23 Luglio
Buchi neri, cuori e agende. Il fantasy elettorale
Beppe Grillo parla del Movimento e del suo "cuore da ragioniere". C'è chi dice che bisogna continuare con l'Agenda Draghi (e nessuno spiega cosa c'è dentro), il resto è il festival della spesa impossibile. Petrolio e guerra, grano e sanzioni, shock energetico e clima, rialzo dei tassi e inflazione sono temi che non fanno parte della campagna balneare
Che succede? Abbiamo la data del voto: 25 settembre. Traduzione, tutti al mare. La campagna elettorale tra gli ombrelloni è una novità nella storia politica italiana, ora siamo al completo, fa un caldo torrido, ci sono gli incendi, l’acqua scarseggia, l’inflazione vola, mangi un gelato, Kiev non ha ancora vinto la guerra, “attento, tua suocera ha il Covid come Biden” e in spiaggia ti becchi anche un comizio. Che spettacolo.
Il fantasy elettorale è partito, tutti dicono che seguiranno ‘l’Agenda Draghi’ e dunque non si capisce perché il governo sia saltato, dettagli. A questo punto sarebbe interessante sapere cosa intendono per agenda Draghi. Non si sa. Si capisce solo che ci sarà una campagna elettorale in cui una parte dirà "quelli hanno fatto cadere Draghi" e un'altra parte che ribalterà l'accusa. In mezzo, la montagna delle promesse irrealizzabili. Tutti dicono che vogliono spendere e spandere, con scostamenti di bilancio ciclopici che non hanno alcuna possibilità di essere realizzati senza far saltare il banco, dunque ancora a debito in un paese schiacciato dal debito con interessi crescenti. Sono fatti lunari che vengono raccontati dalla classe politica come se l’Italia stampasse denaro gratis e non ci fosse una super-inflazione. Non succederà niente di tutto questo. Chiunque andrà al governo si troverà di fronte alla realtà. Quella di cui non si parla più. Quale? Partiamo dalla dichiarazione con cui Mattarella ha posto fine alla legislatura. Giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Beppe e il cuore da ragioniere
C'era una volta. Beppe Grillo in Piazza San Giovanni, Roma, 23 maggio 2014 (Foto Ansa).Grillo ha rotto il silenzio. Non si sono aperte le acque del Mar Mediterraneo, nonostante egli sia 'l'Elevato', ma ha detto - in 5 minuti e 10 secondi via video - ai sopravvissuti del Movimento che la discussione...
Che succede? Abbiamo la data del voto: 25 settembre. Traduzione, tutti al mare. La campagna elettorale tra gli ombrelloni è una novità nella storia politica italiana, ora siamo al completo, fa un caldo torrido, ci sono gli incendi, l’acqua scarseggia, l’inflazione vola, mangi un gelato, Kiev non ha ancora vinto la guerra, “attento, tua suocera ha il Covid come Biden” e in spiaggia ti becchi anche un comizio. Che spettacolo.
