10 Giugno
Di Maio e Salvini, pace e intesa sul taglio delle tasse
Due ore di vertice a Palazzo Chigi con il premier Conte. Salvini: "Si va avanti, mai avuto dubbi". Di Maio: "La priorità è abbassare le tasse". Durerà? Lo vedremo presto. Un mondo di fusioni. United Technologies e Raytheon si sposano, nasce il gigante americano delle armi. Trump: non fa bene alla concorrenza. Nell'auto Fca e Renault ci riprovano (forse). Nel settore dei dati e dell'analisi d'impresa, Salesforce compra Tableau
Il vertice tra il premier Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini (in alto, nella foto Ansa, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi) è iniziato alle 22 ed è terminato dopo circa due ore. Stretta di mano tra i vicepremier. Pace? Tregua? Salvini ai cronisti ha assicurato che "è andato tutto bene" e il governo va avanti, "mai avuto dubbi". Il leader della Lega ha sottolineato "l'incontro positivo". Secondo Salvini "l'obiettivo comune è evitare l'infrazione garantendo la crescita, il diritto al lavoro e il taglio delle tasse. Non ci sarà nessuna manovra correttiva e nessun aumento di tasse". Luigi Di Maio ha commentato: “Al vertice un clima positivo di chi vuole lavorare al massimo per l’Italia. Il primo obiettivo e la priorità in questo momento è abbassare le tasse e lavoreremo per questo”. Vedremo presto l'esito, al di là di queste dichiarazioni, si misura nell'azione del governo, abbiamo il taccuino squadernato.
La giornata è trascorsa con il commento dei risultati delle elezioni amministrative (molto rumore, un quadro chiaro che è la naturale prosecuzione del voto europeo: vince la Lega, il Pd non vince (e ha problemi seri nel cuore del suo potere residuo, in Emilia), il Movimento Cinque Stelle perde. Le cose importanti sono altrove e oggi abbiamo una serie di notizie dal mondo dell'impresa che messe in fila ci raccontano la trasformazione della contemporaneità, il suo ritmo accelerato.
La domanda sul taccuino è facile: dova va il mondo? Ma la risposta è davvero come decifrare un codice segreto. Per saperlo bisogna incrociare una serie di elementi. Siamo al centro del Maelstroem, in piena trasformazione, il Signor Zeitgeist sta radunando tutti gli elementi. La storia, la filosofia, la scienza, l'economia, tutte le correnti carsiche stanno emergendo. Per andare dove? Un mondo nuovo. Non sappiamo ancora se sarà migliore o peggiore, ma le...
Il vertice tra il premier Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini (in alto, nella foto Ansa, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi) è iniziato alle 22 ed è terminato dopo circa due ore. Stretta di mano tra i vicepremier. Pace? Tregua? Salvini ai cronisti ha assicurato che "è andato tutto bene" e il governo va avanti, "mai avuto dubbi". Il leader della Lega ha sottolineato "l'incontro positivo". Secondo Salvini "l'obiettivo comune è evitare l'infrazione garantendo la crescita, il diritto al lavoro e il taglio delle tasse. Non ci sarà nessuna manovra correttiva e nessun aumento di tasse". Luigi Di Maio ha commentato: “Al vertice un clima positivo di chi vuole lavorare al massimo per l’Italia. Il primo obiettivo e la priorità in questo momento è abbassare le tasse e lavoreremo per questo”. Vedremo presto l'esito, al di là di queste dichiarazioni, si misura nell'azione del governo, abbiamo il taccuino squadernato.
La giornata è trascorsa con il commento dei risultati delle elezioni amministrative (molto rumore, un quadro chiaro che è la naturale prosecuzione del voto europeo: vince la Lega, il Pd non vince (e ha problemi seri nel cuore del suo potere residuo, in Emilia), il Movimento Cinque Stelle perde. Le cose importanti sono altrove e oggi abbiamo una serie di notizie dal mondo dell'impresa che messe in fila ci raccontano la trasformazione della contemporaneità, il suo ritmo accelerato.
