14 Novembre
Brexit. Il governo inglese dice sì all'accordo con l'Europa
Theresa May ha convinto i Brexiteers più duri dopo una lunga riunione del governo cominciata alle 14. Il via libera "nell'interesse della nazione". Il prossimo passaggio sarà un Consiglio europeo straordinario a fine novembre e poi il divorzio il 29 marzo 2019.
New. Ecco la dichiarazione integrale del primo ministro Theresa May:
Il governo ha appena avuto un lungo, dettagliato e appassionato dibattito sul progetto di accordo e sulla dichiarazione politica di massima sulle nostre future relazioni con l'Unione europea.
Questi documenti sono il risultato di migliaia di ore di duri negoziati da parte di funzionari britannici e di molte, molte, molte riunioni che io e altri ministri abbiamo tenuto con i nostri omologhi dell'Unione europea.
Sono fermamente convinta che il progetto di accordo di ritiro sia stato il migliore che si potesse negoziare, e spettava al governo decidere se proseguire i colloqui.
Le scelte di fronte a noi sono state difficili, in particolare per quanto riguarda il backstop dell'Irlanda del Nord.
Ma la decisione collettiva del Consiglio dei ministri è stata che il governo deve approvare il progetto di accordo e la dichiarazione politica di massima - questo è un passo decisivo che ci consente di procedere e concludere l'accordo nei prossimi giorni.
Queste decisioni non sono state prese alla leggera, ma credo che si tratti di una decisione che è fermamente nell'interesse nazionale.
Quando si tolgono i dettagli, la scelta di fronte a noi è chiara. Questo accordo si basa sul voto del referendum, ci riconsegna il controllo dei nostri soldi, delle nostre leggi e delle nostre frontiere, pone fine alla libera circolazione, protegge i posti di lavoro, la sicurezza e la nostra unione; o non c'è nessun accordo; o non c'è nessuna Brexit.
So che ci saranno giorni difficili in futuro. Si tratta di una decisione che sarà oggetto di un esame approfondito, e come dovrebbe essere è del tutto comprensibile.
Ma la scelta è questo accordo, che ci permette di riprendere il controllo e di costruire un futuro più luminoso per il nostro paese, oppure quella di tornare al punto di...
New. Ecco la dichiarazione integrale del primo ministro Theresa May:
Il governo ha appena avuto un lungo, dettagliato e appassionato dibattito sul progetto di accordo e sulla dichiarazione politica di massima sulle nostre future relazioni con l'Unione europea.
Questi documenti sono il risultato di migliaia di ore di duri negoziati da parte di funzionari britannici e di molte, molte, molte riunioni che io e altri ministri abbiamo tenuto con i nostri omologhi dell'Unione europea.
Sono fermamente convinta che il progetto di accordo di ritiro sia stato il migliore che si potesse negoziare, e spettava al governo decidere se proseguire i colloqui.
Le scelte di fronte a noi sono state difficili, in particolare per quanto riguarda il backstop dell'Irlanda del Nord.
Ma la decisione collettiva del Consiglio dei ministri è stata che il governo deve approvare il progetto di accordo e la dichiarazione politica di massima - questo è un passo decisivo che ci consente di procedere e concludere l'accordo nei prossimi giorni.
Queste decisioni non sono state prese alla leggera, ma credo che si tratti di una decisione che è fermamente nell'interesse nazionale.
Quando si tolgono i dettagli, la scelta di fronte a noi è chiara. Questo accordo si basa sul voto del referendum, ci riconsegna il controllo dei nostri soldi, delle nostre leggi e delle nostre frontiere, pone fine alla libera circolazione, protegge i posti di lavoro, la sicurezza e la nostra unione; o non c'è nessun accordo; o non c'è nessuna Brexit.
So che ci saranno giorni difficili in futuro. Si tratta di una decisione che sarà oggetto di un esame approfondito, e come dovrebbe essere è del tutto comprensibile.
Ma la scelta è questo accordo, che ci permette di riprendere il controllo e di costruire un futuro più luminoso per il nostro paese, oppure quella di tornare al punto di partenza con più divisioni, più incertezze e la mancata realizzazione del referendum.
EÈ mio compito di Primo Ministro spiegare le decisioni prese dal governo e sono pronta a farlo a partire da domani con una dichiarazione in Parlamento.
