6 Ottobre
Conte, Renzi e la guerra delle spie d'America
Il leader di Italia Viva all'attacco sulla delega del premier sui servizi segreti: "Gli suggerisco di nominare un professionista". La missione di William Barr a Roma a Ferragosto, i nostri 007, il ruolo del presidente del Consiglio. La storia, le carte, le ombre del Russiagate, Palazzo Chigi e la Casa Bianca
Controintelligence. L'amministrazione Trump sta indagando sull'origine del Russiagate. Da dove è partita l'inchiesta dell'Fbi che voleva incriminare Trump per collusione con la Russia? Quali nazioni straniere e governi si sono prestati a dare una mano a confezionare storie e dossier falsi contro il candidato Trump? L'inchiesta di Robert Mueller su presidente degli Stati Uniti dopo 22 mesi di indagini, 8 milioni di dollari spesi e una caccia all'uomo condotta con ogni mezzo alla fine è naufragata nel nulla. Ma da quel momento è cominciata un'altra indagine che non fa squillare i titoli dei giornali per il semplice motivo che è scomoda per chi ha dato fiato alle trombe del Russiagate.
Che indagine? Quella che William Barr, il procuratore generale degli Stati Uniti, annunciò nell'aprile scorso, contestualmente alla chiusura del Russiagate: "Bisogna indagare sull'origine dell'inchiesta". E così Barr in persona si è messo a capo dell'indagine, ha preso la valigia e cominciato il tour delle capitali estere (Italia, Regno Unito, Australia e Ucraina). Fare tappa a Roma per lui è obbligatorio, un paio di fatti citati nel rapporto Mueller si sono consumati o sono transitati a Roma. Nel glossario del Russiagate, appendice B del dossier di Mueller, l'episodio italiano è questo:

Bisogna ricordare che tutta l'indagine traballa fin dall'inizio perché è basata su due pilastri al wafer: il dossier su Trump che viene dalla Russia con amore, confezionato dall'ex spia di Sua Maestà, Christopher Steele, dossier completamente falso; le instabili dichiarazioni di un personaggio a dir poco opaco e di terza fila che collaborò con l'entourage della campagna presidenziale di Trump da marzo a ottobre 2016, George Papadopoulos, che fu introdotto nella Link Campus di Roma per incontrare un personaggio, un professore maltese di nome Joseph Mifsud, che allora collaborava con l'ateneo. Mifsud gli promise informazioni su un dossier contro la Clinton di cui i suoi amici russi erano...
Controintelligence. L'amministrazione Trump sta indagando sull'origine del Russiagate. Da dove è partita l'inchiesta dell'Fbi che voleva incriminare Trump per collusione con la Russia? Quali nazioni straniere e governi si sono prestati a dare una mano a confezionare storie e dossier falsi contro il candidato Trump? L'inchiesta di Robert Mueller su presidente degli Stati Uniti dopo 22 mesi di indagini, 8 milioni di dollari spesi e una caccia all'uomo condotta con ogni mezzo alla fine è naufragata nel nulla. Ma da quel momento è cominciata un'altra indagine che non fa squillare i titoli dei giornali per il semplice motivo che è scomoda per chi ha dato fiato alle trombe del Russiagate.
Che indagine? Quella che William Barr, il procuratore generale degli Stati Uniti, annunciò nell'aprile scorso, contestualmente alla chiusura del Russiagate: "Bisogna indagare sull'origine dell'inchiesta". E così Barr in persona si è messo a capo dell'indagine, ha preso la valigia e cominciato il tour delle capitali estere (Italia, Regno Unito, Australia e Ucraina). Fare tappa a Roma per lui è obbligatorio, un paio di fatti citati nel rapporto Mueller si sono consumati o sono transitati a Roma. Nel glossario del Russiagate, appendice B del dossier di Mueller, l'episodio italiano è questo:

Bisogna ricordare che tutta l'indagine traballa fin dall'inizio perché è basata su due pilastri al wafer: il dossier su Trump che viene dalla Russia con amore, confezionato dall'ex spia di Sua Maestà, Christopher Steele, dossier completamente falso; le instabili dichiarazioni di un personaggio a dir poco opaco e di terza fila che collaborò con l'entourage della campagna presidenziale di Trump da marzo a ottobre 2016, George Papadopoulos, che fu introdotto nella Link Campus di Roma per incontrare un personaggio, un professore maltese di nome Joseph Mifsud, che allora collaborava con l'ateneo. Mifsud gli promise informazioni su un dossier contro la Clinton di cui i suoi amici russi erano a conoscenza. E Papadopoulos cercò in quei mesi di combinare un incontro tra vari personaggi russi e lo staff della campagna di Trump. Il suo piano non riuscì, alla luce delle cose che oggi sappiamo, sarebbe stato sufficiente un incontro tra Trump e qualche personaggio collegato al Cremlino per provocare il Big Bang, il deragliamento della presidenza americana. Non è avvenuto. E la storia ha preso un'altra piega.
