12 Gennaio
Cinque scenari e due varianti per il Quirinale
La corsa al Colle è in stallo, i partiti non hanno un candidato comune, tra destra e sinistra c'è un problema: Berlusconi. Il Cav, Draghi e gli altri, il rompicapo dell'elezione del Capo dello Stato e un attore che prima o poi dirà la sua, i mercati. Coronavirus, basta bollettino dei contagi. Fauci: Omicron troverà tutti e sarà normale. Un giorno di scuola in Italia. David Sassoli e la Vigna del Signore
Che succede? La realtà è puntuale, inesorabile, onesta. I lettori di List conoscono il tema perché qui si è posto il problema fin dall'inizio della pandemia: l'ossessione del bollettino dei contagi come nuovo mantra dell'informazione e deformazione della realtà, la strategia politica dell'isolamento (e della paura) che deriva da una forma mentis chiusa e non aperta, ferma alla contabilità virologica e completamente disattenta alla salute mentale ed economica della popolazione.
Deve finire, prima che sia troppo tardi, la perenne emergenza che consolida rendite di potere, fa crescere il debito pubblico a dismisura e protegge chi non lavora, scaricando tutto il peso della crisi sui ceti produttivi. Alla fine, tutto torna, le pedine della scacchiera stanno andando a dama, è dovuta arrivare la variante Omicron per far capire alle classi dirigenti (forse, perché significa rimettersi in gioco) che così si va a sbattere, che non ci sono le condizioni per continuare a dipingere la fine del mondo e che la fine del mondo semmai arriverà proprio con questa idea di alienare gli individui, separarli, metterli in gabbia, allevarli come polli in batteria, perduti nel metaverso di Zuckerberg.
Tutto questo, in una maniera o nell'altra, sarà chiuso dalla storia. Si tratta solo di capire se con un grande bagliore, un'esplosione finale e l'affondamento dell'illusione della società asettica con l'apertura di una fase post-tutto da Mad Max o il colpo di scena con l'happy end, una virata all'ultimo minuto per evitare l'iceberg. Facciamo il nostro giro turistico sul Titanic. Seguite il titolare di List.
01
Tracciamento, contagi, bollettino. Dopo Sanchez, si svegliano tutti
Il primo a parlare chiaro in Europa è stato Pedro Sanchez, ha chiesto il cambio del monitoraggio dei dati, il trattamento del Covid come un'influenza. La contagiosità di Omicron è un fatto ineludibile, la sua bassa letalità è...
Che succede? La realtà è puntuale, inesorabile, onesta. I lettori di List conoscono il tema perché qui si è posto il problema fin dall'inizio della pandemia: l'ossessione del bollettino dei contagi come nuovo mantra dell'informazione e deformazione della realtà, la strategia politica dell'isolamento (e della paura) che deriva da una forma mentis chiusa e non aperta, ferma alla contabilità virologica e completamente disattenta alla salute mentale ed economica della popolazione.
Deve finire, prima che sia troppo tardi, la perenne emergenza che consolida rendite di potere, fa crescere il debito pubblico a dismisura e protegge chi non lavora, scaricando tutto il peso della crisi sui ceti produttivi. Alla fine, tutto torna, le pedine della scacchiera stanno andando a dama, è dovuta arrivare la variante Omicron per far capire alle classi dirigenti (forse, perché significa rimettersi in gioco) che così si va a sbattere, che non ci sono le condizioni per continuare a dipingere la fine del mondo e che la fine del mondo semmai arriverà proprio con questa idea di alienare gli individui, separarli, metterli in gabbia, allevarli come polli in batteria, perduti nel metaverso di Zuckerberg.
Tutto questo, in una maniera o nell'altra, sarà chiuso dalla storia. Si tratta solo di capire se con un grande bagliore, un'esplosione finale e l'affondamento dell'illusione della società asettica con l'apertura di una fase post-tutto da Mad Max o il colpo di scena con l'happy end, una virata all'ultimo minuto per evitare l'iceberg. Facciamo il nostro giro turistico sul Titanic. Seguite il titolare di List.
01
Tracciamento, contagi, bollettino. Dopo Sanchez, si svegliano tutti
Il primo a parlare chiaro in Europa è stato Pedro Sanchez, ha chiesto il cambio del monitoraggio dei dati, il trattamento del Covid come un'influenza. La contagiosità di Omicron è un fatto ineludibile, la sua bassa letalità è davanti a tutti, le regole sull'isolamento sono ancora un problema (nonostante le riforme sulle quarantene), il ricorso allo smartworking sta di nuovo uccidendo le città e innescando un forte rallentamento dell'economia.
