18 Gennaio
Disorientamento elettorale
L'Europa critica l'Italia, le agenzie di rating avvisano che è meglio non abolire niente, i partiti decidono le candidature, mentre là fuori il Bitcoin crolla, la finanza americana corre, le Coree sfilano insieme e i robot distruggeranno il mondo. Il diario del titolare di List.
Che succede? Il Bitcoin crolla, le banche americane pagano il rientro dei capitali, ma fanno e faranno utili stellari, le due Coree sfileranno insieme ai Giochi olimpici invernali in Corea del Sud, l'Italia va al voto in allegria, tanto tutto quello che annunciano i partiti non si farà, l'Europa dà indicazioni di voto e c'è un boomerang in arrivo a Bruxelles, i segretari di partito stanno decidendo le candidature e c'è il panico tra quei parlamentari uscenti che non hanno mai lavorato, gli italiani che si lamentano nei talk show pop-rock in tv per l'Istat non esistono e se esistono sono cloroformizzati, Draghi ha un problema di trasparenza con l'Unione europea, gli scienziati fanno previsioni ottimistiche sull'estinzione dell'umanità a causa dei robot. È il semplice incipit di un cronista, Robert Musil avrebbe fatto decisamente meglio:
Sull’Atlantico un minimo barometrico avanzava in direzione orientale incontro a un massimo incombente sulla Russia, e non mostrava per il momento alcuna tendenza a schivarlo spostandosi verso nord. Le isoterme e le isòtere si comportavano a dovere. La temperatura dell’aria era in rapporto normale con la temperatura media annua, con la temperatura del mese più caldo come con quella del mese più freddo, e con l’oscillazione mensile aperiodica. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna, le fasi della luna, di Venere, dell’anello di Saturno e molti altri importanti fenomeni si succedevano conforme alle previsioni degli annuari astronomici. Il vapore acqueo nell’aria aveva la tensione massima, e l’umidità atmosferica era scarsa. Insomma, con una frase che quantunque un po’ antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata d’agosto dell’anno 1913.
"L'uomo senza qualità" in ogni caso è perfetto per darci un titolo: "La campagna elettorale senza qualità". L'elettore è chiaramente disorientato e senza bussola, Nord e Sud, Est e Ovest sono scomparsi, siamo...
Che succede? Il Bitcoin crolla, le banche americane pagano il rientro dei capitali, ma fanno e faranno utili stellari, le due Coree sfileranno insieme ai Giochi olimpici invernali in Corea del Sud, l'Italia va al voto in allegria, tanto tutto quello che annunciano i partiti non si farà, l'Europa dà indicazioni di voto e c'è un boomerang in arrivo a Bruxelles, i segretari di partito stanno decidendo le candidature e c'è il panico tra quei parlamentari uscenti che non hanno mai lavorato, gli italiani che si lamentano nei talk show pop-rock in tv per l'Istat non esistono e se esistono sono cloroformizzati, Draghi ha un problema di trasparenza con l'Unione europea, gli scienziati fanno previsioni ottimistiche sull'estinzione dell'umanità a causa dei robot. È il semplice incipit di un cronista, Robert Musil avrebbe fatto decisamente meglio:
Sull’Atlantico un minimo barometrico avanzava in direzione orientale incontro a un massimo incombente sulla Russia, e non mostrava per il momento alcuna tendenza a schivarlo spostandosi verso nord. Le isoterme e le isòtere si comportavano a dovere. La temperatura dell’aria era in rapporto normale con la temperatura media annua, con la temperatura del mese più caldo come con quella del mese più freddo, e con l’oscillazione mensile aperiodica. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna, le fasi della luna, di Venere, dell’anello di Saturno e molti altri importanti fenomeni si succedevano conforme alle previsioni degli annuari astronomici. Il vapore acqueo nell’aria aveva la tensione massima, e l’umidità atmosferica era scarsa. Insomma, con una frase che quantunque un po’ antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata d’agosto dell’anno 1913.
"L'uomo senza qualità" in ogni caso è perfetto per darci un titolo: "La campagna elettorale senza qualità". L'elettore è chiaramente disorientato e senza bussola, Nord e Sud, Est e Ovest sono scomparsi, siamo nella terra di mezzo dello smarrimento collettivo e a questo punto, dicono quelli che pensano di saperla lunga, qualcosa succederà.
