1 Luglio
Corre il fabbisogno, crollano le entrate e il tempo vola
Altri 21 miliardi a giugno, nei primi sei mesi è pari a 95,5 miliardi. La situazione dei conti è sempre più grave. Male il mercato dell'auto. Nel governo va avanti il rinvio. Merkel, Von der Leyen e Lagarde, l'Europa è guidata da tre donne. Putin fino al 2036. Ondata di arresti a Hong Kong. Tesla ora vale più di Toyota
Che succede? Vladimir Putin resterà presidente della Russia fino al 2036, a Hong Kong la dura legge di Xi Jinping è entrata in vigore, ci sono stati oltre 370 arresti, 10 in base alle nuove norme che sono state studiate per abbattere il dissenso nell'ex colonia britannica. Siamo di fronte a democratura e dittatura. La democrazia non se la passa bene.
01
Il fabbisogno dello Stato decolla a razzo
Non se la passano bene neppure i nostri conti pubblici, ma di questo Conte e i suoi compagni di ventura non parlano (neppure l'opposizione ne parla, la cosa non emoziona la massa rabbiosa dei social, prova del livello rasoterra della nostra politica) ma la situazione è da allarme rosso: il fabbisogno dei primi sei mesi dell'anno è di circa 95.500 milioni, in aumento di circa 62.000 milioni rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Nel solo mese di giugno il fabbisogno è di 21 miliardi, in peggioramento di circa 20.100 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (903 milioni). Il Tesoro sottolinea che "nel confronto con il corrispondente mese del 2019, il saldo ha risentito della forte contrazione degli incassi fiscali, sulla quale ha inciso il prorogarsi delle sospensioni dei versamenti tributari e contributivi disposti dai provvedimenti legislativi emanati al fine di contenere l’emergenza Covid-19.Dal lato della spesa si segnalano i maggiori prelievi dell’INPS per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti normativi emanati al fine di sostenere i redditi colpiti dall’emergenza epidemiologica e i contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate alle imprese e ai lavoratori autonomi individuati dal “Decreto Rilancio”.La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 400 milioni". Non ci sono incassi fiscali. E la produzione è ko perché la domanda è crollata. Va tutto bene,...
Che succede? Vladimir Putin resterà presidente della Russia fino al 2036, a Hong Kong la dura legge di Xi Jinping è entrata in vigore, ci sono stati oltre 370 arresti, 10 in base alle nuove norme che sono state studiate per abbattere il dissenso nell'ex colonia britannica. Siamo di fronte a democratura e dittatura. La democrazia non se la passa bene.
01
Il fabbisogno dello Stato decolla a razzo
Non se la passano bene neppure i nostri conti pubblici, ma di questo Conte e i suoi compagni di ventura non parlano (neppure l'opposizione ne parla, la cosa non emoziona la massa rabbiosa dei social, prova del livello rasoterra della nostra politica) ma la situazione è da allarme rosso: il fabbisogno dei primi sei mesi dell'anno è di circa 95.500 milioni, in aumento di circa 62.000 milioni rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Nel solo mese di giugno il fabbisogno è di 21 miliardi, in peggioramento di circa 20.100 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (903 milioni). Il Tesoro sottolinea che "nel confronto con il corrispondente mese del 2019, il saldo ha risentito della forte contrazione degli incassi fiscali, sulla quale ha inciso il prorogarsi delle sospensioni dei versamenti tributari e contributivi disposti dai provvedimenti legislativi emanati al fine di contenere l’emergenza Covid-19.Dal lato della spesa si segnalano i maggiori prelievi dell’INPS per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti normativi emanati al fine di sostenere i redditi colpiti dall’emergenza epidemiologica e i contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate alle imprese e ai lavoratori autonomi individuati dal “Decreto Rilancio”.La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 400 milioni". Non ci sono incassi fiscali. E la produzione è ko perché la domanda è crollata. Va tutto bene, siamo un modello.
In questo scenario Conte ripete la solita solfa, siamo impantanati in una surreale discussione sull'uso dei fondi Mes, tutto è regolarmente rinviato. Come si possa continuare con la politica del rinvio, con gli assegni della demagogia una tantum (il bonus per i nonni!) che non rilanceranno i consumi e non aiuteranno né la produzione né l'occupazione, è un mistero. Pensano di comprare il consenso, mentre stanno apparecchiando lo sfascio. L'unica spiegazione è che ignorano il funzionamento dell'economia, non hanno mai lavorato, non hanno mai visto un'impresa. E con queste qualità, ovviamente, sono al governo. E non vedono le pietre rotolare a valle. E in strada, punto sul mercato dell'auto.