Sanchez (un socialista e europeista, non un sovranista) ha fatto da apripista, così nel Comitato tecnico scientifico italiano si è aperto (in mitico ritardo sulla realtà, dopo danni incalcolabili che ci trascineremo per anni) un dibattito sulla pubblicazione giornaliera dei dati, dunque, in effetti, pare, forse, sembra, diremmo che è il caso di smetterla con questo bollettino di contagi e morti che con Omicron è diventato un equivoco, confonde sulla reale situazione, innesca uno stato ansiogeno e... distrugge l'informazione. Il giornalismo ridotto al bollettino del Covid, che ignora completamente tutto il resto (la crisi tra Nato e Russia sparita dalle prime pagine di quel che resta dei quotidiani italiani), che non vede il sisma in corso dello scenario geopolitico (di cui il Covid è un acceleratore), che non capisce come lo smartworking sia la morte delle relazioni sociali, la zombificazione dell'uomo, lo spegnimento dei centri urbani.
02
Un grande malato, l'informazione
Per le aziende editoriali è la distruzione della cronaca (siamo alla teoria e alla pratica del giornalista che "lavora da casa", non del reporter che va sul posto, vede e racconta sul taccuino, siamo dunque alla fine del mestiere, perché le case editrici così chiudono), naturalmente questo è lo scenario perfetto per la politica che "distanzia" i reporter (hanno vietato di nuovo l'ingresso in Transatlantico ai giornalisti parlamentari e ci sarà l'elezione del Presidente della Repubblica, dettagli ma domina la "sicurezza sanitaria", come se non fosse efficace il sistema di controllo con le attuali misure preventive varate dal Parlamento! surreale). Così siamo finiti (non tutti, per fortuna) ai numeri sparati per fare un titolo, senza spiegarli, senza mai dire quanti sono i guariti, senza mai fare un confronto con l'anno precedente, senza guardare alla disponibilità reale di terapie intensive, senza fare il rapporto tra numero di contagiati e mortalità (tra l'altro un dato irreale, sottostimato, perché legato al numero dei tamponi, cioè qualcosa di volatile, incerto, che dipende dalla volontà del soggetto malato - spesso immaginario - e dalle condizioni storiche, pensate al surreale boom dei tamponi di questi giorni, in gran parte inutili), senza mai dire l'età dei morti, la presenza di altre patologie gravi che di solito sono la vera causa del decesso, il quadro clinico generale.
La morte è un fatto naturale, ineludibile, la quotidianità fin dall'alba della storia dell'umanità, ma in questa vicenda sono tutti morti per Covid, abbiamo assistito alla sparizione dall'impaginato di malattie letali come il cancro, il diabete, l'ipertensione, la malaria (prima causa di morte nei paesi poveri), la cancellazione dell'emergenza alimentare nel mondo. Tutto è stato ridotto al bollettino che durante il governo Conte veniva addirittura commentato in diretta da vari soggetti, un talk show della decadenza. Eppure, mai come in questa fase storica, è apparso chiaro quanto sia importante avere un giornalismo forte, che verifica le notizie, contrasta l'eruzione globale di fake news.
***
E poi c'è la scuola offesa, la scuola chiusa, la scuola abbandonata, la scuola tenuta in piedi da un coraggioso manipolo di insegnanti, la scuola dei presidi che hanno lavorato per tenerla aperta, la scuola meraviglioso luogo d'infanzia, la scuola del sogno, la scuola che mi ha dato tutto, la scuola dei miei ricordi più belli, la scuola che è stata felicità, la scuola che profuma di libri, lapis, gomma, inchiostro, la scuola dei miei amici, la scuola del primo amore, la scuola dove tutto era possibile, il primo giorno di scuola. L'officina del sapere dei nostri figli, ridotta a questo...
03
La scuola oggi
Quello che segue è il quadro veritiero di quel che accade tutti i giorni nelle scuole d'Italia. Gira nelle chat dei docenti, non ha bisogno di commenti.

Buongiorno ragazzi! Come sono andate le vacanz..."
"Prof! Ho la giustifica del pullman!"
"Sì, vieni, portamela, intanto mi collego e vediamo se i vostri compagni sono connessi..."
