21 Novembre
Cronaca di una crisi annunciata
Giustizia. La seduta parlamentare di ieri a Montecitorio rivela tutta la distanza tra Cinque Stelle e Lega. Governo battuto, un discorso boomerang dei Cinque Stelle, il voto a sorpresa, le accuse reciproche e la battaglia che continua oggi alla Camera. E in questo scenario, oggi arriva la procedura d'infrazione sul bilancio dell'Italia da parte della Commissione Ue
Come si vota in Parlamento? Si immagina che i deputati si ritrovino tutti composti in aula, procedano nella discussione degli articoli di legge et voilà poi si vota. Non funziona esattamente così. Il capogruppo del partito nello spazio di tempo che passa tra la discussione e il voto è impegnato nell'operazione "butta dentro", deve cioè andare a caccia dei suoi parlamentari che sono assenti, distratti, in bagno, alla buvette, perduti in qualche corridoio o stanza del palazzo di Montecitorio. Il bravo capogruppo è quello che ottiene votazioni bulgare con molte presenze e pochi "voti ribelli". Sembra facile, in realtà è un'impresa, una fatica quotidiana.
01
Il governo battuto
Ieri a Montecitorio mentre si discuteva un emendamento sul peculato, inserito nel disegno di legge anti corruzione, nei gruppi di Movimento Cinque Stelle e Lega c'erano nove assenti per parte. Tra i leghisti non c'erano i deputati Basini, Bitonci, Cecchetti, Centemero, Fugatti, Legnaioli, Segnana, Tonelli e Zanotelli. Nella Movimento Cinque Stelle invece mancavano Alaimo, Bologna, Dall'Osso, Ficara, Penna, Perconti, Termini, Varrica e Zolezzi. Diciotto parlamentari. E voto segreto. Risultato: il governo è andato sotto, è stato battuto. Ecco il momento in cui compare sullo schermo della Camera il risultato della votazione.
La norma che ha mandato sott'acqua la maggioranza è questa:
Si tratta di un emendamento che integra l'articolo 323 del codice penale, quello che si occupa del reato di abuso d'ufficio. Il proponente è Vitiello, eletto con i Cinque Stelle, fu espulso dal partito dopo il voto perché appartenente alla massoneria, oggi siede nel gruppo misto. L'emendamento era comparso anche nella discussione in Commissione, la Lega era interessata a farlo passare, ma visto il no dei Cinque Stelle fu accantonato. È ricomparso in aula ed è passato nonostante il parere contrario del governo. Che cosa è successo?
Ieri alla Camera ci sono state 71 votazioni, il numero...
Come si vota in Parlamento? Si immagina che i deputati si ritrovino tutti composti in aula, procedano nella discussione degli articoli di legge et voilà poi si vota. Non funziona esattamente così. Il capogruppo del partito nello spazio di tempo che passa tra la discussione e il voto è impegnato nell'operazione "butta dentro", deve cioè andare a caccia dei suoi parlamentari che sono assenti, distratti, in bagno, alla buvette, perduti in qualche corridoio o stanza del palazzo di Montecitorio. Il bravo capogruppo è quello che ottiene votazioni bulgare con molte presenze e pochi "voti ribelli". Sembra facile, in realtà è un'impresa, una fatica quotidiana.
01
Il governo battuto
Ieri a Montecitorio mentre si discuteva un emendamento sul peculato, inserito nel disegno di legge anti corruzione, nei gruppi di Movimento Cinque Stelle e Lega c'erano nove assenti per parte. Tra i leghisti non c'erano i deputati Basini, Bitonci, Cecchetti, Centemero, Fugatti, Legnaioli, Segnana, Tonelli e Zanotelli. Nella Movimento Cinque Stelle invece mancavano Alaimo, Bologna, Dall'Osso, Ficara, Penna, Perconti, Termini, Varrica e Zolezzi. Diciotto parlamentari. E voto segreto. Risultato: il governo è andato sotto, è stato battuto. Ecco il momento in cui compare sullo schermo della Camera il risultato della votazione.
