9 Maggio

Buona la prima, passiamo alla seconda

Play / Fuori Series. C'è un ritorno al modello del cinema, al racconto di una sola stagione, ma c'è anche chi fa il bis. Disavventure di programmatori di videogame, un Luis Miguel che è un sicuro effetto nostalgia, una dark comedy da non perdere

di Gabriele Landrini

Non esistono più le mezze stagioni. O, meglio, non esistono più le seconde stagioni. Se fino a qualche tempo fa la televisione lineare proponeva costantemente serie di lunga durata – o che avrebbero voluto essere tali – divise in moltissimi cicli rilasciati di anno in anno, oggi le piattaforme di streaming internazionali sembrano aver rilanciato un modello narrativo più vicino al cinema, poggiato su pochi episodi e spesso su un’unica stagione. Tra il sempre maggior successo di miniserie auto-conclusive e il proliferare di serie sospese prima del tempo, il modello pluri-stagionale, se così vogliamo definirlo, non sembra tuttavia essere totalmente scomparso. Proprio nell’ultimo mese, sono state infatti rese disponibili alcune seconde stagioni che, almeno per chi scrive, sono degne di nota. Cosa guardare – o continuare a guardare, in questo caso – e cosa no? 

Mythic Quest: Raven's Banquet: programmatori, videogiochi e Apple+

Giudicare la seconda stagione di Mythic Quest non è al momento realmente possibile, dato che i primi due nuovi episodi hanno esordito su Apple+ solo lo scorso 7 maggio. Tuttavia, la serie si è rivelata già con la prima stagione un piccolo gioiellino, come hanno poi confermato i due special rilasciati nel pieno della pandemia. Ma facciamo un passo indietro. Mythic Quest: Raven's Banquet è una storia a tema videoludico, che racconta le (dis)avventure di un gruppo di programmatori di un videogame di ruolo online. Le dinamiche del gioco si intrecciano con la vita professionale e privata dei protagonisti, tanto che la serie sembra aggiornare la formula tipica di The Office declinandola in un mondo più nerd, debitore a suo modo di The Big Bang Theory. Tra programmatori egomaniaci, cavalieri mascherati e momenti di inaspettata sensibilità, la prima stagione ha fatto scintille e ci sentiamo di dare fiducia anche alla seconda. 

Post-scriptum per...


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