18 Giugno
Cronaca di un paese che non decolla
Piovono dati negativi record sull'effetto lockdown, la riapertura è un flop, gli aeroporti sono vuoti e la stagione turistica è compromessa. La Bce: piccole e medie imprese italiane colpite duramente. Il governo spera nel salvagente europeo e rimanda a settembre il piano. È troppo tardi
Che succede? Siamo appesi all'idea che ci salverà l'Europa (e pure gratis), in realtà dovremmo fare in fretta e bene con le nostre forze, ma ormai tutta la narrazione del governo punta su questo miraggio, l'oasi del Recovery Fund sulla quale ci spiaggeremo definitivamente con la PlayStation accesa e i moduli per il reddito di cittadinanza precompilati. Domani ci sarà un consiglio europeo che deciderà di non decidere, ma Angela Merkel è fiduciosa anche se il vertice sarà una tappa intermedia per un accordo da stringere in luglio (Paolo Gentiloni dixit). Di fronte al Bundestag oggi Merkel a ha affermato che il Recovery Fund "è doveroso e urgente". La cancelliera è sempre sul pezzo, noi siamo agli Stati generali che, essendo generali, non risolveranno niente di specifico. Il governo ha rimandato tutto a settembre. Qui abbiamo visto gli aeroporti vuoti, non c'è tempo. L'orchestrina suona, occhio all'iceberg. Facciamo il nostro giro di giostra, abbiamo una carrellata di numeri, allacciate le cinture e seguite il titolare di List.
01
Numeri, numeri, numeri
- Nuove richieste di sussidi in America. Sono sopra quota un milione per la tredicesima settimana consecutiva. Ultimo dato della scorsa settimana, 1,508 milioni di americani ne hanno fatto richiesta, oltre le stime degli analisti che ne prevedevano 1,3 milioni.
- Pil del 2020 a -8,7% in Europa. Questa è la stima dell'ultimo bollettino economico della Banca centrale europea. Pmi e settore aereo dell'Italia sono i più penalizzati.
- Occupazione in Italia, secondo i dati Inps crollano le assunzioni nel primo trimestre: -24%, tra gennaio e marzo sono state solo un milione e 338 mila;
- Costruzioni in Italia crolla la produzione. Secondo l'Istat "su base annua la produzione nelle costruzioni caladrasticamente, registrando flessioni mai toccate prima. L’indice corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono...
Che succede? Siamo appesi all'idea che ci salverà l'Europa (e pure gratis), in realtà dovremmo fare in fretta e bene con le nostre forze, ma ormai tutta la narrazione del governo punta su questo miraggio, l'oasi del Recovery Fund sulla quale ci spiaggeremo definitivamente con la PlayStation accesa e i moduli per il reddito di cittadinanza precompilati. Domani ci sarà un consiglio europeo che deciderà di non decidere, ma Angela Merkel è fiduciosa anche se il vertice sarà una tappa intermedia per un accordo da stringere in luglio (Paolo Gentiloni dixit). Di fronte al Bundestag oggi Merkel a ha affermato che il Recovery Fund "è doveroso e urgente". La cancelliera è sempre sul pezzo, noi siamo agli Stati generali che, essendo generali, non risolveranno niente di specifico. Il governo ha rimandato tutto a settembre. Qui abbiamo visto gli aeroporti vuoti, non c'è tempo. L'orchestrina suona, occhio all'iceberg. Facciamo il nostro giro di giostra, abbiamo una carrellata di numeri, allacciate le cinture e seguite il titolare di List.
01
Numeri, numeri, numeri
- Nuove richieste di sussidi in America. Sono sopra quota un milione per la tredicesima settimana consecutiva. Ultimo dato della scorsa settimana, 1,508 milioni di americani ne hanno fatto richiesta, oltre le stime degli analisti che ne prevedevano 1,3 milioni.
- Pil del 2020 a -8,7% in Europa. Questa è la stima dell'ultimo bollettino economico della Banca centrale europea. Pmi e settore aereo dell'Italia sono i più penalizzati.
- Occupazione in Italia, secondo i dati Inps crollano le assunzioni nel primo trimestre: -24%, tra gennaio e marzo sono state solo un milione e 338 mila;
- Costruzioni in Italia crolla la produzione. Secondo l'Istat "su base annua la produzione nelle costruzioni caladrasticamente, registrando flessioni mai toccate prima. L’indice corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di aprile 2019)diminuisce del 67,8%, mentre l’indice grezzo mostra una riduzione del 66,7". Occhio al grafico:
I francesi a proposito dello scenario economico dicono: "Quand le bâtiment va tout va". Qui è chiaro che non va.
- Il turismo cola picco,12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno secondo Assoturismo.
