20 Luglio
C'è un nome per la Cassa, ma resta un dilemma: l'economia
Accordo sulle nomine, al vertice della Cassa depositi e prestiti andrà Fabrizio Palermo, nome gradito a Di Maio. La Cdp viene vista come uno strumento per voltare pagina. Ma i rischi sono alti e la politica economica non è solo quella del contratto tra Lega e Cinque Stelle.
Il governo ha risolto il problema del nome, ma il gran casino resta. Stiamo parlando di nomine, di Cassa depositi e prestiti, del disegno che il governo dovrebbe avere sul settore degli investimenti strategici. Alla fine della mattinata un vertice tra Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Giovanni Tria ha sbloccato l'impasse che ieri aveva toccato il punto più basso sul dossier Cdp, ma scelto il nome del prossimo amministratore delegato - sarà Fabrizio Palermo, l'attuale capo della finanza della Cassa - resta un mistero il piano di Palazzo Chigi sulla missione della Cassa. Andiamo con ordine, prima di tutto la ricostruzione della giornata.
Ansa, ore 12.58. Il vertice. È in corso a Palazzo Chigi un vertice del premier Giuseppe Conte con i ministri Giovanni Tria, che non è ancora partito per il G20, Luigi Di Maio e il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti. Al centro della riunione, a quanto si apprende, il dossier nomine.
Ansa, ore 13.01. L'accordo. Fumata bianca dal vertice a Palazzo Chigi con il premier Conte, i ministri Di Maio e Tria, e Giancarlo Giorgetti. Secondo quanto si apprende sarebbe stata trovata l'intesa sul vertice del Cdp.
Ansa, ore 14.49. Nuovo dg al Tesoro. Il nuovo direttore generale del Tesoro dovrebbe essere Alessandro Rivera. Lo riferiscono fonti di governo al termine del vertice sulle nomine a Palazzo Chigi.
Ansa, ore 16.47. Salvini. "Sono strafelice per quanto fatto in questi 50 giorni, non ho mai litigato con nessuno. Ho sentito Di Maio e abbiamo sempre lavorato bene: certo, le scelte delle persone migliori a volte chiedono più di un quarto d'ora o di due giorni, ma questo è il metodo che adotteremo per qualsiasi nomina presente o futura".
01
Il governo va, è strano ma va
Cosa ci dice questa sequenza di notizie? Ecco...
Il governo ha risolto il problema del nome, ma il gran casino resta. Stiamo parlando di nomine, di Cassa depositi e prestiti, del disegno che il governo dovrebbe avere sul settore degli investimenti strategici. Alla fine della mattinata un vertice tra Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Giovanni Tria ha sbloccato l'impasse che ieri aveva toccato il punto più basso sul dossier Cdp, ma scelto il nome del prossimo amministratore delegato - sarà Fabrizio Palermo, l'attuale capo della finanza della Cassa - resta un mistero il piano di Palazzo Chigi sulla missione della Cassa. Andiamo con ordine, prima di tutto la ricostruzione della giornata.
Ansa, ore 12.58. Il vertice. È in corso a Palazzo Chigi un vertice del premier Giuseppe Conte con i ministri Giovanni Tria, che non è ancora partito per il G20, Luigi Di Maio e il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti. Al centro della riunione, a quanto si apprende, il dossier nomine.
Ansa, ore 13.01. L'accordo. Fumata bianca dal vertice a Palazzo Chigi con il premier Conte, i ministri Di Maio e Tria, e Giancarlo Giorgetti. Secondo quanto si apprende sarebbe stata trovata l'intesa sul vertice del Cdp.
Ansa, ore 14.49. Nuovo dg al Tesoro. Il nuovo direttore generale del Tesoro dovrebbe essere Alessandro Rivera. Lo riferiscono fonti di governo al termine del vertice sulle nomine a Palazzo Chigi.
Ansa, ore 16.47. Salvini. "Sono strafelice per quanto fatto in questi 50 giorni, non ho mai litigato con nessuno. Ho sentito Di Maio e abbiamo sempre lavorato bene: certo, le scelte delle persone migliori a volte chiedono più di un quarto d'ora o di due giorni, ma questo è il metodo che adotteremo per qualsiasi nomina presente o futura".
01
Il governo va, è strano ma va
Cosa ci dice questa sequenza di notizie? Ecco le note sul taccuino:
- Il fattore tempo. Non si poteva continuare a perdere tempo, la Borsa di Milano oggi ha cominciato a ballare quando i rumors su una defenestrazione del ministro dell'Economia Giovanni Tria cominciavano a diventare un problema non più dei giornali ma degli ambienti finanziari.
- L'assemblea della Cassa. È formalmente l'assemblea dell'istituto che fa le nomine, un altro rinvio per impasse politica sarebbe stato l'ennesimo segnale negativo ai mercati e quando le crisi si prolungano l'esito diventa sempre imprevedibile.
