26 Marzo
Così il Russiagate è diventato un boomerang
Nessuna collusione. Trump vuole la pubblicazione del rapporto di Mueller per usarlo nella campagna presidenziale del 2020. Ora a finire nel mirino è l'Fbi e quell'inchiesta partita con un falso. I media liberal sotto accusa. Gaza, notte di fuoco e mattina calma. Brexit, May perde il controllo non il volante
Che succede? Le cose più interessanti accadono negli Stati Uniti con il boomerang del Russiagate, nel Regno Unito con la pazza Brexit e in Israele con il voto in mezzo ai lanci di missili. Tre capitoli che sono il testo e il sotto testo della contemporaneità: il futuro della più importante democrazia del mondo (e la sfida alle presidenziali del 2020); il paese che fu la più grande potenza libera prima di quella americana che cerca di liberarsi dal vincolo dell'Unione europea; l'unica democrazia del Medio Oriente che vota e difende il proprio diritto di esistere. Come vedete, ci sono in gioco i principi della libertà, l'espressione della volontà popolare. Prima di affrontare questi tre punti, facciamo un salto in Italia. Seguite il titolare di List.
01
L'Italia dei prigionieri liberi
La politica italiana è ferma, il movimento che si vede intorno è solo rumore. La Lega (il centrodestra infelpato) ha vinto gli ultimi sette turni elettorali, il Movimento Cinque Stelle si sta sgonfiando come il soufflè, il governo non cadrà per un evento interno ma esterno - cominciamo a ragionarci sopra - la rinascita del Pd è come il Pd: in un mondo parallelo, Di Maio e Salvini sono i "prigionieri liberi", la crisi è là e non la sposterà nessuno. Un'intervista del titolare di List a Radio Radicale.
La politica italiana è una giostrina scassata in un luna park dove non vanno i bambini, ma i vecchi. Di Maio che dice "fase due del governo o si va a casa" fa sorridere perché è la sceneggiata tipica di chi ci ha rimesso le penne un'altra volta. D'altronde, non può essere un paese serio quello che assolve Poggiolini vent'anni dopo (23, per l'esattezza). Titolo del Mattino di Napoli:
E non può essere un paese ordinato quello dove il ministro dell'Interno fa wrestling...
Che succede? Le cose più interessanti accadono negli Stati Uniti con il boomerang del Russiagate, nel Regno Unito con la pazza Brexit e in Israele con il voto in mezzo ai lanci di missili. Tre capitoli che sono il testo e il sotto testo della contemporaneità: il futuro della più importante democrazia del mondo (e la sfida alle presidenziali del 2020); il paese che fu la più grande potenza libera prima di quella americana che cerca di liberarsi dal vincolo dell'Unione europea; l'unica democrazia del Medio Oriente che vota e difende il proprio diritto di esistere. Come vedete, ci sono in gioco i principi della libertà, l'espressione della volontà popolare. Prima di affrontare questi tre punti, facciamo un salto in Italia. Seguite il titolare di List.
01
L'Italia dei prigionieri liberi
La politica italiana è ferma, il movimento che si vede intorno è solo rumore. La Lega (il centrodestra infelpato) ha vinto gli ultimi sette turni elettorali, il Movimento Cinque Stelle si sta sgonfiando come il soufflè, il governo non cadrà per un evento interno ma esterno - cominciamo a ragionarci sopra - la rinascita del Pd è come il Pd: in un mondo parallelo, Di Maio e Salvini sono i "prigionieri liberi", la crisi è là e non la sposterà nessuno. Un'intervista del titolare di List a Radio Radicale.
La politica italiana è una giostrina scassata in un luna park dove non vanno i bambini, ma i vecchi. Di Maio che dice "fase due del governo o si va a casa" fa sorridere perché è la sceneggiata tipica di chi ci ha rimesso le penne un'altra volta. D'altronde, non può essere un paese serio quello che assolve Poggiolini vent'anni dopo (23, per l'esattezza). Titolo del Mattino di Napoli:
E non può essere un paese ordinato quello dove il ministro dell'Interno fa wrestling sulla cittadinanza con un ragazzino egiziano che ha contributo a salvarne altri 50 dentro un bus dirottato da un senegalese-italiano con le valvole sottosopra ma consapevole di quello che stava facendo.
