27 Agosto
Cose turche nel Mediterraneo
La politica del gas ottomano. Esercitazioni navali, tensione alle stelle tra Ankara e Atene. Erdogan: "La Grecia eviti errori che la porterebbero sulla strada della rovina". La scuola è il vero banco di prova del governo. Lo scuolabus, questo sconosciuto. Grande dibattito su Briatoreland. America 2020, dal Truman Show al Trump Show
Che succede? L'estate sta finendo (Righeira, tormentone del 2002: "L'estate sta finendo e un anno se ne va / Sto diventando grande lo sai che non mi va") e il giorno dell'apertura delle scuole s'avvicina. Nel Mediterraneo Grecia e Turchia giocano a battaglia navale. Il problema è che è un gioco pericoloso.
01
La battaglia navale di Erdogan
Erdogan annuncia il 21 agosto scorso la più importante scoperta di gas naturale nella storia della Turchia (Foto Ansa).Il presidente turco Erdogan ha avvisato i naviganti di Atene: "Eviti errori che la porterebbero sulla strada della rovina. Se la Grecia vuole pagare un prezzo, che vengano ad affrontarci. Se non ne hanno il coraggio, si tolgano di mezzo". Quando Erdogan s'incazza bisogna prenderlo sul serio, diventa diretto e allusivo, dunque la Turchia "non punta a territori, sovranità o interessi di qualcun altro, ma non farà concessioni su quello che è nostro". Il problema è che "quello che è nostro" nel Mediterraneo Orientale lo decide lui. E gli altri dovrebbero accettare la decisione. Atene non accetta, fa esercitazioni navali, la Francia, Cipro e c'è anche l'Italia. La Turchia a sua volta muove i suoi pezzi galleggianti, continua le esplorazioni e rafforza la scorta militare, insomma un bel casino. Finora siamo allo show of force, ma basta un proiettile di cannone e la cosa diventa meno da Risiko sul tavolo di casa di quanto appaia adesso.
Il problema è più largo, non è un pezzetto di mare intorno a Cipro, riguarda tutto il gioco geopolitico del Medio Oriente, colpo d'occhio sulla vecchia e sempre utile mappa di Franklin, Central Intelligence Agency:
Il campo da gioco è grande. Ci siamo noi, l'Italia, l'Egitto, la Russia che osserva con le sue navi ancorate nel porto di Tartu, in Siria; la Libia che con...
Che succede? L'estate sta finendo (Righeira, tormentone del 2002: "L'estate sta finendo e un anno se ne va / Sto diventando grande lo sai che non mi va") e il giorno dell'apertura delle scuole s'avvicina. Nel Mediterraneo Grecia e Turchia giocano a battaglia navale. Il problema è che è un gioco pericoloso.
01
La battaglia navale di Erdogan
Erdogan annuncia il 21 agosto scorso la più importante scoperta di gas naturale nella storia della Turchia (Foto Ansa).Il presidente turco Erdogan ha avvisato i naviganti di Atene: "Eviti errori che la porterebbero sulla strada della rovina. Se la Grecia vuole pagare un prezzo, che vengano ad affrontarci. Se non ne hanno il coraggio, si tolgano di mezzo". Quando Erdogan s'incazza bisogna prenderlo sul serio, diventa diretto e allusivo, dunque la Turchia "non punta a territori, sovranità o interessi di qualcun altro, ma non farà concessioni su quello che è nostro". Il problema è che "quello che è nostro" nel Mediterraneo Orientale lo decide lui. E gli altri dovrebbero accettare la decisione. Atene non accetta, fa esercitazioni navali, la Francia, Cipro e c'è anche l'Italia. La Turchia a sua volta muove i suoi pezzi galleggianti, continua le esplorazioni e rafforza la scorta militare, insomma un bel casino. Finora siamo allo show of force, ma basta un proiettile di cannone e la cosa diventa meno da Risiko sul tavolo di casa di quanto appaia adesso.