- Import-export, c'era una volta. E adesso c'è questo:
Nota dell'Istat: "Ad aprile 2020 si stima una netta contrazione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, molto più intensa per le esportazioni (-34,9%) che per le importazioni (-18,5%). La marcataflessionesu base mensile dell’export è dovuta al fortecalo delle vendite sia verso i mercati extra Ue (-37,3%) sia, in misura relativamente meno accentuata,verso l’area Ue (-32,7%)".
***
Non andrà sempre così, la ripresa ci sarà, ma non ne conosciamo ancora la parabola, la velocità, i volumi. L'abbiamo scritto tante volte, lo ribadiamo, non siamo pessimisti, siamo ottimisti bene informati e questa non è la fine del mondo, è un altro mondo. C'è altro? Sì, uno scandalo finanziario in Germania, un regolamento di conti, e un nuovo nemico della buoncostume del coronavirus. Viviamo tempi interessanti, forse troppo.
02
Cassa, liti in autostrada e il virus del tifo
Ci mancava una conferma che i controllori della finanza sono quel che sono, eccola. È sparita la cassa. Wirecard crolla a Francoforte, il titolo sprofonda a -66%. Sono spariti quasi 2 miliardi di cassa dalla società di servizi per i pagamenti digitali. La notizia è che accade in Germania e la conferma è che i revisori contabili sono stati ingannati. Domanda sul taccuino del cronista: ma controllavano qualcosa?
Non vanno certo meglio le cose tra finanza e politica, siamo in piena era del Soviet e in Italia abbiamo un braccio di ferro su Autostrade che è molto (d)istruttivo. Siamo al regolamento di conti. Atlantia scrive una lettera all'Unione europea: "Il governo viola le norme europee". La società accusa il governo di voler forzare la vendita della quota a Cdp e ridurre la compensazione in caso di revoca della concessione a Autostrade. Sono ai materassi.
Il costume del nostro paese non aiuta, ogni giorno c'è un nemico da abbattere. Nuove dalla buoncostume del coronavirus: c'è un nuovo nemico, il tifoso. Dopo la movida, un altro bersaglio dei competenti armati dell'ovvio dei popoli: i festeggiamenti dei tifosi del Napoli per la vittoria in Coppa Italia contro la Juve. L'Oms dice che sono "sciagurati". Giusto, applausi per la perspicacia notevole. Ma se apri il paese, quello esce dalla gabbia. I virologi terrebbero tutti chiusi in casa in eterno, così non hanno problemi, tranne il fatto che il virus se ne va come e quando gli pare, e il lockdown tiene fino a un certo punto. Non si può fare, la vita è sempre un rischio. E poi che dire dell'Oms, quell'istituzione così infallibile che per settimane ha avuto il virus cinese sotto gli occhi e ha perso tempo a giocare a ping pong con Pechino?
***
Abbiamo un problema, l'effetto della crisi del coronavirus sulle nostre imprese. Houston, ci sentite?
03
Impatto della crisi sulle imprese italiane
Gli Stati generali si trascinano stancamente verso la fine, siamo a giovedì, l’unica notizia rilevante è arrivata ieri da Confindustria, con il presidente Carlo Bonomi che ha detto chiaramente come stanno le cose, riportando la chiesa al centro del paese. Oggi la Banca centrale europea ha messo nero su bianco le conseguenze della politica del lockdown sul sistema economico: le piccole medie imprese italiane sono le più danneggiate d’Europa, il trasporto aereo quello più in crisi del mondo.
Leggiamo il Bollettino. "La contrazione causata dal Covid-19 è stata eterogenea nei vari Paesi e nei diversi settori. Fra le maggiori economie dell'area dell'euro si è registrato un calo dell'attività economica più marcato in Francia, Italia e Spagna che in Germania e nei Paesi Bassi. L'impatto delle misure di chiusura si è tradotto in una marcata contrazione della produzione industriale nell'area dell'euro, che a marzo 2020 ha subito una flessione senza precedenti dell'11,3 per cento rispetto al mese precedente e del 3,3 per cento nel primo trimestre del 2020 rispetto a quello precedente".
Impatto fortissimo sulle piccole medie imprese italiane. La contrazione del fatturato delle pmi italiane "è stata più brusca" rispetto ad altri paesi dell'Eurozona. Le Pmi hanno subito contrazione del fatturaper la prima volta dall'inizio del 2014. "La flessione più brusca si è registrata in Italia, seguita da Slovacchia, Grecia e Spagna, mentre in Germania e Francia una percentuale netta molto più esigua di Pmi ha indicato un aumento del fatturato" si legge nel Bollettino.
