19 Maggio
Cannoni e latte in polvere
Un paese che fa la guerra per procura in Ucraina, un presidente che crolla nei sondaggi. Il problema (e la soluzione) dell'Occidente si chiama America. Il ciclone di Elon Musk sulla Casa Bianca: "Votavo democratico, ora sceglierò i repubblicani". Inflazione e recessione, crolla Wall Street. Joe insegue l'obiettivo del default della Russia mentre usa le leggi speciali per andare alla campagna aerea del latte in polvere
Cosa c'è dietro l'angolo? Alla domanda di Maurizio Costanzo rispose così Giancarlo Pajetta: "Un altro angolo". Appuntito, tagliente, insidioso, invisibile e pronto a svelarne altri ancora, come una matrjoska. La guerra in Ucraina è la nostra bambola che contiene tante bamboline. Sono tutte armate. E la più piccola potrebbe essere la più letale. Le mie giornate dal 24 febbraio sono dominate dal tema della guerra, tutta la nostra agenda è cambiata, per sempre. Perché il conflitto ha accelerato sommovimenti geopolitici giganteschi.
Mosca ha invaso l'Ucraina e levato l'ancora verso Oriente. L'Europa tenta un disaccoppiamento da Mosca che sarà lungo, doloroso, in ogni caso (successo o meno) sarà il capitolo di un declino demografico e culturale. Il mondo è guidato da altre forze e il Vecchio Continente è un soggetto che non è più da tempo il centro della storia. La sorte degli Stati Uniti è meno definita, ma il Nuovo Mondo appare anch'esso vecchio, dilaniato da forze contrapposte che lo stanno conducendo sull'orlo della guerra civile. Troppo? Una cosa è certa, l'epicentro è la crisi americana. Questo è il fil rouge, seguite il titolare di List.
01
La prossima guerra civile
Consiglio la lettura di un libro forse troppo dark, ma dagli spunti notevoli, The Next Civil War, di Stephen Marche:
L'autore non ha dubbi: l'America sta scivolando verso la guerra civile. Esagera? Può darsi, ma ci sono fatti squadernati che vediamo tutti e la letteratura sul tema è ampia, in aumento e di solito i romanzi anticipano la realtà. The Next Civil War è un saggio, netto, definitivo, provocatorio. Ma denso di elementi sui quali non si può voltare lo sguardo. La divisione tra Red Nation e Blue States, le elezioni presidenziali trasformate in una contesa con le regole che cambiano in corso d'opera (l'opera dei tribunali...
Cosa c'è dietro l'angolo? Alla domanda di Maurizio Costanzo rispose così Giancarlo Pajetta: "Un altro angolo". Appuntito, tagliente, insidioso, invisibile e pronto a svelarne altri ancora, come una matrjoska. La guerra in Ucraina è la nostra bambola che contiene tante bamboline. Sono tutte armate. E la più piccola potrebbe essere la più letale. Le mie giornate dal 24 febbraio sono dominate dal tema della guerra, tutta la nostra agenda è cambiata, per sempre. Perché il conflitto ha accelerato sommovimenti geopolitici giganteschi.
Mosca ha invaso l'Ucraina e levato l'ancora verso Oriente. L'Europa tenta un disaccoppiamento da Mosca che sarà lungo, doloroso, in ogni caso (successo o meno) sarà il capitolo di un declino demografico e culturale. Il mondo è guidato da altre forze e il Vecchio Continente è un soggetto che non è più da tempo il centro della storia. La sorte degli Stati Uniti è meno definita, ma il Nuovo Mondo appare anch'esso vecchio, dilaniato da forze contrapposte che lo stanno conducendo sull'orlo della guerra civile. Troppo? Una cosa è certa, l'epicentro è la crisi americana. Questo è il fil rouge, seguite il titolare di List.