Se posso, concludo dicendo solo questo. Credo che ciò che devo a questo paese sia prendere decisioni nell'interesse nazionale e credo fermamente, con la testa e con il cuore, che questa sia una decisione che è nell'interesse di tutto il Regno Unito.
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New. La Commissione Ue ha pubblicato la bozza dell'accordo tra UK e UE, sono 585 pagine.
New. Theresa May dice: "Prevedo giorni difficili, questo accordo sarà valutato con molta attenzione".
New. Barnier, capo del negoziato della Brexit per l'Europa: "Questo accordo rappresenta una tappa determinante per concludere questi negoziati".
New. Juncker, invia una lettera a Tusk: "Progressi decisivi". Ecco la lettera di Juncker:
BREAKING. Il governo inglese ha dato il via libera all'accordo tra Regno Unito e Unione europea "nell'interesse della nazione".
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Alle 15 ora italiana Theresa May riunisce il governo a Downing Street per discutere l'accordo tecnico tra Londra e Bruxelles. Sono le carte del divorzio tra il Regno Unito e l'Unione, la Brexit. Contemporaneamente alla riunione dell'esecutivo inglese, si riuniranno i 27 ambasciatori dell'Ue. Siamo davvero alle battute finali? Mai dire May, perché il premier inglese ha un problema in casa con i sostenitori dell'hard Brexit - capitanati da Boris Johnson - e il sì all'accordo è tutt'altro che scontato. La May ha convocato la riunione invitando tutti a leggere il testo, non proprio una passeggiata, sono 400 pagine. Ammesso che venga superato lo scoglio interno - una questione tutta nel campo delle divisioni dei Tories - il prossimo appuntamento (storico) dovrebbe essere fissato per il 25 novembre prossimo, data per un Consiglio europeo straordinario, quello che metterebbe il timbro sul divorzio previsto per il 29 marzo 2019. La ratifica dell'accordo da parte del governo inglese eviterebbe una Brexit senza accordo dagli esiti quanto mai incerti. Per tutti. Una volta ottenuto il via libera all'exit, dopo quella data, vi sarebbe un periodo di transizione di ulteriori 20 mesi per discutere tutti i dettagli della separazione. Come un matrimonio che si rompe, serve la decantazione. A volte non finisce mai.
La May ha convocato a Downing Street anche i più importanti esponenti della business community del paese, l'Inghilterra si sta preparando al suo più importante appuntamento dal dopoguerra. Si parla con grande superficialità della figura di Theresa May, ma questa donna tenace in realtà ha una profonda conoscenza della politica e si è ritrovata a guidare la nave inglese in un mare in tempesta. L'altro ieri la May ha tenuto un discorso durante il Lord Mayor Banquet, alla Guildhall (l'antica sede del municipio di Londra), e basta dare una rapida lettura per vedere la siderale distanza che passa tra la qualità di quello che passa il convento italiano e quanto espresso nel suo intervento dal primo ministro inglese. È un altro campionato, la Premier League della politica.
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Vediamo cosa sta succedendo nel campo da gioco della Serie A italiana, in particolare cosa sta combinando la nostra squadra governativa nel torneo di Champions a Bruxelles.
01
Vendita del patrimonio e spese eccezionali per il maltempo
"Il tasso di crescita non si negozia". Così il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, smentisce i rumors che davano per fatta una revisione degli obiettivi del governo in funzione di una trattativa con l'Unione europea. La lettera inviata ieri da Tesoro alla Commissione Ue è netta, ecco il testo integrale.
Gentile Vice Presidente, Gentile Commissario,
In risposta alla Vostra comunicazione del 23 ottobre 2018, con la quale avete trasmesso il parere sul Documento programmatico di bilancio chiedendo contestualmente di presentare un testo rivisto, Vi rappresento quanto segue.
Le ragioni alla base dell'impostazione del documento sono state ampiamente illustrate nella precorsa corrispondenza. Il Governo ritiene che le ragioni già esposte mantengano tutta la loro validità, anche dopo aver attentamente valutato le argomentazioni contenute nel parere da Voi trasmesso. In particolare, resta prioritaria l'esigenza di rilanciare le prospettive di crescita, per colmare il perdurante divario tra l'attuale livello del PIL e quello registrato prima dell'inizio della crisi economica e finanziaria, nonché per fare fronte al rallentamento del ciclo.
Ugualmente prioritaria e urgente è la necessità di affrontare le difficoltà sociali indotte dall'andamento negativo dell'economia, attraverso interventi sulle situazioni di disagio e povertà, che aumentino il grado di inclusione e sostenibilità sociale (c.d. reddito di cittadinanza).