La cronaca italiana è bizzarra perché priva di grandezza, svolta regolarmente in operetta. Perfino uno come Steve Bannon qui subisce la metamorfosi kafkiana da cinema-spaghetti, citava Darth Vader e Dick Cheney nella grandiosa fase del piccolo alchimista della Casa Bianca, ora gira per convegni e cenacoli in Italia e tra poco anche lui subirà la flaianesca mutazione dell'irrilevanza subita dal marziano a Roma, manca pochissimo.
Prendete la visita di Xi Jinping, una coreografia da imperatore, un'accoglienza in pompa magna, la festa della Grande Intesa dell'Oriente e poi... puf! al Quirinale un funzionario dell'ambasciata cinese sbrocca e rivela in un minuto che cosa è davvero la Cina assaltando Giulia Pompili, una collega del Foglio, e minacciandola: "Devi smetterla di parlare male della Cina" (ascoltate il racconto che ha fatto su RadioList). Certo, proprio così, e vai anche a casa a lavare i piatti. Xi Jinping sarà grato al suo funzionario per avergli rovinato l'unica cosa che si vede, l'apparenza. Al Quirinale naturalmente tacciono sull'accaduto, si capisce, non disturbiamo l'omone di Pechino.
Oggi siamo cinesi, domani chissà, in ogni caso non bisogna allarmarsi troppo, accadrà qualcosa che affonderà la barca, ma solo un po', imbarcheremo acqua, entreremo in fase Schettino e "risalga a bordo, cazzo", perché da noi è certo che fallisce anche il fallimento. Andiamo da un'altra parte, c'è molto da raccontare.
02
L'attacco a Gaza
L'attacco aereo di Israele ieri sera a Gaza (Foto Ansa)In guerra non si colpisce a caso, si cerca l'obiettivo, si pesa la sua importanza, se ne studia l'impatto sul piano politico, si calibra il colpo e poi si fa fuoco. L'offensiva dell'esercito israeliano su Gaza ha colpito anche l'ufficio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Questo colpo segnala a Hamas di non sottovalutare la risposta di Israele al razzo che ha colpito un'abitazione a Mishmeret causando sette feriti. L'operazione israeliana è la più grande dal 2014, il paese è in campagna elettorale, la tensione altissima.
L'attacco è stato condotto da aerei e elicotteri da combattimento, oltre all'ufficio di Haniyeh, sono stati colpiti l'ufficio della sicurezza interna di Hamas, uno dei quartier generali dell'organizzazione, tunnel che Hamas usa per trasportare armi, postazioni militari.
Uno degli obiettivi dell'esercito israeliano nel distretto di Rimal a GazaL'esercito israeliano ha confermato di aver colpito l'ufficio di Haniyeh a Gaza City: "Gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira l'ufficio del leader di Hamas Ismail Haniyeh" nel distretto di Rimal. Ecco il prima e dopo di uno strike sugli edifici usati da Hamas:
E questo è quel che rimane:
Un lancio di razzi da Gaza è seguito all'attacco. Almeno una trentina, secondo l'esercito israeliano. Il sistema di difesa anti-missile Iron Dome li ha intercettati quasi tutti. Mentre era in corso questa pioggia di fuoco, l'Egitto tentava la solita mediazione per un'interruzione del conflitto. In serata Hamas ha annunciato l'intesa, ma in realtà il lancio di missili è continuato e le sirene hanno suonato a Sderot e altre città del sud di Israele.
Ecco il sistema di difesa Iron Dome in azione, catturato da un servizio di Fox News:
In tutto i target colpiti da Israele nella Striscia di Gaza sono 15, compresi un edificio di Hamas a Beit Hanoun e uno di Jihad Islamica a Beit Lahia.
Il cessate il fuoco per ora è solo sulla carta, anzi neanche quella. Vedremo quanto reggerà oggi. La mattina è calma, ma il governo israeliano sarebbe intenzionato a andare avanti con gli strike.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha lasciato Washington dopo aver incassato da Trump uno storico riconoscimento della sovranità di Israele sulle Alture del Golan, il primo passo verso l'annessione. Il primo ministro ha fatto sapere che subito dopo l'atterraggio andrà direttamente al quartier generale dell'esercito israeliano. Si vota, l'operazione militare su Gaza probabilmente non sarà breve.
