26 Novembre
Cosa c'è dietro l'angolo
Il voto del centrodestra allo scostamento di Bilancio apre il capitolo della parte finale della legislatura: il declino dell'emergenza coronavirus, la gestione del Recovery Fund, la riforma della legge elettorale, l'elezione del presidente della Repubblica. Il gioco tra maggioranza e opposizione è aperto
Che succede? Il governo incassa un via libera sullo scostamento di Bilancio che vale ben più di 8 miliardi, è quasi un'assicurazione sulla vita. Con i numeri che ballano il fox trot al Senato, incassare l'unanimità a Montecitorio significa respirare e mangiare il panettone, soprattutto in vista dell'esame della legge di Bilancio e - attenzione - della gestione dei finanziamenti del Recovery Fund, quando arriveranno. In un programma degli anni Settanta (1976-78) intitolato "Bontà loro" Maurizio Costanzo in quello che fu il primo talk show della tv italiana chiedeva ai suoi ospiti: "Cosa c'è dietro l'angolo?". La risposta oggi è meno complicata di quanto possa apparire: l'arrivo del vaccino e la fine dell'emergenza coronavirus, la ripresa dell'economia, un nuovo quadro politico, l'avvio di un altro ciclo del potere, con personaggi che usciranno di scena e altri nuovi o presenti che si consolideranno. Tutti si muovono pensando al dopo, ma bisognerebbe apparecchiarlo pensando ogni tanto anche al paese. Segnaliamo che il debito continua a galoppare, non preoccupa, anche perché chi governa oggi non è detto che ci sia in futuro, molto è destinato a cambiare. Facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
Il non-governissimo
S'è mosso qualcosa nello scenario politico, l'opposizione vota lo scostamento di bilancio (cosa già avvenuta in passato, ma in un contesto diverso), il provvedimento da 8 miliardi passa all'unanimità e questa scelta apre i giochi su due punti chiave per la fine della legislatura: riforma della legge elettorale e elezione del presidente della Repubblica. In mezzo, il tesoretto del Recovery Fund, quando ci sarà. Silvio Berlusconi ha giocato le sue carte, Matteo Salvini a sua volta ha fatto la sua parte (prima avvisando il Cav di non fare mosse che avrebbero condotto alla rottura e poi ritrovando un minimo di accordo che lascia i due distanti),...
Che succede? Il governo incassa un via libera sullo scostamento di Bilancio che vale ben più di 8 miliardi, è quasi un'assicurazione sulla vita. Con i numeri che ballano il fox trot al Senato, incassare l'unanimità a Montecitorio significa respirare e mangiare il panettone, soprattutto in vista dell'esame della legge di Bilancio e - attenzione - della gestione dei finanziamenti del Recovery Fund, quando arriveranno. In un programma degli anni Settanta (1976-78) intitolato "Bontà loro" Maurizio Costanzo in quello che fu il primo talk show della tv italiana chiedeva ai suoi ospiti: "Cosa c'è dietro l'angolo?". La risposta oggi è meno complicata di quanto possa apparire: l'arrivo del vaccino e la fine dell'emergenza coronavirus, la ripresa dell'economia, un nuovo quadro politico, l'avvio di un altro ciclo del potere, con personaggi che usciranno di scena e altri nuovi o presenti che si consolideranno. Tutti si muovono pensando al dopo, ma bisognerebbe apparecchiarlo pensando ogni tanto anche al paese. Segnaliamo che il debito continua a galoppare, non preoccupa, anche perché chi governa oggi non è detto che ci sia in futuro, molto è destinato a cambiare. Facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
Il non-governissimo
S'è mosso qualcosa nello scenario politico, l'opposizione vota lo scostamento di bilancio (cosa già avvenuta in passato, ma in un contesto diverso), il provvedimento da 8 miliardi passa all'unanimità e questa scelta apre i giochi su due punti chiave per la fine della legislatura: riforma della legge elettorale e elezione del presidente della Repubblica. In mezzo, il tesoretto del Recovery Fund, quando ci sarà. Silvio Berlusconi ha giocato le sue carte, Matteo Salvini a sua volta ha fatto la sua parte (prima avvisando il Cav di non fare mosse che avrebbero condotto alla rottura e poi ritrovando un minimo di accordo che lascia i due distanti), Giorgia Meloni ha interpretato la parte del mediatore tra i due belligeranti. Invertendo l'ordine dei fattori, il risultato non cambia. E la figura che gode di questa decisione del centrodestra (frutto di uno strappo e di una diplomazia parallela che va avanti da tempo tra Berlusconi e il Pd) è Giuseppe Conte, il suo governo supera uno scoglio importante e va a discutere la legge di Bilancio in Parlamento. Sul piano politico, il dividendo importante e immediato è quello del premier, il resto del piatto sul tavolo è un riposizionamento per il futuro.
