25 Ottobre
Domani è un giorno da Draghi
Dalla riunione della Bce alla nomina del governatore di Bankitalia. Perché Mario resta l'unico punto di riferimento a cui l'Italia non può dire no. Il calendario della crisi. Simulazione: con il Rosatellum non vince nessuno
Cosa è successo? La settimana si è aperta con il Nord che ha detto che non vuole più versare le tasse per il Sud (guardate Roma e provateci voi a dar loro torto), il Senato ha inaugurato una sessione di wrestling sulla legge elettorale a causa della cronica (s)fiducia messa dal Pd, in automatico gli italiani andranno in pensione a 67 anni. Cosa deve succedere? La settimana si chiuderà con due fatti importanti sul fronte istituzionale: la nomina del nuovo/vecchio governatore di Bankitalia (Visco o non Visco?) e la prima riunione domani della Banca centrale europea che comincerà a discutere del taglio del quantitative easing. Tutti questi fatti hanno un punto in comune: la crisi della democrazia italiana, ma soprattutto un nome decisivo ieri e ancora di più domani: Mario Draghi. Vediamoli insieme.
Il Nord per il Nord. Sottovalutati da quasi tutti, i referendum hanno fatto riemergere quello che è su piazza da trent'anni, la questione settentrionale. Lombardia e Veneto non hanno propositi secessionisti per il semplice motivo che la secessione de facto si è già realizzata anni fa: il Mezzogiorno è socialmente e economicamente "altro" e il Nord non ha più il problema del confronto con il Sud, non ha un desiderio né di scontro né di incontro, ma semplicemente di allontanamento. Il Big Bang di cui ha parlato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, non era previsto perché la classe dirigente del Paese, quella che manovra la leva burocratica, è romano-centrica, viene dalle classi notabili del Meridione, è incastonata nel piccolo establishment italiano che non poteva neanche lontanamente immaginare che i Tonon del Veneto e i Brambilla della Lombardia potessero andare alle urne a fare il sottosopra. È successo, e il governo è subito andato in testacoda con un ministro, Maurizio Martina (invitava all'astensione dai...
Cosa è successo? La settimana si è aperta con il Nord che ha detto che non vuole più versare le tasse per il Sud (guardate Roma e provateci voi a dar loro torto), il Senato ha inaugurato una sessione di wrestling sulla legge elettorale a causa della cronica (s)fiducia messa dal Pd, in automatico gli italiani andranno in pensione a 67 anni. Cosa deve succedere? La settimana si chiuderà con due fatti importanti sul fronte istituzionale: la nomina del nuovo/vecchio governatore di Bankitalia (Visco o non Visco?) e la prima riunione domani della Banca centrale europea che comincerà a discutere del taglio del quantitative easing. Tutti questi fatti hanno un punto in comune: la crisi della democrazia italiana, ma soprattutto un nome decisivo ieri e ancora di più domani: Mario Draghi. Vediamoli insieme.
Il Nord per il Nord. Sottovalutati da quasi tutti, i referendum hanno fatto riemergere quello che è su piazza da trent'anni, la questione settentrionale. Lombardia e Veneto non hanno propositi secessionisti per il semplice motivo che la secessione de facto si è già realizzata anni fa: il Mezzogiorno è socialmente e economicamente "altro" e il Nord non ha più il problema del confronto con il Sud, non ha un desiderio né di scontro né di incontro, ma semplicemente di allontanamento. Il Big Bang di cui ha parlato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, non era previsto perché la classe dirigente del Paese, quella che manovra la leva burocratica, è romano-centrica, viene dalle classi notabili del Meridione, è incastonata nel piccolo establishment italiano che non poteva neanche lontanamente immaginare che i Tonon del Veneto e i Brambilla della Lombardia potessero andare alle urne a fare il sottosopra. È successo, e il governo è subito andato in testacoda con un ministro, Maurizio Martina (invitava all'astensione dai referendum), che ha detto che sulle tasse non si discute. Non conosce nemmeno la legge dello Stato: è proprio sulle tasse che si discute.
