14 Febbraio
Di Maio va in banca
Assalto boomerang. Il leader del Movimento 5Stelle presenta il conto dei suoi rimborsi volontari: 370 mila euro. E Renzi si scusa per le frasi su Craxi. Il diario del titolare di List.
Le sortite senza strategia, i dolci con la ciliegina sopra senza la torta sotto, hanno un preciso destino: falliscono l'obiettivo. Quello che sta accadendo sulla storia dei rimborsi (volontari) del Movimento 5Stelle è un caso di scuola. Ancora una volta il Pd non ha valutato ciò che accade quando lanci un boomerang della comunicazione: torna indietro. Partiamo dalla frase pronunciata ieri da Renzi a Otto e Mezzo e vediamo poi le conseguenze inattese:
Quello che sta accadendo sui Cinquestelle è impressionante, se guardiamo ai rimborsi, si sono trasformati in un’Arca di Noè che sta imbarcando truffatori, scrocconi, riciclati e massoni. Altro che mele marce, sono un'ortofrutta. Di Maio che parla di mele marce ricorda Bettino Craxi con Mario Chiesa, che diceva "un mariuolo".
Siamo chiaramente di fronte a un'iperbole, una cosa che non sta in piedi (occhio a questo passaggio), ma in tv tutto questo va in onda esattamente come lo dici perché resta quello che dici.
01
Ops, ci sono i socialisti
La famiglia Craxi non l'ha presa benissimo e soprattutto i socialisti che sono alleati del Pd in campagna elettorale. Stefania Craxi l'ha messa giù così:
I sondaggi che giungono al Nazareno fanno perdere sempre più la testa alla cricca etrusco - fiorentina, ormai al collasso e prossima ad una sconfitta di portata storica, tanto da confondere Craxi con un'insipiente Di Maio, in un rigurgito di antisocialismo che rappresenta una nota di continuità di certa sinistra "vecchia" e "nuova'". Renzi farebbe quindi bene a ripassare la storia, non solo per capire chi è stato Craxi, ma anche per comprendere che il M5S figlia proprio da quella stagione di violenza, menzogne e falsità, chiamata Mani Pulite, a cui la sua battuta vuole ammiccare e fare riferimento. Per inciso, un periodo della nostra storia che ha distrutto il sistema politico ed istituzionale italiano aprendo la strada al...
Le sortite senza strategia, i dolci con la ciliegina sopra senza la torta sotto, hanno un preciso destino: falliscono l'obiettivo. Quello che sta accadendo sulla storia dei rimborsi (volontari) del Movimento 5Stelle è un caso di scuola. Ancora una volta il Pd non ha valutato ciò che accade quando lanci un boomerang della comunicazione: torna indietro. Partiamo dalla frase pronunciata ieri da Renzi a Otto e Mezzo e vediamo poi le conseguenze inattese:
Quello che sta accadendo sui Cinquestelle è impressionante, se guardiamo ai rimborsi, si sono trasformati in un’Arca di Noè che sta imbarcando truffatori, scrocconi, riciclati e massoni. Altro che mele marce, sono un'ortofrutta. Di Maio che parla di mele marce ricorda Bettino Craxi con Mario Chiesa, che diceva "un mariuolo".
Siamo chiaramente di fronte a un'iperbole, una cosa che non sta in piedi (occhio a questo passaggio), ma in tv tutto questo va in onda esattamente come lo dici perché resta quello che dici.