02
L'auto è sempre ferma
Il crollo del mercato italiano dell'auto continua. Secondo i dati del ministero dei Trasporti a giugno le immatricolazioni sono state 132.457, il 23,13% in meno dello stesso mese del 2019. Quasi dimezzato il mercato nel semestre: le auto vendute sono 583.960, pari a una flessione del 46,09% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. Secondo Federauto, l'associazione dei concessionari, sono a rischio 40 mila posti di lavoro. "Il calo delle immatricolazioni di autovetture nuove registrato a giugno si inserisce nel solco negativo tracciato a maggio e conferma lo stato di depressione del mercato automobilistico conseguente all'emergenza Covid-19", ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto. C'è un rallentamento della caduta? "Il fatto che siamo passati dal calo del 50% circa di maggio alla perdita di giugno che si attesta sul 23% - spiega Cosentino - non deve assolutamente far pensare ad un miglioramento del mercato, ma il risultato è attribuibile esclusivamente al recupero di immatricolazioni di auto nuove ordinate prima della chiusura delle attività in Italia e non prodotte a causa della mancanza di parti e componenti determinata dal lockdown dei paesi asiatici, in anticipo rispetto a quello europeo".
Domanda ko. Secondo Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere "la ripartenza delle attività economiche non basta a riavviare la domanda di autovetture da parte di famiglie e imprese. Proiettando il dato di giugno sul secondo semestre, il mercato perderebbe altre 200 mila immatricolazioni, che, insieme al mezzo milione perso nei primi sei mesi, si tradurrebbero in un crollo della domanda di autovetture nel 2020 a 1.200.000 unita'". Secondo Crisci " mentre Germania, Spagna e Francia hanno già approvato piani di sostegno, prosegue l'assordante silenzio del Governo italiano".
Tutto procede con una incredibile lentezza, il bonus ai nonni c'è, gli incentivi per l'auto e un piano di sostegno industriale per investimenti nella mobilità non ci sono. Forse a Palazzo Chigi pensano di risolvere il problema dei posti di lavoro dell'automotive con gli incentivi ai monopattini. Siamo al ridicolo che declina in tragico. Sarà un autunno molto interessante. Forse troppo.
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Nota positiva: abbiamo tre donne alla guida dell'Europa. Con l'avvio del semestre di presidenza Ue della Germania abbiamo al comando dell'Unione la cancelliera Angela Merkel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la presidente della Bce Christine Lagarde.
03
La leadership di tre donne
Christine Lagarde, Angela Merkel e Ursula von der Leyen (Foto Ansa).La loro leadership coincide con uno shock globale, il più grave dal dopoguerra, la crisi del coronavirus. È una sfida totale, non è solo un problema economico, ma uno sconvolgimento sociale dal quale non si torna più indietro, perché questa crisi ha mostrato tutti i limiti del nostro sistema di vita. È un argomento sul quale torneremo ancora - l'impossibilità di tornare al come prima più di prima - qui per ora annotiamo sul taccuino che il nostro futuro è dominato da tre figure femminili e che la guida di Merkel nei prossimi sei mesi, periodo fondamentale per un nuovo inizio. La forza della cancelliera sta nel suo pragmatismo teutonico, nella pazienza e nell'esperienza. Potrebbe anche fallire l'aggancio con il futuro, il crash è dietro l'angolo, ma Merkel ha la capacità innata di trovare sempre il compromesso e la Germania sembra finalmente avviata ad accettare una leadership europea che comporta molti oneri, primo fra tutti quello di non lasciare nulla di intentato nella condivisione del destino dei popoli del Vecchio Continente. L'uscita del Regno Unito, paradossalmente, è stato il primo colpo di gong, ha messo tutti gli Stati dell'Unione di fronte al fatto che non c'è niente di irreversibile, ha ricordato a tutti noi che le forze della storia camminano con le proprie gambe, cambiano la curvatura dello spazio in cui viviamo.