"Prof! Cosino dice che si collega fra dieci minuti, che ha acceso il pc e gli è partito l'aggiornamento!"
"Seee, sarà al cesso..."
"Ragazzi!"
"In bagno".
"Prof! Ma i compiti per oggi? Li raccoglie?"
"Ecco, a questo proposito, visto che alcuni vostri compagni ci seguono da casa..."
"...brzzzz....crtsnzkkfhk.....prof...mi sente?"
"Sì, caro, benvenuto. Stavo dicendo. Visto che alcuni di voi sono in dad..."
"La vedo ma non la sento! Si è smutata?!"
"Sì, ho il microfono acceso...aspetta...e se alzo qui?"
"Ok, prof. Ah, prof, Cosino ha detto di dirle che si collega fra dieci minuti perché..."
"Sì, grazie, gli è partito l'aggiornamento, va bene. Comunque, i compiti. Se poteste caricarmeli sulla piattaforma, così almeno li ho tutti in un posto solo!"
"Prof, ma io ho perso la password!"
"Eh, non so che dirti. Fattela rigenerare dal prof Informatico, sarà deliziato".
"Prof, io sto cercando di caricarli ma mi dice formato non supportato, posso darle il quaderno?"
"Sì, tu dammi il quaderno, tanto sei qui. Adesso, dunque. Riprendiamo l'argomento che avevamo lasciato in sospeso...".
"Prof, è frizzata".
"Non ti perdi niente, son sempre io. Ascolta. Prendiamo il testo che stavamo analizzando...".
"Prof? Ma storia o italiano?"
"Italiano. Dicevo, se prendete...".
"Prof, mi scusi, buongiorno. Mi hanno fermato sotto in bidelleria perché si erano scaricate le pile al coso della temperatura e non riuscivano a misurarmela. Mi ha segnato sul registro ritardo breve?".
"No, siediti. E metti bene la mascherina. Stavo appunto cominciando ad analizzare...".
"...bshtrezzz....hjgsfrhteh....prof?...mi sente? Sono Cosino!".
"Ciao eccoti!".
"Eeeeeeehhh! Bella fra'!!! Prof, ce lo fa salutare?! Ci hai tirato pacco a Capodanno, fra'!!!".
"Ssssssstt, zitti che non sento!".
"Scusi, prof, non riuscivo a connettermi perché...".
"Ti è partito l'aggiornamento, va bene. Prendi italiano".
"Correggiamo il compito?".
"No, ho chiesto se per favore me lo potete caricare sulla piattaforma".
"Che piattaforma?".
"Quella che stai usando adesso".
"Ma io non ho la password".
"Ma se sei dentro".
"Ah, vero".
"Basta, adesso. Questa mattina voglio analizzare con voi...".
Toc toc toc.
"Prof, scusi se la interrompo, mi hanno detto di portarle il foglio della supplenza alla terza ora che manca il collega".
"Sì, grazie. Lasci la porta aperta che così circola l'aria... Allora. I temi principali intorno a cui l'opera è imperniata...".
"Prof? Ha mandato un messaggio Lupino che stamattina non si connette proprio, che deve andare a fare il tampone".
...
"Ragazzi, sinceramente. Ditemi perché faccio questo lavoro".
"Per lo stipendio, prof. O perché siamo bellissimi".
"Deve essere per lo stipendio, certo".
04
Fauci: Omicron troverà tutti, convivere con il virus sarà normale

Anthony Fauci, il "Virologo in Chief" della Casa Bianca (qui sopra, nella foto Epa), ieri ha detto candidamente come stanno le cose: "Omicron ha un livello molto alto di trasmissibilità e alla fine 'trovera'' proprio tutti. Anche i vaccinati e chi ha preso la terza dose". Ma "non finiranno in ospedale e non moriranno" grazie al vaccino. Il problema sarà dei non vaccinati, per gli altri sarà "normale" convivere con il virus. È ora che questa normalità diventi un fatto anche per la politica, in fretta: perché il mondo con le porte chiuse, le società con i garantiti da una parte e i non protetti allo sbando dall'altra, finiscono poi nel caos, il 2021 è stato un anno di rilancio, non si torna indietro. Si cambi strada, prima che sia troppo tardi.
05
La corsa al Colle. Cinque scenari e due varianti

L’aereo del Parlamento con destinazione Quirinale è in pista, con i motori accesi ma ancora non decolla, sta rullando sull’asfalto senza meta, tutti sono a bordo, nessuno può scendere, alla cloche non c’è nessuno.