- L'organigramma della Cassa. Il nome del nuovo amministratore delegato proprio per le ragioni di cui sopra non è stato fatto da nessuno degli attori politici. Palermo era il candidato dei Cinque Stelle, questo vuol dire che la prossima casella pesante sarà della Lega e di materiale che bolle in pentola ce n'è parecchio, a cominciare dalla direzione generale della Rai. In questo scenario, fonti di Palazzo Chigi fanno notare come si sia discusso di un riordino complessivo dell'organigramma e delle deleghe del vertice di Cassa depositi e prestiti. Le deleghe saranno il punto da osservare con attenzione nell'assemblea prevista per il 24 luglio.
- Salvini e Di Maio. Il disaccordo tra loro è come una marea, va e viene. Una rottura non conviene a nessuno, un braccio di ferro si può sempre ingaggiare, ma alla fine bisogna trovare una sintesi. L'accordo su Cdp evita un problema con il ministro dell'economia Giovanni Tria, la nomina di Alessandro Rivera alla direzione generale del Tesoro è un segno di continuità nella macchina amministrativa, Rivera è nato e cresciuto all'interno del ministero, conosce tutto e tutti, una garanzia per Tria che non conosce né tutto né tutti nel palazzone di via XX Settembre.
Conclusione: il governo va, è una cosa strana, piena di contraddizioni, ma essendo l'unica cosa possibile su piazza, la cosa va. Ricorda la frase di Cavour, in punto di morte: "Noi abbiamo fatto abbastanza noialtri: abbiamo fatto l'Italia, sì l'Italia, e la cosa va...". Dove vada non si sa, come abbiamo già scritto, il vero dilemma è la politica economica. Tria è pressato dalle richieste dei due partiti della maggioranza, ma un programma economico non si fa in base (solo) al contratto, ci sono elementi interni e esterni di cui bisogna tenere conto. Tria finora è apparso conservativo. In un governo che si auto-definisce del cambiamento questo può diventare un problema. Se non fa deficit, fallisce l'aggancio con il contratto, se lo fa, deve ingaggiare una lotta durissima con l'Europa, se sta fermo, il ministro dell'Economia diventa il capro espiatorio ma anche responsabile delle sue incertezze. Che rebus. La Cassa depositi e prestiti per i partitanti è lo strumento da usare per voltare pagina. Pensiero molto rischioso per la natura della Cassa e la sua missione. Si possono fare molte cose, ma quelle sentite finora sono una distorsione. Servono fantasia - per creare nuovi veicoli finanziari, si può fare - e conoscenza del mercato.
Resta sul taccuino una domanda: che cosa dovrà fare la Cassa depositi e prestiti del Governo Frankenstein? Le cose scritte nel numero del mattino di List sono la guida.
02
La Cassa, l'orologiaio e l'ora esatta
Cosa c'è dentro la Cassa depositi e prestiti? Il risparmio postale, i "libretti" degli italiani che come api e formiche lavorano, costruiscono, risparmiano. La Cassa e le Poste sono sposati da oltre un secolo (i libretti di risparmio postale nascono nel 1875) e questo matrimonio si può dire riuscito fino a qualche anno fa, cioè fino a quando il risparmio è stato trattato come risparmio e non come denaro da usare per operazioni di finanza creativa. Cassa depositi e prestiti è il braccio armato finanziario dello Stato. Un gigante che dovrebbe stimolare l'economia con investimenti a medio e lungo termine. Una super-banca di investimento. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Che facciamo? Parliamo di economia, stiamo sul pezzo, andiamo in America, zona Trump. E ci restiamo per un po' perché l'America è il centro di tutto insieme alla Cina e alla Russia. Alt, la cronaca dice che si sono accese le luci rosse. No, non sono quelle del sommergibile... È il Playboy-gate
03
Trump e il Playboy-gate
Questa potrebbe essere una grana più seria del Russia-gate. La notizia arriva dai migliori amici di Trump, il New York Times, che ha pubblicato la notizia seguente: l'ex legale personale di Donald Trump, Michael Cohen, ha registrato segretamente una conversazione col tycoon prima delle elezioni del 2016. Conversazione nella quale i due discutono sui pagamenti a un'ex modella di Playboy che affermava di avere avuto una storia col futuro presidente americano. L'Fbi avrebbe sequestrato la registrazione durante la perquisizione di uno dei uffici di Cohen. L'avvocato avrebbe anche altre registrazioni. Trump sta vivendo tempi interessanti. Forse troppo. Reazioni? Sul suo profilo Twitter (per ora) c'è altro.