Il premier Giuseppe Conte in una nota commenta: "La votazione alla Camera sulla risoluzione di maggioranza relativa allo scostamento di bilancio è un ottimo segnale in questo momento di particolare difficoltà che sta attraversando il Paese". Matteo Salvini ha rilanciato: "Siamo disponibili già da domani ad aprire due tavoli, uno sulla scuola, uno sulle tasse". La partita vera è sulla legge di Bilancio, i numeri del governo al Senato sono esili, Salvini lo fa notare subito: "Sulla legge di Bilancio se ci ascoltano è un conto. Vediamo, se questo è un singolo episodio dettato dal terrore di non farcela con i numeri o se è un convincimento al dialogo". E Berlusconi? Gode del momento di riconquistato protagonismo, apre uno spazio (piccolo ma finché non si vota ha una sua grande importanza) di manovra per Forza Italia, tiene al riparo Mediaset da azioni politiche ostili (dei Cinque Stelle in particolare) e scalate al capitale (leggere alla voce Vivendi).
Naturalmente le forze di governo dicono che non ci sono alterazioni nella maggioranza, l'opposizione dice che nulla cambia nei confronti dell'esecutivo e che il voto non è per il governo ma per l'Italia. Mancano le caramelle per i bambini e il resto c'è tutto. Traduzione: il governo ha numeri da labirintite al Senato, la maggioranza chiede soccorso, Berlusconi s'infila dove c'è il problema, spiazza gli alleati, tira la corda ma non la spezza, Salvini e Meloni a loro volta non strappano, si vota insieme alla maggioranza e domani si vedrà, funiculì funiculà.
È il Pd ad aver gestito l'operazione diplomatica (basta andarsi a rileggere o ascoltare le cose dette da Goffredo Bettini, il cervello del partito, sul ruolo di Berlusconi e il futuro di Conte), la prova è tradita dall'eccesso di entusiasmo di Andrea Marcucci, capogruppo dei dem al Senato: "Lo segnalo come un fatto positivo, una sorta di 'miracolo', visto il livello di interlocuzioni avute finora. Le opposizioni, grazie alla spinta di Berlusconi, hanno votato sì alla Camera, e voteranno sì al Senato, allo scostamento di bilancio. 8 miliardi in più per le imprese in difficoltà. Ripartiamo da qui". Berlusconi e il Pd. Ieri nemico pubblico, oggi statista. Nessuno stupore, la politica è fatta di questi passaggi e il Pd è il regno degli ideali proclamati e della Realpolitik praticata. Quanto ai Cinque Stelle, non hanno una linea politica, anzi c'è: primum vivere. Risultato: il non-governissimo.
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Siamo seduti su una montagna di debito, lo scostamento è quello dalla realtà. Perché il debito è un conto aperto con il futuro. La politica italiana sembra non aver ben chiaro cosa sta apparecchiando, la nostra classe dirigente dovrebbe ascoltare con attenzione cosa dice il cancelliere dello Scacchiere. Andiamo a Londra.
02
Il Regno Unito e l'ombra del debito non sostenibile
Rishi Sunak, star nascente del governo inglese e dei conservatori, ministro delle Finanze del governo Johnson, avvisa i naviganti con un'intervista alla Bbc: "Ci sono picchi record nei prestiti e nei debiti e le previsioni mostrano un percorso in cui l'indebitamento continua ad essere a un livello molto elevato. Questa non è una posizione sostenibile". Che fare? Probabilmente alla fine della crisi in Inghilterra aumenteranno le tasse. "Una volta che avremo superato tutto questo - dice Sunak - e avremo maggiore certezza sulle prospettive economiche, dovremo vedere come potremo assicurarci di portare le finanze pubbliche su una base solida". Il Governatore della Banca d'Inghilterra, Andrew Bailey, parlando a una stazione radio locale della Bbc ha detto che Sunak sta adottando l'approccio giusto distribuendo il costo finanziario della pandemia su molti anni. Il deficit secondo le stime del governo inglese raggiungerà il suo massimo dalla Seconda Guerra Mondiale al 19% del Pil , prima di scendere al 7,4% nel 2021/22 e poi calare a circa il 4% del Pil. Sunak è un politico responsabile, non nasconde sotto il tappeto il costo della crisi. Nel nostro paese si tace.