La domanda sul taccuino è facile: dova va il mondo? Ma la risposta è davvero come decifrare un codice segreto. Per saperlo bisogna incrociare una serie di elementi. Siamo al centro del Maelstroem, in piena trasformazione, il Signor Zeitgeist sta radunando tutti gli elementi. La storia, la filosofia, la scienza, l'economia, tutte le correnti carsiche stanno emergendo. Per andare dove? Un mondo nuovo. Non sappiamo ancora se sarà migliore o peggiore, ma le forze convergono e costruiscono un nuovo scenario. Facciamo insieme questo viaggio, seguite il titolare di List.
01
Produzione industriale ko. Brusca frenata dell'auto
Cominciamo da una cosa prossima, vicina a noi, il dato della produzione industriale in Italia, lo ha pubblicato oggi l'Istat. Come andiamo? Non bene, anzi male, ecco cosa dice l'Istat:
- Ad aprile 2019 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,7% rispetto a marzo. Nella media del trimestre febbraio-aprile, permane una variazione positiva (+0,7%) rispetto al trimestre precedente
- Si rileva, per il secondo mese consecutivo, una flessione congiunturale della produzione industriale, dopo gli aumenti rilevati ad inizio anno. Nonostante la flessione di aprile, la variazione congiunturale su base trimestrale si mantiene positiva. Tra i principali settori di attività solo l’energia registra un incremento congiunturale ad aprile, mentre i rimanenti comparti mostrano una dinamica negativa, particolarmente accentuata per i beni strumentali. Flessioni tendenziali (al netto degli effetti di calendario) contraddistinguono in modo diffuso l’evoluzione dei settori. Solo l’alimentare e la fornitura di energia contrastano la dinamica negativa degli altri settori, risultando entrambi in sostenuta crescita su base annuale.
- I settori di attività economica che registrano variazioni tendenziali positive sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,8%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,9%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,4%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-6,2%).
Ecco il quadro dei settori di attività positivi negativi:
Il punto critico di questo dato negativo è che tre comparti chiave sono crollati (automobili, macchinari, abbigliamento), il Made in Italy in frenata. Vi è un lungo ponte che sicuramente ha contribuito al calo, ma è troppo forte, dunque ci sono ragioni profonde. Avremo più indicazioni nei numeri di maggio, ma bisogna ascoltare bene il rumore di fondo del messaggio che arriva dall'industria.
***
Il crollo nella produzione di automobili ci deve fare riflettere, sono fabbriche in attività, decine di migliaia di posti di lavoro, ricerca, innovazione, creatività e ricchezza italiana. In questo quadro, la fusione saltata tra Fiat-Chrysler e Renault è un problema perché la tendenza è chiara: pochi costruttori multimarca, grandi volumi di vendita, organizzazione globale, focus sul futuro hi-tech dell'auto (elettrico, guida autonoma, motori puliti), piattaforme comuni. È finita? Mai dire mai...
