza, allora la caccia è aperta, facciamo un altro salto indietro nel tempo, leviamo l’ancora. Siamo nei primi anni dell’Ottocento, Erhama Bin Jaber è un pirata. I capitani delle navi che attraversano le acque del Golfo per puntare verso l'Oman e l'Oceano indiano temono due cose: la tempesta e la sua spada. La fama precede i cannoni della sua nave. Lo scrittore britannico James Silk Buckingham lo descrive come un uomo ricoperto di ferite, un occhio bendato, la mano pronta a sfoderare la lama. Muore in battaglia nel 1826, si uccide per non cadere prigioniero di Al-Khalifa, il nemico che regna sul Bahrein. Bin Jaber si è sacrificato per salvare la sua terra, è un eroe.
Torniamo al presente. Duecento anni dopo, questa figura storica va all'arrembaggio in un romanzo intitolato Al Qursan, (il pirata) scritto da Abdulaziz Al-Mahmoud nel 2011 (tradotto in inglese l’anno seguente con il titolo The Corsair). Un inatteso successo. Il lettore s’immerge in una trama d’avventura, pagina dopo pagina scopre il personaggio, le sue imprese, le inimicizie e le alleanze. Ne viene fuori la pietra di ‘fondazione’ del Qatar, differente dagli altri paesi del Golfo, una storia dove il pirata tratta da pari a pari, stringe patti con gli inglesi e dice al Capitano Loch, comandante della flotta britannica che pattuglia il Golfo, “sai che sono diverso da loro”. È questa ‘diversità’ della storia coloniale che cementa una rinnovata identità, stampa il nome di Erhama Bin Jaber sui porti e sulle navi del Qatar che trasportano il gas in Occidente. Un libro forgia in un lampo il carattere nazionale.
Ancora una volta, è il racconto ‘antico’ a costruire l’immaginario collettivo, l’ascesa e il declino delle grandi potenze è questo romanzo. Cavalca la tigre, corre sul dorso di un lupo grigio, solca le onde. Ritroviamo il nostro mito.
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dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.