14 Luglio
Dalla Regina allo Zar
Trump oggi incontrerà Putin a Helsinki. Un vertice storico sul quale c'è l'ombra dell'atto d'accusa contro 12 spie di Mosca per il Russia-gate. Nato, Brexit, rapporto con l'Europa e Russia. Un viaggio nel Grande Gioco dell'America di The Donald.
Trump. Si può discutere la sua politica, il suo trasformismo, la sua visione politica da ranch e non da grattacielo (così ha vinto le elezioni con il voto dell'America profonda e non delle metropoli), il suo zigzagare tra gli affari internazionali che non piace ai rampolli da batteria diplomatica (che intanto hanno collezionato decine di migliaia di morti e zero tituli dal Vietnam a oggi), la sua idea di mixare la guerra commerciale con il mestiere del Pentagono (trovate un Presidente che non l'abbia fatto), le sue manovre sulla produzione dell'acciaio (andate a sfogliare la storia di John Fitzgerald Kennedy sul tema), la sua economia tutta deal e bigliettone verde (e il clintonismo cosa fu, di grazia?), i suoi dazi che... cribbio com'è possibile! e invece negli Stati Uniti è possibile dal lontano 1789, prima riunione del Congresso (studiare storia americana è utile), il suo Make America Great Again scartavetrato in faccia ai cosmopoliti della Silicon Valley rigorosamente Made in China ma con la libertà d'impresa e ricerca messa al sicuro nella democrazia in America (rileggere Tocqueville). Che disperazione, Trump.
Sì, possiamo discutere in maniera radicale e appassionata tutto questo e anche il resto che arriva e arriverà per soprammercato, come un treno per Yuma, possiamo mettere quel palazzinaro di Manhattan sul patibolo per i pendagli da forca sì, trattarlo come materiale utile per la rotativa collettiva, ma alla fine, quando tutto lo zucchero filato acquistato al luna park degli intelligenti a prescindere s'è sciolto, quando sulla strada polverosa di Tombstone resta solo una pallottola d'argento da sparare, nel momento in cui bisogna decidere, a Washington, in quella villetta al numero 1600 di Pennsylvania Ave, c'è qualcosa di dannatamente efficace. Trump in Europa è stato questo: dannatamente efficace nel far emergere tutta l'inconsistenza politica delle leadership europee di fronte al treno dello storia e le contraddizioni...
Trump. Si può discutere la sua politica, il suo trasformismo, la sua visione politica da ranch e non da grattacielo (così ha vinto le elezioni con il voto dell'America profonda e non delle metropoli), il suo zigzagare tra gli affari internazionali che non piace ai rampolli da batteria diplomatica (che intanto hanno collezionato decine di migliaia di morti e zero tituli dal Vietnam a oggi), la sua idea di mixare la guerra commerciale con il mestiere del Pentagono (trovate un Presidente che non l'abbia fatto), le sue manovre sulla produzione dell'acciaio (andate a sfogliare la storia di John Fitzgerald Kennedy sul tema), la sua economia tutta deal e bigliettone verde (e il clintonismo cosa fu, di grazia?), i suoi dazi che... cribbio com'è possibile! e invece negli Stati Uniti è possibile dal lontano 1789, prima riunione del Congresso (studiare storia americana è utile), il suo Make America Great Again scartavetrato in faccia ai cosmopoliti della Silicon Valley rigorosamente Made in China ma con la libertà d'impresa e ricerca messa al sicuro nella democrazia in America (rileggere Tocqueville). Che disperazione, Trump.
Sì, possiamo discutere in maniera radicale e appassionata tutto questo e anche il resto che arriva e arriverà per soprammercato, come un treno per Yuma, possiamo mettere quel palazzinaro di Manhattan sul patibolo per i pendagli da forca sì, trattarlo come materiale utile per la rotativa collettiva, ma alla fine, quando tutto lo zucchero filato acquistato al luna park degli intelligenti a prescindere s'è sciolto, quando sulla strada polverosa di Tombstone resta solo una pallottola d'argento da sparare, nel momento in cui bisogna decidere, a Washington, in quella villetta al numero 1600 di Pennsylvania Ave, c'è qualcosa di dannatamente efficace. Trump in Europa è stato questo: dannatamente efficace nel far emergere tutta l'inconsistenza politica delle leadership europee di fronte al treno dello storia e le contraddizioni di un Vecchio Continente che appare come un giardino di delizie dove tramonta il sole (Carlo V d'Asburgo: "Sul mio regno non tramonta mai il sole"). Trump è il sintomo, non il fenomeno. Trump è l'attore, non il copione. L'autore invisibile si chiama storia.
01
Le regole del Grande Gioco
Per capire che cosa è Trump, bisogna conoscere le regole del Grande Gioco. Una guida la trovate in questa puntata di RadioList con il titolare e Dario Fabbri di Limes.