***
Andiamo in America, il crac del Russiagate si sta facendo sempre più intrigante.
03
Il Russiagate è diventato un boomerang
Tutti vogliono che il documento sulla conclusione delle indagini sul Russiagate sia pubblicato. I Democratici perché non possono perdere ulteriormente la faccia e sperano che vi sia qualcosa a cui aggrapparsi per non colare a picco, Trump perché sta preparando l'offensiva della campagna presidenziale del 2020 dopo 674 giorni di indagini (e una spesa di 27 milioni di dollari) che hanno concluso che non c'è stata nessuna collusione tra il phonato di Manhattan e l'uomo del Cremlino.
La faccenda è intrigante perché a questo punto, come fa notare Kimberley Strassell sul Wall Street Journal, bisogna vedere se nel rapporto di Mueller saranno contenute le valutazioni sul lavoro fatto dall'Fbi. Se ci sono, essendo l'indagine un flop colossale, leggeremo parecchie cose che non tornano, se non ci sono, allora Mueller ha giocato un ruolo politico che alla fine non ha fatto scacco matto. Vedremo presto questa parte della storia.
Bisogna ricordare che tutta l'indagine traballa fin dall'inizio perché basata su labili dichiarazioni di un personaggio a dir poco opaco e di terza fila che collaborò con l'entourage di Trump durante la campagna presidenziale, George Papadopoulos, e su un dossier completamente falso, commissionato dagli avversari politici di Trump, che accusava l'allora candidato presidente di collusione con la Russia. Autore, l'ex agente segreto britannico Christopher Steele. Con questi due pilastri di cartapesta, l'Fbi ha condotto un'indagine che alla fine ne ha minato la credibilità e lanciato un'ombra sull'amministrazione Obama. Ci sono domande pesanti che attendono una risposta: su quali basi reali l'Fbi ha lanciato l'indagine? Quali verifiche ha fatto sulla qualità delle fonti e del materiale prima di procedere con l'investigazione? L'Fbi sapeva di essere dentro il classico "dirty job" di una campagna presidenziale? Perché ha proseguito su un terreno così scivoloso? Che ruolo hanno giocato i protagonisti politici dell'epoca? Cosa sapeva l'amministrazione Obama?
A Washington vivono tempi interessanti. Forse troppo.
***
Ripubblichiamo sul tema un approfondimento di List del 3 febbraio 2018. Gli spiacevoli fatti cominciano tutti a andare a dama.
04
Trump, l'Fbi e gli spiacevoli fatti (che tornano)
La guerra di Washington. La pubblicazione del memo sul metodo usato dall'Fbi per indagare sulla campagna presidenziale di Trump. Il gioco di fumo e specchi delle spie. I fatti, il contesto, l'analisi del documento
Siamo dentro la guerra di spie, la sanguinosa battaglia tra un gruppo di potere consolidato e l'imprevisto della Storia, Trump. La pubblicazione del memo sulle indagini Fbi e la campagna presidenziale è un fatto istituzionale. Dopo un anno e mezzo di boatos, rumors, scoop anonimi, fughe di notizie (vere e false) abbiamo un documento ufficiale prodotto dall'Intelligence Committee della Camera. Il documento è promosso dai repubblicani, è di una parte (come quasi sempre in politica, qualche settimana fa abbiamo analizzato su RadioList la relazione di minoranza dei democratici sulle interferenze russe: "Il Grande gioco di Putin e Xi. Anche in Italia"), ma non siamo più di fronte a un leak, siamo in presenza di un eletto, Devin Nunes, il presidente della Commissione, che con il suo staff ha visionato - dopo mesi di richieste andate a vuoto e sotto regole stringenti - documenti coperti da segreto, autentici, e ne ha fatto una sintesi. È battaglia politica, non c'è niente di cui stupirsi, ma il documento prodotto da Nunes sulla condotta dell'Fbi è notevole. E ora sappiamo anche perché l'Fbi voleva bloccarne la pubblicazione. Tutto ruota intorno all'autorizzazione chiesta dall'Fbi per l'intercettazione di Carter Page, allora uno dei consulenti della campagna presidenziale di Trump per la politica estera. Vediamo i fatti e il contesto in cui sono inseriti:
- Il Federal Bureau of Investigation prese come base ("essential part") delle sue indagini sullo staff di Trump (lui era ed è il vero bersaglio, non Carter Page) il falso dossier di Christopher Steele, l'ex spia del Regno Unito. Dossier confezionato grazie alle rivelazioni di fonti russe anonime.