Il fantasy elettorale è partito, tutti dicono che seguiranno ‘l’Agenda Draghi’ e dunque non si capisce perché il governo sia saltato, dettagli. A questo punto sarebbe interessante sapere cosa intendono per agenda Draghi. Non si sa. Si capisce solo che ci sarà una campagna elettorale in cui una parte dirà "quelli hanno fatto cadere Draghi" e un'altra parte che ribalterà l'accusa. In mezzo, la montagna delle promesse irrealizzabili. Tutti dicono che vogliono spendere e spandere, con scostamenti di bilancio ciclopici che non hanno alcuna possibilità di essere realizzati senza far saltare il banco, dunque ancora a debito in un paese schiacciato dal debito con interessi crescenti. Sono fatti lunari che vengono raccontati dalla classe politica come se l’Italia stampasse denaro gratis e non ci fosse una super-inflazione. Non succederà niente di tutto questo. Chiunque andrà al governo si troverà di fronte alla realtà. Quella di cui non si parla più. Quale? Partiamo dalla dichiarazione con cui Mattarella ha posto fine alla legislatura. Giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Beppe e il cuore da ragioniere
C'era una volta. Beppe Grillo in Piazza San Giovanni, Roma, 23 maggio 2014 (Foto Ansa).Grillo ha rotto il silenzio. Non si sono aperte le acque del Mar Mediterraneo, nonostante egli sia 'l'Elevato', ma ha detto - in 5 minuti e 10 secondi via video - ai sopravvissuti del Movimento che la discussione sui due mandati non esiste ("sono la nostra luce", "un antibiotico", "servizio civile", etc.) e facendolo ha snocciolato la sua Grande Riforma istituzionale: "L'Italia si merita una legge dei due mandati, che vieti i cambi di casacca, una legge elettorale proporzionale con lo sbarramento, la sfiducia costruttiva. Non siamo riusciti a farlo e mi sento colpevole anche io, però... però abbiamo di fronte qualcosa di straordinario". Perché "se perdiamo questo modo di interpretazione della politica abbiamo perso il baricentro dove possiamo collocarci". Polemiche? Una battuta su Di Maio definito una 'cartelletta' (il sottinteso è di incarichi), una rivendicazione eco-cardiografica dedicata a Draghi e declinata in un "ho un cuore che pulsa... Altro che il cuore dei banchieri... Io ho un cuore da ragioniere", dunque un 'ragionamento' cosmico sul Movimento che "non so se c'è o no, se è disintegrato o quantico, ma so che non mi ha sconcertato Draghi ma la visione vecchia di quel Parlamento lì". Dice Beppe che "finiremo tutti lì, in un buco nero". Crepuscolare e apocalittico. È invecchiato anche Grillo.
***
Torniamo all'agenda. Quella del presidente Mattarella.
02
Al voto. L'agenda Mattarella
Palazzo del Quirinale, 21 luglio 2022. Sergio Mattarella scioglie le Camere (Foto Quirinale).Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere, tutti a casa, si vota il 25 settembre, parte la campagna elettorale. Il presidente al Quirinale ha ricevuto i presidenti delle Camere e il premier Mario Draghi, poi ha fatto una dichiarazione:
«Come è stato ufficialmente comunicato, ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione.
Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione.
La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere.
Il Governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto ho ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri per l’impegno profuso in questi diciotto mesi.
È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori.
Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese.
Interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli. Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale.
A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva - quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno.
Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa.
Per queste ragioni mi auguro che - pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale - vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia».
***
La dichiarazione di Mattarella è un ultimo avviso ai naviganti, al Parlamento. Il presidente è alla sua quarta crisi di governo e al suo primo scioglimento anticipato delle Camere. Mario Draghi ha riunito il Consiglio dei ministri, elencato le priorità da qui all’insediamento di un nuovo governo: “Ora rimettiamoci al lavoro. Riflettori su Pnrr, ucraina e inflazione”. L’agenda delle cose da fare è grande, il tempo è piccolo, la politica è completamente fuori fuoco. Sono già tutti in campagna elettorale, è partita la gara delle bandierine, ma là fuori la realtà ruggisce come una tigre. I mercati guardano alle cose che contano, i numeri e le tendenze. L’Asia teme la recessione, Wall Street corregge, sbanda, si riprende, torna giù in seduta ad altissima volatilità, l’Europa spera nella Bce (come se potesse controllare il mercato delle materie prime, zero), il ‘resto del mondo’ lavora per sostituire l’Occidente. E ci sta riuscendo benissimo.
03
La Bce si muove. Ma non convince i mercati
Gli investitori stanno valutando la mossa della Bce che ha rialzato i tassi oltre le attese, mezzo punto. Il meccanismo anti-spread (Tpi) è pieno di condizionalità che si applicano ai paesi che ne beneficeranno (vedere alla voce Italia e altri), sembra una camicia di forza, non promette di essere uno strumento agile per intervenire quando il prezzo del rischio sovrano diventa elevato e conduce a squilibri interni nell’Eurozona. Ci vorrà tempo e come in passato la Bce si tiene un margine di manovra ampio per implementare lo strumento.