Sbandatellum. Il Senato nella discussione sulla riforma elettorale sta replicando il copione della Camera. Fiducia, dibattito al minimo, voto, tanti saluti. E un altro bicchiere di Rosatellum. Sul piano formale tutto fila, su quello sostanziale c'è il problema di una maggioranza che non si fida di se stessa (si mette la fiducia per bloccare i franchi tiratori) e di un'opposizione che urla, scende in piazza, occupa scranni istituzionali, ma poi finisce sempre come diceva Mourinho: zero tituli. Renzi fa il pieno (poi forse il vuoto nell'urna, ma nella manovra parlamentare sta vincendo) e l'opposizione finisce a mani vuote per il semplice motivo che anche le teste sono vuote, ma piene di furbizie. Perché i piccoli partiti con il Rosatellum hanno avuto uno sbarramento ridicolo (3 per cento) e perfino Angelino Alfano al voto rischia di apparire come Serghei Bubka nel salto con l'asta, i leader dei grandi partiti faranno le liste a loro piacimento e nei collegi accordi tra alleati (e perfino avversari) per spingere un candidato al posto di un altro, il Movimento 5Stelle di Grillo avrà un argomento da portare in campagna elettorale e senza si sarebbe visto un ciclopico vuoto intorno alle 5Stelle. Il Rosatellum non conduce (come vedremo insieme più avanti con Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend) a nessuna maggioranza, costringe ad allargare le coalizioni. O entrare in una sindrome spagnola declinata all'italiana. Vedremo. La realtà è che siamo in piena campagna elettorale, vale tutto, è lo Sbandatellum.
In pensione a 67 anni. Si può fare? Tutto si può fare. È scattato l'automatismo, l'Istat ieri ha confermato che la speranza di vita a 65 anni è salita nel 2016 a 20 anni e 7 mesi, cinque mesi in più rispetto al 2013. E quindi nel 2019 si andrà in pensione cinque mesi più tardi. Si poteva fermare? Sì, ma non ci sono i soldi per finanziare uno stop, dunque in realtà la risposta è no. È entrato in azione lo stabilizzatore automatico della spesa previdenziale. Il Parlamento ha discusso molto sul tema "fermiamo l'aumento dell'età pensionabile" ma ha regolarmente realizzato niente.
01
Bankitalia, Gentiloni, Visco e... Draghi
Bankitalia, Gentiloni che farà? Quelli che auscultano con lo stetoscopio le porte delle stanze di Palazzo Chigi dicono che Ignazio Visco sarà riconfermato al suo posto. Il governatore che doveva essere defenestrato via mozione parlamentare renziana viene riconfermato da Palazzo Chigi? Vedremo, Renzi è in treno (oggi visita al santuario di San Francesco a Paola, poi va in Campania e naturalmente ci sarà un collegamento con Porta a Porta) ma l'idea che il segretario del Pd molli la presa e perda la mano su questo punto dell'agenda è molto interessante. Venerdì ci sarà un consiglio dei ministri e in questa occasione Gentiloni dovrebbe fare il nome del nuovo/vecchio governatore. Nello stesso consiglio dei ministri sarà presente anche Maria Elena Boschi, la cui manina è comparsa nella mozione di sfiducia del Pd a Visco. Boschi non è indipendente né da se stessa né tanto meno da Renzi: è il faro segretario del Pd. Qui siamo di fronte a un braccio di ferro che si sta consumando mentre il titolare di List stende queste note sul taccuino, ecco le posizioni in campo:
- Gentiloni non vuole far secco Visco perché altrimenti sembra proprio che il suo governo sia teleguidato;
- Renzi non vuole perdere il round perché altrimenti viene certificato che non ha la presa sul sistema di potere in Italia;
- Mattarella non può mollare Visco al suo destino che pare(va) segnato perché c'è l'autonomia di Bankitalia e poi aveva dato massima copertura al governatore uscente;
- Berlusconi nominò Visco, era d'accordo su una riconferma e non è stato avvisato di alcuna mozione, d'altronde, non lo sapeva neanche Gentiloni;
- Mario Draghi è il vero uomo forte di tutta la partita, la Banca centrale europea ha evitato all'Italia di finire in guai seri, ha comprato titoli di Stato, è stata decisiva per tirarci fuori dalla recessione. Basta e avanza per ascoltare con le orecchie ben tese quello che ha da dire Draghi sull'autonomia di via Nazionale. Tutto congiura verso una riconferma di Visco, ma i giochi non sono affatto chiusi.
Che cosa è questa sequenza? Una gigantesca crisi della democrazia. Nel frattempo, mentre il Paese è incartatissimo e corre verso una campagna elettorale da pazzi, a Francoforte succedono cose che dovrebbero interessarci parecchio ma sono completamente sparite dal radar della politica. E si capisce perché: non portano voti, solo problemi da risolvere facendo politica e non chiacchiere. Andiamo a casa di Mario Draghi, seguite il titolare di List.
