27 Giugno
Celebrazioni poco cerebrali
Le giornate mondiali dedicate al tutto che spesso si risolve in niente. Tutto il creato vi è compreso, dall'orso ai tapiri e naturalmente le popolazioni della terra, i blogger e la necessità di fare il backup dei dati. Un viaggio di Marco Patricelli nel surreale universo delle date da ricordare che sono in buona parte da dimenticare
di Marco Patricelli
Per fortuna che telegiornali e giornali, quando hanno un buco in palinsesto o in pagina, qualche volta ci ricordano che esiste una giornata mondiale o internazionale dedicata a qualcosa che quasi tutti ignorano e che praticamente tutti non celebrano. È risaputo dalla notte dei tempi che non ci si appassiona alle cose consuete, e men che meno all’abuso di cerimonie, ricorrenze e commemorazioni di tutto, perché poi quel tutto diventa il nulla. Se alcune date, come a esempio il Giorno della memoria (27 gennaio), sono diventate patrimonio condiviso, il continuo proliferare di etichette per le più svariate occasioni e per le più incredibili motivazioni, ha il solo risultato di scorrere via come se non esistessero, o di far sorridere per la cervelloticità delle trovate.
Basta armarsi di santa pazienza e andare a spulciare su un elenco che diventa un calendario su cui si appuntano sacro e profano, serio e ridicolo, utile e inutile. Il 26 giugno, a esempio, dovremmo ricordare quella irrinunciabile conquista sociale che risponde al diritto di portare con sé e di tenere il cane in ufficio. L’elenco degli animali tra le giornate mondiali e internazionali (pare ci siano differenze tra le due tipologie) riempiono un atlante zoologico: alla tigre è stato assegnato il 29 giugno, all’elefante il 12 agosto, al rinoceronte il 22 settembre, mentre il 27 febbraio è dell’orso polare, il 23 marzo delle tartarughe, il 25 aprile dei pinguini, il 25 del tapiro (senza Valerio Staffelli), il 28 della salvaguardia delle rane. Se è in qualche modo spiegabile, per il retaggio della superstizione, che il gatto nero venga celebrato il 17 novembre, il povero felino indipendentemente dai colori si deve accontentare di un altro 17, a febbraio. Quanto al miglior amico dell’uomo, il cane, sia o meno in ufficio, il 26 agosto...
di Marco Patricelli
Per fortuna che telegiornali e giornali, quando hanno un buco in palinsesto o in pagina, qualche volta ci ricordano che esiste una giornata mondiale o internazionale dedicata a qualcosa che quasi tutti ignorano e che praticamente tutti non celebrano. È risaputo dalla notte dei tempi che non ci si appassiona alle cose consuete, e men che meno all’abuso di cerimonie, ricorrenze e commemorazioni di tutto, perché poi quel tutto diventa il nulla. Se alcune date, come a esempio il Giorno della memoria (27 gennaio), sono diventate patrimonio condiviso, il continuo proliferare di etichette per le più svariate occasioni e per le più incredibili motivazioni, ha il solo risultato di scorrere via come se non esistessero, o di far sorridere per la cervelloticità delle trovate.
Basta armarsi di santa pazienza e andare a spulciare su un elenco che diventa un calendario su cui si appuntano sacro e profano, serio e ridicolo, utile e inutile. Il 26 giugno, a esempio, dovremmo ricordare quella irrinunciabile conquista sociale che risponde al diritto di portare con sé e di tenere il cane in ufficio. L’elenco degli animali tra le giornate mondiali e internazionali (pare ci siano differenze tra le due tipologie) riempiono un atlante zoologico: alla tigre è stato assegnato il 29 giugno, all’elefante il 12 agosto, al rinoceronte il 22 settembre, mentre il 27 febbraio è dell’orso polare, il 23 marzo delle tartarughe, il 25 aprile dei pinguini, il 25 del tapiro (senza Valerio Staffelli), il 28 della salvaguardia delle rane. Se è in qualche modo spiegabile, per il retaggio della superstizione, che il gatto nero venga celebrato il 17 novembre, il povero felino indipendentemente dai colori si deve accontentare di un altro 17, a febbraio. Quanto al miglior amico dell’uomo, il cane, sia o meno in ufficio, il 26 agosto (ma dicono che nei mercati cinesi e coreani li celebrino in altro modo tutto l’anno), quelli specializzati nel soccorso il 26 aprile e gli amanti dei cani indistintamente festeggiano il 26 settembre, mentre coloro che combattono la rabbia si ritrovano invece il 28 settembre. Per tutti gli amanti di tutti gli animali c’è il 4 ottobre.