In realtà la fase è silente e delicatissima per gli equilibri interni dei partiti: la scelta dei candidati nei collegi. Non entriamo ora nel dettaglio delle scelte, ma da queste decisioni dipenderà buona parte dell'assetto parlamentare futuro. I leader infatti decidono con la spada e lo scettro le carriere dei deputati e senatori, agevolano l'ascesa dei fedelissimi, stroncano il percorso degli oppositori, costruiscono formazioni politiche monolitiche o con minoranze che servono solo al fine di ammantare di pluralismo una gestione sovietica del consenso interno. L'unica variabile a questo gioco del dominio è rappresentata dai candidati nei collegi uninominali che, essendo eletti in aree territoriali piccole e con esigenze specifiche, nel corso della legislatura tenderanno di volta in volta a farsi autonomi rispetto alla linea dei partiti e alla cornice politica nazionale. Così avremo da un lato partiti monolitici dove il leader ha sempre ragione e un Parlamento balcanizzato sulle singole questioni nazionali ogni volta che queste ultime entreranno in contrasto con gli interessi del collegio che ha eletto il parlamentare. Che spettacolo.
01
Paga il contribuente
Si tratta di un pasticcio istituzionale di cui pagheranno il conto soprattutto le imprese, bisognose di investimenti in infrastrutture, cioè di interventi sul territorio, diventati impossibili per la presenza di più soggetti che possono velocizzare o bloccare grandi e piccole opere necessarie allo sviluppo del Paese. Gli esempi nella cronaca quotidiana sono molti, secondo le stime del Nimby Forum sono almeno 357 i progetti bloccati. Tutto questo incide sul tasso di governabilità dell'Italia - già bassissimo - e sulla capacità di fare innovazione. Se a questo aggiungiamo il fatto che i programmi dei partiti sono a dir poco allo stato gassoso e non c'è nessuna misurazione delle decisioni, siamo in una dimensione in cui a pagare alla fine è sempre lui, il contribuente. I suoi soldi verranno usati per provvedimenti di cui è certo l'interesse politico, ma è più che dubbia l'efficacia.
La campagna elettorale finora si è svolta su Marte, nessuno dei principali partiti sembra avere un piano decente per governare. Si va avanti con gli slogan. E nessuno sa realmente con chi governerà. Aspettando Godot, c'è da segnalare una dichiarazione di Carlo Messina, numero uno di Intesa, il primo gruppo bancario italiano, sulle priorità della politica:
Io credo che qualunque sia il governo che verrà formato nel Paese non potrà che affrontare le priorità che sono quelle di ridurre il debito pubblico, di accelerare sulla crescita e porre i presupposti perché si riducano gli altri fattori di rischio come quelli degli Npl.
Su questi punti, c'è il buio totale: nessuno parla di riduzione del debito, nessuno ha presentato un piano per la crescita, nessuno ha mai parlato dei crediti deteriorati delle banche. Tutti i birilli cascano, ma nessuno fa strike. E il nostro Paese è tornato ad essere un osservato speciale dell'Europa che, a sua volta, commette errori incredibili. L'autolesionismo brussellese fa concorrenza a quello italiano. Non ci credete? Seguite il titolare di List.
02
L'Europa teme il voto. E la democrazia
Il voto vale ancora? Il titolare di List appunta la domanda sul taccuino dopo una giornata intera di lettura, scrittura, incontri e dibattiti dove c'è un fil rouge: il pensiero unico che si esprime nel disprezzo delle presunte classi colte per quello che pensa e fa il popolo. Le classi intelligenti a prescindere (solitamente con la pancia piena e il futuro al sicuro, nel forziere della rendita) non nascondono i loro sentimenti ostili per quello che considerano il bifolco e ormai hanno abbandonato ogni principio di prudenza e lo fanno capire con tanto di cipria e parrucca. Non ci credete? Sul taccuino del titolare ieri sono rimasti appesi un paio di fatti interessanti:
- Il commissario europeo Moscovici ha espresso giudizi durissimi sulla campagna elettorale italiana. Il giornalista collettivo ha individuato l'avversario nei cosiddetti partiti euroscettici, dimenticando che in Italia non c'è movimento politico che oggi non lo sia.
- Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha auspicato che gli inglesi tornino indietro sulla Brexit, cioè ribaltino una decisione presa con il referendum, il voto.
Il primo fatto sulle pagine dei quotidiani italiani è diventato una finta sfida tra europeisti e nazionalisti, ma in realtà non è niente di tutto questo e l'intervento di Moscovici ha un solo risultato: aumenta la diffidenza di larghi settori dell'elettorato italiano nei confronti dell'Unione europea e già oggi siamo tra i più insoddisfatti del rapporto con Bruxelles. L'effetto Brexit in Italia probabilmente non ci sarà, ma il sotto testo delle parole di Moscovici è il seguente: gli italiani non devono votare i partiti che criticano l'Europa. E già questo è arduo, visto che tutti (Renzi per primo e con soluzioni da menestrello contabile) hanno espresso dure critiche verso la governance politica e burocratico-amministrativa dell'Unione. Il giochino di dividere la partita tra europeisti e non è logoro. E il risultato sarà che chi fino a ieri non conosceva il commissario Moscovici (la maggioranza degli italiani) da oggi lo conosce e farà esattamente il contrario.
