24 Novembre

C'era una volta il Covid. La vita dopo il virus di Wuhan

Il lockdown entrato di prepotenza nelle case sbarrate rivoluzionò anche il modo di pensare, oltre a quello di fare. Follie di una vicinissima preistoria. Cosa è rimasto? Niente

di Marco Patricelli

Non abbiamo mai saputo con certezza se la colpa del Covid 19 sia stata del serpente o del pipistrello, oppure del pipistrello che ha morso il serpente o del serpente che ha inghiottito il pipistrello prima di finire sui banchi del mercato di Wuhan. Non sappiamo neanche se la responsabilità del macello planetario sia solo di una bufala tirata fuori per coprire inconfessabili manipolazioni di virus in laboratorio sfuggiti al controllo degli scienziati e dei ricercatori cinesi. Ma sappiamo con certezza che il mondo costruito attorno alla paura è svaporato nell’euforia dello scampato pericolo, esorcizzato da una stagione della storia che doveva essere migliore e che non si è invece rivelata altra.

Niente di nuovo sotto al sole dell’umanità, che reagisce allo stesso modo a calamità cicliche. Il trapasso del primo millennio dell’era cristiana fu vissuto come il momento dell’apocalisse, tutti pregavano, tutti si battevano il petto per espiazione dei peccati, tutti giuravano la rettitudine in cambio della salvezza, terrena meglio ancora di eterna, poi la notte passò, tutto rimase come prima, e penitenze e rinunce fecero la fine dei riti spirituali e apotropaici. C’era un altro millennio di guerre e di catastrofi naturali e artificiali da far scorrere verso l’era atomica. Alla prossima. Nel 2012 non accadde nulla per avverare le previsioni catastrofiche dei Maya, le centurie di Nostradamus si interpretano al passato e non al futuro, tutte le sovrastrutture mentali e metariali anticovid sono finite in soffitta o in cantina, come ciarpame da cancellare dalla vista e dalla memoria. L’era delle mascherine dalle sigle incomprensibili e dei dippicciemme sgranati come il rosario serale dalla tv a segnale unificato è archeologia.

Tutto si consuma e si ricicla nel digestore della storia recente, perché ci fa apparire per quello che non vogliamo essere, con le debolezze da...


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