02
Fiat-Chrysler e Renault ci riprovano? Il mercato ci crede
Parliamoci chiaro: da soli rischiano di ritrovarsi in una terra di mezzo sconosciuta, senza mappe, non vanno da nessuna parte, il loro matrimonio ha una logica e tutto il resto è una seconda scelta destinata prima o poi a deludere. Le nozze tra Fiat-Chrysler e Renault sono naufragate in una notte e dunque in una giornata potrebbero rinascere. Ci credono gli investitori e questo è già un buon punto di partenza, i titoli salgono, il governo francese comincia a realizzare che la grandeur conta poco di fronti ai volumi di vendite delle automobili, ai costi della solitudine, e l'alleanza con i giapponesi di Nissan ha messo i francesi di fronte al fatto che ogni volta che hanno a che fare con l'Asia le prendono (vedere alla voce Indocina), la casa nipponica non sopporta l'idea di avere Renault al 40 per cento nel capitale e contare solo il 15 per cento a Parigi senza avere diritti di voto. La francesizzazione non può funzionare, ne sa qualcosa Carlos Ghosn che in un baleno si è trovato - mentre avanzava il progetto di fusione - con le manette ai polsi e la magistratura di Tokyo che addentava i suoi polpacci. Così i due consiglieri di Nissan nel consiglio d'amministrazione di Renault si sono astenuti - brutto segnale - e a loro volta i francesi hanno fatto altrettanto sul riassetto della governance della società dopo l'arresto di Ghosn. Tecnicamente, francesi e giapponesi sono già arrivati ai materassi. Tanto che da Nissan hanno fatto sapere che la scelta à la parisienne è "in contrasto con gli sforzi per migliorare il governo societario". Alla fine è chiaro che John Elkann e Jean-Dominique Senard, i due presidenti di Fca e Renault, hanno un solo pensiero in testa: come tornare al negoziato. Per fare innovazione - e mercato - servono i motori elettrici e ibridi di Nissan, ma i giapponesi non vogliono la presa francese. E allora? Bisogna allentarla, dunque le quote detenute da Renault dovrebbero scendere, per far respirare i manager di Nissan di fronte al premier Shinzo Abe e all'imperatore Naruhito, in questa partita le nazioni contano. Le azioni, inoltre, si possono congelare in tutto o in parte. Oppure si possono scongelare le quote di Nissan in Renault, che ora non hanno diritto di voto. Sede? Non può stare in Francia, serve una safe zone, territorio neutrale e business friendly, l'Olanda è perfetta, come d'altronde era nel piano di Fca che non a caso vi ha già piazzato la sede legale della capogruppo Exor. Ecco perché il ministro (sovranista) dell'economia francese, Bruno Le Maire, improvvisamente, ha detto che la fusione tra Renault e Fca "resta una bella opportunità". E naturalmente il capo di Renault, Dominique Senard, "ha la fiducia dello Stato francese" per tentare "il rafforzamento dell'alleanza". Appuntamento a mercoledì, giorno dell'assemblea degli azionisti di Renault.
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Nel frattempo, là fuori le integrazioni, collaborazioni e fusioni procedono a passo di carica. Il dominio è quello della tecnologia e il settore della Difesa è il territorio più... esplosivo.
03
La fusione delle armi (che non piace a Trump)
Lezione numero uno per capire dove va il mondo: follow the money, segui i soldi, e guarda cosa succede nel sistema industriale del Pentagono. United Technologies e Raytheon al grande pubblico non dicono niente, ma per List sono due soggetti sempre presenti sul radar. La prima azienda controlla marchi come Collins Aerospace e Pratt & Whitney (componentistica aerospaziale, motori e turbine), la seconda azienda è un gigante della Difesa, il produttore del missile cruise Tomahawk e del sistema anti-missile Patriot, un primario fornitore del Dipartimento della Difesa. Fusione alla pari, un nuovo nome, Raytheon Technologies, settori diversificati, ricerca tecnologica di altissimo livello, potenza finanziaria da titani, quartier generale a Boston. L'operazione avverrà con uno scambio azionario, l'azienda controllante sarà United Technologies. Tutto bene? Dipende dallo scenario di crescita della spesa militare nel mondo, non solo negli Stati Uniti. Come va? Cresce, ma non a ritmo esponenziale, ecco i dati del Sipri di Stoccolma:
Il più grande acquirente di armi nel mondo è sempre l'America e dunque dal budget del Pentagono dipendono i bilanci dei produttori di armi.
Dunque l'obiettivo della fusione è quello di catturare quote crescenti (ma piccole se le compariamo al volume della spesa statunitense) all'estero, razionalizzare la produzione (sfida molto difficile quando si sposano due giganti) e fare leva sul prezzo. Attenzione a Trump: intervistato da Cnbc, il presidente ha detto che la fusione non è una buona notizia per la concorrenza nel settore. E la borsa della spesa del Pentagono ce l'ha lui alla Casa Bianca. Vedremo come andrà a finire.
