28 Luglio

Cospirazioni, aristocrazie. Un po' di letteratura del complotto

WeekList. Lasciate perdere le teorie strampalate, leggete "Tragedy and Hope" di Carroll Quigley che insegnò a Harvard e a Princeton. Avrete la mappa delle "aristocrazie venali". Un viaggio di Lorenzo Castellani nel club delle minoranze che governano senza aver bisogno del voto.

di Lorenzo Castellani

La letteratura sui complotti va di gran moda negli ultimi anni. Diversi autori, per lo più americani, sono diventati milionari grazie alle loro fantasiose ricostruzioni sul nuovo ordine mondiale. Per costoro esisterebbe un manipolo ristretto di uomini, operanti attraverso le società segrete, capaci di gestire le sorti del mondo. 

Queste opere sono prive di qualsiasi base scientifica e di ricerca storica, per lo più sciatte e piene di generalizzazioni semplificanti. Esse sono sostanzialmente opere di fantasia e, infatti, vendono come romanzi popolari. Con i cambiamenti politici degli ultimi anni però la questione dell'élite, delle idee e visioni espresse dall'establishment è tornata centrale nel dibattito politico.

Esisteva un tempo in cui il complottismo era questione ben più seria. Pochi conoscono il Professor Carroll Quigley, controverso storico, che insegnò ad Harvard, Princeton e Georgetown tra gli anni quaranta e settanta dello scorso secolo. Egli era convinto che l'establishment nel mondo anglo-americano fosse un argomento tabù su cui gli studiosi di alto profilo non si fossero mai davvero esercitati. Lo stesso Quigley si considerava un membro delle alte sfere e si dichiarava espressamente d'accordo con le idee guida dell'establishment seppure non condivideva l'eccessiva riservatezza della rete del potere. Così il professore avviò una ricerca ventennale volta a ricostruire famiglie, connessioni e modus operandi delle élite che si completò con la pubblicazione nel 1966 di Tragedy and Hope, libro di 1300 pagine in cui si ricostruiva la vicenda del potere anglo-americano tra i primi del Novecento e la seconda guerra mondiale. L'opera è stata introvabile per molti anni e anche oggi che è stata riportata alla luce, disponibile soltanto in inglese, è una lettura difficile e pesante. Esiste però un riassunto di questo enorme volume realizzato clandestinamente nel 1970 dall'ex agente dell'FBI Cleon Skoussen intitolato The naked capitalist che in 130...


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