La norma che ha mandato sott'acqua la maggioranza è questa:
Si tratta di un emendamento che integra l'articolo 323 del codice penale, quello che si occupa del reato di abuso d'ufficio. Il proponente è Vitiello, eletto con i Cinque Stelle, fu espulso dal partito dopo il voto perché appartenente alla massoneria, oggi siede nel gruppo misto. L'emendamento era comparso anche nella discussione in Commissione, la Lega era interessata a farlo passare, ma visto il no dei Cinque Stelle fu accantonato. È ricomparso in aula ed è passato nonostante il parere contrario del governo. Che cosa è successo?
Ieri alla Camera ci sono state 71 votazioni, il numero dei presenti per ogni votazione - per effetto delle presenze e assenze di cui parlavamo all'inizio - è variato parecchio. I deputati "in missione", cioè assenti per ragioni istituzionali, erano in tutto 85. Ecco lo schema delle prime 13 votazioni.
Il numero di presenti in aula in questa fase varia da un minimo di 472 a un massimo di 502. Tutti gli emendamenti sono respinti (ultima colonna a destra). La giornata va avanti e in serata i parlamentari arrivano al massimo dei presenti nelle ultime sei votazioni:
Ci sono ben quattro voti segreti (altri 4 in precedenza) e alla 71esima votazione arriva il patatrac. Emendamento 1.272: 523 presenti, altrettanti votanti, nessun astenuto, 284 favorevoli, 239 contrari, approvato. Qualcuno nella maggioranza è passato dall'altra parte, non si scappa, ci sono dei voti ribelli. Di chi sono? Qui si aprono le congetture: sono leghisti, perché vogliono l'ammorbidimento delle norme sul peculato, sono i grillini dissidenti della corrente di Roberto Fico che lanciano segnali di guerra a Di Maio e a Salvini. Sono... chi lo sa? Il voto è segreto. Il leader leghista in serata commenta: "Voto in aula assolutamente sbagliato. La posizione della Lega la stabilisce il segretario. Il provvedimento arriverà alla fine come concordato dalla maggioranza. Un incidente di percorso che avrà come conseguenza quella di approvare il dl sicurezza ancora piu fretta". Può darsi, ma il fatto politico è che tra i gruppi parlamentari di Lega e Cinque Stelle c'è una grande tensione, alimentata da differenze politiche evidenti.
Attenzione, la battaglia in corso non è quella sulla norma specifica che riguarda il peculato, ma sulla prescrizione, cioè sulla visione giustizialista del Movimento Cinque Stelle che fa a pugni con quello che pensano i leghisti. C'è un problema di fondo, non un passaggio su un norma particolare.
02
Il boomerang pentastellato in aula
La prova viene dallo stenografato d'aula che pubblichiamo qui sotto, è l'intervento sulla prescrizione fatto dal deputato del Movimento Cinque Stelle Francesco Forciniti, nato a Corigliano Calabro nel 1985, eletto nella circoscrizione Calabria, laurea in giurisprudenza, avvocato, 4.773 euro di reddito dichiarato per l'anno d'imposta 2017. Leggiamo cosa dice Forciniti - che è il relatore in Commissione - in aula e occhio alle reazioni degli altri parlamentari, presiede i lavori Ettore Rosato, Pd, seduta delle ore 15:
FRANCESCO FORCINITI (M5S). Presidente, questo dibattito sulla prescrizione dei reati, che abbiamo avuto il merito di riportare sulla scena politica e all'attenzione dell'opinione pubblica, mi riporta con la memoria a circa quindici anni fa, quando, da giovane studente di giurisprudenza, sicuramente acerbo, iniziavo comunque a maturare o quantomeno a marcare con maggiore definizione il mio spirito critico. Parliamo, per chi se lo fosse dimenticato, di quegli anni bui - che io ritengo bui, che molti di noi ritengono bui - in cui il potere politico e queste Aule erano piegate in maniera sistematica e scientifica alla volontà e a interessi soggettivi e particolari di poche persone, e la prima di queste persone incidentalmente era l'allora capo del Governo. Ho dovuto prendere appunti, perché la lunga sfilza di leggi ad personam che ha contrassegnato quella triste stagione politica è infinita (Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. Colleghi, lasciamo parlare il collega Forciniti.