Quando scrissi che bisognava tenere in considerazione il fattore Berlusconi nell’elezione del Presidente della Repubblica qualcuno pensò che avessi bevuto troppi Gin Martini. Bene, il primo voto del Parlamento è previsto per il 24 gennaio, mentre scrivo il calendario segna 11 gennaio e Berlusconi è il grande ostacolo che è comparso nel voto per il nuovo Capo dello Stato.
Vuole balzare lui, Berlusconi, sul Colle e non sembra intenzionato a liberare la pista. Non è una candidatura seria? Dopo trent’anni, ancora c’è chi non ha capito come si muove il Cavaliere, quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze. Enrico Letta, segretario del Partito democratico, poco fa ha fatto una rivelazione: “La candidatura di Berlusconi è lì ed è seria, ho notizia anche di parlamentari iscritti al nostro gruppo che hanno ricevuto una telefonata da Berlusconi. Non mi sembra una vicenda chiusa”. Berlusconi chiama gli avversari politici per costruire il consenso sul suo nome, evidentemente non sono poi così tanto nemici, di certo lui non li considera tali.
Letta (Enrico) ha ragione, la vicenda non è chiusa, è apertissima. Berlusconi ha fatto sapere l’altro ieri che nel caso di elezione di Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica Forza Italia uscirà dalla maggioranza. Berlusconi per la prima volta da molto tempo ha commesso un errore, cerca di inchiodare Draghi a Palazzo Chigi (il quale non sembra tipo da farsi inchiodare) ma si tratta di una mossa scomposta, non si negozia mai scoprendo tutto l’arsenale balistico, anche perché di solito poi parte la contraerea, in ogni caso la storia è alla nitroglicerina.
Il segretario del Pd di fronte allo stallo (che per ora conviene ai dem e ai Cinque Stelle, poi vedremo perché) chiede a Salvini e Meloni di archiviare la pratica del Cav, perché "il negoziato non decolla finché c’è questa vicenda sul tavolo, Salvini e Meloni restano fermi a 15 anni fa, hanno passato tutta questa legislatura come se Berlusconi non ci fosse e ora tornano sotto Berlusconi". Sotto o sopra, ha poca importanza, il problema è che “Silvio c’è” (senza meno male) e in un Parlamento balcanizzato, con la paura a manetta di andare al voto, Berlusconi gioca le sue carte, telefona, incontra, sonda, suggerisce, pesa, scarta, mette in fila i numeri sul pallottoliere e... ci crede, la convinzione di raggiungere un obiettivo in politica è una molla spesso decisiva, anche quando sembra tutto irreale (e surreale). Molti su questo scenario continuano a ironizzare, non sanno a che stadio è arrivata politica italiana, pensano che sia solo un bizzarro capitolo di un carnevale anticipato, ma non lo è affatto, è la realtà.
Il candidato naturale al Colle, Mario Draghi, per ora non ha i voti (ma la sua candidatura è anche quella più forte), il suo problema è palese, finché c’è Berlusconi sulla strada del Quirinale per chiunque l’impresa è impossibile. Il Cav giocherà a bruciare tutti i candidati per arrivare a piazzare la zampata alla quarta votazione, con il quorum più basso, i parlamentari sfiniti. Possibile? Non è un percorso dritto, siamo di fronte alla Parigi-Dakar della politica.
Sul tavolo ci sono cinque scenari e due varianti degni dell’attenzione del Cts:
1. Il Big Bang. Si arriva alla quarta votazione e Berlusconi viene eletto Presidente della Repubblica con un colpo che non può essere definito a sorpresa, visto che tutti sanno che la macchina di Arcore è in movimento - (conseguenza politica: cade il governo, il Pd non regge una situazione in cui Berlusconi è il Presidente della Repubblica);
2. Cavaliere ko, entra Draghi e vince. Berlusconi viene bruciato ai nastri di partenza, lascia il campo libero a Draghi che si presenta e viene eletto Presidente con un voto ampio del Parlamento - (conseguenza politica: vince chi avanza la candidatura di Draghi al momento giusto e lavora dietro le quinte per costruire il prossimo governo);
3. A destra c’è un posto. Il centrodestra presenta un candidato al Colle e lo elegge con i suoi voti e quelli aggiuntivi di una parte dei Cinque Stelle e della sinistra - (conseguenza politica: si squaglia la maggioranza, il governo va a casa, si vota).