04
Il programma della cancelliera
La cancelliera Merkel ha già dato in un discorso che abbiamo pubblicato su List le linee guida del semestre di presidenza che comincia oggi, l'impronta sarà quella della costruzione di uno spazio comune più efficace e puntuale, proiettato sul domani e le sfide della contemporaneità. La competizione con gli Stati Uniti e la Cina è un'opportunità e un rischio, lo abbbiamo visto con l'avvio dell'America First di Donald Trump (un fattore che nella sostanza non cambierà con un'altra presidenza, perché è imposto dallo spirito del tempo), dalla fase nascente di un nuovo ordine mondiale che vediamo avanzare all'orizzonte. Il Novecento è finito, quello che c'è dopo è il disordine dove si muovono le antichi potenze (sono tornati gli imperi) e soggetti nuovi. Il coronavirus ha accelerato questo passaggio storico, interrotto la catena globale della produzione e distribuzione, messo in luce i deficit dei paesi che hanno affidato il proprio futuro ad altri, primo tra tutti quello della tecnologia e della sanità. Nessun paese dopo il coronavirus può più permettersi di dipendere da altri, soprattutto da imperi non democratici (la Cina) o potenze che hanno l'istinto della fortezza (l'America). Merkel e Macron in vari interventi nelle ultime settimane hanno messo l'accento sulla "sovranità tecnologica" e sull'indipendenza della produzione nei settori strategici (difesa, reti digitali, sanità, cibo). Ogni Stato deve avere una sua infrastruttura che copre le proprie necessità e nei periodi di crisi diventa fattore comune, al servizio di tutti gli altri Stati. Merkel cercherà di far fare un salto in avanti nella cooperazione, nella condivisione del proprio destino.
05
Hong Kong, 370 arresti in un giorno
A Pechino non hanno perso tempo, il giro di vite a Hong Kong è partito subito con l'applicazione della nuova legge. Sono 370 gli arresti a Hong Kong. La protesta è vasta e come abbiamo visto più che motivata. Il South Cina Morning Post spiega oggi come un manifestante pacifico possa finire in arresto con le nuove norme. Cosa che sta già accadendo, visto che sono entrate in vigore oggi e 10 arresti (sei uomini e quattro donne) sono avvenuti in base alle ultime disposizioni. È stata una giornata di scontri tra agenti e manifestanti, in strada sono stati usati spray urticanti, proiettili di gomma, cannoni ad acqua, sostanze chimiche, gas lacrimogeni per disperdere la folla. Sette agenti sono rimasti feriti.
Giovanissimi. Un arresto durante la protesta a Hong Kong (Foto Ansa).Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha chiesto alla comunità internazionale di difendere i diritti elementari del popolo cinese contro la brutalità del partito comunista cinese. Pompeo ha espresso "profonda preoccupazione" per la sicurezza degli abitanti di Hong Kong e confermato che la ex colonia non avrà più lo status speciale di cui ha goduto fino a pochi giorni fa.
La reazione della Cina è sprezzante: "Una minoranza di Paesi occidentali, tra cui la Gran Bretagna, ha attaccato e infangato la Cina"l ma "la performance anti-Cina ha fallito", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. Ieri 27 Paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia, Germania e Giappone, hanno promosso un rimprovero verbale al Consiglio dei diritti umani dell'Onu di Ginevra. Zhao ha osservato che un altro gruppo di 53 nazioni ha invece espresso "sostegno alle politiche della Cina su Hong Kong". Zhao ha anche informato che il governo ha chiesto informazioni sulle attività in Cina di quattro grandi aziende editoriali: Associated Press, United Press International, CBS News e National Public Radio. Si dirà che è una risposta alla mossa del Dipartimento di Stato di dichiarare "agenti stranieri" i seguenti media cinesi: China Central Television (CCTV), China News Service (CNS), il Giornale del Popolo e il Global Times. Quindi pari sono? No, perché gli organi di informazione cinesi sono dello Stato, quelli americani sono privati. C'è una differenza abissale, anche se molti non la vedono.
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Il presidente cinese Xi Jinping ha gettato la maschera e non certo quella di un sincero democratico. Ancora oggi, nessuna reazione su Hong Kong dal governo italiano. Siamo diventati un protettorato cinese? Non c'è bisogno, Pechino ci considera un prolungamento del Dragone in Europa, il problema è che a loro insaputa l'Italia resta sempre siamo il paese della Tav si o no, il tempo qui si è fermato. Ragion per cui forse la colonizzazione cinese dell'Italia fallirà per assenza del soggetto da imbalsamare politicamente. Prima di andare nell'esaltante dibattito italiano, facciamo un salto da Hong Kong a Mosca.