Il problema è più largo, non è un pezzetto di mare intorno a Cipro, riguarda tutto il gioco geopolitico del Medio Oriente, colpo d'occhio sulla vecchia e sempre utile mappa di Franklin, Central Intelligence Agency:
Il campo da gioco è grande. Ci siamo noi, l'Italia, l'Egitto, la Russia che osserva con le sue navi ancorate nel porto di Tartu, in Siria; la Libia che con la Turchia ha siglato l'accordo per la zona marittima di interesse esclusivo (il fatto che ha innescato la crisi diplomatica con la Grecia), il gigante dell'energia mondiale, l'Arabia Saudita, gli interessi energetici di Israele che nel frattempo ha inaugurato il primo volo commerciale con gli Emirati Arabi Uniti, altro player piccolo ma di grande peso dell'area del Golfo, c'è la Francia che ha il suo territorio di caccia da sempre in quella zona, nel Libano che a sua volta ha i suoi dossier aperti su quel braccio di mare. Politica, energia, volontà di potenza. E il dinamismo del nuovo impero ottomano di Erdogan, una sagoma senza alcun dubbio irascibile, ma occhio ai marinai greci, non sono malleabili come pensa Ankara, la Grecia in guerra ha sempre dato filo da torcere a tutti, con azioni e resistenza eroica. E con Atene c'è Parigi, la Francia non azzecca mai una guerra, ma può dare supporto, ha navi e aerei. Sembra incredibile, stiamo scrivendo di un possibile tiro al bersaglio nel Mediterraneo. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
02
Oh, Laura
L'uragano Laura è classificato categoria 4, è dunque "estremamente pericoloso", sta per toccare terra in Louisiana e in Texas, a Haiti ha fatto 25 morti, nel Golfo del Messico sono state evacuate 100 piattaforme petrolifere.
Ecco Laura nell'immagine del satellite:
Nell'elenco dei disastri, il coronavirus dimostra che con i lockdown il problema resta, serve la cura e una difesa attiva, siamo sempre al punto di partenza, dobbiamo imparare a conviverci e non si fa chiudendosi in casa, l'era dei lockdown è finita, un altro condurrebbe il mondo nel caos. L'ultimo bollettino in Italia dice che i casi sono in aumento (1.3679), sono aumentati i morti (13 rispetto ai 4 di ieri), ma c'è anche il record dei tamponi (93.529), è una contabilità che bisogna guardare per farsi una domanda: in che direzione stiamo andando? Abbiamo un banco di prova imminente, la riapertura della scuola, qui vedremo quanto è organizzata la risposta e quanto la società italiana sarà davvero matura e capace di ripartire.
03
Il banco di prova
La situazione è già da panico e il vertice del governo dedicato al tema è apparso come un thriller con il tocco della comicità involontaria: chi chiude le scuole in caso di contagio? Il governo dice "noi!". Le Regioni rispondono "giammai!". I test sierlogici ai prof sono partiti - e loro saranno le vittime, insieme agli alunni, di questa storia - e s'è scoperto l'ovvio dei popoli, mioddìo ci sono i positivi! Essì, ci sono, il virus gira, colpisce anche le maestre che pure hanno la corazza, devono sorbirsi tutte le idiozie degli "esperti" (che non hanno mai visto cosa fa un bimbo in classe) e delle famiglie (che pensano ai figli chiusi in una campana di vetro e non avendo neppure l'enciclopedia de "I Quindici" in casa sdottoreggiano di pedagogia) e dunque c'è il problema del "corpo dei docenti" da spedire in classe, mentre qui abbiamo il fondato sospetto che il problema invece sia quello di avere una classe dirigente di indecenti.
Il virus non è andato via con il lockdown à la cinese (leggere la stampa internazionale per scoprire che il New York Times e il Wall Street Journal ora dicono che il bilancio del "modello italiano" è negativo, su tutti i piani e per tutti coloro che lo hanno imitato) , il coronavirus fa il suo lavoro, cerca un ospite, circola "in presenza" e anche in assenza, soprattutto di idee. Sono poche ed ben confuse. Prima pagina del Messaggero, giusto per dare un tocco di tipografia alla faccenda:
Occhio alla notizia a centro pagina: "In arrivo 9 milioni di cartelle esattoriali". Con il paese con la peggiore stima del Pil tra le economie avanzate, arrivano le cartelle esattoriali, il colpo di grazia. Ne riparleremo, torniamo alla scuola.
Il tocco di surreale arriva quando si comincia a discutere di una cosa che in Italia praticamente non esiste, ma dà la cifra del contatto di Palazzo Chigi con quella cosa chiamata realtà: lo scuolabus.