03
Fatturato e servizi. Tra rimbalzo e navigazione in quota
Se l'economia riapre, la ripresa è possibile, ma gli incoraggianti risultati del terzo trimestre svaniranno con l'ultimo che è stato azzoppato dai lockdown a macchia di leopardo. Così resta solo un bagliore temporaneo il rimbalzo del 26,7% nel terzo trimestre del fatturato delle imprese dei servizi. Nell'anno il dato è sempre negativo (- 6,9%). Per sapere, per capire, i numeri da guardare con attenzione sono in questa tabella:
È nell'ultima colonna che giace la realtà: il +161,9% fatto segnare dal turismo nel III trimestre va ponderata con lo sprofondo annuo che è pari al -40,2%. Non basta rimbalzare, bisogna stare in alta quota. Il mondo del commercio sta cambiando alla velocità della luce.
04
Black Friday e Cyber Monday
Black Friday e Cyber Monday saranno da record. Secondo le stime dell'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano gli italiani spenderanno online circa 1,5 miliardi di euro (+15% rispetto al 2019). Gli operatori particolarmente aggressivi in termini promozionali realizzeranno fino a 6-8 volte il fatturato di un giorno medio. Rallenta pero' rispetto agli anni precedenti il tasso di crescita percentuale (+15% rispetto al +20% circa, realizzato sia nel 2019 sia nel 2018) per almeno due ragioni. In soli quattro giorni è previsto un incremento della domanda, pari a +40% rispetto al 2019.
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Abbiamo dimenticato qualcosa? Sì, quello che combina il presidente della Turchia.
05
La purga di Erdogan
Il golpe del 2016 è fallito e finito, il controgolpe di Erdogan non ha fine, è una purga di regime, l'annichilimento dell'opposizione. Sono almeno 337 le condanne all'ergastolo emesse oggi da un tribunale di Ankara in uno dei maxi-processi per il fallito colpo di stato del 15 luglio 2016. I fatti sono quelli accaduti nella base aerea di Akinci che fu usata come centro delle operazioni dei golpisti. Tra i condannati ci sono decine di ex alti ufficiali e piloti di jet delle forze armate. Altri 60 imputati sono stati condannati a pene minori e 75 assolti.
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Come si è arrivati allo scenario attuale? Perché Erdogan è diventato così potente, intoccabile e ha potuto riaccendere il naturale espansionismo ottomano? Apriamo l'archivio di List, articolo del 2016 sul golpe e il controgolpe del sultano di Ankara.
06
C'era una volta. Golpe e controgolpe
2016. La Turchia nel giro di 48 ore ha messo sotto i nostri occhi uno scenario da manuale. Un guinness dei fiaschi militari e una raccolta di esempi illuminanti su come il potere durante le rivoluzioni muti nella sua forma, fino a rivelarsi nella sua mostruosa verità
Haldun Gulmez, ex ufficiale delle forze speciali, accusato di aver attentato alla vita di Erdogan la notte del 15 luglio 2016. Gulmez viene condotto al processo a Mugla, nel Sud della Turchia, il 17 luglio del 2017. Fa parte di un gruppo di soldati che assaltò un resort a Marmaris dove Erdogan era in vacanza. Erdogan fu avvisato del golpe e lasciò l'hotel prima dell'assalto. Due uomini della polizia furono uccisi (Foto Ansa)Erdogan è il nostro soggetto d’indagine. La nostra guida è un libro intitolato Tecnica del colpo di Stato, l’autore è Curzio Malaparte.
Il libro uscì in Francia nel 1931 e subito divenne un testo maledetto, da bandire in tutti i paesi dove la libertà non esisteva o, meglio, era sbandierata come tale ma in realtà o era un feticcio o stava per soccombere. Nessuno degli uomini forti dell’epoca poteva consentirne la lettura. A loro Malaparte aveva riservato pagine scartavetrate, intrise di corrosiva ironia, un profondo scavo dei giacimenti infiammabili dell’anima. Erano profetiche analisi del carattere dispotico. Hitler lo odiava (e lo fece bruciare in piazza a Lipsia), Trockij pure, Mussolini lo percepiva come una minaccia sinistra. Attraversato dal fiume della storia, il libro di Malaparte era (è) un memento. Partiamo dal primo fatto, il golpe.