06
Putin per sempre (fino al 2036)
Vladimir Putin al seggio per il voto sul referendum (Foto Ansa).Vladimir Putin presidente fino al 2036. Ecco un altro volto di un sistema che oligarchico, non una democrazia (di cui conserva le procedure formali), ma una democratura. Che cosa è? Dizionario Treccani:
democratura s. f. Regime politico improntato alle regole formali della democrazia, ma ispirato nei comportamenti a un autoritarismo sostanziale. ◆ Eduardo Galeano coniò la parola democratura per descrivere la convivenza di elementi democratici e autoritari all’interno di un modello che potremmo definire come “democrazia ristretta” o in altri termini “dittatura costituzionale”. (Mauro Burato, in «Visioni LatinoAmericane», n. 3, luglio 2010, p. 123) • I politologi potrebbero ricorrere forse al termine democratura, crasi di democrazia e dittatura, con cui l’ingegnoso saggista Predrag Matvejevic descriveva i regimi formalmente costituzionali ma di fatto oligarchici. Eppure il caso russo fa storia a sé. (Lucio Caracciolo, Limesonline, 11 marzo 2015).
Dopo sette giorni di votazioni, oggi si chiude il referendum sugli emendamenti alla Costituzione della Russia che permetterà a Putin di restare presidente fino al 2036. La Commissione elettorale centrale sta cominciando a diffondere i risultati, siamo solo al 4% dei seggi, il sostegno alla riforma sarebbe superiore al 70 per cento. Putin si avvia a diventare uno dei leader politici più longevi della Storia.
07
Siamo fermi sul binario morto della Tav
Ricordate la crisi di governo del 2019? Si consumò sull'Alta Velocità. Un anno dopo, siamo di nuovo al punto di partenza, all'eterno ritorno italiano, segno che nulla è cambiato perché nulla si è fatto. Così il neo sindaco ecologista di Lione che chiede di fermare la realizzazione della Tav, sembra un'epifani per il Movimento Cinque Stelle che riaccende il semaforo rosso, mentre il Pd non sa più come tenere in piedi un esecutivo che sembra sempre più la fotocopia di quello precedente, il governo Frankenstein. Il nuovo primo cittadino verde di Lione, Gregory Doucet, dice che "è un'opera sbagliata, bisogna fermarla" e che su Torino "esiste già un'infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, ed è su quella che dovremmo investire" innesca il fermate tutto dei pentastellati, con Paolo De Micheli, titolare dei Trasporti, che invita all'equilibrio. Parole al vento, nonostante il Pd affermi che la Tav non è in discussione e De Micheli ricordi che "il cantiere sta andando avanti" e che "a breve consentiremo a tutti i sindaci, anche a quelli che hanno votato contro Tav, di potere accedere ai finanziamenti di compensazione ambientale", facolta' che gli era stata negata dal precedente governo. L'investimento sul ferro, conclude, "rimane il punto chiave del trasporto dei passeggeri e delle merci del futuro in tutta Europa e l'Italia deve stare nel grande sistema infrastrutturale del nostro continente". Viene in mente la canzone di Francesco Guccini: "La storia ci racconta come finì la corsa / la macchina deviata lungo una linea morta...".
08
Tesla vale più di Toyota
Chi l'avrebbe mai detto, una piccola fabbrica, un'idea pazza, un design perfetto e un investimento tutto costruito sull'immaginario, il futuro. Il coronavirus ha fatto tutto il resto. E così il valore di mercato di Tesla oggi ha superato quello di Toyota, la creatura di Elon Musk (fondata nel 2003) è la casa automobilistica col valore più alto al mondo. Le azioni hanno quintuplicato il loro valore nell'ultimo anno, passando da 230 dollari circa 12 mesi fa a 1.100 dollari, l'azienda oggi vale 205 miliardi di dollari contro i 200 miliardi di Toyota. Tesla ha raggiunto l'obiettivo esattamente 10 anni dopo il suo arrivo al Nasdaq: il 29 giugno 2010 è stato il giorno della sua quotazione e oggi il titolo guadagna il 2%.
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Domanda sul taccuino: chi è Elon Musk? È come quel tale, Forrest Gump: "Io corro come il vento che soffia".