In questo scenario, c'è la Brexit (su List potrete leggere in giornata una brillante analisi di Lorenzo Castellani sul tema), l'evento che ha innescato la reazione a catena, il regime change in corso in Occidente, tutto è partito il 23 giugno del 2016. Trump in visita nel Regno Unito ha mostrato gli artigli dell'aquila americana. Anche con l'alleato inglese. May be too late per riacciuffare il senso della Brexit. Le rotture istituzionali avvengono quando si rompe il rapporto tra governati e governanti, gli inglesi sentono che qualcosa si è consumato. Mai come oggi la monarchia, la Regina, è il simbolo che tiene insieme il Regno (dis)Unito, una Little Britain.
02
Pace, guerra, America
I simboli sono importanti, sono storia, tradizione e... azione. Il seal del Presidente degli Stati Uniti ha l'aquila al centro e ogni segno è studiato, ha un chiaro e potente significato. Siamo alle radici, alla fondazione dell'America.
Il simbolo della Presidenza è il "timbro" del potere. Il seal viene usato nella corrispondenza tra il Presidente e il Congresso, il potere esecutivo e quello legislativo. Fu utilizzato regolarmente - ma le origini sono più lontane, 1782 - a partire dal 1877 da Rutherford B. Hayes, diciannovesimo presidente degli Stati Uniti, ferito cinque volte in battaglia nella guerra civile, un eroe, avvocato, abolizionista. Fu poi Truman a dare al seal uno status giuridico preciso con un ordine esecutivo nel 1945.
Il disegno del seal del Presidente nell'ordine esecutivo di Truman del 1945.Uniche variazioni da allora, l'aggiunta delle due stelle degli Stati dell'Alaska e delle Hawaii. Il simbolo è denso di significati: nell'artiglio sinistro l'aquila stringe un ramo d'ulivo, nell'artiglio destro impugna 13 frecce, la pace e la guerra, l'America. La frase latina E pluribus unum, "dai molti uno", è l'unione originaria delle prime tredici colonie (le tredici frecce) americane. Il disegno è il concentrato profondissimo della storia americana: la sua fondazione. Ieri, oggi, domani.
Trump è atterrato in Europa con questo simbolo stampato sulla fusoliera dell'Air Force One. Non bisogna mai dimenticarlo.
Donald Trump e la First Lady Melania all'arrivo all'aeroporto di Londra Stansted (Foto Ansa).Trump fa Trump e la Brexit è la Brexit. Il Presidente americano a Londra ha fatto il suo show con dichiarazioni contraddittorie nel giro di 24 ore. La strategia è quella ormai consolidata: spiazzare l'interlocutore, vedere la reazione e poi adottare la linea che meglio serve al caso. Trump è un negoziatore con la testa nel container.
03
La Brexit all'americana
Così abbiamo visto e sentito Trump dire che la Brexit à la May non va bene e poi affermare dopo qualche ora che "qualunque strada" il governo britannico deciderà di prendere nei negoziati con l'Ue per Washington sarà quella buona. La strategia di Trump è tesa a spaccare il blocco europeo - ecco perché l'accesso al mercato unico del Libro bianco sulla Brexit alla Casa Bianca non piace - e aprire nuovi spazi commerciali per gli Stati Uniti. In questo senso, il tema chiave è quello della creazione di un patto di libero scambio annunciato dalla premier britannica in conferenza stampa con Trump: "Mentre la Gran Bretagna lascia l'Ue, abbiamo concordato di avere un accordo di libero scambio tra i nostri due Paesi. Un accordo ambizioso che rafforzerà la cooperazione economica e creerà lavoro e benessere per il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America". Theresa May ha ringraziato Trump per il suo appoggio a proposito delle indagini contro la Russia sull'uso di gas nervino nel territorio britannico. La Russia, questa è la notizia di domani. E di oggi. Ma prima c'è un the con la Regina.
04
Il Presidente e la Regina
Trump e la Regina Elisabetta in questa splendida immagine scattata nel castello di Windsor (Foto Ansa)È tutta una questione di cerimonia. Trump era... Trump. Inchino accennato male, impaccio di fronte a Sua Maestà, rassegna davanti al Reggimento Coldstream, inno americano, Melania che cammina un passo indietro a The Donald che accompagna la Regina. Assenti il Principe Carlo e il Principe William che secondo il Daily Mail hanno "snobbato" il Presidente degli Stati Uniti. Giochi di corte e di Stato, messaggi subliminali ai sudditi, viste le contestazioni a Trump nelle varie tappe del suo viaggio. A proposito del Daily Mail, divertentissimo il racconto - e le immagini - del suo inviato, Piers Morgan, a bordo dell'Air Force One.