Il golpe fallito. Un pezzo dell’esercito prova a conquistare la casamatta del governo turco con un’operazione pazza. Un pezzo. Non tutto. E in questa frazione è anticipato l’epilogo, il fallimento. Non ci sono abbastanza carri e aerei, nessuno dei capi del regime di Erdogan viene arrestato. Il presidente è in volo (forse) da qualche parte. Di sicuro è libero di dare ordini. Le premesse del golpe sono marchiate a fuoco dall’incertezza. E’ un tentativo, si spera nel popolo… No, neanche il popolo, perché il novantanove per cento della popolazione è di fede islamica e l’islamismo in questi anni ha galoppato nella società turca, annientato l’idea dello Stato laico. La visione di Ataturk non c’è più. L’esercito è la colonna vertebrale del potere, senza il suo appoggio non si va lontano, anzi da nessuna parte. E la Turchia non è certo un luogo da golpe bianco. Comanda chi controlla l’esercito (o ne è controllato). La polizia sta con Erdogan, le forze armate sono divise in fazioni e il golpe è un tentativo, una speranza, un progetto prematuro. Muore in culla. E finisce come deve finire: la resa.
Il contro-golpe. Comincia subito. Erdogan organizza una repressione durissima. Le immagini dei giovani soldati con le mani sul capo che vengono picchiati sul ponte sul Bosforo sono l’icona del futuro prossimo della Turchia. I generali che hanno mandato allo sbaraglio questi ragazzi sono dei mediocri comandanti. “Tradimento” è la parola usata da Erdogan. E i traditori di solito vengono condannati a morte. La pena capitale in Turchia è stata abolita nel 2004, ma questo è un altro film. Parliamo di militari, legge marziale, uno stato d’emergenza che il governo sta usando per regolare tutti i conti aperti da questa storia. Da quale sentimento si sta facendo guidare Erdogan? Paranoia e vendetta. Le pagine di Malaparte che ci introducono nella caverna buia dello spirito arroventato del potente che ha visto per un attimo infinito sfuggirgli di mano lo scettro:
Vi sono talvolta dei momenti, nella vita di un dittatore, che illuminano il fondo torbido, morboso, sessuale, della sua potenza. Sono delle crisi che rivelano tutto l’elemento femminile del suo carattere. Nei rapporti tra un dittatore e i suoi partigiani, quelle crisi si manifestano il più spesso con la sedizione. Minacciato da essere dominato a sua volta da coloro ch’egli ha umiliati e asserviti, il dittatore si difende con estrema energia contro la rivolta dei suoi partigiani: è la donna che si difende in lui. Cromwell, Lenin, Mussolini, tutti hanno conosciuto queste crisi.
Obiezione: Erdogan non è un dittatore, ma un presidente democraticamente eletto.
Vero, i turchi hanno votato, scelto Erdogan e il destino che con lui viaggia rapidamente verso terre senza mappe. Ma tutto questo non sposta di una virgola i fatti del teatro di guerra (la Turchia) e non cancella il tumulto in corso nell’anima di Erdogan. L’avventura politica del leader turco è continuamente mossa da uno stato d’eccezione. La storia è maestra di vita e Malaparte ancora ci aiuta a capire, interpretare, decrittare le mosse:
Cromwell non ha esitato a impiegare il ferro e il fuoco per sedare la ribellione dei livellatori, quella specie di comunisti inglesi del diciassettesimo secolo; Lenin non ha avuto pietà per i marinai insorti di Cronstadt; Mussolini è stato molto duro con le camicie nere di Firenze, la cui rivolta è durata un anno, fino alla vigilia dell’ottobre 1922.
Erdogan farà lo stesso. Lo ha già fatto. Al golpe risponde con il contro-golpe. La storia non mente. Mai. Ha fatto arrestare 2.389 membri delle forze armate, tra i quali 29 colonnelli e 5 generali. Ha fatto arrestare 20 magistrati e ha rimosso 2.745 giudici. Democrazia? E’ uno stato d’eccezione dove la democrazia non esiste, è sospesa e forse non tornerà mai più.