09
Elon Musk. Corre come il vento che soffia
La navicella Crew Dragon ha agganciato la Stazione Spaziale Internazionale. La seconda corsa spaziale e il bisogno degli Stati Uniti di ritrovare fiducia in un momento di grande difficoltà. Chi è Elon Musk? È un acceleratore di realtà con i piedi per terra, la testa nel motore e il desiderio di andare sulla Luna e poi su Marte
La Tesla Model X usata dalla Nasa per trasportare l'equipaggio di Crew Dragon.C'è speranza? Sì, dopo aver visto il decollo e l'aggancio di Crew Dragon, la navicella della SpaceX di Elon Musk, alla Stazione Spaziale Internazionale, pensiamo che vi sia speranza per gli Stati Uniti e per la vita dell'uomo sulla Terra. L'arrivo sulla ISS dei due astronauti della Nasa, Doug Hurley e Bob Behnken, che raggiungono i due colleghi a bordo della Stazione, l'americano Chris Cassidy e i russi Anatoli Ivanishin e Ivan Vagner, è una buona notizia. Gli americani tornano nello spazio nove anni dopo l'abbandono delle missioni Shuttle, il rilancio della Nasa è importante sul piano scientifico e l'America da questa impresa potrà trarre vigore e fiducia nelle sue possibilità in un momento drammatico, con la crisi del coronavirus, 40 milioni di persone in fila per il sussidio di disoccupazione e un grave disordine sociale. La prima corsa nello spazio fu generata dalla competizione con la Russia, in piena Guerra Fredda. Il lancio dello Sputnik in America fu vissuto come una sconfitta (e naturalmente una minaccia) da quel momento partì una gara per arrivare primi sulla Luna. Per capire quanto fosse grande l'effetto psicologico di quella sfida, consigliamo la visione della serie di Apple TV "For all mankind", dove sulla Luna arrivano prima "gli altri". Tornare nello spazio con razzi, navicelle e astronauti Made in America è fondamentale.
Trump ha fatto il suo giro d'onore, ma il lavoro della Casa Bianca porta la firma del vicepresidente Mike Pence, un appassionato dello spazio (ha creato lui le basi per fondare la Space Force della Difesa). Quando tutti pensavano che l'immaginario dell'avventura nel cosmo fosse finito, Elon Musk ha gettato le basi per rilanciare la corsa allo spazio insieme alla Nasa che ha continuato a fare il suo lavoro in anni difficili. È una grande impresa messa a segno in una fase storica di enorme difficoltà per l'America. Dietro questa impresa, c'è un uomo americano che come tutti quelli di un certo genio viene da lontano. Chi è Elon Musk?
Elon Musk esulta dopo il lancio riuscito a Cape Canaveral (Foto Ansa)Non è Albert Einstein, non è Wernher Von Braun. Non ha cambiato le leggi della fisica, non ha scalfito le teorie sulla balistica. Chi è e che cosa è Elon Musk? È un acceleratore di realtà, corre con Tesla sulla terra, naviga nel cosmo con Space X, fa il pieno di energia con Giga factory e ha un sogno extraterrestre: colonizzare Marte.
Quella di Musk è la biografia ad alta velocità di un uomo senza frontiere. Musk ha applicato uno schema preciso in ogni sua attività: duro lavoro, immaginazione, archiviazione e rilascio di dati, energia, esperienza, sviluppo esponenziale della velocità di crociera.
Tesla è il fulcro di questa strategia:un prodotto top nel design, immerso nello spirito hi-tech dei nostri tempi, visionario nel cockpit di guida che simula quello di una navicella spaziale, potenza senza rumore e emissioni, velocità.
Gigafactory, la fabbrica di energia elettrica di Tesla, viene presentata così: "La missione di Tesla consiste nell'accelerare la transizione a un mondo di fonti di energia sostenibili". Accelerare, questa è la parola chiave della vita di Musk.
Lo spazio, in questa dimensione, gioca un ruolo fondamentale, è il motore di immaginario e il grande obiettivo finale di Musk. Il suo sogno di colonizzare Marte non sarebbe stato possibile senza una deviazione nella storia della Nasa: l'apertura del mercato dei lanci di satelliti ai privati. Musk con grande abilità e fiuto per il business capì che si stava creando un grande spazio commerciale che avrebbe finanziato la sua azienda, la sua ricerca e reso possibile il suo obiettivo finale: far sbarcare l'uomo su Marte.