04
L'ultimo miraggio estivo: lo scuolabus
Il servizio di scuolabus in Italia è una rarità. Ci vorrebbe un servizio capillare, esteso, di scuolabus per i bambini e i ragazzi, ma non esiste perché l'Italia non è l'America (dove lo scuolabus è un luogo classico del cinema e della letteratura), ma se ne discute come se fosse quello il problema e non invece la paura che è stata diffusa a tal punto da mettere l'ipoteca del fallimento sulla riapertura della scuola. Siamo al bis della "riapertura", un profluvio di regole che non vengono rispettate, il paraculismo giuridico elevato al cubo che serve appunto solo ai burocrati ma non risolve un solo problema. Chiudere la gente in casa è stato facilissimo, far funzionare il paese - governarlo - è apparso impossibile perché la preoccupazione principale è il "di chi è la responsabilità"? Signora mia, di chi ha coraggio, voglia di fare, di ripartire e di vivere. Pochi.
La nostra vita è stata ridotta al bollettino quotidiano dei contagiati, ai telegiornali che sono diventati un distributore automatico d'ansia, del futuro non parla più nessuno, del domani dei figli con altri 100 miliardi di debito pubblico sulle spalle ha parlato solo Mario Draghi che è già stato dimenticato perché dice una semplice e scomoda verità.
05
Briatoreland, parte seconda
L'abbiamo vista, la riapertura, nell'estate che non è mai stata estate, una desolazione alla quale s'è aggiunta la beffa dei contagi in Sardegna (non avevamo casi e quei focolai sviluppati all'inizio del lockdown, con la fuga dei lombardi nel nord dell'isola, erano stati tenuti sotto controllo) alla Regione era stato negato di fare i test preventivi allo sbarco (orrore, è incostituzionale!) e il risultato di tanta intelligenza politica di Palazzo Chigi ora è sotto gli occhi di tutti: fanno i test nel Lazio, perché Zingaretti può. Così il grande dibattito si è acceso su "Briatoreland", uno spettacolo. Ieri sera il dilemma era tra l'alto e il basso, un problema da esame d'anatomia per una cattedra importante di medicina, sarà il polmone o qualcosa più in basso? Prostatite, assicuravano gli amici che evidentemente hanno un problema nella lettura delle cartelle cliniche e non solo. Poi ci ha pensato l'ospedale San Raffaele di Milano a mettere il timbro sulla verità della movida internazionale, il vippame del Billionarie, la salute di Briatore (al quale si augura pronta guarigione): coronavirus. Stare allegri, ma senza strusciarsi e inumidirsi si poteva e costava poco, sono cose elementari che bastano per tenere la situazione sotto il controllo del radar, ma se paghi una bottiglia di champagne mille euro è chiaro che sei un cretino deambulante in Costa Smeralda, un transumante da check-in permanente in un non-luogo che per noi sardi non esiste, quello è marketing, una faccenda da jet-set, cose che piacciono ai ricchi, per noi, figli di pastori e pescatori, si chiamano Monti di Mola, come cantava il grande Fabrizio De André, un uomo dal sangue ligure con le vene forgiate nell'isola. Abbiamo subito un'altra invasione.
***
Che facciamo? Andiamo in America, c'è una straordinaria battaglia in corso.
06
Dal Truman Show al Trump Show
Trump che firma la grazia. Trump che dà la cittadinanza e fa diventare "americano" chi lo sognava. I poteri del presidente esposti in diretta. Il racconto della convention repubblicana è un format tv che si chiama "reality show". Sulla bocca di Barack Obama la settimana scorsa quell'oggetto della narrazione televisiva era affiorato con il tono del disprezzo (detto da colui che con la televisione on the road e la fotografia di Pete Souza ha costruito giustamente il mito del primo presidente nero) per l'uomo di Manhattan. Ieri s'è capito che Obama non aveva capito: accusare Trump di fare un reality show è "Una pallottola spuntata" (cinema americano, commedia con la trama del poliziesco, anno 1988, regia di David Zucker, protagonista Leslie Nielsen nella parte dell'investigatore Frank Drebin) perché Trump è il reality show. E ieri sera lo ha portato alle sue logiche conseguenze, il presidente che interpreta il presidente, Trump che fa The Donald. Il potere della Casa Bianca che va in scena.