01
La prossima guerra civile
Consiglio la lettura di un libro forse troppo dark, ma dagli spunti notevoli, The Next Civil War, di Stephen Marche:
L'autore non ha dubbi: l'America sta scivolando verso la guerra civile. Esagera? Può darsi, ma ci sono fatti squadernati che vediamo tutti e la letteratura sul tema è ampia, in aumento e di solito i romanzi anticipano la realtà. The Next Civil War è un saggio, netto, definitivo, provocatorio. Ma denso di elementi sui quali non si può voltare lo sguardo. La divisione tra Red Nation e Blue States, le elezioni presidenziali trasformate in una contesa con le regole che cambiano in corso d'opera (l'opera dei tribunali durante il voto del 2020 è stata decisiva per Biden), i risultati contestati, gli assalti al Campidoglio, l'impeachment diventato arma politica di distrazione di massa, una massa di cittadini in preda agli oppiacei, le culture wars elevate a discriminante su ciò che è buono a prescindere e ciò che va soppresso con la forza, il suprematismo (bianco e nero), la violenza come metodo, l'America a mano armata. La sorpresa è che il sistema finora abbia retto all'onda d'urto di questa frammentazione, di un tribalismo senza argini.
02
Il partito dell'odio e il ciclone Musk sulla Casa Bianca
I dettagli in questa dimensione sono importanti. La biografia e l'avventura imprenditoriale di Elon Musk sono un memento per tutti. Geniale inventore di Tesla e Space X, esploratore di tutte le possibilità, Musk sta provando sulla sua pelle cosa significhi toccare il mondo dell'influenza politica del nostro tempo, i social media. Nel nanosecondo in cui ha dichiarato di voler acquistare Twitter, la sua figura è diventata il bersaglio della falange progressista che tiene in scacco il dibattito politico e culturale in America. Musk è diventato il nemico pubblico. L'uomo che più di chiunque altro ha dato una mano concreta all'Ucraina (ha messo a disposizione di Kiev la sua rete di comunicazione satellitare Starlink, fondamentale per le operazioni di guerra) è finito nel tritacarne delle armate democratiche. Il Washington Post ha pubblicato un pezzo per dire che una sua scalata di Twitter avrebbe rappresentato un problema per la libertà di informazione. Surreale, visto che l'editore del Post si chiama Jeff Bezos, proprietario di Amazon, il gigante del compro-vendo tutto mondiale.
Oggi Musk ha realizzato definitivamente il contesto dell'America. "Gli attacchi contro di me aumenteranno in modo esponenziale nei prossimi mesi", ha twittato.
Infine, il colpo che provocherà il travaso di bile dell'America blu:
"In passato ho votato democratico, perché erano (soprattutto) il partito della gentilezza. Ma sono diventati il partito della divisione e dell'odio, quindi non posso più sostenerli e voterò repubblicano. E ora, guarda alla campagna di giochi sporchi che metteranno in campo contro di me". Boom. È la notizia politica del giorno in America. Musk è una potenza dell'immaginario di un paese diviso tra Red Nation e Blue States. Le culture wars hanno l'esito dell'assolutismo rivoluzionario: mangiano i propri figli. Attendiamo il voto di mid-term sulla riva del Potomac.
03
Wall Street al discount, peggior seduta degli ultimi due anni
Il discount Target è il termometro dell'economia americana. Presente in tutti i 50 Stati, quasi 94 miliardi di dollari di ricavi nel 2020, 1931 centri commerciali, uffici in tutto il mondo, ha presentato i risultati del trimestre che raccontano il futuro: l'aumento dei costi di trasporto, dei salari e del carburante e le interruzioni della logistica hanno colpito i suoi margini di profitto. Frase chiave di Brian Cornell, amministratore delegato del gigante del retail: "Nel corso del trimestre abbiamo dovuto far fronte a costi inaspettatamente elevati, determinati da una serie di fattori, che hanno portato a una redditività ben al di sotto delle nostre aspettative e ben al di sotto di quella che ci aspettiamo di raggiungere nel tempo". Il titolo di Target ha perso il 25%. Le previsioni sono negative, seguono quelle del titano mondiale del commercio al dettaglio, Walmart, che ha tagliato le sue previsioni e addirittura ha dichiarato di aver sbagliato le previsioni a causa dell'inflazione. Veduta dalla terrazza di Wall Street:
Un botto. Eccolo qui, l'epicentro del problema, la politica di Biden, gli errori grossolani di un'amministrazione che pensato di cambiare a tavolino la macchina dell'economia americana che funziona a idrocarburi, costi energetici bassi, debito al consumo e flessibilità dell'organizzazione del lavoro. Biden ha avviato un'irrealistica politica green senza considerare struttura e sovrastruttura degli Stati Uniti (oh, l'analisi marxista, basta saltare a pie' pari le errate conclusioni e diventa un formidabile strumento per sapere e per capire), misure punitive sulla Corporate America, gonfiato il bilancio statale, creato un mondo parallelo di aspettative, il risultato è tutto in una parola: super-inflazione. La Federal Reserve deve provare il soft-landing, ma la corsa dei prezzi non si ferma. Un governo che ricorre all'aumento della spesa della Difesa e finanzia la guerra in Ucraina con la speranza di invertire il trend disastroso dei sondaggi. Spera nella guerra, ha bisogno di un nemico, ma...