Il lancio della missione Demo-2Nel 2010 il titolare di List era a Singularity University per un programma di studio multidisciplinare (meglio diffidare dello specialista, vedere le prestazioni dei virologi, le grandi imprese sono di chi alza la testa e coglie lo scenario) e tra le molte cose utili di quella straordinaria esperienza umana vi fu un incontro con uomini e donne della Nasa. L'agenzia governativa cercava partner privati per le operazioni "di routine", sopratutto i lanci di satelliti commerciali. Dieci anni dopo quell'incontro, ieri una compagnia privata ha lanciato uomini nello spazio. E andrà sulla Luna. E poi toccherà il suolo del Pianeta Rosso, Marte.
Una macchina meravigliosa, lo Space Shuttle EndeavourLa fine del programma Shuttle fu l'elemento decisivo, nella fine c'è sempre un nuovo inizio. Dal 1981 al 2011 gli Stati Uniti si servirono di questa meravigliosa macchina volante per le loro operazioni nello spazio, ma i tagli al bilancio statale e la riduzione dei fondi per la Nasa imposero una scelta radicale: il The End sull'avventura della navetta. Da quel momento per Musk e gli altri cacciatori di imprese della Silicon Valley con il razzo in testa comincia una storia di ricerca, fallimenti, successi.
Musk lavora in parallelo su tutti i suoi progetti: sviluppa la ricerca e la capacità di produzione di Tesla, costruisce Gigafactory, investe sull'accumulazione e creazione di energia pulita, lancia Space X e punta sull'atterraggio verticale del razzo dopo l'entrata in orbita, cioè il riciclo del materiale di lancio e l'abbattimento dei costi di missione. Visionario sì, ma attento ai bilanci delle sue aziende.
Gli astronauti nella cabina di pilotaggio della navicella Crew Dragon.Space X è un successo, un catalizzatore di energia. Capsula Dragon e razzo Falcon 9 sono i suoi dardi lanciati nello spazio.
La vita di Elon Musk è quella di un americano atipico, nato nel 1971 a Pretoria, in Sudafrica, comincia la esplorazione tra bit e quanti programmando sul Commodore Vic20. Quanti ricordi in ognuno di noi. Ecco, Musk quel gioco lo trasforma in cultura personale e profitto perché i videogiochi che programma da ragazzino riesce a venderli alle riviste specializzate. La separazione dei suoi genitori - madre canadese e padre sudafricano - è come un missile: si trasferisce con la mamma in Canada, studia, costruisce sogni e naturalmente come tutti quelli che toccano il cielo con un dito si auto-catapulta in California. Fiuto per il business, curiosità, tenacia sono gli ingredienti dell'inventore perfetto. Musk lo è. Ha anche un carateraccio e idee infelici (chiamare il figlio con una formula d'algoritmo è una di queste) che viene fuori spesso su Twitter (dovrebbe esserci una posologia per l'uso del cinguettìo online, la dose in eccesso fa male), non è un innovatore radicale della scienza, un genio che rivoluziona le discipline scientifiche, ma è un tipo che sa il fatto suo nell'adattare l'esistente al suo obiettivo migliorandone performance, resistenza, (ri)utilizzo e soprattutto velocità.
È interessato alla fisica nella misura in cui la materia lo aiuta a lanciarsi in un'altra avventura, non c'è speculazione intellettuale, Musk non ha l'ambizione di diventare Newton, non trascorre il tempo all'ufficio brevetti di Berna come il professor Einstein che sforna studi fondamentali per scoprire le forze dell'universo. Musk fa pratica, è il tipo che in garage prova a costruire la sua macchina del tempo, non a caso nel film "Ritorno al futuro" l'oggetto viaggiante è una esistente DeLorean DMC-12 (unico modello costruito nel 1976 dalla casa automobilistica, prodotto in 9200 esemplari, progettato da William T. Collins, ex capo ingegnere alla Pontiac) che viene adattata dal Dr. Emmett "Doc" Brown per attraversare il tempo.
Il tempo, lo spazio, diventano un viaggio grazie ai motori e Musk in questo campo, quello della propulsione (che un giorno ci consentirà i viaggi interstellari) sperimenta e prova a produrre in serie. Così frequenta i corsi di fisica alla Stanford University, ma la sua visione accelerata riguarda prima di tutto se stesso. La conseguenza fulminea è che lascia la ricerca scientifica pura e comincia a inseguire la sua reale vocazione: l'invenzione.