FRANCESCO FORCINITI (M5S). Dal “decreto Biondi” alla “legge ammazza rogatorie”, il legittimo sospetto, il legittimo impedimento, la “legge Pecorella”, la depenalizzazione del falso in bilancio, il “lodo Alfano” (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), per non parlare del “disegno di legge intercettazioni” e del processo breve, che per fortuna si arenò dopo l'approvazione al Senato, e per non parlare dei costanti tagli alla giustizia, che erano sistematici, annuali (Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. Colleghi, non tollero che non si lasci proseguire il nostro collega Forciniti.
FRANCESCO FORCINITI (M5S). E in questo contesto che ho appena descritto interveniva nel 2005, con una tessera di un puzzle, a incastonarsi perfettamente, la legge “ex Cirielli”, che portò il suo primo firmatario addirittura a prenderne le distanze successivamente, e da qui oggi dobbiamo definirla “ex Cirielli”, una legge che fu definita “salva Berlusconi” prima e “salva…
GIUSI BARTOLOZZI (FI). Ma cosa c'entra?
PRESIDENTE. Collega Bartolozzi!
FRANCESCO FORCINITI…. poi, e, secondo me, entrambe le definizioni erano calzanti. Ce la vendettero all'epoca come una rivoluzione copernicana, perché ci dissero che se accorciavamo i termini di prescrizione non si sarebbe più prescritto alcun processo, perché avremmo motivato i magistrati e i giudici a fare più in fretta, perché ci sarebbe stata la tagliola della prescrizione. Questo ci hanno venduto all'epoca dei fatti, io me lo ricordo, perché ero spettatore sicuramente interessato al dibattito, da aspirante futuro giurista e studente di giurisprudenza (Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. Colleghi! Collega Bartolozzi! Collega D'Ettore!
FRANCESCO FORCINITI (M5S). Peccato però che, da quell'anno in poi, sono andati al macero circa 130 mila processi all'anno, e con quei processi, Presidente, sono andati al macero anche i sogni e le speranze di giustizia di tante vittime di reati, anche odiosi, che non hanno più avuto una risposta, che sia di assoluzione o di colpevolezza, da parte del sistema giustizia. Questo è un colpo di spugna vergognoso da parte dello Stato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). E incidentalmente, per pura coincidenza, otto di questi milioni di processi prescritti riguardavano anche l'allora capo del Governo, Silvio Berlusconi, per puro caso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Proteste dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. Colleghi, ma di che cosa stiamo parlando? Ha diritto anche lui a dire la sua! Dopo gli rispondete, dopo gli rispondete (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Proteste dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)!
FRANCESCO FORCINITI (M5S). Allora, se oggi ci sono voci disfattiste che fanno le Cassandre criticando la nostra riforma, e sono quelle stesse voci che all'epoca salutarono come un successo e come una vittoria la legge “ex Cirielli”, io sono ancora più convinto che stiamo andando nella direzione giusta in questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché è finito finalmente il tempo in cui all'interno di questi palazzi si lavorava dietro all'insegna di un finto garantismo di facciata per salvare e per garantire l'impunità a poche persone. Adesso in questi palazzi si fa l'interesse dei cittadini, si fa l'interesse del popolo italiano (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Proteste dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Forza Italia-Berlusconi Presidente)!