02
Il taglio (e cucito) di Draghi
In questo scenario da operetta, la Banca centrale europea domani farà un primo passaggio corale sul taglio del quantitative easing. Il programma di acquisto dei titoli di Stato per l'Italia è stato di vitale importanza, bisogna scoprire cosa accadrà in futuro quando tutto il piano finanziario che ha sostenuto l'economia atterrerà. Soft landing? O crash landing? Nessuno lo sa, alla cloche non c'è solo Draghi, il titolare ha letto una serie di stime fatte dalla Fed di San Francisco sull'economia americana e nel 2018 con la fine degli stimoli monetari il Pil americano rallenterà. Questo dovrebbe far riflettere sulle stime dell'economia europea e soprattutto sull'Italia, sempre all'ultimo posto nel treno della crescita. Non si sente stormire foglia sul tema. Eppure una cifra dice tutto: 300 miliardi, sono i titoli italiani acquistati con il piano di Draghi. Tutto questo è servito a non sprofondare, a tenere i tassi di interesse bassi, a far risparmiare allo Stato italiano (e anche agli paesi europei) decine e decine di miliardi di interessi sul debito.
La festa però sta per finire. È cambiato completamente lo scenario politico europeo: in Francia è arrivato Macron, in Germania è rimasta la Merkel ma dovrà cedere il ministero delle Finanze che fu di Wolfgang Schäuble ai liberali di Christian Lindner (e forse sarà proprio lui il nuovo ministro) che non amano la creatività contabile dei paesi del Club Med. Siamo vicini a una strambata, Draghi la renderà più dolce possibile, ma comunque i tempi sono più che maturi e domani avremo un primo segnale. Quello che in realtà gli operatori del mercato attendono non è il slower taper, il taglio lento del programma di acquisto dei titoli, ma la realtà nuda, concreta e inesorabile dell'aumento dei tassi. Perché l'altro punto che sembra completamente sfuggire alla politica italiana è il seguente: i tassi rasoterra non sono la condizione normale della finanza e dell'economia e non sono neanche un "new normal" permanente. Saliranno di nuovo.
E allora ci accorgeremo, improvvisamente, non solo di avere bisogno di nuovo di Draghi (ed ecco perché la sua voce sulla scelta del nuovo/vecchio governatore di Bankitalia è quella decisiva) ma di aver letto previsioni di bilancio fatte dal governo che non tornano con i numeri snocciolati dalla realtà. È un classico del nostro sistema: si fanno teorie, la pratica è un'altra. Non ci credete? Seguite il titolare di List, andiamo a vedere cosa succederebbe con il decantato Rosatellum se si votasse oggi. Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, ha fatto una simulazione. Allacciate le cinture e tenete a portata di mano il Moment.
03
Rosatellum. Oggi non vince nessuno (anche domani)
di Lorenzo Pregliasco
Lo scenario che rimane più probabile, anche alla luce delle simulazioni svolte da YouTrend collegio per collegio, è quello di una sostanziale assenza di una maggioranza assoluta per ciascuna delle tre coalizioni principali. Tuttavia, in virtù del meccanismo"esponenziale" tipico dei collegi uninominali, è verosimile che con un dato intorno al 37-38% ci si avvicini molto alla maggioranza assoluta dei seggi alla Camera: un obiettivo attualmente non raggiunto ma al quale la coalizione più vicina è il centrodestra, che i sondaggi danno attorno al 33%. Una delle dinamiche che determineranno la composizione nel prossimo Parlamento è quella della competizione nei collegi, che – anche se mitigata e un po' "scarnificata" dal meccanismo delle pluricandidature e dal fatto che solo poco più di un terzo dei seggi sarà assegnato con i collegi – comunque determinerà una dinamica di "uno contro uno" sul territorio, spesso con uno scontro a tre (centrodestra/centrosinistra/
***
Che vi aveva detto il titolare? Pregliasco conferma: non vince nessuno o, meglio, vince chi gioca meglio dopo il voto, nella manovra delle future alleanze. Siamo a Bisanzio. E c'è perfino chi nonostante tutto ha fiducia nel paese e vuol comprarsi una cosa che doveva chiudere: Alitalia. Welcome on board, voleremo italiani ma con soldi americani? Andiamo in pista e attenzione ai segnali della torre di controllo.
04
Cerberus vuole comprare Alitalia
Il Cerbero è una figura mitologica della Grecia non proprio carina messa a guardia dell'Ade, Dante nella Commedia la mise a vigilare sui golosi del terzo cerchio dell’Inferno. Il Cerbero però potrebbe far volare di nuovo senza problemi di carburante (leggere alla voce denaro) Alitalia. Il Financial Times oggi racconta che il fondo Cerberus vuole acquistare la compagnia aerea commissariata. Tutta, non un solo pezzo. Tutta. L'ingresso di Cerberus nell'asta potrebbe cambiare la competizione. Dopo il flop di Ryanair si pensava a un'offerta vincente dei tedeschi di Lufthansa, ma se gli americani di Cerberus (30 miliardi di dollari di asset gestiti) fa sul serio, punta all'acquisto del cento per cento e non allo spezzatino, allora lo scenario cambia e Alitalia potrebbe avere un futuro che non è quello del junior partner di un'altra compagnia europea.
