6 Agosto

Caro Foa, ti dico due o tre cose sulla tv e le élite

Il caso aperto per la presidenza della Rai, la bocciatura di una designazione che non veniva dall'establishment, le regole non scritte del potere che ha perso il voto ma non vuole perdere il comando. Riccardo Ruggeri scrive una lettera dove la tv è un pre-testo per raccontare l'Italia.

di Riccardo Ruggeri

Caro Marcello, come sai noi due, pur vivendo entrambi in Svizzera, pur facendo lo stesso mestiere, non ci siamo mai conosciuti di persona, non ci siamo neppure mai parlati al telefono, l’unico legame è che io sono uno dei tuoi 24.700 follower, mentre tu uno dei miei 3.400; inserirmi nei soli 900 che segui, l’ho considerata un’opera di bene verso un vecchio signore che vive solitario negli interstizi della vita. Perciò ti ho scritto una lettera aperta.

Amo Twitter, perché è uno strumento fondamentale per studiare il ceo capitalism e i suoi imbarazzanti adepti. Di Twitter sono però, volutamente, un attore passivo, non entro in nessuna polemica, con 140 caratteri è tecnicamente impossibile non dire fesserie (infatti la rete è piena di fesserie, specie istituzionali e di alto lignaggio). Così i miei tweet sono da considerarsi degli sputi intellettuali, hanno taglio ironico e leggero e si tengono sempre ai margini delle feroci polemiche da cui Twitter è attraversato. Nelle rare volte in cui mi attaccano o taccio o me la squaglio, non sono “alfa” di nulla.

Quando fosti proposto dal Governo Conte alla presidenza della Rai, essendo io un vecchio conoscitore della classe dominante di oggi, e pure di quella di ieri e dell’altro ieri, capii subito che saresti stato sottoposto al classico waterboarding morale (consideralo una medaglia), però mai avresti occupato quella poltrona. Oltretutto una poltrona irrilevante in termini di potere, te lo posso assicurare per cognizione di causa, stante che, a cavallo degli anni 2000, fui per 5 anni consulente strategico della Rai (consolato Roberto Zaccaria-Pier Luigi Celli), quindi i protocolli scritti e orali che la governano, attraverso il triangolo Palazzo Chigi-Quirinale-Vaticano, mi sono notiMi dicono nulla sia cambiato, se non in peggio. Ci credo.

Mentre alcuni (pochi) si complimentavano con te per la designazione, sparai...


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