19 Agosto
C'è una vera crisi. È quella dei missili
Il Pentagono rivela: lanciato un missile a medio raggio. È il primo dopo la fine del trattato Inf. Putin avvisa la Casa Bianca: se puntano, lo facciamo anche noi. Economia, l'inverno sta arrivando, Trump cerca la coperta. In Italia al Senato si apre un'altra crisi, quella del governo Conte
Che succede? La crisi è passata dal gioco del cerino, a quello del nascondino e ora anche questa fase finirà per trasformarsi in crisi di governo vera e propria, o qualcosa di simile: Conte nel pomeriggio si presenta in Senato e parte la rumba. La crisi politica italiana è un laboratorio molto interessante (forse troppo) ma nonostante la nostra passione per la materia - siamo in piena Bisanzio, ma manca la raffinatezza della grande politica - là fuori c'è altro ed è di gran lunga più importante. La vera crisi è un'altra. Quella dei missili. Seguite il titolare di List.
01
L'inverno sta arrivando (ma c'è la coperta)
Il nostro italico passatempo estivo si svolge in una dimensione parallela, nel frattempo là fuori la realtà viaggia a velocità supersonica verso un altro scenario. Quale? Siamo in pieno "Game Of Thrones", l'inverno sta arrivando. È quello della recessione o, meglio, per ora siamo entrati nella dimensione di un forte rallentamento dell'economia. Lo dice la cara vecchia "Buba", la Bundesbank, e per quanto anche i tedeschi abbiano perso parecchio smalto, restano pur sempre gente dotata di precisione, dunque bisogna tener conto di quello che dice la banca centrale della Germania. A Berlino sentono galoppare i guai e Olaf Scholz, il ministro delle Finanze che corre per la leadership della Spd, ha annunciato misure straordinarie per sostenere la crescita per 50 miliardi di euro. Avviso ai partitanti italiani: non si facciano illusioni su un ammorbidimento automatico delle politiche contabili dell'Unione europea, la Germania ha i soldi e il margine di manovra per fare tutto mantendo il suo pareggio di bilancio. In ogni caso, i mercati hanno preso le dichiarazioni di Scholz come cosa più o meno fatta e sono tornati a far volare gli indici in versione Bonanza. Ecco la chiusura di Wall Street:
A proposito...
Che succede? La crisi è passata dal gioco del cerino, a quello del nascondino e ora anche questa fase finirà per trasformarsi in crisi di governo vera e propria, o qualcosa di simile: Conte nel pomeriggio si presenta in Senato e parte la rumba. La crisi politica italiana è un laboratorio molto interessante (forse troppo) ma nonostante la nostra passione per la materia - siamo in piena Bisanzio, ma manca la raffinatezza della grande politica - là fuori c'è altro ed è di gran lunga più importante. La vera crisi è un'altra. Quella dei missili. Seguite il titolare di List.
01
L'inverno sta arrivando (ma c'è la coperta)
Il nostro italico passatempo estivo si svolge in una dimensione parallela, nel frattempo là fuori la realtà viaggia a velocità supersonica verso un altro scenario. Quale? Siamo in pieno "Game Of Thrones", l'inverno sta arrivando. È quello della recessione o, meglio, per ora siamo entrati nella dimensione di un forte rallentamento dell'economia. Lo dice la cara vecchia "Buba", la Bundesbank, e per quanto anche i tedeschi abbiano perso parecchio smalto, restano pur sempre gente dotata di precisione, dunque bisogna tener conto di quello che dice la banca centrale della Germania. A Berlino sentono galoppare i guai e Olaf Scholz, il ministro delle Finanze che corre per la leadership della Spd, ha annunciato misure straordinarie per sostenere la crescita per 50 miliardi di euro. Avviso ai partitanti italiani: non si facciano illusioni su un ammorbidimento automatico delle politiche contabili dell'Unione europea, la Germania ha i soldi e il margine di manovra per fare tutto mantendo il suo pareggio di bilancio. In ogni caso, i mercati hanno preso le dichiarazioni di Scholz come cosa più o meno fatta e sono tornati a far volare gli indici in versione Bonanza. Ecco la chiusura di Wall Street:
A proposito di banche centrali, segnaliamo che Trump ha dato un altro giro di vite alla Federal Reserve e chiesto un taglio dei tassi di 100 punti base, così tanto per cominciare, più un nuovo quantitative easing. Siamo sempre dentro the only game in town, l'unico gioco che conta, quello delle banche centrali che manovrano la catapulta del denaro. Lo vedremo tra poco.