01
Ops, ci sono i socialisti
La famiglia Craxi non l'ha presa benissimo e soprattutto i socialisti che sono alleati del Pd in campagna elettorale. Stefania Craxi l'ha messa giù così:
I sondaggi che giungono al Nazareno fanno perdere sempre più la testa alla cricca etrusco - fiorentina, ormai al collasso e prossima ad una sconfitta di portata storica, tanto da confondere Craxi con un'insipiente Di Maio, in un rigurgito di antisocialismo che rappresenta una nota di continuità di certa sinistra "vecchia" e "nuova'". Renzi farebbe quindi bene a ripassare la storia, non solo per capire chi è stato Craxi, ma anche per comprendere che il M5S figlia proprio da quella stagione di violenza, menzogne e falsità, chiamata Mani Pulite, a cui la sua battuta vuole ammiccare e fare riferimento. Per inciso, un periodo della nostra storia che ha distrutto il sistema politico ed istituzionale italiano aprendo la strada al giustizialismo, al populismo ed all'avventura. Ad ogni modo, grazie alle sue parole, gli elettori socialisti e non, sapranno di che pasta è fatto il Pd renziano. Ma i presunti alleati socialisti di questo Pd, come alcuni dirigenti di provenienza craxiana che hanno aderito ai democratici non hanno nulla da dire? Non hanno rispetto per la loro storia?
Duretta. Questa è la reazione via Twitter di Bobo Craxi:
Si dirà che questa è la voce della famiglia Craxi, che non corre buon sangue e poco importa cosa dicono e diranno. Uhm, non proprio, la politica è piena di conseguenze inattese, sorprese e... oplà, ecco la dichiarazione rilasciata stamattina da Marco Agnoletti, portavoce di Matteo Renzi, lancio dell'Agenzia Agi, ore 11.39:
"In riferimento alle dichiarazioni di ieri di Matteo Renzi durante la trasmissione Otto e mezzo su La 7 e l'interpretazione che ne hanno dato alcuni organi di informazione vorrei precisare quanto segue: il paragone tra Craxi e Di Maio ovviamente non sta in piedi. Il segretario Renzi ha solo stigmatizzato la tendenza a circoscrivere una vicenda che è molto più grave di come è stata presentata. Mi scuso con chi si è sentito offeso". È quanto afferma Marco Agnoletti, portavoce del segretario del Pd. "Quanto alla massoneria: per anni Renzi è stato tirato in ballo e accusato dell'appartenenza a ogni loggia massonica. Fatto notoriamente falso. Ieri ha solo fatto notare che i Cinque Stelle dopo aver a lungo evocato complotti e nostre appartenenze massoniche hanno finito col candidare un massone", aggiunge Agnoletti.
Che cosa è questo? Si chiama epic fail, un corto circuito della comunicazione, uno scivolone in due tappe: 1) durante Otto e Mezzo quando Renzi ha tirato fuori la figura di Craxi, il fantasma del vecchio Pci (leggere "Caro Berlinguer", il libro di Antonio Tatò); 2) il giorno dopo, quando Renzi di fronte alle sfuriate degli alleati socialisti ha dovuto fare marcia indietro sulle sue dichiarazioni. È il segno che il segretario non sta affrontando con lucidità la campagna elettorale, insegue Grillo (da tempo), gioca contro ma dimentica il per che riguarda il suo partito e il suo programma.
02
Dilettanti sì, ladri no
Le accuse al Movimento 5Stelle per i rimborsi (volontari) che non sono tornati nelle casse dello Stato (unici a farlo) sono chiaramente un altro azzardo sul piano della comunicazione. Questo è un tweet di Marcello Veneziani, uomo libero, intellettualment onesto, sempre molto attento:
E si dirà che vabbè, siamo nel campo delle opinioni e dunque vale tutto. Però quando cominci ad accumulare una serie di stop and go del genere, forse qualche interrogativo devi cominciare a articolarlo. E infatti...
03
Di Maio va in banca e...