I democratici protestano, dicono che Trump ha usato la Casa Bianca come scenario della sua campagna e non poteva farlo perché ha violata le regole dell'Hatch Act del 1939 che dice che non si può usare un edificio federale per ottenere un proprio beneficio personale (e dunque anche politico), ma la residenza e il prato della Casa Bianca non sono considerati un dominio federale. E i precedenti esistono, il presidente Jimmy Carter annunciò la sua corsa per il secondo mandato (che non arrivò mai) dalla East Room della Casa Bianca. Era il 4 dicembre del 1979. È cambiato tutto, la comunicazione è veloce, compressa, con il coronavirus le convention si sono perfino smaterializzate e delocalizzate. Online e non "on-stage", sul palco di una convention tradizionale, con la folla, i cartelli, i palloncini che volano, i concerti, lo spettacolo. Tutto questo è evaporato, Charlotte è lontana, qui siamo a Washington DC. E la battaglia politica segue il flusso della contemporaneità, è una inesorabile legge della vita.
Dunque il centro della seconda puntata della convention repubblicana si è spostato alla Casa Bianca. Dissolta la convention, dopo aver obbedito alla dura legge del coronavirus, smembrata l'unità della scena, nello storytelling repubblicano è apparso il luogo dove ieri, oggi e domani il potere abita e decide. Non è il Truman Show, dove il protagonista scopre con orrore e smarrimento di essere nato e cresciuto nel mondo della finzione, è il Trump Show, dove il protagonista è nel suo ambiente naturale, in pieno "acting power", dove non sta "presentando" il suo personaggio, lo sta "vivendo", è se stesso nel ruolo di presidente degli Stati Uniti che gli ha assegnato il voto popolare nel 2016.
Non a caso all'impaginazione del racconto, alla scrittura, al "girato", agli interventi dei testimoni, alla sceneggiatura lavorano almeno due produttori (Sadoux Kim e Chuck LaBella) di "Apprentice", il reality show che fece fare a Trump il balzo pop definitivo e lo consegnò nella (piccola) storia della televisione, il prequel del grande salto nella storia della politica. Siamo nel dentro e fuori della fiction, il vai e vieni della storia che si diverte a fare il pendolare tra Broadway e Hollywood, tra la "comedy" e il "drama", tra il palco e il primo piano, l'immagine rarefatta e la telecamera che zappa, il discorso scritto e recitato e il passaggio inventato in diretta (ma niente lo è), il pianto e il riso, un racconto che corre veloce, disteso e compresso come una lasagna alla quale Trump aggiunge il sugo e tutto quel mix diventa improvvisamente "dramedy".
La convention dei democratici ha raccontato l'America delle tenebre (Trump) e l'avvento della luce (Biden), il copione della convention repubblicana spegne l'oscurità e accende la torcia, parola biblica (Apocalisse 8:10: "Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque"), citata non a caso da un conservatore religioso come il vicepresidente Mike Pence, sono i sassolini del partito repubblicano più tradizionalista che compaiono qua e là nel racconto.
07
Le parole dell'immaginario americano
Ci sono tutti i volti, le immagini e le parole chiave, la cassetta degli attrezzi dei sceneggiatori è piena di soluzioni per "your nation", la "terra dell'opportunità", il luogo ideale per chi cerca prosperità e fortuna. L'abisso e il collasso non ci sono, la crisi del coronavirus è un chiodo al quale appendere il quadro di un'economia che "is roaring back", sta tornando a ruggire e può farlo solo con Trump. Il pescatore d'aragoste del Maine racconta che i dem sono troppo ambientalisti per le sue reti (vade retro, Biden), nel racconto c'è la working class americana, il "fare" sposato con "l'American dream", la vita quotidiana dei "farmers", il cibo e la potenza agricola americana, con i suoi raccolti e allevamenti. Questo passaggio è molto importante, è un pezzo di immaginario del passato e un memento del presente, durante la crisi più acuta del coronavirus, in pieno lockdown della nazione, ha cominciato a scarseggiare la carne e nell'americano ha cominciato a circolare l'inquietudine. Stephen King, intervistato dal Corriere della Sera:
C’è un romanzo di Robert Harris, "Il sonno del mattino", che si svolge in un futuro lontanissimo, dopo un tremendo disastro verificatosi nel ventunesimo secolo. Ci si affanna a scoprire di che cosa possa essersi trattato, quando vengono rinvenute delle carte scritte da qualcuno che ipotizza quello che potrebbe accadere se si verificasse un evento pauroso, tipo coronavirus. L’autore di quelle carte fa notare che in tutte le principali città in soli sei giorni si rischia di fare la fame, per l’interruzione della catena degli approvvigionamenti. Ecco, io mi preoccupo un po’ per il cibo.