***
C'è altro da segnalare sul taccuino? Sì, Emmanuel Macron ha incontrato Vladimir Putin pensando di essere come sempre il più dritto e di anticipare tutti gli altri partner europei in vista del vertice del G7 che si terrà a Biarritz questo fine settimana, ma giocare a scacchi con lo zar è un'impresa e dal vertice è venuto fuori un Putin sulfureo su una questione aperta con gli americani. Quale?
02
Stati Uniti-Russia. La crisi dei missili è decollata
Il Pentagono ha lanciato un missile che un tempo non sarebbe mai uscito dal silos, il trattato Inf sui missili a corto e medio raggio che fu firmato da Reagan e Gorbaciov non c'è più e dunque tutti hanno le mani libere. Situazione molto pericolosa e notizia più importante del giorno. Putin ha avvisato Washington che non starà a guardare. Tra gli americani e i russi spuntano naturalmente i nordcoreani e gli iraniani che fanno volare il loro arsenale e attenzione alla Cina che per ora ha una grossa grana da risolvere a Hong Kong, ma continua a crescere nelle ambizioni militari. Dalle nostre parti questa si chiama crisi dei missili, è in piena accelerazione, parola chiave nel gergo militare: escalation. Quella di Cuba nel 1962 stava per condurre a un conflitto nucleare tra Stati Uniti e Russia. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo. Siamo senza ombrello, piovono missili.
Il test è stato effettuato domenica scorsa nell'isola di San Nicolas, al largo della California. "Dopo oltre 500 km di volo, ha centrato l'obiettivo", ha comunicato il Pentagono che ha sottolineato come "i dati raccolti dal test forniranno informazioni alla Difesa sul futuro del potenziale missilistico a medio raggio". Il segretario alla Difesa, Mark Esper, aveva detto poco tempo fa che con la fine del trattato Inf il Pentagono avrebbe sviluppato "i missili terra-aria convenzionali come prima risposta alle azioni di Mosca".
La notizia del lancio è un primo segnale alla Russia. La cosa non ha impressionato più di tanto Putin che ha spiegato che Mosca non dispiegherà missili a corto e medio raggio dove non ci sono missili americani di quel tipo. È il classico caso dell'equilibrio di forze strategiche: se tu punti un missile su di me, io ne punto uno su di te. Così in teoria nessuno spara. In teoria. "Per quanto riguarda i missili a corto e medio raggio, voglio dirlo di nuovo: ci assumiamo unilateralmente una responsabilità. Se tali sistemi di attacco saranno dispiegati dagli Stati Uniti, lo faremo anche noi. Non li dispiegheremo, fino a quando non compariranno quelli americani". Eccolo qui, lo scacchista, Putin. E Trump che gioco sta facendo? Sta predisponendo la catapulta del denaro. Grandi manovre.
03
La catapulta dei titani del denaro
Che fa Trump? È in piena campagna presidenziale e guarda con preoccupazione al raffreddamento dell'economia. E quando vede numeri e proiezioni che indicano una velocità ridotta della macchina americana, twitta contro il presidente della Federal Reserve:
Trump dice che Powell e la Federal Reserve hanno "un'orrenda mancanza di visione". The Donald non è certo un damerino, gli manca la delicatezza del fine dicitore, ma il business è il suo campo da gioco e la crescita americana sotto la sua presidenza (a dispetto di tutte le previsioni catasfrofiche, comprese quelle fatte dai premi Nobel) è continuata a ritmo sostenuto, senza interruzioni. La guerra sui dazi ha naturalmente aperto una falla nell'export degli Stati Uniti, il rapporto burrascoso tra Washington e Pechino ha frenato il commercio mondiale, ora i problemi cominciano a emergere. Quando Mario Draghi ha annunciato il nuovo programma di espansione monetaria della Banca centrale europea Trump ha aperto il boccaporto e fatto avanzare il cannone: Draghi sì che è un banchiere centrale! ha affermato l'uomo della Casa Bianca. Che oggi ha chiesto un taglio di 100 punti base sui Fed Funds e naturalmente un fiume di denaro facile, un altro quantitative easing. Come andrà a finire?
