5 Novembre

Coronavirus, clima, energia. Il lungo inverno

Aumentano i contagi, la quarta ondata è arrivata in Europa. Il calendario elettorale preme su Italia, Francia e Stati Uniti. La politica italiana è auto-commissariata, quella degli altri non si sente tanto bene. Biden ha un problema alla pompa di benzina dell'Opec. Il carbone? Mai finito, rileggere i documenti del G7 di Tokyo del 1979

Che succede? Siamo nella fase di caricamento della catapulta, stanno succedendo parecchie cose che preparano eventi potenti. Ci sarà un altro inverno con il coronavirus, i governi dovranno prendere altre decisioni, quote rilevanti di non vaccinati in Europa sono un problema sanitario ed economico. A Glasgow si sta consumando una conferenza di buoni propositi e scarsi risultati sul clima, senza realismo. Coronavirus, ambiente, energia, questi sono i temi da seguire con attenzione, il 2022 sarà un anno molto complicato per le relazioni internazionali, siamo in pieno disordine e il lungo inverno è iniziato.

Il calendario elettorale preme e il Covid con tutte le sue conseguenze (psicologiche prima di tutto) è il fattore chiave dello scenario. In Italia l’appuntamento è a febbraio, con l’elezione del Presidente della Repubblica (e il più importante esperimento tecnocratico in Occidente), altrove c’è un denso calendario: la formazione del nuovo governo in Germania (che sta incontrando difficoltà, i Verdi hanno chiesto una pausa nel negoziato), le elezioni presidenziali in Francia (attenzione al fenomeno Zemmour), quelle di medio-termine negli Stati Uniti (con Biden nei guai). Roma, Parigi, Berlino, Washington, un tempo centro del mondo, oggi periferia di un impero in decadenza, prigioniero dell’inverno demografico, in stato di senescenza e smarrimento dell'Occidente.

Questi sono gli hotspot da seguire, perché in ognuno di essi è visibile il problema della democrazia in crisi. Dall’altra parte del mondo, l’Asia domina la scena: il G20 a Roma e la Cop26 a Glasgow sono la prova netta della forza della Cina, dell’India e della Russia, senza questi tre paesi non si possono fare politiche globali. Il gigante del gas, le due potenze mondiali della manifattura, in stretta relazione con la petromonarchia dell’Arabia Saudita che domina l’Opec, sono i titani del nostro tempo. Petrolio, gas, carbone e acciaio, mentre l’Occidente si compiace del suo...


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