Poco convincente. Christine Largarde, presidente della Bce (Foto Epa).Barron’s ha commentato così la situazione europea dopo l’intervento della Bce: “Dopo l'aumento dei tassi, il primo dal 2011, il rendimento del titolo di Stato decennale italiano è salito a circa il 3,6%. Per contro, il rendimento del decennale tedesco è rimasto invariato a circa l'1,2%. Questo divario di 2,4 punti percentuali fa una differenza enorme nella capacità di un governo di prendere in prestito denaro”. Ecco perché serve lo scudo anti-spread, elimina (in teoria questa divergenza). “La disparità rischia di scoperchiare lo stesso vaso di Pandora che ha alimentato la crisi dell'euro del 2010-12 - continua Barron’s - quando il blocco valutario ha rischiato di spaccarsi quando i Paesi più indebitati hanno dovuto affrontare un'improvvisa e severa stretta delle condizioni finanziarie mentre gli investitori vendevano i loro titoli. La crisi ha quasi spinto la Grecia ad abbandonare l'euro e alla fine ha richiesto il salvataggio di cinque Paesi”.
04
Dal bazooka di Draghi al Tpi di Lagarde
Dal bazooka di Draghi al Tpi di Lagarde la Bce sembra aver perso incisività e chiarezza. John Authers nella sua newsletter su Bloomberg nutre gli stessi nostri dubbi: “Un altro giorno, un altro storico intervento sul mercato. La settimana dopo che l'euro è sceso brevemente sotto la parità con il dollaro, la Banca Centrale Europea ha presentato il suo primo rialzo dei tassi di interesse in più di un decennio. Non solo, ma ha superato il rialzo di 25 punti base previsto il mese scorso, aumentando invece di mezzo punto percentuale. È stato un gesto drammatico che ha posto fine all'era dei tassi di interesse negativi nell’Eurozona, anche se i tassi positivi non sono ancora arrivati, dato che il tasso overnight della Bce è ora pari allo 0%. E il suo presidente, Christine Lagarde, ha persino abbandonato formalmente la ‘forward guidance’, per lungo tempo uno degli strumenti chiave della banca centrale. D'ora in poi, le decisioni saranno prese "riunione per riunione" in reazione ai dati in arrivo. La BCE non sa ancora quali saranno i dati, e quindi non può darci un orientamento su quale sarà la sua politica monetaria”.
In teoria la mossa della Bce avrebbe dovuto frenare il rally del dollaro. In teoria, perché in pratica finora succede questo:
Ci sarà una replica? Dipende da molti fattori, primo fra tutti la guerra del gas e lo shock energetico. Il caldo record ha solo dato un preludio di quel che accadrà con i consumi e le scorte, più presto di quanto si immagini nelle ore d’afa di oggi arriverà il freddo, Winter is coming.
05
L'acqua del Reno
Fa caldissimo, aria condizionata (e consumi elettrici) al massimo. E conseguenze sul settore energetico che vanno ben al di là del pulsante on-off del climatizzatore. Effetto sul livello del fiume Reno misurato a Kaub:
Come spiega l'analista del settore energetico John Kemp: “Sono i più bassi dell'anno da oltre un quarto di secolo, il che limiterà il traffico merci ed è un indicatore dello stress per le centrali termiche e nucleari che dipendono dall'acqua del fiume per il raffreddamento”.
06
Accordo sul grano. Perché Putin ha cambiato strategia
La buona notizia è che a Istanbul è stato siglato l’accordo sull'export di grano tra Russia e Ucraina. Firme separate, ma è pur sempre il tentativo (riuscito in questa prima fase) di rimettere in carreggiata la diplomazia. Effetto immediato sul mercato dei cereali: i prezzi grano sono calati del 6%, quelli del mais del 2%. In controtendenza la quotazione dei future della soia.