La storia comincia a pagina 80 del report sul Russiagate. E tutto è talmente fumoso che solo un allocco poteva cascarci. E infatti Papadopoulos ci casca, serve un avventuriero come lui per portare a termine il lavoro, mettere Trump in contatto con una fonte radioattiva, dalla Russia con amore. Papadopoulos ci prova in vario modo, cerca il contatto direttamente con lo staff di Trump, ma viene respinto e così entra nel giro dei Repubblicani facendo da consulente del candidato Ben Carson (fino al febbraio del 2016), poi si trasferisce a Londra e da là contatta i responsabili della campagna di Trump (Corey Lewandowski via Linkedin e Michael Glassner via email) e si (ri)propone come consulente per la politica estera. Glassner passa il nome di Papadopoulos a Joy Lutes che fa una ricerca su Internet, vede che ha collaborato con un think tank autorevole, l'Hudson Institute, lo mette in contatto con un altro esponente dello staff di Trump, Sam Clovis, i due si parlano al telefono e il 6 marzo del 2016 Papadopoulos entra nella campagna presidenziale di Trump come consulente per la politica estera.
Una settimana dopo Papadopoulos va a Roma, è un viaggio di studio fatto per conto del London Centre of International Law Practice, la meta è la Link Campus University. Là incontra Joseph Mifsud, il quale mostra interesse per Papadopoulos dopo aver saputo da lui che collabora con lo staff di Trump per la campagna presidenziale. Il 24 marzo i due si incontrano a Londra e... voilà, compare la donna venuta dal freddo, Olga Polonskaya, di cui Mifsud decanta le qualità e i contatti diretti con Vladimir Putin. Polonskaya si offre per aprire a Papadopoulos le porte di alcuni contatti russi e in particolare l'ambasciatore di Mosca a Londra. Il contatto non c'è mai stato.
Papadopoulos abbocca all'amo alla grande e invia subito dopo l'incontro allo staff di Trump un messaggio via mail:
Ho appena finito un pranzo molto produttivo con un mio buon amico, Joseph Mifsud.direttore della London Academy of Diplomacy - che mi ha presentato la nipote di Putin. e l'ambasciatore russo a Londra, che funge anche da vice ministro degli esteri. Il tema del pranzo era quello di organizzare un incontro tra noi e la leadership russa per discutere dei legami tra Stati Uniti e Russia sotto la guida del presidente Trump. Sono desiderosi di ospitarci in una città "neutrale". o direttamente a Mosca. Hanno detto che la leadership, tra cui Putin, è pronta a incontrarsi con noi e Trump dovrebbero esserci degli interessi. Aspettando i suggerimenti di tutti su come muoversiper portare avanti questa importantissima questione
Che dire? Siamo in una spy story sgangherata fin dall'inizio. La nipote di Putin.
Il 31 marzo del 2106 Papadopoulos vola a Washington per un incontro dello staff della campagna di Trump sulla politica estera. Ecco la foto dell'incontro pubblicata nel report di Mueller sul Russiagate:

Papadopoulos dice di avere la possibilità di combinare un incontro con Putin. Le testimonianze citate nel report sulle reazioni di Trump e Jeff Sessions sono discordanti. Il risultato finale è che l'incontro non avvenne mai. Papadopoulos torna a Londra e continua a tessere la sua tela. Nel vuoto. Per tutto il mese di aprile prosegue i contatti con Mifsud e la Polonskaya, incontra il maltese varie volte a Londra, scambia messaggi via email con i membri della campagna presidenziale, prende nota sui suoi taccuini per un potenziale incontro, ma non ottiene niente. Alla fine, con una mossa suicida, il 30 settembre dà un'intervista all'agenzia russa Interfax che crea un casino stroboscopico sulla linea di politica estera di Trump e viene accompagnato alla porta. Siamo all'inizio di ottobre 2016.