Sintesi: Wall Street segna sul calendario la peggior seduta degli ultimi due anni. Stati Uniti e Europa corrono verso la recessione, con inflazione record, guerra in Europa, corsa agli armamenti, rischio di conflitto nucleare, sogno della fine degli idrocarburi in un mondo che va a idrocarburi. Tempesta perfetta.
Come diceva il compagno Lenin:
Ci sono decenni in cui non succede nulla e ci sono settimane in cui sembrano passati decenni
Nel frattempo...
04
Biden crolla nei sondaggi e va a caccia del default della Russia
Quando sei disperato, perdi lucidità. È la condizione della Casa Bianca, che cerca una exit strategy da una trappola che si è teso da solo. Sondaggi? Ecco l'ultimo dell'Università del Massachusetts:
Il consenso di Biden in questo sondaggio è per la prima volta sotto il 40%. In un anno è crollato di 11 punti. Un elettore su tre dice che il conto salato del carrello della spesa e alla pompa di benzina è colpa del presidente. Il fatto più preoccupante per Biden è che c'è un rifiuto crescente delle sue politiche proprio nel suo elettorato. Tatishe Nteta, professore associato di scienze politiche alla UMass Amherst e direttore del sondaggio, spiega il mal di testa del presidente: "Il crollo dell'indice di gradimento tra i suoi elettori più fedeli, in particolare le persone di colore, i giovani americani e persino i democratici, deve far suonare un campanello d'allarme. Se Biden spera di rimanere alla Casa Bianca, dovrà rafforzare il sostegno della sua base o rischiare di diventare un altro nome nella lista dei presidenti con un solo mandato". Di questo passo, accadrà.
Soluzioni? Battere Putin. Sembra una scena da Dottor Stranamore della politica, ma l'unica cosa nuova che funziona in qualche maniera nel sondaggio è il supporto degli americani alla guerra in Ucraina. Attenzione, senza boots on the ground, a morire ci devono andare gli altri. Resta il fatto che il sostegno a Kiev - in funzione anti-russa, un sempre verde della politica americana - ha una certa presa sull'elettorato. Ecco qui:
L'Ucraina è il miglior dato dopo quello sulla pandemia (che deve tutto ai vaccini prodotti a suon di miliardi di dollari dall'amministrazione Trump, tutto dimenticato). Dunque? Si continua a cercare un punto di rottura della resistenza di Vladimir Putin. Come far crollare l'uomo del Cremlino e dichiarare vittoria? Sul campo di battaglia i russi possono vantare la caduta di Mariupol e le immagini di enorme impatto della resa del battaglione Azov nell'acciaieria, la sconfitta militare è lontana e rischia di alimentare il conflitto termonucleare (ricordare l'intervista di Karaganov pubblicata su List tempo fa). Resta l'arma finanziaria, il blocco del sistema dei pagamenti russi. Fallito il tentativo di stoppare l'acquisto di petrolio (dove sono finite le sanzioni Ue sul greggio di Mosca?) e sul gas, un modo per rendere la vita difficile a Putin può essere quello di far scadere la licenza che ha consentito a Mosca di pagare il debito. Sarebbe il primo default dalla rivoluzione bolscevica del 1917, unica volta nella storia in cui la Russia non ha onorato il suo debito. "È improbabile che ci sia una proroga della licenza che ha consentito alla Russia di continuare a pagare il proprio debito, ma nessuna decisione definitiva è stata ancora presa, ha spiegato il segretario al Tesoro americano Janet Yellen. Lo faranno? Con questo scenario, è probabile, sta per aprirsi un capitolo ad altissimo rischio. La Russia ha dimostrato di avere risorse per pagare il debito, come minimo si aprirebbe un contenzioso legale micidiale, ma qui la posta in gioco sta diventando altra, un conflitto diretto tra Mosca e Washington.