Tesla è un'idea in fondo semplice ma avanti. L'auto elettrica fino al suo arrivo era un barattolo di lamiera, dopo Musk è uno status symbol. Space X è un'altra idea semplice, ma avanti nel modello di business. L'accelerazione dei suoi piani è frutto dell'uso sapiente della leva finanziaria e dell'assoluta consapevolezza che si impara solo sbagliando. Quanti errori, Musk. La vita è questa frazione di tempo disponibile per continuare a fare grandi errori. Sta finendo quando ti rendi conto che non puoi più sbagliare. O forse no, scopriremo insieme che anche a cent'anni possiamo permetterci di fare il buco nell'acqua.
Quando un lancio di Space X fallisce, si accumula esperienza, arrivano i dati sull'errore, si fa l'analisi. Si cade. E si riparte. Musk non è uno startupparo che consuma solo denaro, guadagna. E si nutre di immaginario. Da ragazzo esercita i suoi neuroni su Star Wars, crea videogiochi che ne mimano gli effetti speciali, i rumori, l'ambientazione. È tutta una questione di immaginazione, senza non si va da nessuna parte, si resta nell'ordinario che è in fondo la mediocrità di chi critica senza aver mai fallito perché non ha mai provato. Sopra e sotto prima di tutto c'è il marketing di se stesso, che è l'utopia di Musk, la storia dell'impresa dell'uomo.
Wernher Von Braun posa di fronte ai motori del razzo Saturn V usato per la missione Apollo 11, il primo uomo sulla Luna.Così Tesla, diventa il lusso elettrico; Space X è il viaggio nello spazio privato; Giga factory è il pieno di energia pulita; Hyperloop è il prossimo viaggio che abbatte il tempo senza curvarlo. Questo senso della realtà viene mixato con la visione dell'impossibile, trasformato in azienda e capitalizzazione a Wall Street. Grandi sogni, realizzazioni concrete nel presente e un piano per andare veloci nel futuro. Dietro, c'è la storia, la prima grande corsa nello spazio, l'eredità del genio della balistica, Wernher Von Braun. Il barone Von Braun fu il principale artefice dello sviluppo dei missili del regime hitleriano, fu lui a ideare i razzi V-2 della Germania. Dopo la guerra gli americani presero in consegna lui e il suo gruppo e costruirono il team di ricerca che poi scrisse la gloriosa avventura della Nasa, Von Braun fu il direttore del Marshall Space Flight Center. Gli studi balistici del barone continuano ad essere il fulcro della ricerca balistica, Von Braun fu anche il primo a immaginare una stazione spaziale orbitante. E torniamo sempre là, all'immaginario, alla sua forza motrice.
L'essenza di Musk è quella, la capacità di vedere e non fermarsi solo alla visione, ma procedere per stadi alla realizzazione dell'idea. Si torna sulla Luna e si pensa alla colonizzazione di Marte. Per riuscire in queste imprese servono team giovani, motivati, un obiettivo - meglio ancora come stimolo è la presenza di un nemico, come lo fu la Russia nella prima stagione dell'esplorazione nello spazio - e disponibilità finanziarie. Musk è nel contesto storico perfetto per riuscire.
Missione su Marte, una visione artistica della Nasa.Dieci anni fa, durante una discussione sull'importanza del team, della progettazione e della visione, Peter Diamandis - un Singularitarian, fondatore di X-Prize - consigliò al titolare di List un libro: Rocket Men, di Craig Nelson. Lettura ad alta gradazione, vi verrà voglia di andare sulla luna. Tutto quello che oggi vi sembra impossibile, in realtà è a portata di un salto nel tempo e nello spazio. La scienza procede a sbalzi. Musk, Bezos e gli altri lanciatori di oggetti in realtà pensano di proiettare se stessi in un'altra dimensione, attraversare il ponte di Einstein-Rosen e aprire la porta di un altro universo. Musk per ora guarda a Marte, ma basta aprire i libri di fantascienza e guardare i film per capire che l'uomo sta cercando di superare le barriere naturali dell'attuale conoscenza scientifica.
La serie di Star Trek è una continua esplorazione di queste possibilità, un film come Interstellar ha aperto una riflessione pop sulle dimensioni parallele e i viaggi nel tempo, i libri sulla fisica dei super eroi dietro il divertissement nascondono gli ingranaggi di nuove scoperte che arriveranno tra secoli, millenni o con un balzo felino forse domani. Osserviamo tutto questo con la passione dei fanciulli, con meraviglia, stupore e nello stesso tempo una vorace curiosità per il domani.