Grande è l'auto-ironia di Piers. A bordo ci sono gli snack in confezione "personalizzata", gli M&Ms del Presidente degli Stati Uniti (occhio al "combo" della prima pagina online pubblicata sopra). Oggi Trump dovrà sgranocchiarne parecchi per scaricare la tensione prima di un appuntamento importante. Dalla Regina allo Zar.
Trump si prepara al vertice con Vladimir Putin a Helsinki, città di barbe finte e complotti, terreno di scontro tra i fantasmi della Cia e le ombre del Kgb (andate a visitare il museo delle spie, nella città di Tampere). Mentre si apparecchia il menù del vertice tra Trump e Putin, toh, dal pentolone della guerra di spie in America esce il piatto forte. Il procuratore Mueller che indaga sul Russiagate si è presentato con puntualità all'incontro con la storia.
05
Dodici agenti di Mosca indagati per il Russiagate
Il caso gioca a dadi con la matrioska. Il procuratore speciale Robert Mueller ha presentato incriminazioni per 12 cittadini russi, accuse relative alle interferenze sul voto negli Usa. Puntualissimo all'appuntamento di Helsinki. Così dentro la bambolina del vertice tra Putin e Trump ci sarà anche questo elemento radioattivo. Il vice procuratore generale del Dipartimento della giustizia, Rod Rosenstein, ha presentato le accuse contro l'intelligence russa per i reati di hackeraggio durante le elezioni presidenziali del 2016.
I russi sono accusati di hackeraggio del sistema informatico del Comitato nazionale democratico e della campagna presidenziale di Hillary Clinton. Il tema è sempre quello dell'influenza sulla campagna presidenziale del 2016. Rosenstein ha detto che internet "permette agli avversari stranieri di attaccare gli americani in modi nuovi e inaspettati. Elezioni libere ed eque sono combattute e controverse e ci saranno sempre avversari che lavoreranno per esacerbare le differenze interne e cercheranno di confonderci, di dividerci e di conquistarci". E fin qui, siamo alla scoperta dell'ovvio, da sempre le spie (anche quelle americane, chiedere a Obama dell'intercettazione delle conversazioni di Angela Merkel) fanno questo lavoro. Oggi online, ieri offline. Qualche ora prima dell'annuncio del Dipartimento della Giustizia, Trump si era lamentato del fatto che l'indagine di Mueller sta complicando i suoi sforzi per stabilire un rapporto migliore con la Russia: "Abbiamo un problema politico, una pura stupidaggine", ha detto Trump riferendosi all'indagine di Mueller. "Ma rende molto difficile fare qualcosa con la Russia. Qualsiasi cosa tu faccia, sarà sempre, "Oh, la Russia, ama la Russia". Amo gli Stati Uniti", ha spiegato Trump, "ma mi piace andare d'accordo con la Russia, la Cina e altri paesi". Dalla Russia con amore.
La polemica è aperta, c'è chi dice che un'interferenza c'è: quella dell'indagine sul Russia-gate sulla politica estera americana. E in effetti la coincidenza di date autorizza a pensar male senza fare troppo peccato, è sotto gli occhi. Tanto che i Democratici ora chiedono a Trump di cancellare il faccia a faccia con Putin "fino a quando Mosca non garantirà che non interferirà più nelle nostre elezioni". È come chiedere a un leone di non mangiarti quando te lo ritrovi faccia a faccia nella Savana e lui ha fame. Il leone sbadiglierà. E poi ti mangerà. Chuck Schumer, leader della minoranza Dem in Senato, ha fatto il suo appello e il suo gioco. Trump ne fa un altro, è il leader della prima potenza mondiale, e per governare il mondo bisogna andare se non d'amore quanto meno d'accordo con i russi. Vedere alla voce Medio Oriente.
Reazione di Trump? "Le storie che avete sentito ieri sui 12 russi si riferiscono a cose avvenute durante l'amministrazione Obama, non l'amministrazione Trump. Perché non hanno fatto qualcosa, soprattutto quando si è saputo che il presidente Obama era stato informato dall'Fbi a settembre, prima delle elezioni?". Dal suo punto di vista, non fa una piega. Sul tavolo di Helsinki ci sarà però un documento scottante. Quale? L'atto d'accusa di Mueller contro le 12 spie russe. List ha tradotto e pubblicato l'atto giudiziario in versione integrale.