Contro-golpe. La drammatica foto del luglio del 2016 che mostra gli arresti di massa da parte dell'esercito turco (Foto Ansa)Il burattinaio. In questo scenario, Erdogan aveva bisogno di indicare alla massa turca (qui servirà tra poco l’analisi di Elias Canetti) un grande orchestratore, un burattinaio. Lo ha trovato subito: Fetullah Gulen, il suo avversario in auto-esilio negli Stati Uniti. Gulen abita in Pennsylvania, davvero è lui l’ispiratore del golpe fallito? Ha pochissima importanza. Colpevole o innocente, Gulen è il carattere perfetto che serve alla sceneggiatura di Erdogan. E’ un avversario che ha tutti gli ingredienti per essere il Grande Nemico: un religioso, un Imam di profonda visione e influenza, uno scrittore prolifico, un uomo che crede in un Islam universale, il suo movimento Hizmet ha milioni di seguaci in Turchia. Gulen ha risposto alle accuse ribaltando lo scenario: “Il golpe è una messa in scena”. Signore e signori, siamo a teatro. Tutti recitano una parte.
Dov’è la verità? Non importa, siamo dentro una drammatica rappresentazione, la lotta per la sopravvivenza e il dominio. Siamo nel dedalo dell’anima umana, stiamo passeggiando nelle sue stanze più segrete, tra magnificenza e rovine, per non smarrirci dobbiamo conoscere i movimenti della massa e gli strumenti del potere.
Quello in corso è un gioco di mascheramento e smascheramento continuo. Velocità e travestimento, rapidità nel cogliere l’attimo, il gesto supremo e ultimo del catturare, afferrare il nemico e tenerlo in pugno, smascherarlo prima di finirlo. Scrive Elias Canetti nel suo capolavoro, Massa e Potere:
Alla sfera dell’afferrare appartiene un tipo completamente diverso di rapidità: la rapidità dello smascherare. Ci troviamo dinanzi a un essere innocuo oppure devoto, gli strappiamo la maschera: ed ecco un nemico. Per poterlo fare, bisogna che lo smascheramento sia fulmineo. Questo tipo di velocità può essere definito drammatico. L’azione del raggiungere, in tale caso, si restringe entro un brevissimo spazio e si concentra. (…) Di maschera in maschera si possono determinare notevoli spostamenti nei rapporti di potere. La simulazione del nemico si controbatte con la propria.
Simulazione. La Turchia è questo teatro, uno specchio deformato dove il popolo vede una storia e si riconosce nei protagonisti. Ma fino a quando?
L’America. Gulen in questa fase è solo un chiodo lontanissimo a cui appendere il quadro della paranoia turca: è la Casa Bianca ad avere organizzato il golpe. Lo scenario cospiratorio serve a Erdogan per alimentare uno stato di tensione permanente. E’ quello di cui ha bisogno per continuare la sua operazione di annientamento di qualsiasi dissenso. Chi amico del mio nemico è un mio nemico. Dalla teoria alla pratica il passo è fulmineo e il governo turco ha chiesto l’estradizione di Gulen evocando addirittura l’asilo dato all’Imam come un “atto di guerra”. Non a caso l’attenzione di Erdogan si è spostata subito sulla base aerea di Incirlik, usata dall’Air Force per i raid contro l’Isis.
La base è sede di forze multinazionali (e i suoi silos possono ospitare fino a cento testate nucleari), ma il plot della controffensiva di Erdogan punta sugli Stati Uniti. Ieri lo spazio aereo della base è stato chiuso, l’energia elettrica staccata. Ankara gioca pesante. E stamattina il generale turco Bekir Ercan Van, è stato arrestato, con l’accusa di aver dato supporto aereo ai golpisti. E’ il tassello che manca: il grande complotto americano per far cadere Erdogan. La domanda retorica che sta dietro questi atti è solo una: come hanno potuto le forze americane non vedere quello che stava accadendo nella base? Avevano i radar spenti? Anche qui, nessuna prova, non importa quanto tutto questo sia allo stato attuale cosparso di verità. Conta la rappresentazione. E questa dice che gli Stati Uniti sono considerati dalla Turchia ispiratori (e non solo) del golpe. Questa è la verità del momento, dell’istante, dell’afferrare. Rapidità non fa rima con verità. Ma crea altre conseguenze, espande come un’onda i suoi effetti sullo scenario del Medio Oriente.