Abbiamo segnalato più volte uno scrittore di straordinaria creatività, probabilmente oggi è il gigante della Science Fiction, è un cinese, si chiama Cixin Liu. Nelle pagine di questo autore visionario - che ci offre anche il punto di vista esclusivo della Cina su come devono andare secondo Pechino gli affari del mondo - ci sono tutti gli elementi della nostra esistenza, la storia, la filosofia, la ricerca scientifica, l'odio, l'amore, l'astronomia, i viaggi nello spazio e nel tempo, la meraviglia. Mark Zuckerberg lo legge e consiglia, tutti cercano di carpirne il segreto creativo, Musk è più avanti di tutti e lo resterà a lungo perché ha un pregio (che è anche il suo difetto): non è un freddo, s'incazza facile, ha un che di prometeico quando sfancula Wall Street che fa i conti di Tesla senza l'oste (il mondo che cambia, boys and girls) e tira dritto dicendo che quelli non hanno una visione che va oltre una trimestrale di cassa. E alla fine con una suprema botta di... vabbè, fortuna, finisce per avere ragione, Tesla va.
L'ultima sfida, meravigliosa per l'effetto scenico, l'ha lanciata contro i parrucconi della California politicamente corretta che volevano tenere la fabbrica di Tesla chiusa ancora a lungo per il coronavirus, a un certo punto Musk ha twittato: vado in fabbrica, riapriamo, mi arrestino pure. Spaccone ma la catena di montaggio resta una cosa seria anche per lui. Somiglia in questo umore sulfureo, da combattente controvento, all'altra brillantissima testa non allineata della Silicon Valley, Peter Thiel (se volete avviare un'impresa dovete leggere Zero to One). A cosa sta pensando Elon per il domani? Allo sbarco su Marte. Qualcuno dice che in realtà stia accarezzando un'idea più grande. Quale? Warp Drive. Cosa vuol dire? Viaggiare più veloci della luce (ok, si sente l'eco di Kal-El che giunto sulla terra divenne quel tipo con il vestito azzurro, Superman) e dare il via all'esplorazione interstellare, trovare un esopianeta abitabile, un'altra Terra nell'universo. Possibile? Mah, succede solo nella fantascienza, senza il fanta- come premessa la faccenda non è praticabile, la teoria della relatività lo nega, meglio cercare un'approssimazione, non quello che appare contro le leggi della fisica che conosciamo.
L'arrivo della navicella Crew Dragon ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale.È stato Peter Thiel di recente a sollevare sulla rivista First Things il problema filosofico e scientifico del Warp Drive nella recensione al libro di Ross Douthat, The Decadent Society, quando muovendo una critica al libro, all'idea di progresso continuo - e non accettazione dei limiti alla conoscenza che la natura impone - ha ricordato che la storia e la scienza procedono a balzi (anche indietro, come abbiamo visto nella crisi del coronavirus) e la domanda sul "come tornare al futuro?" - cioè come riprendere l'energia vitale, il senso della frontiera da superare, che vi fu tra gli anni Cinquanta e Sessanta, reinventare la nostra vita e fare balzi in avanti - non ha una risposta semplice. Douthat confida nella ripresa della religione (che senza dubbio è una spinta) e nei viaggi interstellari. Ma entrambi i punti - irrazionale e razionale - non sono prevedibili e dunque misurabili. Thiel ricorda che non abbiamo le conoscenze per farlo - ammesso che si possa fare - e anche affidarsi alla salvezza al di fuori del nostro sistema solare non è saggio, visto che gli alieni potrebbero non avere istinti amichevoli nei nostri confronti (ecco che spuntano le pagine di The Three-Body Problem, il romanzo di Cixin Liu che racconta la battaglia tra il pianeta di Trisolaris e la Terra) e alla fine il vero obiettivo è quello difficile ma raggiungibile, non l'utopia ma la moderazione secondo Thiel ci farà ritrovare lo spirito da pionieri. Si può fare, è la frase, dunque Musk farà esattamente quello che ha sempre detto: andrà su Marte, senza sembrare un marziano. Three, two, one, liftoff! E parte la canzone di Domenico Modugno, Volare.
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4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
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dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
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per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
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4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
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di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
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fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
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5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
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aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.