Nota sul taccuino, una frase di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino:
Sono convinto che qualsiasi guerra finisca in pace. E questo mondo sarà un mondo in cui la nostra voce sarà ascoltata, in cui saremo a nostro agio, in cui saremo al sicuro e in cui staremo in piedi con fiducia.
La Russia ragiona con la visione degli imperi che guardano lontano. Hanno pazienza. Ascesa e declino sono la loro dimensione naturale.
***
Serve altro per descrivere lo scenario americano? Sì, c'è la crisi del latte in polvere.
05
Joe e la crisi del latte in polvere
Lancio di Reuters mentre stendo la parte finale di List, ecco l'alert sul mio schermo:
Sì, il presidente americano ha un problema: non c'è latte in polvere per i neonati. Sembra uno scherzo, ma il mercato delle materie prime si sta avvitando, la crisi della logistica fa il resto, toh, i problemi che... sono la vita quotidiana. Quella lontana dai tavoli dei governi, quella semplice, la nostra. Negli scaffali dei supermercati americani non c'è 'baby formula' e provate a immaginare la disperazione delle mamme. E anche dei padri. Ricordo come se fosse oggi una notte a caccia di latte in polvere, a notte fonda a Roma, per la mia piccola che strillava senza sosta.
Cannoni e latte in polvere. Obici da 155 millimetri e il cibo per i neonati. Il Commander in Chief, travolto dai problemi della gente comune (la benzina, il carrello della spesa, il pane quotidiano), ordina il decollo degli aerei della Difesa per cercare il latte in polvere in tutto il mondo per i bimbi d'America. E lo fa usando una legge speciale da tempo di guerra, il Defense Production Act. La norma assegna al governo un maggiore controllo sulla produzione industriale durante le emergenze. Biden punta inoltre a creare una 'Operation Fly Formula' affinché le agenzie federali, come quelle della Salute e dell'Agricoltura, utilizzino i voli commerciali del dipartimento della Difesa per importarne dall'estero. La realtà è tragicomica. Caccia al tesoro. Il latte in polvere.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con un'evasione totale, leviamo l'ancora. Caccia al tesoro fu e sarà.
06
Quindici uomini sulla cassa del morto
Un classico, un autore senza tempo, una storia che mi accompagna fin da bambino: L'isola del tesoro. Robert Louis Stevenson mi fece tremare, trepidare, sperare, gioire. Il piacere assoluto della lettura. Ho acquistato un'edizione deliziosa della collana Puffin Classics di Penguin, guardate che meraviglia:
Colpo d'occhio, un capolavoro di grafica del libro:
E cura del dettaglio interno:
Sono i particolari che aprono l'avventura:
E poi c'è lui, Long John Silver, il cattivo e il buono nello stesso personaggio, l'ambiguità, il detto e non-detto che plasmano la formazione di Jim Hawkins, voce narrante, protagonista, un ragazzo come tutti noi che cerca la soluzione di un mistero, il viaggio e la scoperta. Quante mappe e isole ho sognato da bambino. Le vedo ancora tutte, quelle carte che svelano e velano, che aprono e chiudono, sono mondi lontanissimi che catturo con la scrittura, ne addomestico le fiere, carezzo pantere e petali di piante carnivore, sposto sassi e apro botole, case di serpenti, spalanco boccaporti, faccio tuonare cannoni, cerco gli alisei per le mie vele, parlo con i pirati che mi insegnano i nodi da marinaio, tiro colpi di spada, traccio rotte, leggo le stelle, mi innamoro sempre di quella sbagliata, felina, artigliante, regina, remota e presente, la mia irresistibile Tortuga. Il silenzio, l'inchiostro liquoroso che ubriaca, una polena da sposare, l'onda che sbatte, un battito d'ali, l'albatro sul ponte, chiedi al gabbiere se vede terra, timone a dritta, ci aspetta un tesoro.
Quindici uomini sulla cassa del morto,
yo-ho-ho, e una bottiglia di rum per conforto!
Il bere e Satana li ha spediti in porto,
yo-ho-ho, e una bottiglia di rum per conforto!
Un ricordo che sa di caccia alla Balena, sto arpionando Atlantide che appare tra foreste di alghe giganti. Quindici uomini sulla cassa del morto. E lei, il mio viaggio fino alla fine del mondo.
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soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.