06
L'atto d'accusa alle spie di Mosca
Quello che segue è l'atto d'accusa del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti contro 12 agenti russi accusati di aver interferito nella campagna presidenziale del 2016 ai danni dei Democratici. List lo ha tradotto integralmente (manca solo la parte finale con la formalizzazione dei capi d'accusa, non serve ai fini della ricostruzione dei fatti). Si tratta di un documento di grande interesse dove vengono alla luce fatti nuovi e altri già noti, ma dal quale non emergono fatti che possano condurre - almeno in questa fase dell'indagine - a un'incriminazione di Trump. La pistola fumante sul Presidente non c'è. È presente invece una dettagliata cronologia di azioni fatte dal servizio segreto russo (la GRU) che dimostra come oggi la cyber-guerra sia un fattore determinante nello scontro tra potenze. L'atto d'accusa - e appare difficile ritenerlo frutto del caso - arriva praticamente alla vigilia dell'incontro tra Putin e Trump a Helsinki, il 16 luglio. Alcuni elementi importanti dell'atto d'accusa:
- Organizzazione 1. Nel documento viene citata una Organizzazione 1, si ipotizza - ma non c'è alcuna conferma per ora - che sia WikiLeaks.
- Bitcoin. L'uso della cripto-moneta per finanziare e coprire l'azione di degli agenti russi è uno dei nuovi elementi emersi e, ancora una volta, segnalano come il Bitcoin sia un veicolo ideale per compiere operazioni illecite. Continua a leggere l'articolo e l'atto d'accusa integrale su List.
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Spie, cyber-guerra, inganno, effrazione digitale e disinformatia. Siamo dentro il Risiko, le truppe si muovono, in palio c'è il disegno di un nuovo ordine mondiale
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Il nuovo ordine mondiale
Cosa si diranno Putin e Trump? L'agenda globale ha bisogno di un riequilibrio (leggere World Order di Henry Kissinger).
La strategia americana ai tempi di Nixon e Kissinger prevedeva la separazione della Cina dalla Russia, una strategia sull'Asia, la Russia oggi si è riavvicinata alla Cina per necessità (sanzioni, tensioni sull'Ucraina, espansione e missili strategici della Nato a Est), ma dalle parti del Cremlino - per storia, tradizione e interessi: i mongoli furono gli unici a invadere e dominare i russi - non muoiono dalla voglia di abbracciare il dragone cinese. Putin sarebbe pronto a discutere un nuovo trattato sulle armi strategiche e la sicurezza in Europa, ma sul taccuino del titolare c'è una domanda sospesa: Trump può farlo? Le pressioni del Congresso sono note, la pubblicazione del documento d'accusa sul Russia-gate alla vigilia dell'incontro è una complicazione, il deep State americano (in realtà visibilissimo) ha bisogno di un nemico e la Russia è funzionale a questo disegno. Il vero nemico è la Cina e per questo Trump nella sua visione mercantilista delle relazioni internazionali ha puntato l'arma dei dazi su Pechino. Deve difendere la bilancia commerciale americana. Il primato del futuro.
08
Il sonnambulismo dell'Europa
In mezzo a questo Grande Gioco, c'è l'Europa avviluppata in una crisi politica senza precedenti - ben più grave di quella che si sfiorò con la rottura dell'Eurozona nel 2011 - stretta tra i dazi e la politica di Difesa di Washington e la forza dirompente del commercio e del capitale di Pechino, con la tentazione di riprendere il dialogo con la Russia, il non detto di una (re)visione della dottrina di De Gaulle - "l'Europa dall'Atlantico agli Urali" - e un rilancio della sua azione politica.
Il problema è a Berlino, la Germania è entrata in uno dei suoi periodi di "sonnambulismo" e questo suo essere dormiente è un rischio per l'Europa. Questa parola, "sonnambuli", appare nei libri come una strega shakesperiana ("Il bello è brutto e il brutto è bello: | Fra nebbie e fumo corri a rovello", Macbeth), è un memento sul nostro passato, presente e futuro. L'opera omonima di Hermann Broch (I sonnambuli, Mimesis) è una gigantesca trilogia (pubblicata tra il 1931 e il 1932) sulla corruzione dei valori dell'Europa e il tramonto dell'Impero Asburgico. Questo spazio fisico e metafisico è il cuore tachicardico dell'Europa anche ne I sonnambuli di Christopher Clark, splendida ricostruzione storica dell'incubo a occhi aperti, la Prima guerra mondiale: "I protagonisti del 1914 erano dei sonnambuli, apparentemente vigili ma non in grado di vedere, tormentati dagli incubi ma ciechi di fronte alla realtà dell’orrore che stavano per portare nel mondo".
Non bisogna immaginare il colpo dei cannoni. La guerra del presente è quella dell'economia e della finanza. E i morti e i feriti sul campo sono visibili: sono i poveri.
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L'albero del'Europa. Eccolo in una felice e graffiante rappresentazione di Guido Ciompi.
Il taccuino è squadernato. Dalla Regina allo Zar. L'Europa e due boscaioli. Oggi a Helsinki. Buona domenica.
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transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.