La realtà della crisi tra Stati Uniti e Turchia è una crepa che si sta allargando. Tutte le operazioni più importanti del Pentagono in Medio Oriente passano da quella base. Da ieri l’Air Force ha un problema operativo. E la Casa Bianca si pone la domanda che si pose il vecchio compagno Lenin: che fare? La Turchia è un paese alleato della Nato. Ma la sua politica ha già deragliato. Erdogan ha chiesto il rimpatrio di Gulen. Il segretario di Stato John Kerry ha risposto che servono le prove. Vere o false, la Turchia al momento che riterrà oppurtuno le fornirà. E’ una drammatica partita a scacchi. Ma gli Stati Uniti possono permettersi un atto simile? Consegnare a Erdogan il suo unico avversario rimasto? E cosa faranno i seguaci di Gulen in Turchia? Il futuro di Erdogan non è ancora scritto. Ha evitato il golpe, ma sul paese si sta allungando l’ombra di una guerra civile.
La rivoluzione di Erdogan. Per queste ragioni, il contro-golpe di Erdogan ha una logica narrativa a cui il leader in assetto rivoluzionario ora non può sfuggire. Si sono scambiati i ruoli: il golpista ora è lui. Il presidente turco è obbligato a seguire questo copione. O lo segue o prima o poi cade. Ancora nel libro di Malaparte troviamo pagine preziose per capire il processo in corso:
L’opportunismo in una rivoluzione, è un tradimento che si paga. Guai ai dittatori che si mettono alla testa di un esercito rivoluzionario e indietreggiano davanti alla responsabilità di un colpo di Stato. Può darsi che essi giungano, con la furberia e il compromesso, a impadronirsi legalmente del potere: ma le dittature che sono il risultato di una combinazione, non sono che delle mezze dittature. Esse non sono durevoli. La legittimità di una dittatura non consiste che nella violenza rivoluzionaria. E’ il colpo di Stato che la dà la forza di stabilirsi saldamente.
La strada di Erdogan è segnata. Deve continuare a marciare con il suo esercito e il suo popolo. Annientare ogni opposizione è il suo compito. La sua condizione è quella del prigioniero con la spada circondato dai suoi fantasmi. Deve ristabilire in fretta l’ordine. Perché?
Un altro libro maledetto ci aiuta a capire le dinamiche dell’instabilità e dell’anarchia, è Il libro del Signore di Shang, uno dei grandi classici cinesi, testo di fronte al quale Hobbes e Machiavelli impallidiscono per la durezza della teoria politica esposta. Andiamo al punto, l’anarchia e l’ordine:
Se da una condizione di governo e di ordine, il popolo passa all’anarchia, e poi si cerca di governare questa anarchia, essa non farà che aumentare; occorre pertanto governarla mentre si è ancora in una condizione di governo e di ordine, e così vi saranno vero governo e vero ordine; invece, se la si governa mentre è in una condizione di anarchia, continuerà a esserci anarchia.
La Turchia è in una condizione di disordine. Erdogan deve polverizzare l’anarchia. E per farlo dovrà essere durissimo. Ecco perché si è cominciato a parlare di pena di morte per i cospiratori. La punizione in questo regime di realtà aumentata, è il centro del potere:
È proprio nella natura del popolo essere ordinato; sono le circostanze a causare il disordine. Pertanto, nell’applicare le punizioni, le trasgressioni lievi saranno considerate gravi; se non vi sono trasgressioni lievi, quelle gravi non avranno modo di occorrere.
Questo è ciò che si chiama “governare il popolo in condizioni di legge e ordine”. Il libro del Signore di Shang è un testo fondamentale per capire le dinamiche del potere, “di abbagliante durezza”, emette una luce sinistra perché il lettore la percepisce in tutta la sua potenza e realtà. Il caso turco in questo senso è un caso perfetto per saggiare quanto scritto:
La punizione genera forza, la forza genera potenza, la potenza genera soggezione, la soggezione genera virtù. La virtù trae origine dalle punizioni.
Non troverete un testo di teoria politica altrettanto tagliente e inquietante. Vi inseguirà di notte e di giorno, perché la realtà ne fa riverberare le pagine, un tormento.