PRESIDENTE. Colleghi! Colleghi, c'è una regola essenziale. Poi posso dare un consiglio sull'incendiario e il pompiere in quest'Aula, ma c'è una regola essenziale: c'è il diritto di tutti di esprimere la loro opinione. Io difenderò il vostro diritto ma anche il diritto del collega (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
FRANCESCO FORCINITI (M5S). Grazie, Presidente. Quindi, restituiamo credibilità al sistema Paese, e soprattutto riaffermiamo un principio molto semplice, che per me è finanche elementare: se lo Stato spende tempo e risorse per fare indagini, ascoltare testimoni, istruire un dibattimento, arrivare a una sentenza di primo grado, poi è totalmente illogico fermarsi, perché a quel punto bisogna dare una risposta alle vittime di quei reati, bisogna dare una risposta ai cittadini, bisogna restituire credibilità al Paese, certezza del diritto e certezza della pena. Poi è chiaro che in parallelo a questo provvedimento c'è già un impegno politico del Governo che io saluto con favore, di potenziare la macchina della giustizia dopo - ripeto - anni di tagli lineari, in cui c'è stato un disegno organico di smantellamento della giustizia. Ma noi, Presidente, per concludere, siamo garantisti più di loro.
PRESIDENTE. Collega Forciniti, però ha finito il tempo.
FRANCESCO FORCINITI (M5S). Noi vogliamo garantire certezza del diritto, certezza della pena, giustizia alle vittime dei reati e garantire soprattutto al nostro Paese quella credibilità che chi oggi si oppone al cambiamento gli ha tolto negli anni passati (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. Colleghi! Collega Bond, io immagino che non fosse rivolto alla Presidenza, ma a qualche suo parente fuori il gesto che lei ha appena fatto.
***
In attesa di scoprire cosa ha fatto Bond (non James, ma Dario, deputato di Forza Italia), sul taccuino resta questa nota: in quel periodo storico la Lega governava con Berlusconi. E con grande intelligenza diplomatica il Forciniti randella per il passato quello che oggi è l'alleato di governo, la Lega. Tanti auguri. Le reazioni di protesta sono di Forza Italia e Pd. Non c'è una sola reazione da parte del gruppo della Lega, silenzio.
Il fatto non passa certo inosservato, così poco dopo il deputato del Pd Alfredo Bazoli coglie la palla al balzo:
ALFREDO BAZOLI (PD). Mi piacerebbe capire, su questa descrizione del passato, qual è l'opinione degli alleati di Governo del MoVimento 5 stelle, della Lega, che vedo stranamente silente e che, forse, su questo, potrebbe avere un'opinione leggermente diversa, visto che a quel passato ha contribuito (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Lo stesso film continua in Sala Montecitorio con l'intervento di Gennaro Migliore, sempre Pd:
GENNARO MIGLIORE, Relatore di minoranza per la I Commissione. Rispetto a questi temi e a quelli legati alle leggi cosiddette ad personam, non deve rivolgersi da questo lato, ma deve rivolgersi a chi le ha votate, a chi le ha realizzate, in concorso con Forza Italia, cioè i vostri alleati di Governo attuali (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) .
***
Così l'intervento penstastellato rivela il puro sadomasochismo politico. Se non ci sono problemi, li crea.
03
Voto, crac, seduta sospesa e ci si rivede oggi
Le votazioni vanno avanti, alle 19.25 arriva in aula Roberto Fico e assume lui la presidenza dei lavori di Montecitorio, siamo arrivati alla votazione numero 41. Dopo 30 votazioni si arriva alla numero 71, emendamento 1.272 Vitiello. Quello che poi manderà in tilt il governo. Ecco l'intervento di Catello Vitiello in aula:
CATELLO VITIELLO (MISTO-MAIE). Presidente, anche qui molto brevemente. È un altro emendamento per mettere a dura prova i giuristi di questo Parlamento. Il ruolo del parlamentare è anche quello di orientare l'interprete. Siccome ci sono numerose pronunce della Cassazione che, in tal senso, hanno cercato di chiarire il rapporto fra l'abuso d'ufficio e il peculato, ritengo che in questo caso nel Parlamento bisogna prendere una decisione per orientare la Cassazione e dire come la pensiamo. Questo emendamento si pronuncia in tali sensi, aggiungendo un comma 3 all'articolo 323, di cui all'abuso d'ufficio.