Il Governo conferma altresì l'intenzione di attenuare le rigidità e i vincoli introdotti durante la crisi economica nel sistema pensionistico, che hanno prodotto un repentino incremento dell'età di pensionamento, con conseguenze negative sul ricambio della forza lavoro e sulla riconversione delle imprese. Pur introducendo misure di sostegno innovative e un'attenuazione dei vincoli al pensionamento, l'espansione fiscale decisa dal Governo resta contenuta alla misura strettamente necessaria a contrastare il rallentamento del ciclo economico.
La manovra si qualifica inoltre per un incremento delle risorse dedicate agli investimenti pubblici, che nell'arco del triennio permetteranno di recuperare in parte la caduta registrata durante la crisi. L'incremento delle risorse si accompagna a interventi di semplificazione amministrativa, che consentiranno di velocizzare la realizzazione degli investimenti, e alla realizzazione di una piattaforma centralizzata che fornirà servizi di progettazione avanzati alle amministrazioni pubbliche che abbiano esigenza di realizzare programmi di investimento.
Grazie all'espansione fiscale, alle riforme introdotte, al rilancio degli investimenti, e alla riduzione del carico fiscale sulle piccole imprese, la manovra consentirà di conseguire un tasso di crescita superiore a quello tendenziale e di recuperare parzialmente il divario rispetto agli altri Paesi europei. Il Governo resta fiducioso sulle possibilità di conseguire gli obiettivi di crescita contenuti nel quadro programmatico del documento di programmazione. Sottolineo ancora una volta che la manovra è stata costruita sulla base del quadro macroeconomico tendenziale, e non tiene conto della crescita programmata. Questa impostazione prudenziale introduce nella legge di bilancio un cuscinetto di salvaguardia, che previene un deterioramento dei saldi di bilancio anche nel caso in cui gli obiettivi di crescita non siano pienamente conseguiti.
Il nuovo Documento programmatico di bilancio contiene anche alcune importanti innovazioni. In primo luogo, al fine di accelerare la riduzione del rapporto debito/PIL e preservarlo dal rischio di eventuali shock macroeconomici, il Governo ha deciso di innalzare all'l per cento del PIL, per il 2019, l'obiettivo di privatizzazione del patrimonio pubblico. Gli incassi derivanti dalle privatizzazioni costituiscono un margine di sicurezza per garantire che gli obiettivi di riduzione del debito approvati dal Parlamento siano raggiunti anche qualora non si realizzi appieno la crescita del PIL ipotizzata. Tenuto conto di tali introiti e del loro impatto anche in termini di minori emissioni di debito sul mercato, e quindi minori interessi, la discesa del rapporto debito/PIL sarebbe ancora più marcata, e pari a 0,3 punti quest'anno, 1,7 punti nel 2019, 1,9 nel 2020 e 1,4 nel 2021. Il rapporto scenderebbe dal 131,2 per cento del 2017 al 126,0 nel 2021.
In secondo luogo, segnalo che sul bilancio programmatico gravano per il prossimo triennio spese di natura eccezionale pari a circa lo 0,2 per cento del PIL. Nelle ultime settimane, infatti, eventi alluvionali di particolare gravità hanno colpito il Paese con un costo pesantissimo in termini di vittime e di danni ingenti. Si tratta di eventi inattesi che in qualche misura sono anche testimonianza di un territorio ancora troppo esposto al dissesto idrogeologico.
Le risorse indicate saranno destinate anzitutto a un piano straordinario di interventi tesi a contrastare il dissesto idrogeologico e, per il solo 2019, anche a misure eccezionali volte alla messa in sicurezza della rete di collegamenti italiana. A tal fine, il Governo predisporrà a breve un piano per contrastare il dissesto, da avviare in tempi rapidi e realizzare nel prossimo quinquennio secondo un cronoprogramma definito. Saranno poste in essere azioni di semplificazione e accelerazione delle procedure decisionali e attuative, nonché misure per rafforzare le competenze tecniche nelle pubbliche amministrazioni funzionali ad accelerare la realizzazione degli interventi necessari. Inoltre, relativamente alla rete viaria e di collegamenti italiana, il crollo del ponte Morandi a Genova ha evidenziato la necessità di intraprendere un programma di manutenzione straordinaria della stessa. A tal fine, la nuova Legge di bilancio dedica 1 miliardo di euro per il 2019 specificatamente alla messa in sicurezza e manutenzione di infrastrutture della rete stradale quali viadotti, ponti, gallerie. Gli interventi riguarderanno opere realizzate nella stessa epoca o precedenti il ponte Morandi, ovvero che presentino specifiche necessità di manutenzione. Il piano sarà trattato alla stregua di un intervento emergenziale, utilizzando procedure previste dalla legislazione vigente - in particolare la procedura negoziata - che consentono di ridurre significativamente i tempi necessari per l'affidamento dei lavori. In relazione a queste spese eccezionali per contrastare il dissesto idrogeologico e per la manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti, il Governo chiede l'applicazione della flessibilità per eventi eccezionali.