04
Doppio tweet di Trump su Cina e Federal Reserve
Il Presidente americano ha colpito ancora. Doppio tweet su Cina e Federal Reserve. Il primo accusa Pechino di manipolare il cambio. Cosa vera, ma in questo momento sarebbe bene non punzecchiare troppo il dragone cinese sul punto:
Il secondo - che si lega chiaramente al primo - critica di nuovo la decisione di alzare i tassi da parte della Federal Reserve. Siamo di fronte a un'assimetria tra quello che pensa la Casa Bianca e quello che fa la Banca centrale americana. Siamo di fronte a una situazione inedita dal punto di vista del dibattito pubblico, conferma che Trump è completamente fuori dagli schemi classici della politica americana degli ultimi trent'anni.
La Fed di Ben Bernanke e Janet Yellen con il quantitative easing e una politica monetaria accomodante ha tirato fuori gli Stati Uniti dalla crisi. In realtà secondo alcuni studi pubblicati recentemente il QE è stato molto meno incisivo di quanto si immagini, ma in ogni caso il risultato finora è stato un lungo e ora robusto ciclo economico. Trump pensa come sempre con la testa di un imprenditore, le sue ragioni sono quelle di un uomo di business che pensa all'export delle aziende americane, ma la politica monetaria tiene conto di altri delicati fattori, primo fra tutti quello dell'inflazione.
05
L'indice dell'incertezza sulla politica economica americana
L'indice dell'incertezza economica pubblicato dalla Federal Reserve di Saint Louis (è un'elaborazione di parole chiave sull'economia pubblicate sui media) risente degli stop and go sulla guerra dei dazi, fa un percorso da montagne russe e passa rapidamente dall'alto al basso nel giro di pochi giorni:
I picchi si toccano in presenza di eventi shock, fatti che impattano sullo scenario economico e politico. Ecco una sequenza, per sapere, per capire:
La media dal 1984 al 2014 è stata pari a 219.3 punti, oggi 20 luglio l'indice è a quota 213.68.
Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
06
La manifattura ha votato Trump
A due anni dall'elezione i Democratici in America e i progressisti europei ancora non hanno capito - non vogliono vederlo - le ragioni della vittoria di Trump quella sera dell'8 novembre 2016. Trump ha vinto nei distretti della manifattura, un tempo tutti blu, feudo dei Democratici. La loro politica dovrebbe ripartire da qui, di luoghi della produzione. Il Wall Street Journal ha pubblicato un ottimo reportage che racconta tutto. L'America dell'industria. L'America rurale. Ci sono ampie lezioni anche per la sinistra italiana. Si riparte dal lavoro che c'è e da quello che non c'è.
07
Le porte girevoli della Casa Bianca
Quante persone finora sono cambiate nello staff della Casa Bianca? Ecco la tabella di Brookings:
Siamo in presenza come scrivono i giornali di un ciclone che licenzia come se fosse sul set di The Apprentice?
Piena fase Trumpennial di The Donald. Questo è il quadro delle porte girevoli nelle amministrazioni della Casa Bianca negli anni di Clinton, Bush, Obama e oggi Trump:
Trump è quota 7 cambi nel primo anno di amministrazione. Clinton ne cambiò 12 ma in quattro anni, Bush fu davvero conservativo con soli 4 cambi nella sua presidenza, Obama ne sostituì 9. Trump potrebbe batterli tutti. Altro elemento singolare della sua avventura alla Casa Bianca.
08
Cosa ne pensa Kissinger del vertice di Helsinki?
La risposta arriva dalla tradizionale intervista settimanale del Financial Times at Lunch. Edward Luce ha intervistato a tavola il grande segretario di Stato americano, l'uomo della diplomazia del ping pong, della separazione della Cina dalla Russia, uno degli architetti della Guerra Fredda.
Abbiamo scoperto che Kissinger sta scrivendo un libro su alcune personalità politiche - c'è un capitolo su Nixon che lo preoccupa un po', c'è un capitolo sulla Thatcher che lo riempie di gioia e malinconia - e poi c'è Trump, con tutti i suoi pregi e i difetti, la sua imprevedibilità, il suo essere così diverso e nello stesso tempo così uguale e perfettamente sintonizzato con lo spirito del tempo. Giudizio sul vertice tra Trump e Putin?
Quell'incontro doveva svolgersi. Lo sostengo da diversi anni. È stata sommerso dalle questioni interne americane. È certamente un'occasione mancata. Ma credo che si debba tornare su qualcosa. Pensiamo alla Siria e all'Ucraina. È una caratteristica unica della Russia, in quasi tutte le parti del mondo uno scolvogimento colpisca, le dà un'opportunità ed è anche percepita come una minaccia. Questi sconvolgimenti continueranno. Temo che accelereranno".
E il suo giudizio su Trump?
Penso che Trump possa essere una di quelle figure nella storia che di tanto in tanto appaiono per segnare la fine di un'epoca e per costringerla a rinunciare alle sue vecchie pretese.
La fine e il nuovo inizio. Leggere Kissinger significa sempre imparare qualcosa, confrontare le proprie intuizioni - giuste e sbagliate - con la solida esperienza di una vita spesa nell'azione della politica e nello studio della diplomazia e della geopolitica. Una meraviglia.
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che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.