23 Novembre

Conte: il no alla Commissione e il prossimo negoziato

Documento. Lo scontro tra Unione europea e Italia sul bilancio. L'intervento del Presidente del Consiglio in Parlamento: "Accelerazione degli investimenti, sblocco dei cantieri fermi, semplificazione, ci sarà un decreto legge. Le raccomandazioni della Commissione sono incompatibili con il ciclo economico". Sabato la cena tra il premier e Juncker

L'Italia e la Commissione Ue hanno ingaggiato un confronto duro sul bilancio, finora l'esito è stato negativo, le parti si sono viste, ma mai realmente incontrate. Con il rigetto della manovra da parte dell'Ue entriamo in una seconda fase di questa storia. Commissione e governo hanno dichiarato entrambi di essere aperti al dialogo, di essere pronti a trovare una soluzione, ma come? Sabato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà a cena a Bruxelles con il Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Ieri Conte ha dato la sua informativa urgente in Parlamento sul tema, ecco il testo integrale del suo intervento a Montecitorio.

di Giuseppe Conte

"Signor Presidente, gentili deputate e deputati, mi riferisco agli ultimi eventi. L'Italia, in data 13 novembre, ha inviato il documento programmatico di bilancio rivisto, che è stato oggetto di valutazione nella riunione del collegio dei commissari del 21 novembre. L'opinione espressa dalla Commissione, in quest'ultima occasione, è un giudizio sulla conformità del documento programmatico di bilancio al braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita. Il braccio preventivo prevede che un Paese con un rapporto tra debito e PIL superiore al 60 per cento debba migliorare il suo saldo strutturale di una percentuale superiore allo 0,5 per cento del PIL quando l'economia è in condizioni cicliche normali. Pertanto, la piena conformità avrebbe richiesto all'Italia un aggiustamento dello 0,6 per cento del PIL del suo saldo strutturale.

Il 13 luglio 2018 l'Eurogruppo aveva raccomandato all'Italia per l'anno a venire, il 2019, un miglioramento del saldo dello 0,6 per cento del PIL, contenendo la crescita della spesa netta primaria entro lo 0,1 per cento. Secondo l'opinione della Commissione, il documento programmatico di bilancio rivisto prevede, invece, un deterioramento del saldo strutturale dello 0,9 per cento nel 2019, allontanando il Paese dal conseguimento dell'obiettivo di medio termine,...


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