Il Bollettino segnala che anche la redditività delle Pmi si è indebolita, quelle italiane, oltre che quelle greche, spagnole e slovacche "hanno registrato una riduzione degli utili particolarmente forte. A livello settoriale, l'industria sembra essere stata la più colpita dal deterioramento degli utili (-20 per cento, rispetto al precedente -7 per cento), soprattutto in Italia". Anche nel commercio il 19 per cento netto delle Pmi dell'area dell'euro ha registrato un calo degli utili; "tale quota raggiunge il 37 per cento in Italia e il 30 in Spagna". E c'è poco credito. Per la prima volta da settembre 2014 il deterioramento del fatturato e degli utili delle Pmi nell'area dell'euro "è stato considerato un ostacolo all'ottenimento di finanziamenti esterni (-18 per cento, rispetto al precedente 5 per cento), in particolare tra le Pmi spagnole, italiane e portoghesi".
04
Cronaca. Il vuoto in aeroporto
Non si tratta di elucubrazioni teoriche, ma di fatti che ciascuno di noi può verificare. Guardate queste foto, il titolare le ha scattate all’aeroporto di Fiumicino e poi all'aeroporto di Cagliari, in un vai e vieni rapidissimo tra Roma e la Sardegna. Sono l’immagine di un disastro in corso, senza un colpo d'ala (è il caso di usare questa espressione), la stagione turistica è compromessa.
Deserto isolano. L'aeroporto di Cagliari, ieri pomeriggio.
In solitaria a Fiumicino. L'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, 72 ore fa.
05
Identità italiana. Turismo, agricoltura, manifattura
Le associazioni del turismo partecipano gli Stati generali, come quelli dell’agricoltura. Sono due situazioni diverse: il turismo è tempo libero, un momento di relax in un anno lavorativo, l’occasione per staccare e ricaricare; L’agricoltura si è rivelata, come sempre quando ci sono le crisi, industria primaria, necessaria, sicura, primo anello della catena alimentare.
Turismo, agricoltura e manifattura sono il triangolo della nostra identità, l’Italia ha in questo tris le sue radici, non nel settore dei servizi. Nel dopoguerra gli italiani mostrarono al mondo il valore dell'Homo Faber: costruirono l’Autostrada del Sole, le prime centrali nucleari grazie al sapere dei nostri fisici (la scuola di via Panisperna) primo fra tutti, Enrico Fermi insieme a altri grandi talenti dimenticati da un paese senza memoria, il piano casa di Amintore Fanfani, le bonifiche di territori malsani lungo lo stivale e nelle isole, la chimica all’avanguardia (abbiamo inventato noi la plastica, con Giulio Natta, un altro premio Nobel che non celebriamo), l’avvio di una scuola nazionale che fu l’alfabetizzazione del paese, la sua uscita da un mondo arretrato e la base della sua difficile unità. Non a caso oggi la scuola è chiusa e riceve un'attenzione solo a parole, abbiamo una classe dirigente incolta.
L’Italia ha una classe politica inversamente proporzionale alla sua grandezza, abbiamo il primato in una miriade di settori industriali, ma senza averne coscienza, sempre senza memoria, con il peggior Parlamento della nostra storia. Che aria tira?
06
Ritorno al futuro. Il Machiavelli di Prezzolini
Figura straordinaria, biografo eccezionale. "La vita di Nicolò Machiavelli, fiorentino" raccontata da Giuseppe Prezzolini è un libro prezioso, una bussola. Quando non sai dove sta andando il paese, cosa pensano gli italiani, qual è l'aria che tira, apri questo volume e godi della scrittura e chiarezza delle idee. Nella libreria del titolare c'è una prima edizione, un oggetto di cui si sente il battito e il profumo del tempo:
Che cosa sta succedendo in Italia? Andiamo a pagina 143, capitolo intitolato "Palle e posti", leggiamo l'incipit:
Nell'Italia di cui parliamo cambiar politica voleva dire cambiare posti, governo rosso voleva dire posti a' rossi, e governo nero posti a' neri. Salivano su i Panciatichi, e tutti gli impiegati s'impanciatichivano fino al donzello portalettere; succedevano i Cancellieri e tutta la città s'incancellieriva fino alla guardia del dazio. Moriva un papa lombardo e non si sentiva più un né in Vaticano, veniva creato un papa veneto, e il Vaticano si riempiva di xelo, di basi, di bote e di benedission.
Anche per il Palazzo dei Signori di Firenze vigeva la stessissima legge. Tutti spulezzavano via al mutamento di governo con la pancia piena e lasciavano il posto ad altrettanti con la pancia vuota del partito avversario.
Non c'è nient'altro da aggiungere. Ritorno al futuro: l'incontizzazione è in corso.
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6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
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6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
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comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
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in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
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o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.