Quest’ultimo scenario - siamo in piena pandemia - presenta due varianti:
- Variante Alfa. Il centrodestra presenta un candidato al Colle con Forza Italia e fa centro con l’apporto dei transfughi del gruppo misto e una manciata di voti coperti della sinistra - (conseguenza politica: evapora il governo);
- Variante Beta. Il centrodestra presenta un candidato al Colle senza Forza Italia, ma trova i voti che mancano per farlo passare nel centrosinistra - (conseguenza politica: va a carte quarantotto l’alleanza a destra);
Tra le due varianti, la più probabile è la seconda e la ragione per sostenerlo per ora è solida: Silvio Berlusconi non farà mai passare un candidato del centrodestra che non sia Berlusconi Silvio. Mal di testa? Non è finita, andiamo avanti con gli scenari.
4. Vince la sinistra (e anche il Cav). Il centrosinistra presenta un suo nome e con un gioco di alleanze con la destra (vedere alla voce Berlusconi, tessitore Gianni Letta) coperte dal voto segreto riesce a far passare il suo candidato - (conseguenza politica: il pacco fa saltare il patto a destra, si rimescola la maggioranza).
5. Votano i mercati. La situazione resta in stallo e si fa caotica, i mercati decidono di suonare la campana, lo spread vola, la ricreazione è finita, il Parlamento s’incarta e precipita nel panico, i leader corrono al Quirinale per pregare Mattarella, dal catafalco di Montecitorio esce la riconferma della coppia Mattarella-Draghi - (conseguenza politica: vittoria del centrosinistra, sconfitta di Salvini e Meloni, Berlusconi soddisfatto).
Tra i cinque scenari e le due varianti, quest’ultimo sta cominciando a (ri)sollevarsi come un soufflé, è in forno. In un paese normale, a Costituzione vigente, non si potrebbe sostenere una soluzione simile, perché Mattarella ha già detto che non è disposto a fare il bis, perché un Parlamento che per due volte di fila non elegge il Presidente conclama la sua crisi irreversibile, ma proprio ieri i Cinque Stelle hanno detto che bisogna puntare alla rielezione di Mattarella, mentre il segretario del Pd pur esprimendo rispetto per la posizione espressa dal Capo dello Stato ha chiarito che per lui Mattarella domani potrebbe fare tutto. Cosa manca allora? Il cibo è in pentola, bisogna che prenda fuoco la cucina. Senza un'altra soluzione, l'incendio sarà appiccato dai mercati.
06
David Sassoli. 1956-2022
Palazzo del Quirinale, 28 aprile 1992, un gruppo di cronisti attende l’uscita del Capo dello Stato, ultimo giorno della presidenza di Francesco Cossiga. Fu in quell’occasione, trent’anni fa, che incontrai per la prima volta David Sassoli. “Semo der tiggitrè” disse spalancando un sorriso. Lo guardai e commentai: “Ah, sei del Curzistan”. Sassoli era già in carriera, scafato, lesto di penna e macchina da presa, giovane talento in un telegiornale orchestrato da Sandro Curzi, io ero fermo in pista a fare rifornimento di vita, in attesa di decollo. Jeans, camicia, giacca cravatta, scarpe comode, la divisa del cronista, con certe sagome non ti puoi sbagliare, sai cosa fanno prima che lo dichiarino.
Sassoli anche quando scelse la via della politica rimase nell’anima un reporter. La politica per lui era un modo di servire, una declinazione diversa di quello che aveva cercato fin dai suoi primi passi, i fatti, una verità senza ricami retorici. Il magma della cronaca, il taccuino con gli appunti, la telecamera che entra in scena e svela l’istante che scappa, la parola e l’immagine che parla senza bisogno di commento. Fu di sinistra, fu un militante appassionato, la via dell’impegno nelle istituzioni per lui fu una scelta normale, non pensava affatto di aver cambiato mestiere, lo faceva solo in un’altra forma, la politica che s’ingrossava nelle sue vene e sfavillava nei suoi occhi chiari quando pensava agli ultimi.