Infine, il Governo conferma l'impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4 per cento del PIL per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile. L'indebitamento netto sarà conseguentemente sottoposto a costante monitoraggio, verificando sia la coerenza del quadro macroeconomico sottostante le ipotesi di finanza pubblica, sia l'andamento delle entrate e delle spese.
La normativa nazionale prevede una serie di presidi che obbligano il Governo a riferire tempestivamente alle Camere qualora si determinino scostamenti rispetto a tali obiettivi assegnando, tra l'altro, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, il compito di assicurare il monitoraggio degli andamenti di finanza pubblica. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze è tenuto, altresì, a verificare che l'attuazione delle leggi avvenga in modo da non recare pregiudizio al conseguimento degli obiettivi concordati e ad assumere tempestivamente, in caso di deviazione, le conseguenti iniziative correttive nel rispetto dei principi costituzionali.
Cordiali saluti,
Giovanni Tria
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L'impostazione del bilancio del governo è confermata. L'aumento della quota di privatizzazioni del patrimonio dello Stato è maturata durante un vertice a Palazzo Chigi nei giorni scorsi su proposta del ministro degli Affari europei, Paolo Savona. I cuscinetti di cui si parla nella lettera, sono meccanismi di monitoraggio periodico della spesa a cui si era già fatto ampio riferimento nella prima stesura del piano economico. La richiesta di flessibilità sulle spese straordinarie per il maltempo ha altri precedenti. A questo punto la palla passa nel campo di Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici. Apriranno la procedura d'infrazione?
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Ieri si è conclusa la missione degli ispettori del Fondo monetario internazionale a Roma. Sono visite periodiche dove ogni Stato membro collabora con i funzionari del Fondo al fine di spiegare la situazione delle finanze pubbliche. Il Fondo alle fine di ogni missione esprime poi le sue valutazioni. Ecco quelle riservate all'Italia.
02
Il Fondo monetario: bene gli investimenti ma...
La dichiarazione d'esordio del Fondo monetario sull'Italia presenta la situazione per quello che è: "I problemi chiave dell'economia italiana sono la bassa crescita e la debolezza dei risultati sul piano sociale. I redditi personali reali sono al livello di due decenni fa; la disoccupazione è stata in media intorno al 10 per cento in questo periodo; il tenore di vita delle generazioni di mezza età e dei giovani si è eroso; e l'emigrazione dei cittadini italiani è quasi la più alta degli ultimi cinquant'anni. L'accento posto dalle autorità sulla crescita e sull'inclusione sociale è quindi benvenuto".
Bene, quali sono le raccomandazioni per il nostro paese? Eccole in sintesi:
- Riforme. Sono quelle di sempre, riforme strutturali, consolidamento fiscale, controllo del rapporto tra debito e pil, sostenibilità del debito, rafforzamento del sistema bancario, e "politica fiscale sulla crescita e il business".
- Crescita incerta. L'impatto degli stimoli sulla crescita è incerto nei prossimi due anni e probabilmente negativo nel medio termine, se gli spread elevati dovessero persistere. L'impatto positivo atteso a breve termine dello stimolo rischia di essere controbilanciato dall'effetto negativo del persistente aumento degli spread sovrani, che si ripercuotono sull'aumento dei costi di finanziamento del settore privato.
- Deficit in aumento. L'effetto complessivo a breve termine sulla crescita è quindi incerto, mentre l'impatto a medio termine sarebbe probabilmente negativo. Nel complesso, prevediamo una crescita economica annuale di circa l'1 per cento circa nel 2018-20, per poi diminuire. Il rapporto tra deficit e Pil in Italia si attesterà al 2,6-2,7 per cento nel 2019 per poi salire al 2,8-2,9 per cento nel 2020 e nel 2021. Questo scenario si evita con "un ampio sostegno politico ad attivare le clausole di salvaguardia sull'Iva o a trovare misure compensative (per circa lo 0,7-0,8 per cento del Pil), che comunque si è dimostrato molto difficile raggiungere in passato".