Gli agricoltori e gli allevatori americani sono la terra di mezzo, quel Midwest che fa e disfa i presidenti. Quando cominciarono a scarseggiare le bistecche di manzo, sulla catena di Wendy's mesi fa si rovesciò la domanda del suo spot degli anni Ottanta, "Where's the beef?", dov'è la carne. Alcuni punti vendita della catena servivano solo il pollo e a quel punto gli americani si sono interrogati sul futuro delle loro scorte alimentari. Wendy's ha così rispolverato il suo slogan per spiegare ai clienti che "the beef", la carne dei suoi prelibati burger, nei suoi ristoranti non può essere quella congelata. La realtà irrompe in casa nelle forme più inattese.
Il piccolo business è la colonna vertebrale del copione, appare il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, ricorda il suo lavoro con Ronald Reagan e, ancora una volta, nella mente dell'elettore medio compaiono due parole: "Cut taxes", il taglio delle tasse e contemporaneamente rimbalza un altro messaggio, il piano di Biden per aumentare le tasse di 4 mila miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. "Boom" dice Kudlow, piazzando tutte le parole come frecce. E lo fa mentre Wall Street polverizza di nuovo i record di sempre degli indici S&P 500 e Nasdaq, un memento per la campagna dei democratici tutta imperniata sul collasso dell'economia americana. In uno scenario di ripresa, saranno costretti a cambiare strategia.
Non sono spariti gli attacchi ai democratici (durissimo quello scagliato da Pam Bondi (nella foto Ansa qui sopra), ex procuratore della Florida, contro Hunter Biden, il figlio di Biden che fece affari in Ucraina e in Cina mentre il padre era vicepresidente - e nel caso di Pechino il figlio viaggiava sull'aereo del padre), "il tema del nostro partito stasera è quello della terra dell'opportunità, ma per Joe Biden è stata la terra dell'opportunismo, non dell'opportunità". Un colpo di cannone in una serata dove il tono resta quello positivo dell'America che riparte dopo il flagello del coronavirus, del presidente che non rinuncia mai "a dire come la pensa" (passaggio ironico del discorso della First Lady Melania) e di un paese che ha le capacità e il talento umano per farcela sempre e continuare ad alimentare il sogno americano.
Il vicepresidente Mike Pence nei suoi interventi "in esterno" durante la convention repubblicana.Mike Pence appare nello scenario dei padri fondatori, nella campagna, si vede la sagoma di case di legno, verde, un racconto pastorale. Il vicepresidente in cravatta rossa e camicia bianca, i capelli bianchi indossati come un casco da stunt-man, è la forza tranquilla dell'amministrazione, il cristiano compassionevole della tradizione repubblicana (c'è sempre la luce di Dio nel sotto testo della narrazione), cita Abramo Lincoln (stacco di immagini sul gigante della libertà), torna alle radici, ai padri fondatori. Appare con il discorso dell'esule cubana l'antico spettro di Fidel, la crisi dei missili del 1963 e la certezza che "l'America non sarà mai un paese socialista" perché Biden non vincerà. Parlano i figli di Trump e lo fanno con vigore, perché "Dad" è il più bravo e quello che serve all'America. Parla Mike Pompeo da Gerusalemme (i dem hanno evocato la violazione dell'Hatch Act anche per lui) e ricorda che gli Stati Uniti sono il baluardo del mondo libero contro gli oppressori, difende la politica di America First e "le audaci iniziative" del presidente. Poi arriva il momento più atteso della serata, parte una musica pop-rock, le immagini diventano veloci, sincopate, è il momento della tigre, Melania.
08
Melania spinge la corsa di Donald
Melania Trump fa il suo ingresso nel colonnato del Rose Garden della Casa Bianca (Foto Ansa).La First Lady parla un inglese "straniero", lo fa con attenzione, non perde il filo del discorso, ogni tanto affiora l'emozione, il discorso s'interrompe e irrompe un fulmineo momento d'ansia, gli ospiti nel rinnovato Rose Garden sono seduti, il marito Donald è in prima fila. Ricorda i suoi viaggi, la visione della povertà, della violenza, del sopruso nei paesi dove la libertà e la legge sono sempre in bilico, la tragedia della malattia per i più piccoli - passaggio sul caso del piccolo Demetrios, ricoverato all'ospedale Bambino Gesù di Roma nel 2017 - l'immanente pericolo della calamità naturale, del disastro che proprio in queste ore viaggia nel Golfo del Messico, l'uragano Laura che sta per toccare terra in Louisiana e in Texas, nella città di Houston, cuore dell'America del petrolio e del gas. L'America è una terra dove la natura è generosa e crudele, dona e toglie, regala e prende, senza chiedere il permesso.