Siamo alla fine, alla domanda di Macbeth: “A che punto è la notte?”. Il viaggio al buio della Turchia è appena iniziato.
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Cose turche. E svolte mediorientali.
07
Israele-Emirati. Il primo atterraggio
Il disgelo siglato a Washington il 15 settembre scorso tra Israele e Emirati Arabi non è una dichiarazione che non ha conseguenze pratiche. La compagnia low cost Flydubai ha lanciato oggi i primi voli diretti per Tel Aviv. L'aereo è decollato questa mattina, in pista ad attenderlo all'aeroporto internazionale Ben-Gurion c'era il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che ha dichiarato che nei prossimi mesi "altri paesi normalizzeranno le proprie relazioni diplomatiche con Israele". Quanto ai voli, "ce ne saranno molti altri, andando in entrambe le direzioni. Ma puoi essere il primo solo una volta", ha rimarcato Netanyahu che ha aggiunto: "Questo è un momento cruciale, perché stiamo cambiando la storia. Non stiamo marciando in avanti, stiamo volando, a una velocità vertiginosa, in una nuova era che ora sta chiaramente cambiando il Medio Oriente. Per me, è la realizzazione di un sogno". Gli Emirati Arabi Uniti sono il terzo Paese arabo ad aver normalizzato le relazioni con Israele, dopo l'Egitto nel 1979 e la Giordania nel 1994, che hanno così posto fine allo stato di guerra con il loro vicino israeliano. Insieme agli Emirati anche il Bahrein e il Sudan hanno avviato la normalizzazione delle relazioni con Israele. È un grande cambiamento, la firma è dell'amministrazione Trump. E Biden ne avrà grandi benefici.
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C'è altro? Una cosa importante per chi vola tra Italia e Stati Uniti in questo periodo.
08
Stati Uniti-Italia senza quarantena
L'aeroporto di Fiumicino sarà il primo scalo in Europa ad attivare corridoi sanitari sicuri con voli 'Covid Tested' tra Roma e alcune destinazioni negli Stati Uniti, sostituendo per i passeggeri a bordo l'imposizione della quarantena fiduciaria all'arrivo in Italia. Delta Air Lines lancia i nuovi protocolli di screening. "L'accordo con gli aeroporti e i governi elimina l'obbligo di quarantena per i voli Covid-tested fra Atlanta e Roma", rende noto la compagnia aerea. Delta Air Lines, Aeroporti di Roma e l'Aeroporto Internazionale di Atlanta Hartsfield-Jackson hanno collaborato per offrire un programma transatlantico di screening per il Covid-19 "primo nel suo genere che permetterà l'ingresso in Italia senza quarantena, in conformità con un decreto la cui pubblicazione è attesa a breve da parte del governo italiano". A partire dal 19 dicembre, la sperimentazione dedicata di Delta testerà passeggeri ed equipaggio sui voli, appena rilanciati, dall'Aeroporto Internazionale Hartsfield-Jackson Atlanta all'Aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino. I test esonereranno dalla quarantena all'arrivo in Italia tutti i cittadini statunitensi autorizzati a recarsi in Italia per motivi essenziali, come lavoro, salute e istruzione, e tutti i cittadini dell'Unione Europea e italiani.
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È una importante notizia, parola di chi ha fatto 14 giorni di quarantena al rientro dall'America. Come chiudiamo questo numero di List? Andiamo in porta, dribblando tutti, da soli, con la palla che scompare e riappare, si gonfia la rete. Ola, Maradona.
09
Non fu un mercoledì come gli altri
Diego Armando Maradona, alza al cielo la Coppa del Mondo dopo aver battuto la Germania nella finale dei Mondiali 1986 (Foto Ansa).Non fu un mercoledì come gli altri. Non poteva esserlo. Stava sgocciolando la pioggia acida del 2020, anno bisesto, cavernoso, umido e pestilenziale. Non fu un mercoledì come tutti gli altri. C'era un lumeggiare di speranza, giungevano notizie sull'arrivo dei vaccini, chi aveva lottato, chi non s'era nascosto, ora vedeva il frutto del lavoro, della volontà, del talento. Stavamo costruendo un nuovo inizio. Non fu un mercoledì come tutti gli altri. Un tuono spalancò i cancelli della storia, una voce fece tremare i muri: "È morto Diego Maradona".
"Anticipiamo la riunione".