Il colpo di boomerang arriva puntuale stamattina quando Luigi Di Maio va in banca e tira fuori l'estratto conto dei suoi rimborsi personali, lancio dell'Agenzia Agi, ore 13.11:
Ha voluto fare certificare nero su bianco la restituzione delle quote di diaria e di indennità previste dal regolamento del Movimento 5 Stelle il vicepresidente della Camera e candidato alla presidenza del consiglio per M5s, Luigi di Maio. Lo ha fatto chiedendo espressamente agli uffici della sua banca a Montecitorio, che gli hanno, "su sua richiesta", si apprende, consegnato copia dei pagamenti effettuati nel corso di tutta la legislatura. Tre documenti, uno dei quali fa la sintesi del totale che ammonta, in tutto, a 370.997,24 euro: 161.096,14 quelli restituiti allo Stato, mentre sono 209.901,10 gli importi a cui ha rinunciato fino a gennaio 2018. Il primo pagamento, si apprende ancora, Di Maio lo ha effettuato a ridosso delle elezioni che lo hanno portato in Parlamento, il primo luglio 2013, per un importo pari a 11.009 euro. Si tratta, viene certificato, di un bonifico a favore del fondo Ammortamenti titoli di Stato (che ha lo scopo di rimborsare o ritirare titoli di Stato dal mercato per favorire la riduzione dello stock del debito pubblico). Un secondo documento traccia i pagamenti, in tutto 55, a favore del fondo per la micro imprenditoria a partire dal dicembre 2013 al 9 febbraio 2018, a Camere sciolte.
Ora immaginate un po' quale sarà la reazione dell'uomo della strada, quello che non trascorre il suo tempo nei salotti degli intelligenti a prescindere, non si fida più dei giornali, si insospettisce nell'udire gli ululati del coro a una dimensione contro i Cinque Stelle, sente odor di inciucio tra Renzi e Berlusconi come un sol uomo uniti contro Grillo, quell'italiano medio che fa i conti tutti i giorni sulle bollette da pagare trarrà rapido come un Freccia Rossa questa conclusione: questo qui ha versato volontariamente allo Stato 370 mila euro, gli altri cosa hanno fatto? Elementare, Watson. La risposta arriverà il 4 marzo. Nel frattempo...
04
Il voto degli italiani
Certo, i grillini si sono (anche) impiccati sull'albero del loro moralismo - non è la prima volta - e sono criticabili sotto moltissimi aspetti, spesso dilettanti e sempre arruffa popolo, le loro politiche sono condite di utopie irrealizzabili, i loro programmi sono incompatibili con il bilancio dello Stato (come quelli presentati dagli altri partiti in questa campagna elettorale, per soprammercato), la tendenza al totalitarismo digitale c'è, sono fagocitati dal giustizialismo che li fa garantisti per se stessi e pronti a issare la ghigliottina nella pubblica piazza per gli altri, governano male Roma, (discretamente Torino e Livorno), ma tutto questo non cancella alcuni punti che sono sotto gli occhi di chi vuol vedere, fare analisi politica senza cedere al pregiudizio morale: hanno incanalato in una via istituzionale una protesta italiana che avrebbe potuto sfociare in esiti nefasti, hanno aperto la via della politica a persone che non ne avrebbero mai avuto la possibilità (anche ai mediocri, sì, perché la democrazia non è fatta solo per gli esperti e non è uno scontro tra competenti e incompetenti, cioè quanto di più anti-democratico sia possibile immaginare) per via della chiusura dei partiti, hanno sollevato temi che non trovavano una soluzione (vedere alla voce costi della politica non solo). Hanno visto le scie chimiche, forse hanno incontrato perfino le sirene, ma sono il risultato di un voto di italiani che meritano rispetto e non possono essere trattati come trogloditi dalla piccola oligarchia dei presunti colti pieni di ignoranza. Si interroghi, l'élite del Belpaese, su tutto questo spettacolo, ammesso che sia capace di uscire dal bozzolo vellutato, dalla terrazza, dall'happy hour. Giustamente, Ferruccio De Bortoli l'altro ieri sul Corriere della Sera ha messo sotto accusa la cosiddetta classe dirigente italiana:
Inutile prendersela solo con i populisti di varia gradazione. Fatica sprecata. La stampa ha le sue gravi responsabilità, d’accordo. Ma c’è una parte consistente della classe dirigente o supposta tale, una élite industriale e finanziaria, che tace, assiste, ma soprattutto preferisce tessere relazioni vecchie e nuove anziché avere il coraggio di dire in pubblico ciò che sostiene in privato. Per esempio, esprimersi con nettezza sulla pericolosità di alcune ricette e non soltanto limitarsi a vaghe perorazioni di principio. Poteri forti solo nella loro arroganza e nel loro distacco, che giustificano prudenza e ipocrisia con la scusa degli interessi dei propri azionisti o stakeholders che poi sarebbero in ultima analisi, piaccia o no, anche cittadini italiani. Mostrano nei confronti dei partiti una falsa neutralità in attesa di capire chi vincerà, se vincerà. Disegnano, in numerosi incontri a porte chiuse, scenari di vario tipo incidendo anche, e in negativo, sulle aspettative di osservatori e investitori stranieri. Sono italiani a corrente alternata. Solo quando fa loro comodo nel proteggere relazioni e rendite di posizione. Altrimenti sono cittadini del mondo e non tenuti al coraggio nazionale delle proprie idee.