- Il vicedirettore dell'Fbi, Andrew McCabe, ha testimoniato di fronte all'Intelligence Committee della Camera che non avrebbero potuto chiedere l'autorizzazione alle indagini senza il dossier. "The warrant would not have been issued without the dossier information".
- Christopher Steele era stato chiamato per svolgere una opposition research commissionata dai Democratici (aprile 2016) durante la campagna presidenziale di Hillary Clinton. Sono i clintoniani a provvedere al versamento di 160 mila dollari a Steele per il suo dirty job attraverso Fusion GPS e lo studio legale Perkins Coie.
- L'Fbi non cita mai questi collegamenti politici davanti all'autorità giudiziaria che deve concedere il via libera alle intercettazioni su Carter Page. Si preoccupa di farsi autorizzare le indagini, ma "dimentica" di informare la Corte che il dossier che corrobora la richiesta è commissionato e pagato dagli avversari di Trump.
- Tra le prove a sostegno dell'indagine l'Fbi cita un articolo di Yahoo News la cui fonte è... lo stesso Steele.
- L'Fbi "taglia" Steele come proprio confidente quando realizza che è lui la fonte di un articolo di Mother Jones sul Russiagate. Steele è contemporaneamente fonte dell'Fbi e gola profonda dei giornali che attaccano Trump.
- Steele rivela ai suoi confindenti di essere impegnato nel non far eleggere Trump.
- La moglie di uno dei funzionari del Dipartimento della Giustizia che è in contatto con Steele casualmente lavora presso Fusion GPS, cioè l'azienda che ha ingaggiato Steele per il dossier contro Trump pagato dalla campagna di Hillary Clinton.
- I contatti tra Carter Page e George Papadoupolos innescano l'indagine Fbi sui legami con la Russia alla fine del luglio 2016. Le conduce l'agente Fbi Pete Strozk, un personaggio chiave.
- Strozk ha una relazione con un altro agente Fbi, Lisa Page, con la quale ha un intenso scambio di messaggi telefonici anti-Trump. I due discutono si dicono "nauseati" dall'elezione di Trump. Su quest'ultimo punto: il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo sui messaggi tra i due agenti-amanti dell'Fbi, Pete Strzok e Lisa Page. Strzok odia i "fottuti russi", lo scrive all'amica Page e qui dimostra il suo indubbio patriottismo. Il problema è che il suo amore per la nazione e il lavoro nell'Fbi viene mischiato all'odio viscerale per Trump. Dopo l'elezione di Trump i due sono un carnevale d'allegria. "Sono depresso", scrive Pete. "Non so se posso mangiare, sono nauseata", scrive Lisa. Strzok era l'agente che indagava sia sui legami di Trump con la Russia che sul mail-gate di Hillary Clinton. Come può condurre con distacco un'inchiesta un agente con un simile pregiudizio morale? Il tema è tanto vero che Strzok, al top della sua carriera, viene rimosso dall'incarico nell'estate dell'anno scorso dallo Special Counsel Robert Mueller, l'uomo che guida l'indagine sul Russia-gate.
Questo in sintesi è il contenuto del memorandum. Non una fonte anonima piovuta sui giornali, ma un documento ufficiale del Parlamento americano. Sono quelli che il Wall Street Journal nell'editoriale pubblicato oggi ha definito "disturbing facts".
Altri fatti, elementi utili di questo plot, citati da Mark Penn in un articolo su The Hill:
- Jill McCabe, moglie del vicedirettore dell'Fbi, Andrew McCabe, ha ricevuto mezzo milione di dollari da Terry McAuliffe, alleata di Hillary Clinton, per la campagna elettorale in Virginia. Correva per diventare governatore. Ha perso. Il marito si è dimesso dall'Fbi qualche giorno fa.