In Melania c'è tutta la forza di cui sono capaci solo le donne, anche nell'incertezza, nel tentennare, in quell'imperfetto andamento del discorso che alla fine è una metafora dell'esistenza di tutti. Melania è stata adottata dall'America, squaderna una vita che porta il peso della vecchia Europa, della povertà e della ricerca di un nuovo inizio, la giovinezza che è bellezza, la maturità che è ricchezza, la Fortuna e il suo rovescio, sempre. Un marito che è un sottosopra, un amore forse intermittente (come ogni amore), ma solidificato dalla complicità del difetto, dal silenzio sull'eccesso, dalla consapevolezza che l'esistenza non è il quadro della perfezione, ma un approssimato gioco, incontro e scontro di volontà che spesso non diventa rappresentazione. È mamma e questo le ha dato la tenacia e un futuro al quale non ci possono essere alternative, è quello dell'amore per i figli, è moglie del marito che forse non si può sposare e dell'uomo che si può perfino amare. Non porta l'abito delle recriminazioni, è una combattente, ha ferite nascoste, come tutti, celate in una composta e rocciosa riservatezza.
È la First Lady di un'America divisa e in divisa, è la compagna di un uomo che guida un paese che attraversa la prateria della storia al galoppo, è una comparsa tra le tante del grande romanzo americano. Non cerca lo scontro, non chiede la fine impossibile della battaglia politica, ma non critica i democratici perché non vuole dividere un paese già lacerato, fa un passaggio che resterà, perché vero e drammatico, contrappuntato dalla cronaca fiammeggiante dei disordini del Wisconsin (due morti e un ferito a Kenosha), la First Lady chiede "la fine della violenza in nome della giustizia" e lo fa con quel tocco femminile della grazia che diventa fermezza.
Non accadrà, perché l'America brucia, la battaglia contro Trump nel 2020 è l'ultima spiaggia per i democratici, si risponde colpo su colpo e i toni non si abbasseranno, la nobile causa dei movimenti di protesta contro le violenze delle forze dell'ordine (dopo l'uccisione di George Floyd, ora c'è il caso del ferimento dell'afroamericano Jacob Blake, colpito lo scorso 23 agosto da sette colpi d'arma da fuoco alle spalle da un agente di polizia) è diventata una calamita per chi cerca il caos. Non lo sanno, ma favoriscono Trump, il suo messaggio di "law and order", la campagna repubblicana che lega i dem al disordine nelle città americane. Il fuoco brucia il domani, consuma la speranza, spaventa chi deve scegliere il 3 novembre chi guiderà gli Stati Uniti.
La posta in gioco è la guida del paese più potente del mondo, il racconto è quello della battaglia che non si può perdere e bisogna vincere a tutti i costi. "Failure is not an option" disse il grande Gene Kranz, direttore della sala controllo della Nasa, quando si ritrovarono davanti alla sfida più grande: "Houston, abbiamo un problema". Salvare la vita degli astronauti nel vuoto cosmico.
Nixon alla Nasa il 14 aprile del 1970 durante la crisi dell'Apollo 13 (Foto Nasa).Correva l'anno 1970, era il mese più crudele, aprile (T.S Eliot, La Terra desolata: "Aprile è il mese più crudele, genera | Lillà da terra morta, confondendo | Memoria e desiderio, risvegliando | Le radici sopite con la pioggia di primavera"), era il sogno raccontato da Jules Verne nelle pagine di "Dalla Terra alla Luna", alla Casa Bianca c'era un presidente repubblicano, Richard Nixon. Mezzo secolo dopo, la missione Apollo 13 si chiama America.
***
Che facciamo? Tiriamo dritto anche stasera, si dormirà quando ci sarà il tempo per farlo, oggi (fuso orario di Washington, mentre fate la nanna) alla convention repubblicana va in scena il vicepresidente Mike Pence, sarà il relatore principale da Fort McHenry a Baltimora, sta preparando il dibattito che potrebbe segnare la corsa alla Casa Bianca, quello con la tigre, Kamala Harris. Tenete d'occhio Pence, nel bene o nel male, sarà lui la sorpresa della campagna.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.