Chi guarda al cielo si tiene strette le giornate del 16 settembre riservato alla protezione della fascia di ozono, del 30 giugno per l’asteroid day e del 2 luglio dedicato addirittura agli Ufo che sono come l’araba fenice: che vi sia(n) ciascun lo dice, ove sia(n) nessun lo sa. Chi pensa alla terra ricorda che il 14 ottobre è il giorno contro l’incenerimento dei rifiuti, poi per gli altri 364 si penserà a come smaltirli, gli universalisti pensano l’1 settembre alla custodia del creato e l’11 luglio alle popolazioni della terra. E appunto per non smarrire la memoria, ecco tre giorni in variazione sul tema della schiavitù: 2 dicembre giornata mondiale per l’abolizione, 23 agosto commemorazione del commercio e della sua abolizione e 25 marzo in ricordo delle vittime. In diversi Paesi del mondo quello che per la civiltà occidentale è storia a certe latitudini è presente, sotto diverse forme, e non risulta affatto che certe giornate siano quindi internazionali. Hai voglia, quindi, a celebrare il 15 settembre nel segno della democrazia. E appunto risultano in contrasto alcune scelte su certe tematiche: il 25 novembre promuove l’eliminazione della violenza contro le donne, che non è purtroppo sconosciuta in Occidente ma è sistemica nei Paesi islamici, il 6 febbraio contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali femminili, praticata invece sempre nel nome dell’Islam. Ed ecco, infatti, il 1° febbraio dedicato al velo islamico, dal 2013. Esatto: a favore, perché secondo i promotori si parla troppo spesso di velo e e si confondono burqa, hijab o altri tipi di coperture per il viso femminile. Le donne, anche le femministe, da noi sono silenti, chissà perché. Come nessuno pare abbia mai protestato per la diversificazione tra il 20 giugno dedicato ai profughi, e il 18 dicembre ai migranti, senza nessuna previsione per i naufraghi nonostante l’ossessiva ricerca del politically correct cui niente è riservato, nonostante le giornate globali si ricordino il 31 luglio degli amministratori informatici di sistema, il 29 ottobre di internet, il 2 maggio dei blogger, il 31 marzo della necessità di fare il backup dei dati e il 17 luglio addirittura di porre sugli altari le emoji, le faccine di whatsapp.
Social, a volte, più forti della socialità e della società. Comunque sia, il 10 settembre è per la prevenzione del suicidio, il 10 ottobre per la salute mentale, il 24 ottobre per la polio (anche se dovrebbe essere contro…). Quanto al 17 ottobre, data scelta per l’eradicazione della povertà, qualcuno avvisi chi di dovere che l’allora vicepremier Gigino Di Maio annunciò dal balcone di averla già sconfitta con il reddito di cittadinanza, così come ha risolto i problemi di lavoro con i navigator che l’hanno trovato per i disoccupati, altro che 1° maggio. Da un balcone all’altro, l’8-9 maggio dovrebbe essere il giorno del Ricordo e della riconciliazione per coloro che hanno perso la Seconda guerra mondiale, tra cui l’Italia, ma pare che la data sia passata del tutto inosservata.
Altri appuntamenti in calendario hanno maggior appeal, con una variegata serie di sfumature, dalla più soft alla più hard. Il 30 luglio è la giornata dell’amicizia, il 21 settembre della gratitudine, il 7 ottobre del sorriso (con o senza sponsor di marchi di dentifrici e collutori), il 21 marzo della pace interiore. Per chi non ha raggiunto la pace dei sensi, il 13 aprile c'è la giornata internazionale del bacio e il 6 luglio la giornata mondiale del bacio: nonostante il doppio appuntamento, si tratta di acquerelli rispetto alle tinte forti del 22 dicembre – udite udite - Giornata mondiale dell’orgasmo dal 2006, e in occasione del solstizio d’inverno: nessuno ha mai saputo se si sia mai realizzato l’auspicato orgasmo collettivo a mezzanotte promosso dagli attivisti americani Paul Reffell e Donna Sheehan. Dagli imbarazzi dei puritani all’imbarazzo della scelta per chi preferisce i piaceri della tavola a quelli del talamo: il 25 ottobre suona l’inno alla pasta, il 5 febbraio è il Nutella day (dal 2007), il 17 marzo spetta alle torte, il 6 aprile carbonara day, il 17 gennaio festa della pizza italiana, il 19 maggio del whisky e il 28 degli hamburger. E per i vegani? Niente paura: c’è il 1° novembre.
Hanno davvero pensato a tutto e a tutti, alle persone e alle cose. E hanno pure pensato con un tocco di inventiva a un’autocelebrazione, tanto per non farsi mancare nulla, dedicando il 12 ottobre all’anniversario della Giornata mondiale del 2014. Sembrerebbe quasi una giocoleria, se essa non fosse già ricordata il 16 giugno.
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risolvere
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9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
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conseguenza di usi
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derivanti dalla
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10. Limitazione di responsabilità
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essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.