***
Se il mestiere delle armi è fonte di nuove alleanze tra i Tirannosaurus Rex, quello della digitalizzazione del business, il big data, è il campo da gioco dei velociraptor.
04
Salesforce compra Tableau
Anche in questo caso i nomi non sono quelli che si citano al bar, ma chi fa impresa ad alto livello e usa sofisticati strumenti di analisi, conosce bene Salesforce e anche Tableau. Quest'ultima è un'azienda che produce dati di analisi su una piattaforma facile da usare e integrabile con altri sistemi. Salesforce è un'icona e il nome dice tutto, offre servizi per monitorare le vendite, connettere venditori e clienti. Acquistare Tableau è un buona mossa. Costo dell'operazione, 15 miliardi di dollari, tutta coperta con azioni, mercato potenziale da 1.8 trilioni di dollari nel 2021. Siamo nel campo della digitalizzazione dell'impresa a tappe forzate, business intelligence. E poi? In mezzo a questo turbine di algoritmi, alla fine c'è l'omino con la valigia, il venditore, il mestiere più difficile (e spietato) del mondo. Per sapere, per capire, vedere The Big Kahuna e il fantastico monologo finale recitato da Danny DeVito. Accetta il consiglio.
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Di consigli ne servono tantissimi - a tutti - per allentare la tensione tra Iran e Stati Uniti. Siamo di fronte a due potenze imperiali. E a un dilettante allo sbaraglio, il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, in missione a Teheran. Tragicomico.
05
Iran. Missione tedesca fallita
Riporre fiducia in una figura di secondo piano come il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, era operazione ingenua. Chi ci ha creduto è servito: Maas è tornato a Berlino senza aver conseguito alcun risultato tangibile sul piano diplomatico, addirittura ha sentito con le sue orecchie i tamburi della minaccia di guerra. La Germania si era venduta il viaggio a Teheran come un grande tentativo per sbloccare la crisi sul dossier nucleare tra Stati Uniti e Iran, troppa fiducia e ambizione. Maas ha parlato per due ore con il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif e alla fine è arrivato il sottosopra infuocato: la minaccia di Zarif agli Stati Uniti. Il ministro degli esteri di Teheran ha detto che Washington deve cessare la sua guerra economica contro l'Iran, altrimenti.. "chi conduce guerre di questo tipo non può pensare di continuare a vivere in sicurezza". Gong! Un colpo duro, di fronte a un Maas del tutto sprovveduto che è impallidito quando ha sentito la minaccia iraniana. Mai mettere un dilettante a giocare con materiale radioattivo.
***
Come chiudiamo questo numero serale di List? Cose de paura. Un horror di Spielberg.
06
Spielberg e l'horror sul telefonino
Sta scrivendo una serie horror per... il telefonino. E l'autore è un master and commander della storia del cinema, Steven Spielberg. Sarà visibile solo dopo al tramonto, in esclusiva su Quibi, l'impresa lanciata da Jeffrey Katzenberg e Meg Whitman. La notizia è di The Verge e la faccenda è molto intrigante: usando la tecnologia dello smartphone, l'abbonato sarà avvisato al tramonto (con tanto di countdown) sulla disponibilità dell'episodio. La visione è là, sul quel gingillo che vi portate ovunque. Spielberg che scrive e lo fa ancora una volta sperimentando, mixando l'antico mestiere della narrazione con il costume, il consumo e la tecnologia. Scrivere, raccontare, questa è la nostra missione.
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Andiamo, il sole è tramontato da un pezzo, a Palazzo Chigi si sono riuniti e hanno fatto perfino pace, è proprio l'ora dell'horror. Buona serata.
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.