"Chiama tutti i capi dei servizi, in fretta".
"Rifacciamo tutto".
"Lasciate perdere il resto del notiziario".
"Solo l'essenziale, la notizia ora è Maradona".
"Colleghiamo Napoli, dov'è Lucia?".
"Fabrizio, il servizio politico deve chiamare tutti i tifosi in Parlamento".
"I vaticanisti tengano d'occhio il Papa, è argentino, parlerà".
"Esteri, Argentina, chi sta scrivendo?".
"Ha giocato nel Barcellona, Spagna, chi lo fa?".
"Fidel Castro, Chavez, gli amici rivoluzionari, serve una bella penna, idee?".
"Napoli, cosa sta succedendo in strada?".
"Riepiloghiamo i pezzi, cosa abbiamo dimenticato?".
"I colpi di Diego, serve un pezzo tecnico, di calcio".
"Economia, i guai con il fisco, dai".
"Cronaca, i problemi con la droga, la giustizia".
"Manca un pezzo de core su Napoli, chiamate Palmieri".
"Domanda: ha un erede vero?".
"No, Messi no".
"Ha parlato Pelè".
"La mano de Dios, chi la racconta?"
"E il gol più bello?".
"Era nella stessa partita, giusto".
"Serve pezzo sul primo scudetto del Napoli, andiamo, siamo in ritardo sui pezzi".
"Ma il pallone d'oro lo ha mai vinto?".
"È come gli Oscar, spesso perdono i migliori".
"No, aspetta, l'ha preso alla carriera, nel 1995".
"Come Paul Newman".
"Cercate Giordano, Careca, quelli del Napoli dei miracoli".
"Ferlaino ha parlato".
"De Crescenzo?"
"De Crescenzo è morto".
"Ossignore, e chi se lo ricordava, scusate".
"Gianni Minà?"
"Ha il telefono spento".
"Sorrentino, Siani, D'Alessio, Salemme, Carrà".
"Stiamo facendo".
"Nando de Napoli non parla, è in lacrime".
"Cercate qualcun altro, sbrighiamoci".
"L'ultima intervista sul Clarin è in rete".
"Bene, altro?"
"Il Papa prega per lui".
"Ha parlato il presidente Fernandez".
"Va bene, copriamo l'Argentina".
"Cerchiamo Platini e Falcao".
"Platini ha parlato".
"Ottimo, andiamo avanti".
"Striscioni, tifosi, serve cronaca. Datemi Napoli di nuovo".
"Chiamate i direttori dei giornali sportivi, fate un giro di opinioni".
"Dio, quanto mi manca Antonio Ghirelli adesso".
"Non c'è un pezzo sul gaglioffo, cazzo".
"Lo ricorda Palmieri".
"Ok, mi raccomando, de core".
"E niente santi. Facciamo cronaca. Miseria e nobiltà".
"Dei medici non abbiamo niente?".
"Che foto abbiamo scelto per il sito?"
"Bella questa, dove bacia la coppa del mondo".
"C'era quella di lui con la palla e i sei giocatori del Belgio davanti...".
"Cerchiamola".
"Chi scrive e impagina la fotostoria di Maradona?".
"Quanto tempo... eravamo giovani, ricordate?".
"Italia-Argentina, i fischi all'inno! Stavamo dimenticando questo".
"Disse figli di puttana".
"Aveva ragione".
"Facciamo round dei titoli internazionali".
"Un pezzo da Bruxelles?".
"E dagli Stati Uniti niente? Ma non ha giocato nei Cosmos?".
"Ci giocava Pelè, non Maradona. Quella squadra non esiste più dal 1985".
"Davvero? Come passa il tempo".
"No Fidel e Chavez non vanno insieme, sono due pezzi separati".
"Ridatemi Napoli, ma rispetteranno il coprifuoco?".
"Vogliono intitolargli lo stadio".
"Luci accese al San Paolo".
"The King, striscione in tribuna".
"Va bene, a quanti lanci di notizie siamo?".
"Abbiamo superato quota 100".
"Chi fa la supernotte fino alle 4:00?".
"Avvisate chi fa il notturno, seguire l'Argentina, guardare i lanci dei colleghi di Efe".
"Salma di Maradona alla Casa Rosada".
Ieri, 25 novembre 2020. Non fu un mercoledì come gli altri.
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Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
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Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
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1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.