11 Novembre

Caccia al macellaio di Gaza e avviso a Beirut

La fama sanguinaria precede Yahya Sinwar, chiamato "il macellaio". Quando disse: "Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi". Lo hanno fatto. Il ministro della Difesa Gallant anticipa a Hezbollah il prezzo delle scorribande al confine: "Sta per commettere un grave errore, Beirut rischia di fare la fine di Gaza"

Israele sta dando la caccia al capo di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, l’uomo che ha progettato l’attacco agli ebrei. La sua fama sanguinaria lo precede, egli disse: "Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi". Lo hanno fatto, letteralmente. Sinwar è nascosto nella zona dell’ospedale circondato dalle forze israeliane, ha 61 anni, è un serial killer, il suo soprannome è “il macellaio di Khan Yunis” (la città della Striscia dove è nato), fu arrestato dagli israeliani (condannato per l'omicidio di tre soldati dell'Idf e 12 palestinesi sospettati di collaborare con lo Stato ebraico) e poi liberato dopo 22 anni di carcere in uno scambio di prigionieri, grave errore, non si perdonano le belve. 

Questa guerra per Israele non è come le altre, il 7 ottobre scorso ha subito una minaccia vitale, ha rivisto lo spettro del pogrom. Per questo lo Stato ebraico non tornerà indietro. Le parole del ministro della Difesa Yoav Gallant agli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas palestinese, sono durissime: "Quello che possiamo fare a Gaza, possiamo farlo anche a Beirut", ha dichiarato Gallant durante una visita nel nord di Israele, che confina con il Libano. "Gli Hezbollah sono vicini a commettere un grave errore. Sono qui per dire ai cittadini del Libano che ho già visto i cittadini di Gaza camminare con le bandiere bianche per dirigersi lungo la costa al sud.  Gli Hezbollah stanno trascinando il Libano in una guerra che può scoppiare, sta facendo un errore".  E a sua volta Israele non commetterà più l'errore di concedere spazio di manovra al nemico che sgozza e decapita i suoi figli. Non c'è perdono perché oggi non può esserci. Questa è anche la cronaca di una guerra che l'Occidente può perdere perché non la capisce. Israele è solo, con il suo dolore e...


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