- Bene gli investimenti. Accogliamo con favore l'intenzione delle autorità di aumentare gradualmente gli investimenti pubblici a sostegno della crescita, con l'obiettivo di tornare nel tempo ai livelli precedenti la crisi. Per sostenere questo aumento di scala e migliorare l'efficienza della spesa per gli investimenti, è tanto più importante che i piani del governo per accelerare i processi decisionali, migliorare la gestione degli investimenti pubblici e rafforzare la capacità di attuazione siano pienamente rispettati. Sono necessarie misure di bilancio compensative per garantire la coerenza con il percorso di risanamento raccomandato.
Sintesi: le raccomandazioni del Fondo sono un percorso già noto, tutti sono sempre d'accordo sui problemi e sul fatto che bisogna crescere, ma quando si passa agli strumenti per farlo, si dimentica che le misure precedenti non hanno funzionato. È accolto positivamente il capitolo sugli investimenti, la strada è quella, la prova del governo è in quel capitolo del suo piano economico. Se manca quell'appuntamento, casca tutto.
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Da Bruxelles e Washington, passiamo al gioco del palazzo romano. C'è un partito la cui tenuta parlamentare ha dei problemi, è il Movimento Cinque Stelle.
03
Cinque Stelle scadenti
Il Movimento Cinque Stelle ha avuto sempre problemi con la dissidenza, il tema non riguarda solo loro, sia chiaro, ma quando c'è un voto contrario da quelle parti, significa che la diga ha una crepa e può allargarsi. In Commissione Ambiente e Lavori pubblici il governo è andato sotto sui provvedimenti urgenti per Genova, la sicurezza delle infrastrutture, il terremoto di Ischia e del Centro Italia. Il pentastellato De Falco si è unito all'opposizione e la Nugnes si è astenuta. Così è passato l'emendamento (23 sì e 22 no) che "mira a evitare che si applichino le norme del condono del 1985 perché le sanatorie del 1994 e del 2003 pongono dei limiti molto più restrittivi rispetto a quello del 1985". Chi ha presentato l'emendamento? Una senatrice di Forza Italia, Urania Giulia Rosina Papatheu, dunque i dissidenti grillini hanno dato una mano decisiva all'opposizione di Berlusconi e Renzi (che ha ringraziato i dissidenti pentastellati).
A questo punto il problema è di Luigi Di Maio. I due deputati saranno espulsi dal gruppo, la conferma arriva dallo stesso ministro: "È gravissimo che di due senatori M5s uno abbia votato con l'opposizione e l'altra si sia astenuta. Non è un caso isolato. Sono purtroppo diverse settimane che arrivano segnali di dissenso" da coloro che hanno "firmato un impegno verso gli elettori, i due senatori sono già sotto procedimento dei probiviri". La tenuta del gruppo parlamentare a Cinque Stelle è da tenere d'occhio, da qui potrebbero cominciare i problemi per il governo.
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C'era una volta un paese, la Libia. E ora non c'è più. Com'è andata la Conferenza internazionale sulla Libia organizzata dal governo italiano?
04
Libia, la pace non c'è e per ora non ci sarà
Si erano stretti la mano a Parigi, se la sono stretta anche a Palermo. Il premier del governo libico Al Serraj e il generale Haftar si detestano, sono parti contrapposte in un gioco mortale che è quello della Libia. La Conferenza organizzata dal governo italiano non serviva certo a fare la pace, ma a dare un segnale alla Francia di Macron: ci siamo anche noi e meglio di voi. Questo obiettivo è stato raggiunto, per il resto provvederà la guerra in corso. Non c'è stata una dichiarazione finale, i turchi hanno fatto cose turche (se ne sono andati in anticipo) e Haftar e soci hanno confermato la loro ambiguità e prossimità con i francesi. Gli americani non ci sono, la partita è nelle mani dell'Egitto (Al Sisi è apparso il vero king maker della situazione) e naturalmente degli abilissimi russi, sempre pronti a infilarsi dove si apre uno spazio d'incertezza. L'Italia sta in mezzo e cerca di difendere al meglio i suoi interessi, un meglio con molti limiti. Finché le milizie sono armate (subito dopo la caduta di Gheddafi avrebbero dovuto essere disarmate), non vi sarà pace. Ci sarà un vincitore e un vinto e non è detto che ci sia domani una Libia unita. Tripolitania, Cirenaica e Fezzan sono regioni da sempre distinte, Gheddafi le teneva insieme con la violenza e il denaro. La Libia è unita, parola grossa, solo dal petrolio e dalla banca centrale, il bancomat dei libici, il resto non esiste, lo Stato non fa parte dell'orizzonte delle tribù. C'è un conflitto permanente, la storia darà prima o poi il suo verdetto.