Cosa ha detto all'Interfax Papadopoulos? Eccolo qui, il genio, liofilizzato in punti:
- Serve una riduzione della tensione tra Stati Uniti, Nato e Russia;
- Lavorare a compartimenti, a cominciare dalla Siria per la stabilizzazione del Gran Levante;
- La differenza con Obama? Che dichiara senza agire;
- Gli Stati Uniti dipendono dalla Turchia nella guerra contro Isis, ma la Turchia agisce contro gli interessi dell'Occidente;
- Le sanzioni hanno allineato la Russia alla Cina e questo non è nell'interesse dell'Occidente;
- I tre nemici della Nato per il futuro saranno l'ascesa di una belligerante Cina, l'Islam radicale e l'Iran nucleare. La Russia può aiutare a mitigare l'ascesa di queste forze;
- Sull'allargamento della Nato, bisogna stabilire fiducia con la Russia e sottoscrivere delle linee rosse da non valicare, in ogni caso quello che sta accadendo oggi tra la Russia e la Nato, la Russia e l'Occidente in generale, rende estremamente dannosa e instabile la situazione;
- La competizione nel mercato del gas tra Stati Uniti e Russia nei mercati d'Europa e del Pacifico è inevitabile. Purtroppo per gli Stati Uniti, le sanzioni sulla Russia si sono trasformate in grandi accordi sull'energia tra la Russia e la Cina.
Non sono certo idee nuove, fanno parte del dibattito corrente tra gli esperti, ma c'è un'apertura netta all'accordo con la Russia e non si citano i temi delle interferenze di Mosca (di varia natura e livello) nei conflitti a Est e non solo, non c'è una sola critica a Putin. Troppo. Soprattutto perché a Washington in quel momento l'atteggiamento nei confronti della Russia è guardingo e le linee di frattura - politica, militare e di intelligence - sono molte e profonde.
L'intervista sfiamma Papadopoulos come uno fiammifero nel buio. E Misfud? Un anno dopo sparisce, inghiottito da un buco nero dall'ottobre del 2017, Papadopoulos è stato uccellato dalla giustizia americana (prigione, ha mentito all'Fbi) e cerca di campare vendendo giochi di fumo e specchi ai giornali (che ci cascano, con regolarità). Con questa sgangherata compagnia di ventura della disinformatia, l'inchiesta di Mueller non poteva che fallire, ma resta il punto: chi ha aiutato queste mezze tacche a fare il lavoro sporco?
Perché in ogni caso con questi due pilastri di cartapesta, l'Fbi ha condotto un'indagine che ha tenuto appeso Trump per due terzi del suo mandato, salvo poi alla fine trasformarsi in un boomerang contro i dem (anche questo accade con una certa regolarità) e allungare un'ombra sul comportamento dell'amministrazione Obama. Situazione capovolta. Siamo nel pieno della guerra delle spie americane.
Ci sono domande pesanti dell'amministrazione Trump che attendono una risposta: su quali basi reali l'Fbi ha lanciato l'indagine? Quali verifiche ha fatto sulla qualità delle fonti e del materiale prima di procedere con l'investigazione? L'Fbi sapeva di essere dentro il "dirty job" di una campagna presidenziale? Perché ha proseguito su un terreno così scivoloso? Che ruolo hanno giocato i protagonisti politici dell'epoca? Cosa sapeva l'amministrazione Obama? Quali potenze straniere hanno collaborato?

La domanda custodita nella valigia di Barr per il governo italiano (i servizi segreti) è la seguente: chi nelle istituzioni in Italia ha soffiato sul fuoco del Russiagate, lo ha alimentato, ha fornito, fabbricato fatti veri e falsi per confezionare il dossier che ha fatto scattare l'indagine Fbi che avrebbe dovuto stritolare Trump durante la campagna presidenziale o portarlo in un secondo tempo dalla Casa Bianca dritto al patibolo dell'impeachment? Chi sta proteggendo Misfud? Cosa sanno i Servizi italiani sul caso?
Barr insieme al procuratore John Durham, una figura rispettata da dem e repubblicani, comincia il suo tour di capitali, sbarca a Roma il giorno di Ferragosto, soggiorna all'Hotel Flora in via Veneto e incontra i vertici dei servizi segreti italiani nell'ambasciata americana a Roma, in via Veneto. I funzionari italiani si muovono su indicazione del premier Giuseppe Conte. Il caso è gestito direttamente da Armando Vecchione, il capo del Dis, amico di Conte, ex generale della Guardia di Finanza. Nessuno degli organi di controllo parlamentare è avvisato di quel che accade, i servizi segreti seguono l'indicazione del premier, il governo è all'oscuro di tutto. Quello di ieri gialloverde e quello di oggi giallorosso. Un governo in crisi (il Conte 1), un premier in uscita, la più grande potenza del mondo che ha un'indagine in corso che coinvolge attività di spionaggio a Roma. Nessuno viene messo al corrente di quel che sta accadendo tra la Casa Bianca e Palazzo Chigi nell'agosto scorso.