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Attenzione, dettaglio d'aula decisivo: qui il Presidente della Camera Roberto Fico accoglie la richiesta di voto segreto avanzata da Forza Italia. Tutto regolare, ma... letale.
PRESIDENTE. È stata avanzata, da parte dei rappresentanti dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Misto, ai sensi dell'articolo 51, comma 2, ultimo periodo, del Regolamento, la richiesta di voto segreto sull'emendamento 1.272 Vitiello. Tale richiesta può essere accolta. Passiamo ai voti. Indìco la votazione segreta, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.272 Vitiello, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Partito Democratico e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente. Dichiaro aperta la votazione.
***
Crac. I gruppi di Forza Italia e Fratelli d'Italia applaudono. Governo battuto. Il Movimento Cinque Stelle passa dall'invettiva con la clava contro la Seconda Repubblica al silenzio più assoluto. A quel punto, con un viso dove si legge la rabbia, prende la parola il capogruppo pentastellato, Francesco d'Uva.
FRANCESCO D'UVA (M5S). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Per favore, per favore, per favore, colleghi. Prego, deputato D'Uva.
FRANCESCO D'UVA (M5S). Presidente, quello che è appena accaduto è molto grave. La maggioranza e il Governo sono andati sotto in questa votazione segreta. Quindi, chiedo una sospensione della seduta (I deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente scandiscono: Onesta, onestà!).
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Sorpresa... Siamo nella fase caos totale e smarrimento, i Cinque Stelle si ritrovano con il cerino in mano, avendo appiccato il fuoco con l'intervento di Forciniti. Chi ha affondato il governo? Sono i leghisti! Sono i fichiani! Il Presidente Fico convoca i capigruppo, torna in Italia e annuncia che la seduta è sospesa. La battaglia sulla giustizia dentro la maggioranza ricomincia a Montecitorio stamattina alle 11.
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In queste condizioni, dopo aver appreso anche dell'esistenza della corrente dei fichiani, il taccuino attende squadernato di esser riempito con le note sul governo e i mercati. Oggi dovrebbe arrivare la decisione della Commissione Ue: l'apertura di una procedura d'infrazione sul bilancio dell'Italia. Sabato a cena Juncker e Giuseppe Conte avranno molto da dirsi. Il problema è quel che deve farsi. List ha un paio di note su come evitare il "momento Tsipras".
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Un paio di note per evitare il "momento Tsipras"
Il problema serio dell'Italia non è quello con l'Unione europea, ma con i mercati. Salvini e Di Maio lascino perdere il complottismo e la clava, così non convinceranno gli investitori a sottoscrivere il debito. È vero che Merkel e Macron sono in crisi e il progetto di bilancio unico fa acqua, ma i sei mesi che ci separano dal voto europeo di maggio 2019 sono lunghi e potrebbe succedere di tutto
di Lorenzo Castellani
Le certezze in politica non esistono mai, ma due quasi certezze informano lo scenario contemporaneo. La prima è che le forze politiche superate dai partiti nazional-populisti non torneranno al potere con la vecchia piattaforma ideologica, la seconda è che l’intelaiatura economica del mondo, ed in particolare dell’Unione Europea, rende impossibile per qualsiasi governo ignorare gli andamenti dei mercati finanziari. La lezione per il governo giallo-verde è semplice: preoccuparsi più per lo spread che per l’opposizione, cercare la fiducia degli investitori invece di fingere di litigare per gioco delle parti su questioni di secondo piano. Continua a leggere l'articolo su List.
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La congiuntura economica e finanziaria sta peggiorando. Wall Street continua a inanellare sedute in rosso E non è un fatto lontano che riguarda l'America, qui c'è in gioco la crescita mondiale, tema sul quale List ha puntato il radar da mesi. Occhio al petrolio.