Non sono le parole di un pericoloso neo-grillino in cerca d'autore, ma la riflessione di un giornalista moderato che vede l'andazzo e il soprattutto il codazzo.
05
La nuova Conventio ad excludendum
Resta il fatto che oggi i Cinque Stelle sono il nemico da abbattere, Renzi e Berlusconi hanno deciso di condurre una campagna elettorale parallela (che in realtà li rafforza, perché la demonizzazione alla lunga non paga e Berlusconi dovrebbe saperlo bene) e su di loro incombe una nuova Conventio ad excludendum che non promette nulla di buono per il Paese, soprattutto in uno scenario possibile di alto astensionismo. L'idea che il Movimento 5Stelle debba essere escluso a priori dal governo - e dunque su di esso possa essere scatenato oggi e domani con tutta la sua forza il sistema dell'establishment - è inaccettabile per qualsiasi sincero sostenitore dei principi democratici. Fu usato contro il Pci (altra epoca storica e contesto) ieri contro Berlusconi, oggi contro Grillo, altrove è stato dispiegato contro i Brexiters e naturalmente contro Trump, il Signore dei Buzzurri.
Il risultato lo abbiamo davanti a noi, ma a quanto pare le lezioni di ieri non sono recepite per l'oggi. Sono meccanismi compulsivi, reazioni pavloviane che nell'era contemporanea non funzionano più perché la gerarchia della comunicazione è cambiata per sempre, giornali e tv non sono in cima alla piramide, sono diventati followers dei social media che hanno un'altra agenda e soprattutto un'altra velocità, sono figli del pervasive computing e tutto il resto viene dopo, molto dopo. E nella stragrande maggioranza dei casi il sistema del mainstream media non può neppure sbandierare il certificato dell'autorevolezza e della qualità dell'impaginato e trasmesso perché il lavoro è sciatto e il modello di business è quello di fare clic e vendere pubblicità, dell'audience da Grand Guignol, non di servire i lettori.
E poi restano sul tappeto i conti, i soldi versati volontariamente allo Stato (questo è il punto che colpirà l'immaginario) e la dura verità dei costi della politica e del finanziamento ai partiti. Ricapitolare l'antefatto, il fatto e il contesto può essere utile a diradare la nebbia che pare albergare nel cervello dei benpensanti.
06
I conti a Cinque Stelle. E i rimborsi degli altri
È in corso da giorni un assalto all'arma bianca alla fortezza gialla dei grillini. Il fatto è il seguente: il Movimento 5Stelle si è dato una regola interna che prevede il versamento periodico di una quota dell'indennità parlamentare al fondo di ammortamento dei titoli di stato e al fondo per il microcredito. Il totale dei versamenti dei parlamentari pentastellati ammonta a circa 23 milioni di euro. A questa cifra secondo i calcoli mancherebbe una milionata di euro. Qualcuno evidentemente non ha versato quanto stabilito dal regolamento del partito. Come in ogni gruppo organizzato ci sono quelli che non versano, che versano in ritardo, che ci marciano. Niente di strano, la società perfetta non esiste, neanche nell'utopia sociale del Movimento 5Stelle. Continua a leggere l'articolo su List.