- I due agenti dell'Fbi che avevano una relazione, Peter Strzok e Lisa Page, si sono scambiati oltre 50 mila messaggi dai quali è emerso il pregiudizio morale su Trump. Entrambi sono stati rimossi.
- James Baker (consigliere Fbi), James Rybicki (capo dello staff di Comey), Bruce Ohr (Dipartimento della Giustizia) sono stati tutti rimossi dai loro incarichi in relazione al caso. Ohr continuava a avere rapporti con Steele e Fusion GPS anche dopo il taglio netto dei contatti tra Steele e l'Fbi. La moglie di Ohr lavora per Fusion GPS.
Scrive Penn: "È un dato di fatto che sei alti dirigenti dell'Fbi e del Dipartimento di Giustizia sono stati riassegnati o licenziati sulla base di fatti che sono emersi in gran parte dal lavoro di questa commissione e dell'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia". Un dato di fatto che viene regolarmente dimenticato dai never Trump in servizio permanente effettivo.
L'autorizzazione all'indagine su Carter Page non sarebbe mai potuta arrivare senza l'utilizzo del dossier Steele, secondo quanto testimoniato dal vicedirettore dell'Fbi, McCabe.
Il documento fu abilmente "triangolato" per poterlo sfruttare durante la campagna presidenziale del 2016. Fu girato all'Fbi per dare forza all'indagine e poi a sua volta diffuso sui media che potevano presentarlo in pagina come materiale in possesso dell'intelligence. Il ruolo dell'amministrazione Obama in tutto questo è nel limbo.
Non è vero come ha sostenuto Hillary Clinton che il dossier non fu mai utilizzato prima dell'elezione di Trump. La stampa americana è disseminata di leak e vale per tutti un articolo di Kimberley Strassel, eccezionale columnist del Wall Street Journal, del 9 novembre 2017, che ricorda:
Nei documenti del tribunale britannico, Steele ha ammesso di aver informato i giornalisti statunitensi sul dossier nel settembre 2016. Tra gli informati figuravano giornalisti del New York Times, del Washington Post, di Yahoo News e altri. Steele, per sua stessa ammissione (in un'intervista con Mother Jones), ha anche consegnato il suo dossier nel luglio 2016 all'FBI.
Il 23 settembre del 2016 Michael Itsikoff pubblica su Yahoo News un articolo (portato addirittura come elemento di prova dall'Fbi) che racconta dei rapporti tra Carter Page e personaggi legati a Vladimir Putin. Il titolo è il seguente: "U.S. intel officials probe ties between Trump adviser and Kremlin". Il 31 ottobre del 2016 David Corn pubblica su Mother Jones un articolo con questo titolo: "A Veteran Spy Has Given the FBI Information Alleging a Russian Operation to Cultivate Donald Trump". Chi è? Sempre lui, Steele.What else?
La fonte degli articoli è Steele, il doppio informatore: dell'Fbi e dei giornali. Siamo nella parte decisiva della campagna presidenziale.
Che cosa accadrà ora? L'indagine di Robert Mueller sul Russiagate andrà avanti (deve andare avanti, e vedremo quali saranno le conclusioni), i democratici prepareranno una loro risposta al memo di Nunes (e vedremo quali tra i fatti elencati confuteranno), sarà pubblicato a quanto pare anche un altro documento sul ruolo del Dipartimento di Stato nella vicenda (e avremo di certo altre sorprese).
Trump subirà in ogni caso l'impeachment? L'indagine di Mueller punta a questo, ma per ottenerlo deve avere prove robuste che finora non sono emerse. Ha beccato Manafort trafficare con gli ucraini e nascondere i soldi al fisco americano, ha messo in ginocchio il business di Tony Podesta - casualmente fratello di John Podestra, braccio destro e sinistro di Hillary Clinton - potente lobbista di Washington che collaborava con Manafort, il resto è un gioco di fumo e specchi. Attendiamo i fatti, come sempre.
Una cosa è chiara, senza l'iniziativa dell'Intelligence Committee non sarebbero mai emersi fatti rilevanti come questi. Fa impressione vedere chi si era battuto per la pubblicazione dei Pentagon Papers opporsi alla diffusione di notizie di questa importanza. È il segno che questa non è la fine, ma l'inizio di un'altra storia.