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Che facciamo ora? Ci occupiamo di una grande azienda italiana, Telecom. Piange il telefono e si tratta sempre anche di una questione politica.
05
Telecom, una storia di finanza, politica e rame
L'azienda ha bruciato un altro amministratore delegato, il quarto in cinque anni per un totale di 31 milioni di buonuscite. È solo la punta dell'iceberg di un ciclopico problema industriale e tecnologico, la fine della redditività del rame, la necessità di scorporare la Rete. I giochi finanziari e politici sul business dei dati
Che cosa sta accadendo in Telecom? Il titolare ha in mano un vecchio taccuino, la data sulla pagina è quella del 5 maggio scorso, fonte tripla A, oggetto: Telecom Italia. Un quadro sulla situazione e una proiezione del (presunto) piano industriale dopo la sconfitta di Bollorè, l'ingresso di Cassa Depositi e Prestiti con l'operazione di "capitalismo patriottico" del governo Gentiloni in chiusura di legislatura. Una parte del contenuto del taccuino era stata usata tra maggio e luglio scorso per provare a capire quale fosse lo spazio di manovra del governo con un'attenzione particolare sul ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. L'altra parte attendeva solo la maturazione degli eventi. La mela è cascata a terra. La storia di Telecom Italia è oggi rame, finanza e politica. C0ntinua a leggere l'articolo su List.
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Restiamo nel campo dell'economia, sul monitor brilla il prezzo del barile, è sceso ancora, la fase Orso continua.
06
Petrolio in fase Orso
Questo è l'andamento del future Brent 2019, guardate che immersione rapida in cinque giorni di contrattazioni:
Lo scenario da eccesso di offerta per il 2019 sta tirando giù il prezzo che ieri ha realizzato il record del dodicesimo ribasso consecutivo fermandosi a quota 65.57 dollari. Gli elementi geopolitici qui sono enormi: abbiamo davanti i tagli alla produzione decisi dall'Opec, le mosse degli Stati Uniti (Trump vuole il prezzo basso) e soprattutto un rallentamento della crescita economica per l'anno prossimo. Questo è il campo da gioco da seguire. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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C'è altro? Le elezioni di Midterm sono state molto interessanti. Come sempre, dagli Stati Uniti giungono bagliori sulla politica e le tendenze della società contemporanea. Lezioni americane che sbarcano in Europa.
07
La minoranza di una politica delle minoranze
Identity Politics. Pensando di tutelare e includere, si finisce per dividere e diventare speculari agli avversari che si contestano. Un viaggio di Lorenzo Castellani nel paesaggio del pensiero politicamente corretto. Convincono i leader che hanno una storia che prescinde dall'appartenenza a una minoranza
di Lorenzo Castellani
Identity politics è l'espressione utilizzata dall'intellighenzia liberal per identificare una offerta politica basata sulla protezione delle identità culturale e nazionali. Tra i portatori della identity politics vengono identificati politici come Donald Trump, Matteo Salvini, Marine LePen e, più in generale, il messaggio dei movimenti nazional-populisti che stanno guadagnando terreno in tutte le democrazie occidentali. La politica dell'identità è rigettata dalla cultura progressista che si rifiuta di comprendere o, quantomeno, di accettare quelle offerte politiche che mirano a proteggere la cultura e i cittadini delle nazioni europee ed anglo-americane dal cosmopolitismo, dalla globalizzazione, dalle ondate migratorie. Per il demi monde della sinistra liberal ciò significa volere porre un freno al progresso, remare contro la storia, avversare le minoranze etniche e sociali. In altre parole discriminare e fomentare le differenze. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con Danilo Toninelli visto da Guido Ciompi. All Black.
08
Il tunnel
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dell'offerta deve
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2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.