23 Luglio

Cercansi professionisti della politica

Nel governo si vede una differenza enorme: la Lega esprime una professionalità, il Movimento 5Stelle no. Fabrizio Cicchitto spiega perché il problema di oggi non è quello dei leader - che ci sono sempre stati - ma quello dei partiti che non sono partiti.

di Fabrizio Cicchitto

Non è affatto vero quello che ha spesso detto Berlusconi sui professionisti della politica. La politica è la professione più complessa e difficile che ci sia, che richiede nel contempo profonde conoscenze culturali di tipo interdisciplinari fra la storia e l’economia, una ferrea capacità organizzativa, un tatticismo combinato a cinismo, la capacità di cogliere l’attimo fuggente per avanzare o ritirarsi. A suo modo, proprio Berlusconi è stato un grande professionista della politica, con pregi grandi quanto i difetti, a cui ha aggiunto quel carisma o leadership che nessuna lettura di libri e nessun consigliere ti può dare, è una dote innata, come quella di Maradona nel fare il dribbling. Non a caso nel ’93-’94, con l’eccezione di pochissimi, dall’oggi al domani Berlusconi mise in campo dal nulla un partito con le seconde file di Publitalia.

Quando poi si accorse che costoro non reggevano il confronto con i professionisti della politica del PCI-PDS, vedi la sconfitta del 1996, Berlusconi mise insieme gli Urbani, Tremonti, Giuliano Ferrara, Antonio Martino, Marcello Dell’Utri, Gianni Letta e Fedele Confalonieri con i professionisti della politica provenienti dalla distruzione della DC, del PSI, dei partiti laici e con professori del calibro di Lucio Colletti, Piero Melograni, Francesco Forte. Lo spessore di una forza politica è sempre dovuto a questa combinazione di elementi costituiti dal leader nelle sue varie accezioni e da un forte gruppo dirigente.

Il leader c’è sempre stato, anche quando i partiti erano “spessi” per ideologie, cultura, riferimenti internazionali, radicamento sul territorio: cosa sono stati se non dei leader politico-mediatici prima De Gasperi, Togliatti, Nenni e poi Craxi, Berlinguer, Moro e De Mita? Poi col passar del tempo in seguito prima al crollo del comunismo in Europa, poi a Mani Pulite, i partiti sono diventati sempre più esangui e i leader...


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