***
Un anno dopo questo articolo, sappiamo com'è finita la storia della collusione di Trump con il Cremlino. Nel nulla. Ma la storia non è affatto finita. Ne sta per cominciare un'altra, riguarda le origini di questa indagine e - purtroppo - anche il ruolo dei media in una campagna politica che è finita malissimo.
05
Never Trump in redazione
E ora che tutto il castello di carta è crollato che si fa? Perché le macerie sono fumanti, visibili e hanno travolto anche il sistema del mainstream media che accecato dal pregiudizio, in preda a un attacco di bile di nevertrumpismo ha dimenticato di fare una cosa semplice: controllare i fatti, usare un minimo di principio di precauzione, la sana prudenza che nel mestiere non è mai troppa. Cominciano ad aleggiare dubbi e fantasmi. Così Newsweek si chiede: come farà ora Rachel Maddow, star di MSNBC, a non provare un minimo di ripensamento su tutto quello che ha mandato in onda negli ultimi due anni?
Il New York Times, cercando di strambare almeno un po' sulla sua stessa rotta, mette nero su bianco un tweet di Rich Lowry, direttore della National Review, una rivista conservatrice mai tenera con Trump: "I tre grandi sconfitti del report di Mueller nell'ordine sono: i media, i media, i media".
Siamo al giunti infine al falò delle vanità del giornalismo. Così Glenn Greenwald, un vincitore del Pulitzer, la mette giù come deve essere messa, una storia che è uno dei punti più bassi del giornalismo americano e non solo:
La cospirazione è finita. Così leggiamo sul Washington Post - il giornale che con il nuovo editore, Jeff Bezos, ha messo le tenebre sotto la testata e i fatti sotto il tappeto - un servizio che finalmente fa emergere qualche dubbio su due anni di complotti di carta.
Meglio tardi che mai. Ricominceranno domani. Anzi, la giostra ha cominciato di nuovo a girare.
***
Cosa manca? A quest'ora? Bisogna ordinare la zuppa inglese per il pranzo.
06
May perde il controllo (e i ministri) e mantiene il volante
Theresa May ieri durante il dibattito alla Camera dei Comuni (Foto Ansa)La Camera dei Comuni ha votato un emendamento che consegna virtualmente la procedura della Brexit al Parlamento. In realtà non è proprio così, l'esecutivo continua a conservare il dossier, ma la tabella di marcia è già nelle mani di Westminster da tempo, altrimenti a Londra non sarebbero a questo punto. C'è il tentativo di trovare un accordo cross-party di diverso tipo rispetto al piano del primo ministro. Traduzione: si rincorre di nuovo il modello di associazione all'Ue della Norvegia. Il Regno Unito è nella fase del Parlamento che vuol fare il governo. Non accadrà per il semplice fatto che è un sottosopra rispetto alla Costituzione. May perde il controllo (e i ministri), non il volante.
***
Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Previsioni del tempo su Nettuno.
07
Una tempesta su Nettuno
Foto del telescopio Hubble a sinistra, foto della sonda Voyager 2 a destra. Le nubi che vedete in alto a sinistra sono cristalli ghiacciati di metano, il punto scuro è la nuova tempesta vista dal Voyager 2 a destra. Le nubi sono più in alto nell'atmosfera rispetto alla massa scura. Dite che ci interessa di più il tempo che fa a Colle Oppio?
***
Va bene, torniamo sulla Terra. Cosa ha combinato ieri la compagnia di Apple?
08
Apple retrò
Della televisione di Apple non sappiamo niente: né cosa ci sarà né quanto costerà né perché dovremmo sottoscrivere la tv di Apple al posto di Netflix. È un segno dei tempi, Tim Cook gioca con le vaghezze, con Steve Jobs questo non poteva accadere: servizio, prezzo e descrizione del prodotto erano sempre il chiodo fisso. Nell'attesa, Apple ha fatto qualcosa di buono, una bellissima presentazione in stile retrò:
Qui c'è un molto 007, siamo dentro gli opening titles di Dr. No:
È un po' prestino per un Gin Martini, in ogni caso qui ricordiamo la regola di Bond: "Agitato, non mescolato". Buona giornata.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.