Che facciamo? Cribbio, andiamo in Catalogna, il miglior esempio di quello che forse ci attende: la paralisi. Seguiamo Maite, c'è da divertirsi (o disperarsi). Adelante.
07
Il tempo, l'orologio e la paralisi della Catalogna
di Maite Carpio
Il Generalissimo Franco era conosciuto per il suo spiccato senso pratico, infatti sulla sua scrivania, lato sinistro, c’era una pila di dossier, piuttosto alta, con la dicitura “problemi che il tempo risolverà”. Per fortuna Franco non c è più e oggi il tempo ha la sua importanza. Anche legale. La situazione catalana che, mi dispiace dirlo, sta diventando tediosa, ci insegna l’importanza del tempo in politica e oggi la Catalogna si è incastrata perché si è fermato l’orologio istituzionale. Come? Continua a leggere l'articolo su List.
***
C'è altro? Moltissimo, il mondo ribolle di cose che accadono, grandi cambiamenti, non ha nessuna intenzione di aspettare che la Catalogna si sblocchi dal suo delirio (che almeno ha una posta fondamentale in gioco: il futuro della Spagna unita) o che l'Italia esca dal suo Purgatorio di scontrini, rimborsi dove la posta in gioco c'è (il governo) ma la battaglia si combatte con l'uso delle armi di distrazione di massa. Lontano da tutto questo, c'è un grande paese dell'Africa in bilico.
08
Zuma, a casa
L'African national congress (Anc) ha ordinato al Presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, di levare le tende e lasciare il posto. La decisione è arrivata dopo una riunione del comitato esecutivo nazionale. L'ultimatum scade tra 48 ore. Il nuovo leader dell'Anc Cyril Ramaphosa, vice presidente del Sudafrica, ha incontratoZuma nella sua abitazione, ma il Presidente ha fatto sapere di non aver nessuna intenzione di dimettersi. Attendiamo con il taccuino squadernato gli esiti di questa vicenda. Nell'attesa, facciamo un giro nello Spazio.
09
Il bilancio spaziale di Trump
Il budget sfornato dall'amministrazione Trump è un documento che richiede molte ore per essere letto, il titolare ha appena iniziato. Scientific American si è concentrato sui finanziamenti alla ricerca spaziale: 19.6 miliardi di dollari per la Nasa, tanti soldi e un punto delicato, la fine dei finanziamenti entro il 2025 per la Stazione Spaziale Internazionale. Dagli anni Novanta la SSI è costata al contribuente americano 100 miliardi di dollari. Il futuro? Lo pagheranno i privati che hanno il pallino di esplorare lo spazio, la SSI diventerà la base d'appoggio per gli astronauti di Bezos e Elon Musk. Marziani.
10
Librandosi. Fantascienza cinese
La fantascienza interpretata da un talento cinese. E che talento, uno dei migliori scrittori su piazza nel genere, Cixin Liu. Libro di grandissimo fascino. Primo: ha vinto il Premio Hugo nel 2015, un riconoscimento a prova di bomba. Secondo: è tradotto in Italia da Mondadori. Terzo: comincia con la Rivoluzione culturale in Cina. Quarto: ci sono gli alieni e non sono candidati alle elezioni politiche. Quinto: scoprirete le forze di Trisolaris, non sono grillini. Sesto: i trisolariani hanno già sfiammato undici mondi, sono dei rottamatori spaziali-renziani. Settimo: è questo il problema dei tre corpi. Ottavo: i trisolariani stanno cercando un pianeta abitabile, no, non è il Pd e neanche Forza Italia. Nono: toh, c'è la terra a portata di viaggio interstellare. Decimo: no, il titolare il finale non ve lo dice. Buona lettura.
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specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.