04
Cash e agenda da seguire
L'aria che tira è quella dell'apertura di una nuova stagione di interventi cash per sostenere la crescita. La Fed ha cominciato con un timido - e confuso sul piano della comunicazione - taglio di 25 punti base, ma se osserviamo cosa succede a Francoforte, se guardiamo alla crisi della produzione della Germania, ai problemi sotto il tappeto della Cina che prima o poi emergeranno (ora a Pechino sono "distratti" con la protesta di Hong Kong), all'arrivo di una Brexit che è territorio senza mappe dove Boris Johnson potrebbe perdersi e non ritrovarsi, se pesiamo tutto questo, allora la catapulta del denaro sembra destinata a rimettersi in moto. Basterà? Non lo sappiamo. Ma l'agenda dei prossimi giorni comincerà a darci delle prime risposte, ecco le note rapide sul taccuino:
- 21 agosto. Pubblicazione delle minute delle riunioni della Federal Reserve;
- 22 agosto. Pubblicazione delle minute delle riunioni della Banca centrale europea e dati PMI (purchasing manager index) dell'Eurozona;
- 22-24 agosto. Meeting dei banchieri centrali a Jackson Hole;
- 24-26 agosto. Vertice del G7 a Biarritz.
Sono questi gli appuntamenti a cui dobbiamo guardare per provare a immaginare le prossime mosse dei titani. E la crisi di governo? Domani c'è il primo passaggio vero: Conte va in Senato e poi si aprono i giochi. Per sapere, per capire, facciamo un breve ripasso della situazione.
05
La crisi che verrà
Giuseppe Conte nel pomeriggio andrà in Senato, e da quel momento avremo la crisi di governo. Scenari? Tutto è aperto: elezioni anticipate, governo giallo-verde ricicciato, governo giallo-rosso. Alle 14,30 c'è la conferenza dei capigruppo del Senato, decide i tempi della seduta e poi Conte va in aula. A quel punto conosceremo anche i testi delle risoluzioni presentate, quelle contro e quelle a favore. Conte può chiedere il voto, oppure anticipare tutti e andare al Quirinale per presentarsi dimissionario. Scenario probabile. Mattarella a quel punto gli chiederà di restare per gestire gli affari correnti. Si aprono le consultazioni del Presidente. E poi? Al Totocalcio la situazione sarebbe da tripla: 1-x-2. Qui siamo addirittura in territorio da Superenalotto, difficile beccare il risultato. Domande sul taccuino (e note d'accompagnamento tra parentesi): Conte fa il bis? (difficile); Lega e Cinque Stelle si rimettono insieme? (non impossibile); nasce un governo giallo-rosso (ci proveranno); andranno al voto anticipato? (c'è chi lavora per questo); da chi dipende l'esito della crisi? (il centro di tutto è il Pd); Salvini ha perso? (solo in caso di governo giallo-rosso); Zingaretti ce la fa? (combatte più di quanto appaia); Di Maio salva la leadership? (è l'unico che può averla e esercitarla nel Movimento); Mattarella conosce il percorso? (attende che i partiti scoprano le carte). La crisi sta arrivando, l'ultimo chiuda la porta. Nick Carter. E qui siamo non alle prime ma alle ultime ombre della sera.
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La storia è tutta da scrivere. Abbiamo già il taccuino squadernato. Il quadro di riferimento è quello che abbiamo fatto ieri, il centro del Maelstrom è il Partito democratico. Zingaretti ha precisato che "serve un governo forte oppure si va al voto". Un comunicato la mattina aveva escluso ogni negoziato avviato con i grillini e il via libera al Conte bis. Nada de nada. Zingaretti ha fatto bene, così tiene Renzi e i renziani a distanza e dice loro che non c'è alcun pilota automatico che conduce al governo tra Pd e Cinque Stelle. Maite Carpio ha inchiostrato per bene tutta la storia in progress.
