22 Gennaio

Di Maio cerca un Nemico. Trova Macron ma pensa a Salvini

Di Maio, Dibba e compagni all'attacco di Macron. Il Movimento Cinque Stelle tenta la carta disperata di scippare il Nemico a Salvini. Il leader della Lega reagisce coprendo di nuovo lo spazio anti-Macron: "Sottrae ricchezza all'Africa". Come nasce la campagna contro la Francia, una storia che comincia nell'estate del 2018 e avrà il suo picco nel voto europeo di maggio. Propaganda che finisce per danneggiare l'interesse nazionale

Amico/Nemico è una delle dinamiche della politica, uno stato di battaglia permanente, di mobilitazione dove gli avversari si scontrano fino alla fine di uno dei due (o di entrambi). Sono gli studi di Carl Schmitt a spiegare questa guerra totale e a darle una dimensione filosofica e storica. Così vediamo svolgersi i conflitti tra nazioni e tra individui, così vediamo emergere le posizioni degli "eserciti" prima del voto europeo di maggio 2019. 

L'ultimo assalto dei Cinque Stelle alla Francia - a Macron - rientra in questo quadro, il bisogno del Nemico, ma in realtà il vero avversario dei pentastellati è un altro, è in casa e si chiama Lega. Il tentativo dei grillini in questo momento è quello di scippare il Nemico a Salvini, l'avversario naturale di Macron. I Cinque Stelle stanno cercando di "coprire" uno spazio occupato finora da Salvini. Perdono voti, cercano di allargare lo spettro della loro azione sul campo dell'avversario (Salvini) intercettando il Nemico (Macron) del mio Amico che Amico non è.  Stamattina Salvini ha a sua volta "ricoperto" lo spazio anti-Macron dicendo che la Francia "sottrae ricchezza all'Africa". I due partiti si marcano stretti. 

Il Movimento Cinque Stelle è un partito destinato a spaccarsi (e presto avremo una puntata su questo tema) e giocare la partita in solitaria, la sua coesione interna è finita (Di Maio e Dibba insieme ne sono paradossalmente l'esempio) e all'esterno è una forza anti-sistema che gioca per il suo vantaggio particolare, perfino contro l'interesse nazionale. Per spiegare tutto questo dobbiamo fare qualche passo indietro, tornare alla disputa dell'estate scorsa tra Macron e Salvini sui porti chiusi, l'immigrazione e l'Europa divisa su questo tema chiave.

Avevamo detto e scritto che i due poli naturali di confronto diretto sarebbero stati quello di Macron e quello di Salvini. Ecco la copertina del numero di List dell'agosto del 2018:...


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