20 Settembre

Chimica del Pd. Prima fusione, poi scissione a freddo

Un partito nato nel gelo. Renzi non ama le correnti, ma le scosse. La sinistra si volta indietro, il centro si svuota e non si riempie, la destra non si evolve. Un viaggio di Marco Patricelli che parte dallo scisma dell'ex segretario

di Marco Patricelli

Non ama le correnti, ma le scosse sì. Matteo Renzi è uno che piega le parole alle idee e le idee ai desideri, per poi crederci e cercare di convincere tutti gli altri che ha ragione lui. In questo, per la verità, è in buona compagnia. Voleva cambiare l’Italia, poi il mondo ( ipse dixit), ma ha finito col cambiare il suo microcosmo a immagine e somiglianza, a  partire dalla filosofia identitaria del Pd. Una casa grande, ampliata con sottotetti e seminterrati, mansarde e garages durante l’era renziana, poi diventata troppo piccola e con mura troppo grosse, soprattutto dal lato sinistro. Nessun divorzio politico è stato più annunciato di questo, e la vera sorpresa è che qualcuno si sorprende dei tempi e dei modi. Diavolaccio d’un Renzi, fintamente appollaiato sul semplice scanno di senatore, pronto ad artigliare e a sparigliare le carte col mestiere di consumato condor, implacabile nella picchiata quando la preda è facile facile e gli altri cacciatori  neanche l’hanno individuata. È stato lui a mettere all’angolo il “suo” segretario Nicola Zingaretti con lo spalancamento delle porte a quel M5S cui aveva sbarrato il passo condannandolo al governo con Salvini; finiti i popcorn, ha lanciato la ciambella di salvataggio a Conte immedesimato nel ruolo di statista e ai grillini convinti di essere i rivoluzionari per eccellenza, per poi mettere in croce l’ormai suo ex segretario Zingaretti svuotandogli una parte del partito e una consistente fetta di presenza parlamentare, con cui conta di pesare non poco nel presente e nel futuro.

Nella casa Pd piena di spifferi, il soffio renziano è una specie di imperscrutabile uragano. Renzi e i suoi sono fuori del partito ma dentro il governo, a favore del governo ma contro il Pd, schierati da una parte e pronti a crearne un’altra,...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play