“Ti piacciono i fiori?”. “Sì, i tulipani, le rose, le margherite, i fiorellini di cui non conosco il nome che screziano i prati”. Se ami i fiori, molti universi si schiudono come boccioli davanti a te. Sassoli amava i fiori, non aveva bisogno del passaporto “green” che ora ogni figura politica deve esibire per potersi definire con le carte in regola, Sassoli piantava alberi quando gran parte degli altri li ignorava, David li curava, cercava, carezzava, sentiva i battiti tra le fronde, il suo umanesimo era la “cura”, parola latina ricca di humus, la premura, la crescita, l’anima attiva, l’acqua per i fiori che non fa inaridire l’amore, il domani costruito giorno per giorno.

Tempo fa, poco prima della sua elezione alla presidenza del Parlamento europeo, ci ritrovammo a chiacchierare sullo stato della politica italiana, sui partiti, sulla classe dirigente del paese. Era uno di quei rari momenti in cui puoi parlare senza essere interrotto da nessuno, due viandanti pronti a raccontarsi nel bene e nel male, lui con la sua bionda, io con il mio toscano, un cazzeggio tra nuvole di fumo. Sassoli aveva le sue idee sul progresso, sul Partito democratico, sul funzionamento delle istituzioni e sull’alternanza. Era inquieto, perché sapeva dove si nascondeva il limite e dove non c’era un’idea, era contrariato dal vivacchiare del partito in quella caotica galassia che è la sinistra italiana (speculare a quella pazza della destra), inquadrava Montecitorio di fronte a noi con il guizzo di un dardo, ma più di tutto mi rimase impressa ancora una volta la sua calma solare - lo stesso sorriso che aveva quel giorno in piazza del Quirinale, il ragazzo di quei tempi - non era stato consumato dal cinismo, era un uomo che conosceva bene i meccanismi spietati del Palazzo, la naturale tendenza del potere a farsi dispotico se non incontra ostacoli, ma pensava che alla fine se ne potesse sempre cavar fuori qualcosa di buono.
Con questa idea in testa, Sassoli affrontò la sua avventura politica, un prolungamento del primo amore, il giornalismo. L’adesione al Pd fu per lui un fatto naturale, era la sintesi della tradizione di due grandi famiglie politiche, la cultura cattolica della Dc e la sinistra post-comunista condotta dalla storia verso il socialismo europeo, la candidatura al Parlamento europeo, la corsa al Campidoglio con la sconfitta nelle primarie del Pd (le sconfitte servono, rendono più forti), il colpo di biliardo della presidenza dell’assemblea di Strasburgo e l’impegno per un’Europa fondata sulla cultura umanista, con radici solide, il nutrimento della storia antica (“la Roma di Cesare”) che Sassoli coltivava come il suo giardino. Era gentile, ma inflessibile sui suoi principi, non un dogmatico, era pronto all'ascolto, lo sollecitava, gli serviva perché la sua chiesa non era quella dell'utopia senz'anima. È stato presidente del Parlamento europeo in un momento durissimo, con la pandemia, la fine reale dell'ordine di Yalta e nello stesso tempo con un ritorno del Novecento di ferro e fuoco, il gelo tra la Russia e l'Occidente, l'ascesa irresistibile della Cina, il rapporto pieno di illusioni con gli Stati Uniti che sono tornati America First, la complessa ricostruzione di un'idea di Europa. Riconobbe il dramma storico, provò a dargli un senso.
Il cattolicesimo plasmò la sua idea di sinistra, in un’epoca furiosamente atea, iconoclasta, intrisa di manicheismo, Sassoli ricordava la lezione trasformatrice di Thomas Merton, le pagine de “La montagna dalle sette balze”, il romanzo di (tras)formazione di un uomo che attraversa la sua storia come una freccia, conosce il peccato, si tuffa nella mondanità, abbraccia la rivoluzione comunista e la lascia perché coltivata e tradita nell'illusione, fino allo smarrimento e al ritrovamento di se stesso nell’abbraccio di Dio, nella vita del monaco trappista che traccerà la strada con gli esercizi spirituali di un Sant'Agostino contemporaneo.
La cifra di David Sassoli è stata visibile e invisibile, ha custodito l'anima, un segreto tra i fili d'erba, i petali e la meditazione, un sorriso, una battuta, la consapevolezza che un giorno questa avventura sarebbe finita e ricominciata qui, sui prati, sulla terra, tra le pagine dei libri, con la scrittura e la potatura, un ultimo lungo viaggio nella Vigna del Signore. È finita in una maniera imprevista, dolorosa, troppo presto e troppo tardi. David Sassoli ha fatto la sua strada, era un credente, nella sua vita ha dato molto a Cesare, ora è tornato a Dio.
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1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.