La svolta del grano. Cambio di strategia. Il presidente della Russia, Vladimir Putin (Foto Zuma).Perché Putin ha cambiato strategia? In origine il blocco dell'export di grano serviva a tenere in scacco Kiev sul piano economico e mettere l'Occidente di fronte a una crisi (alimentare e migratoria) nei paesi che dipendono dal grano ucraino per i loro bisogni alimentari. Sul piano strategico, un'arma potentissima. Ma sul Cremlino hanno certamente pesato le preoccupazioni dei suoi alleati nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa (area Mena), tra cui Turchia, Egitto, Arabia Saudita, Israele e Iran, tutti paesi chiave che con Mosca hanno stretti rapporti di collaborazione economica e militare. Grano e fertilizzanti non possono mancare, creano instabilità interna. Alla fine anche Mosca avrebbe pagato il prezzo di una crisi globale, i suoi rapporti sarebbero stati compromessi, basta vedere la mappa degli ultimi viaggi di Putin e Lavrov. Mosca ha cambiato il suo piano perché non era più conveniente, puoi perdere l'Occidente, non 'il resto del mondo'. La decisione di Mosca va incontro alle richieste dei paesi Mena e della Turchia, chiaro, è Erdogan che ha assunto la posizione di mediatore della Russia. Il prossimo passo? Le sanzioni. Non a caso Stati Uniti e Unione europea non hanno imposto sanzioni su grano e fertilizzanti, sono stati esclusi e questo naturalmente fa parte di un processo diplomatico parallelo, era la pre-condizioni affinché Mosca siglasse l'accordo per il via libera all'export dei prodotti agricoli. La guerra si combatte sul campo economico, Putin finora ha solo fatto balenare cosa può succedere se usa l'arma più grande, il gas.
07
Petrolio e guerra. La telefonata tra Putin e Mbs
Sul fronte del petrolio succedono cose notevoli. Dopo il viaggio di Biden in Arabia Saudita, l'altro ieri c'è stata una telefonata tra Vladimir Putin e Mohammed Bin Salman. L'uomo del Cremlino sa che il tempismo in politica spesso è tutto, dunque al decollo del presidente americano lui ha fatto rollare in pista il telefono. Cosa si sono detti Vlad e Mbs?
A caccia di petrolio. Joe Biden con Mbs in Arabia Saudita (Foto Zuma).L'agenzia Ria Novosti cita il servizio stampa della presidenza russa e racconta che "entrambe le parti hanno fornito una valutazione positiva del livello raggiunto di relazioni amichevoli. Sono state discusse questioni di attualità della cooperazione bilaterale ponendo l'accento sull'espansione dei legami economici e commerciali reciprocamente vantaggiosi. L'attuale situazione del mercato petrolifero globale è stata attentamente considerata. Putin e Bin Salman si sono anche scambiati opinioni sulla situazione in Siria, tenendo conto dei risultati dell'incontro dei paesi garanti del processo di Astana svoltosi a Teheran, e hanno deciso di proseguire i contatti a vari livelli". Traduzione: Arabia Saudita e Russia coordinano le mosse sul campo di battaglia del Medio Oriente e nel settore del petrolio.
08
Sullivan: no missili a Kiev con raggio superiore a 300 km
Stratega della Casa Bianca, Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale (Foto Epa).Che fa Zelensky? Incontra generali e dichiara vittoria, come dall’inizio della guerra. Dunque ieri ha detto: “Abbiamo il potenziale per infliggere gravi perdite ai russi”. Dagli Stati Uniti arriva una frase di Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale, la figura più influente in questo momento dell'amministrazione Biden: "Gli Stati Uniti non forniranno all'Ucraina missili terra-terra con una portata superiore ai 300 chilometri. Fornire le risorse necessarie per sostenere e difendere l'Ucraina rimane un obiettivo chiave degli Stati Uniti, ma un altro obiettivo chiave è assicurarci di non finire in una circostanza in cui ci stiamo dirigendo verso una Terza guerra mondiale". Il problema è che quando la citi, la Terza guerra mondiale, allora vuol dire che il rischio è altissimo. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.