Ricordiamo che Conte in quel periodo è un premier più morto che vivo, ancora la possibilità di un governo Conte bis è remota, la partita si deciderà qualche giorno più tardi nel vertice del G7 in Francia, a Biarritz, dal 24 al 26 agosto, il premier italiano era ormai quasi fuori dalla scena. La missione di Barr a Roma però rappresenta un'occasione per scambiarsi una cortesia con Trump e magari farla valere in seguito, non si sa mai. Conte che è persona attenta ai dettagli istituzionali, pensa che di dritto e di rovescio può tornare utile, una cortesia che può valere molto in futuro. E infatti...
Il 27 agosto del 2019 nasce "Giuseppi", il governo Conte bis riceve il via libera del Presidente degli Stati Uniti via Twitter. Siamo di fronte al caso, naturalmente, non c'è l'evidenza di alcun automatismo, ma sul taccuino del cronista le coincidenze sono una catena, riepiloghiamo:
- Prima di Ferragosto (8 agosto, dichiarazioni di Salvini) si apre la crisi di governo in Italia;
- Il procuratore generale degli Stati Uniti è a Roma il 15 agosto;
- Il premier al tramonto (Conte) mette a disposizione del governo americano la collaborazione degli 007 per scoprire chi abbia tramato (vero o falso, questo ora ha poca importanza) contro Trump;
- Conte (in fase di resurrezione) poi incontra Trump nel vertice del G7 qualche giorno dopo a Biarritz, dal 24 al 26 agosto.
Coincidenze. Ecco la foto ricordo di quel momento:

La svolta del Conte bis arriva dopo questa sequenza di eventi. E il plot della missione di Barr a Roma e la sua controinchiesta emergono con lo scoppio del caso Ucraina, le richieste telefoniche di Trump di indagare sugli affari di Joe Biden, sollecitazioni fatte dalla Casa Bianca al presidente Zelensky e al presidente della Cina, Xi Jinping. Gong a Washington. E campane che suonano a Roma. Conte, abbiamo un problema.
Nella disputa a distanza con Renzi, in un crescendo in cui addirittura riemerge Papadopouls riemergere e affermare a La Verità la sua versione della vicenda:
Penso che Matteo Renzi sia stato usato da Barack Obama per attuare questo colpo basso nei confronti di Trump e che ora Renzi rimarrà esposto e a causa di questa storia la sua carriera politica verrà distrutta, così come quella di altri esponenti di sinistra in Italia. Ritengo impossibile che un’operazione del genere si potesse svolgere senza che il Governo dell’epoca ne fosse a conoscenza. Renzi stava prendendo ordini da qualcuno ed era ben felice di obbedire.
Un'accusa pesante. Renzi a questo punto non si limita a ribattere a Papadopoulos, ormai sulla scena ci sono sagome ben definite, non più solo ombre e stamattina piazza un uno-due midiciale. Il bersaglio della sua reazione al Russiagate in versione rovesciata è direttamente Conte, in pieno, senza zig zag. Renzi prima dà un'intervista a La Stampa dove sgancia un siluro terra-aria sul premier:
Renzi chiede - anzi è più corretto dire "intima" - a Conte di lasciare la delega sui Servizi e procedere alla nomina dell'Autorità delegata previsa dall'ordinamento dell'intelligence italiana. Fatta colazione al mattino, arriva l'ora del caffè dopo pranzo e Renzi va a in Mezz'ora e continua il cannoneggiamento del premier:
È giusto che Conte vada al Copasir e spieghi tutto sulla spy story, modello fiction americana che ha coinvolto il ministro della Giustizia, Usa William Barr, venuto a incontrare segretamente il capo del Dis Vecchione".
E la storia della sua cospirazione con Obama? Renzi la mette così:
Sono testimone che sono, si dice in romanesco, fregnacce e balle quelle di chi vuole collegare Obama a questa storia. Sono pronto a testimoniare in ogni tribunale del mondo rispetto alla straordinaria correttezza personale, politica, umana e morale del presidente Obama.
Sulla delega dei Servizi ancora nelle mani di Conte, Renzi dà un "suggerimento" al premier:
Dia la delega a un professionista. Lo suggerisco nell'interesse stesso del presidente del Consiglio.
"Un professionista". Che è come dire, tu non lo sei e guarda in che pasticcio ti sei infilato.
Brevi note finali sul taccuino: il Copasir è ancora senza il presidente dopo l'uscita di Lorenzo Guerini, diventato ministro della Difesa. Dunque abbiamo praticamente l'intera linea di controllo dei servizi segreti italiani priva di testa, visto che la delega del governo è esercitata dal premier Conte e non dall'Autorità delegata, mentre il Comitato di controllo parlamentare sull'intelligence è senza guida. Non è uno scenario rassicurante, si percepisce una discrezionalità istituzionale dove invece servono garanzie forti.
C'è una guerra di poteri in America e ne sta emergendo una anche in Italia. E qualcuno cadrà.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.