13 Marzo

Dentro lo schermo dell'ucronia

Play / Fuori Series. Appendere il quadro di un futuro battendo il chiodo del passato al contrario. Lo sbarco sulla luna rovesciato (sbarcano per primi i cosmonauti dell'Urss), il politicamente corretto che riscrive la storia di Hollywood (e molto altro). Un viaggio di Gabriele Landrini tra le distorsioni del tempo

Siamo circondati da incertezze. Tra la crisi climatica, la pandemia, le varianti del virus che arriveranno, la bizzarria di certi leader politici (nel senso che prima sarebbero stati impensabili), non sappiamo a chi dare il resto. Forse questa è la ragione che giustifica il successo dell’immaginario distopico che oggi trionfa nel cinema (Nolan o Tarantino sono solo due esempi) e nelle serie della televisione. Il domani, come territorio del racconto, non è più un luogo sicuro. Anche perché se ci pensiamo, gli stimoli sono fondamentalmente apocalittici. 

Fino a pochi anni fa, l’ucronia (guardarsi indietro e immaginare un passato diverso) - alcuni preferiscono chiamarla “storia alternativa” - era un sotto genere della science fiction ma oggi si impone come un genere autonomo in piena regola. Forse perché fantasticare con un futuro distopico non è tanto rassicurante e preferiamo inventare un passato diverso che avrebbe potuto farci migliori. Il termine è stato coniato dal filosofo Charles Bernard Renouvier nel suo romanzo "Ucronia" (1876), dove immagina una successione diversa all’Imperatore Marco Aurelio che avrebbe evitato la presenza dominante del cristianesimo nel futuro dell’Occidente. Il genere permette di giocare con i due elementi chiave della science fiction: i viaggi nel tempo e gli universi paralleli. Non male per i nostri tempi! 

Oggi si occupa di Play/Fuori Series, la nostra sezione settimanale sulle serie TV, Gabriele Landrini, un giovane di talento, studioso e profondo conoscitore di cinema e serialità tv, che comincia proprio da qui, dall’ucronia. Prima di cedergli la parola, vi informo che ho finito (con fatica!) la serie “Behind her eyes”, un thriller psicologico  (produzione britannica su Netflix) che pretende di essere sofisticato, ma finisce per diventare solo noioso. Ottime entrambe le protagoniste. Aspetto i vostri commenti! Scrivete a maite.carpio@newslist.it

di Gabriele Landrini

Televisione e cinema hanno sempre tentato di raccontare la Storia, quella con la S maiuscola: dall’Impero Romano...


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