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Wall Street cancella i guadagni del 2018
La Borsa americana ha chiuso anche ieri in rosso e ha cancellato tutti i guadagni del 2018 dell'indice S&P 500 e Dow Jones.
Un'altra botta, innescata sempre dai timori sulla crescita globale e dalla correzione sulle quotazioni (gonfiate) dei titoli tecnologici. A questo va aggiunto il problema dell'eccesso di offerta di petrolio per il 2019 - combinato al rallentamento del pil mondiale - che sta tirando giù il prezzo del barile. Sul mercato c'è grande volatilità e nervosismo, guardate cosa è capitato ieri al titolo di Amazon, segnali che arrivano dall'iperspazio dei trader:
Ha perso il 6 per cento in apertura di seduta e poi ha recuperato. Brutto segno, significa che ai trader prudono le dita, c'è molto nervosismo. Guardate invece cosa è successo al titolo Apple da ottobre a oggi:
Apple valeva 227 dollari il 1° ottobre, ieri ha chiuso a quota 179.
E il petrolio? È ancora Donald Trump a fare e disfare il prezzo. Il Presidente ha assicurato che non ci sarà una rottura dei rapporti con l'Arabia Saudita sul caso Khashoggi e questo ha innescato sul mercato un ulteriore balzo all'indietro della quotazione del barile, ecco il future del Brent 2019:
Come dice sempre Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione".
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Che facciamo ora? Saliamo sulla voiture di Macron che ha seri problemi con la Renault finita nei guai con l'arresto del suo numero uno, Carlos Ghosn.
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Frou frou Macron e il problema a la voiture
Carlo Ghosn è in una cella di isolamento nel carcere di Tokyo, la sua vita dorata è finita nella polvere e nel peggiore dei modi, non dichiarando al fisco i suoi compensi - e siamo all'incredibile, trattandosi di Nissan, una società quotata. Il piano al quale stava lavorando, fondere Renault e Nissan, è finito a carte quarantotto. Macron è corso ai ripari dando il volante della Renault a una coppia di manager, Thierry Bolloré e Philippe Lagayette. Soluzione temporanea, in realtà Ghosn è ancora formalmente in carica. A Parigi sono tutti prudenti, quello che accade in Giappone ha molto a che fare con la cultura del Sol Levante, ma qui c'è in ballo l'alleanza tra tre grandi marchi dell'automobile: Renault, Nissan e Mitsubishi.
Bisogna ricordare un dettaglio: quando un soggetto finisce nelle mani della giustizia giapponese, vuol dire che hanno già raccolto tutte le prove. Nei processi il 99 per cento delle cause si risolve con il verdetto di colpevolezza. Nel caso di Ghosn, inoltre, siamo di fronte a accuse che nella cultura aziendale del Giappone sono particolarmente gravi: avidità e vantaggio personale.
Insomma, a Tokyo quanto sostiene Gordon Gekko non vale:
Grande sceneggiatura e regia di Oliver Stone. Abbiamo evocato il Giappone, andiamo in questo fantastico paese. Un sogno, la realtà in 8K.
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Japan in 8K
Un volo sul Giappone, per cominciare la giornata con delicatezza, equilibrio, forza.
Il Giappone è un mistero che si svela nel suo delicato intreccio di segni, forme, dipinti, letterature. È la forza e l'inchino della Grande onda di Kanagawa di Hokusai:
Il bagliore tenero e disperato del Giappone di Lost in Translation, dove Sofia Coppola inquadra con grazia e dissipazione l'amore non detto e non fatto, un acuto dell'anima presa, lasciata, abbandonata e (forse) un giorno ritrovata:
Il Giappone è la perfezione di un Haiku di Kobayashi Issa:
Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri.
***
E ora provateci voi a seguire la seduta di Montecitorio di stamattina. Buona giornata.
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2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.