Le parole di Tusk sono la conferma invece del problema numero uno dell'Unione europea, la sua élite irresponsabile che non accetta il risultato delle urne. È una vecchia storia che va avanti da quando la Francia nel referendum bocciò la costituzione europea e si sollevò la voce: "Non vale, rivotiamo!". Quello fu il precedente che innescò la convinzione tra le classi dirigenti che si possa sorvolare su quello che dicono i cittadini quando sono chiamati a votare.
Nel frattempo, l'agenzia di rating Standard & Poor's ha una sua idea sul caso italiano:
Qualora si insediasse un nuovo governo che tornasse indietro da queste riforme, a meno che ne proponesse di più efficaci, evidentemente questo avrebbe un impatto sulla nostra analisi.
Lo ha detto Roberto Paciotti, manager per l'Italia di S&P, durante un incontro a Milano. I mercati per ora sono calmi, i politici non vengono presi sul serio neppure da chi compra e vende debito pubblico, azioni e obbligazioni italiane. Per ora.
Per sapere, per capire, avere un'analisi indipendente, il titolare di List stamattina ha fatto una chiacchierata sul tema con il professor Paolo Savona. Moscovici non ne esce benissimo, l'Unione europea anche peggio. Il dialogo tra il titolare e Savona è naturalmente su RadioList:
RadioList è ai vertici della classifica di iTunes. Un prodotto editoriale originale, senza pubblicità, esclusivo. Ok, finita la fase marketing che facciamo? Tastiamo il polso agli italiani. Sono soddisfatti?
03
Gli italiani e le condizioni di vita
Gli italiani sono soddisfatti delle loro condizioni di vita? Una risposta a questa domanda la troviamo nel rapporto Istat sulle condizioni di vita degli italiani pubblicato oggi. Andiamo subito al punto, prima tabella:
Che cosa significa? Risponde direttamente l'Istat:
- Nei primi mesi del 2017, dopo l’evidente progresso registrato nel corrispondente periodo del 2016, la soddisfazione dei cittadini per la vita non mostra ulteriori segni di crescita, pur rimanendo su livelli superiori a quelli del 2015. Alla domanda “Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?”, in base a un punteggio da 0 a 10 (0 indica “per niente soddisfatto” e 10 “molto soddisfatto”) le persone di 14 anni e più danno in media un voto pari a 6,9. Il 39,6% dei rispondenti indica i livelli di punteggio più alti (8-10), il 42,3% giudica la propria vita mediamente soddisfacente (6-7) e il 16,4% la valuta con i punteggi più bassi (0-5). Rispetto al 2016 diminuisce, in particolare, la quota di chi esprime i punteggi più alti (tra 8 e 10) mentre aumenta quella di chi esprime un punteggio contenuto (tra 0 e 5). Tale andamento si riflette sul giudizio medio che passa da 7,0 del 2016 a 6,9 del 2017.
È la fotografia di una nazione in fase di stallo, tutti attendono qualcosa. Ma cosa? Qualcuno direbbe il voto, ma in realtà dalla lettura delle note dell'Istat emerge il disincanto. Serve uno shock. Non elettrico, ma culturale. Più facile ordinare un Gin Martini e scriverci sopra un libello. Nel frattempo là fuori il mondo corre, gli americani hanno un presidente che è croce per le bizzarrie politiche, ma una delizia per il business. Entriamo in banca.
04
Banche. Effetto Trump
La riforma fiscale di Trump sta facendo sentire i suoi effetti sui bilanci delle banche americane, le norme sul rimpatrio dei capitali generano oneri straordinari e oggi abbiamo due esempi del titanico movimento di capitali in corso. Goldman Sachs l'aveva annunciato con una nota alla Sec nei giorni scorsi e regolarmente il risultato del quarto trimestre registra una perdita di 2,1 miliardi di dollari. Gli oneri straordinari sono pari a 4,4 miliardi di dollari. Goldman non registrava una perdita dal 2011. Bank Of America invece festeggia un utile netto di 18.23 miliardi di dollari contro i 17,82 miliardi del 2016, il miglior risultato dal 2006. Gli oneri straordinari legati alla riforma fiscale sono stati pari a 2,9 miliardi di dollari. I profitti del quarto trimestre salgono a 2,37 miliardi. Sta succedendo qualcosa. E l'Europa sta a guardare. Sta succedendo qualcosa anche al Bitcoin. Se il vostro portafoglio è pieno di cripto-valuta, acquistate un paracadute. E non dite a vostra moglie che vi siete impegnati la casa al mare per fare l'investimento.