06
Essere o non essere? Zingaretti faccia la prima scelta, il voto
Il segretario del Pd ha un dilemma e anche la soluzione: dica no al piano di Renzi e sfidi Salvini nelle urne. Il governo istituzionale è una trappola mortale che serve solo all'ex premier e al Movimento Cinque Stelle. Un'indagine di Maite Carpio sul passaggio che decide il futuro
di Maite Carpio
“To be or not to be?”. E questo il dilemma shakespeariano che pende sulla testa di Nicola Zingaretti. Da qui a pochi giorni dovrà decidere se “Essere o non essere il Segretario del Pd”. E non è una questione da poco, perché dalla sua scelta dipende non solo la sorte della sua leadership, ma anche il destino immediato del Partito democratico. Tutti lo hanno cercato durante il weekend e le pressioni continueranno fino a domani (e anche dopo), ma è una decisione che alla fine dovrà prendere in solitudine. Continua a leggere l'articolo su List.
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E che programma farebbero Dem e Cinque Stelle insieme? Abbiamo provato a immaginarlo. Quello del Governo Frankenstein era un incubo da distopia anti-industriale e questo... brrrr.
07
Giallo, rosso (e verde). Il programma che verrà (forse)
Tutti gli scenari restano ancora aperti, ma c'è chi da per certo il decollo dell'esecutivo tra Cinque Stelle e Partito democratico. Come sarà il programma dell'alleanza benedetta da Grillo? Lorenzo Castellani ha esplorato la (im)possibile "amministrazione delle cose" del nuovo patto per la guida di Palazzo Chigi
di Lorenzo Castellani
Tutti gli scenari restano aperti per il futuro governo della Repubblica italiana. Analisti e commentatori si concentrano sui rebus politici, gli incroci tra partiti e correnti, i destini dei leader e delle istituzioni. E’ la politica pura, spesso lontana dalla realtà e dalla pratica. Lo scenario più discusso dai giornali mainstream è quello dell’accordo tra Partito Democratico, Liberi e Uguali e Movimento 5 Stelle. Contro la probabile vittoria elettorale di Matteo Salvini, cerca di prendere corpo una conventio ad excludendum nei confronti della destra che possa mandare avanti l’attuale legislatura. Mentre girano le rotative ed i rumors dei palazzi, in pochi riflettono sul possibile programma di un esecutivo retto da una maggioranza alternativa. Che duri pochi mesi o anni, quantomeno il possibile governo giallo-rosso sarà chiamato ad eseguire la manovra economica per il 2020. Entriamo, dunque, nel concreto, in quella che potremmo chiamare “l’amministrazione delle cose” e che chi ha studiato nei posti giusti chiama più artefattamente “policy”. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero serale di List? Con un dritto e rovescio delle aziende hi-tech della Silicon Valley, cioè del Far West che prima o poi dovrà finire sotto la sana tutela della legge.
08
Big Tech, Cina e Antitrust
I titani di Internet sono aziende che tendono naturalmente al monopolio. Hanno una posizione dominante indiscutibile sul mercato, il loro vantaggio temporale, guadagnato grazie alla velocità della tecnologia, rende ogni norma obsoleta in poco tempo. Sfuggono ai controlli come certe saponette. Ieri abbiamo avuto la notizia che con un grande eroismo Facebook e Twitter hanno disattivato un migliaio di falsi account che erano stati creati dalla Cina per gettare discredito sulle proteste di Hong Kong. Siamo commossi. Nota sul taccuino: Twitter e Facebook in Cina non sono attivi, dunque l'impatto della loro decisione sul fronte del business è pari a zero. Facile. Inoltre, che Pechino faccia propaganda non è una gran notizia e che quella strategia sia efficace è tutto da dimostrare, la vita reale è da un'altra parte. Più interessante invece è la notizia del Wall Street Journal che racconta come un gruppo di procuratori generali stia per lanciare un'indagine antitrust contro le Big Tech della Rete. Qui si comincia a ragionare. La notizia non è quella della cancellazione di qualche migliaio di account cinesi - siamo al fake del fake, serve solo a distrarre - il fatto reale che può pesare in futuro è quello dell'indagine antitrust. Non vediamo l'ora.
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In attesa di quell'ora, è ora di riposare, domani sarà una giornata lunga e faticosa. Finisce il Governo Frankestein, vediamo quale altro mostro uscirà dal Palazzo. Buonanotte.
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piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.