05
Il Bitcoin crolla
La criptomoneta è sotto i 10 mila punti. A dicembre era a quota 20 mila. L'altro ieri a 12 mila Avevamo detto - e non c'è niente di straordinario in questo, solo un po' di buonsenso e la conoscenza di due o tre leggi dell'economia - che sarebbe crollato, è successo. A New York mentre il titolare scrive, il Bitcoin è a - 7 per cento, a quota 9.968 dollari. Dal 13 gennaio le perdite sul Bitcoin ammontano a 300 miliardi di dollari, l'intero comparto vale ora circa 480 miliardi di dollari, era arrivato a più di 800 miliardi. L'anno scorso la cripto-valuta è cresciuta del 1400 per cento. Chi ha comprato ai minimi è ancora ricchissimo. C'è solo un problema: trovare qualcuno che scambi Bitcoin con moneta vera. Allacciate le cinture, crash landing in arrivo. A proposito di caveau, c'è una cosa curiosa - da non sottovalutare - che riguarda l'uomo che manovra la catapulta del denaro, Mario Draghi.
06
Draghi lasci il Gruppo dei 30
La richiesta non arriva da Matteo Salvini e Giorgia Meloni - dubitiamo che sappiano cosa è il Gruppo dei 30 - ma dal difensore civico europeo, Emily O‘Reilly, secondo la quale “l‘appartenenza del presidente Bce al Gruppo dei 30 potrebbe aumentare la percezione da parte del pubblico che l‘indipendenza della Bce potrebbe essere compromessa”. Che cosa è il Gruppo dei 30? È un'organizzazione internazionale della quale fanno parte i potenti della terra, un forum di consultazione al quale sono iscritti, tra i tanti, Paul A. Volcker e Ben Bernanke, ex numeri uno della Federal Reserve, Jean-Claude Trichet, ex numero uno della Bce, Leszek Balcerowicz, ex governatore della Banca centrale della Polonia, William C. Dudley, presidente della Fed di New York, Timothy Geithner, ex segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Paul Krugman, premio Nobel per l'economia, Zhou Xiaochuan, presidente della Banca centrale della Cina. Che fanno? Si riuniscono, parlano, pubblicano studi e influenzano le decisioni dei governi. Gli amanti delle teorie cospiratorie possono cominciare a inzuppare il biscotto in questo cappuccino d'alta finanza, ma la realtà è che non siamo di fronte a un potere occulto. È tutto chiarissimo. Anche nella penisola coreana, per una volta.
07
La diplomazia degli sci fa un passo avanti
Quel diavoletto di Kim jong-un ha messo a segno il colpo. Il 1° gennaio di quest'anno aveva aperto la fase diplomazia degli sci (in Asia la politica si fa coi giochi, vedere alla voce Nixon-Kissinger e il ping pong) e alla fine dopo aver riaperto la linea telefonica tra Corea del Nord e Corea del Sud e aver avviato i primi colloqui bilaterali, le due Coree sfileranno insieme all'apertura dei Giochi Olimpici invernali che stanno per cominciare in Corea del Sud. È un grande risultato, ma non bisogna illudersi, Kim è una sagoma che ha una passione sfrenata per la fionda nucleare. L'incubo della distruzione. Che può avvenire anche senza la Bomba. Robot!
08
Scienziati che distruggono il mondo
Un gruppo di scienziati si è messo in testa di salvare il mondo dalla... scienza. Tirate il fiato, accomodatevi in poltrona, sorseggiate un Gin Martini, la storia è questa: gli scienziati realizzano progressi giganteschi con l'Intelligenza Artificiale, costruiscono macchine in grado di auto-apprendere e la macchina a un certo punto della storia sospetta che l'uomo sia un ostacolo alla realizzazione dei suoi desideri per cui prende la grande decisione: eliminare l'uomo. La via più breve è costruire armi con la nanotecnologia e inviare sciami di mosche killer e altri incubi simili a sterminare tutti gli umani presenti sulla terra. Science fiction? Non proprio, visto che la storia è il frutto distopico di uno dei degli studiosi più importanti sul tema, Nick Bostrom, di cui il titolare ha già segnalato in passato il libro sui rischi dell'automazione.
L'estinzione dell'uomo, dunque. Affascinante soluzione a un sacco di problemi personali, basta liti con l'amata che è con voi e pensa ad altro (o a un altro), stop al conto in rosso, zero problemi con il peso, basta chat su Whatsapp, certo forse la cosa è un po' radicale... Sale la domanda del caro vecchio compagno Lenin: che fare? Avvisare gli scienziati che corriamo dei rischi. C'è chi lo sta facendo. Per quelli che amano Frankenstein, è fondamentale leggere questo articolo su Science. Per chi non ci crede, tranquilli, anche la terra è piatta e sulla luna non ci siamo mai stati. Viviamo tempi davvero interessanti. Forse troppo.
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effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.