Che si fa? Siamo in piena Rivoluzione d'Ottobre. Andiamo in Russia dal compagno Vladimir Putin e poi parliamo un po' di noi, del nuovo List.
05
Putin e il compagno Lenin
I leader politici amano la stabilità, non le rivoluzioni. Così non deve sorprendere che il centenario della Rivoluzione d'Ottobre sia visto da Vladimir Putin come un problema. Ieri c'era lo Zar, oggi c'è lui. E il popolo sarà anche sovrano, ma lo scettro alla fine è sempre un singolo a impugnarlo. Così Putin il 7 novembre non sarà presente alle celebrazioni del centenario della Rivoluzione. I cremlinologi avrebbero scritto fiumi di inchiostro sul tema (forse qualcuno lo farà e nessun leader politico leggerà il report da Guerra Fredda), ma la realtà è che l'eredità del compagno Lenin è difficile da maneggiare, soprattutto se sei tu al governo. Dunque è un problema per Putin che ama manovrare la storia, incrociare le date, richiamare le radici della Santa Madre Russia, ma di fronte alla Rivoluzione d'Ottobre, alla presa del Palazzo d'Inverno, si raffredda.
Anche List ha la sua Rivoluzione d'Ottobre. Il titolare ama il rischio e per questo ha chiesto a Giordano Bruno Guerri di esprimersi sul tema storico-giornalistico alla sua maniera: liberamente, imprevedibilmente. Eccolo qua.
06
List. Segui la Rivoluzione
di Giordano Bruno Guerri
La Rivoluzione d'Ottobre è la fase finale e decisiva della rivoluzione di Listiniziata sul Foglio qualche anno prima. (Non è mio, lettore, questo magnifico incipit, l’ho copiato da Wikipedia: come tanti, ma almeno lo dichiaro. Sostituite “di List” con “russa” e “sul Foglio” con “in Russia” e vedrete.)
Il giornalismo era in crisi, tutti lo dicevano e nessuno riusciva a venirne fuori. Era dai tempi di Gutenberg che la carta stampata non conosceva una simile angoscia. Bruciata sul tempo e sul costo da internet, la stampa perdeva copie, pagine, pubblicità, giornalisti, editori, edicole e - soprattutto – lettori. I giornali avevano tentato, sì, di adattarsi ai tempi e ai mezzi nuovi, ma senza un vero spirito rivoluzionario. Prima provarono a trasferire pari pari i loro contenuti sul web, articolesse e rubriche che – trasportate dall’etere nel vetro, rivelavano la loro origine di piombo. Poi provarono a spezzettare il tutto in briciole, in blog, in lanci, in doppioni, in pillole, in rimandi, riuscendo solo a togliere il gusto della lettura. Provarono a offrire il tutto gratis, a costo di far pagare al lettore con il disturbo di banner da icsare o inghiottire. Provarono persino a farsi pagare la lettura, ma quasi nessuno ci cascò, era come far pagare per nuovo un prodotto usato.
Non che i giornali fossero tutti e in toto da buttare. C’erano sempre i begli articoli, le belle penne, le inchieste acute, le polemiche originali, ma bisognava andarle a cercare in troppe pagine d’inchiostro, e alla fine il buon lettore finiva per pagare il prezzo intero di un giornale per leggere due o tre pezzi, una mezza dozzina se vorace: tanto tutto il resto, era a portata di telefonino.
Aggiungeteci che appariva ormai rozzo e stantio il gesto una volta elegante e da esbire di spalancare un quotidiano – sia pure sempre più ridotto nel formato – in metropolitana o nei bar: un gesto che ormai finiva per indicare più l’età del lettore che uno status culturale. Leggere il giornale non era più fico, ecco la tragica verità, e si sa che tutte le rivoluzioni buttano via bambini a frotte, insieme all’acqua sporca.
Per me, io qualche bambino me lo tengo, continuerò a comprare la mia mazzetta quotidiana, un po’ per vizio, molto per piacere. E a cercare in quelle centinaia di pagine quel che mi serve e mi fa godere. Si, ma di mestiere leggo e scrivo, non si può chiedere a tutti. Continuerò volentieri, finché si potrà, a ammucchiare i miei ritagli, rigoduti prima di metterli da parte: perché - la voglio dire questa frase da vecchi, che da vecchi non è - “La carta è un’altra cosa.”
E, se anche quasi tutte le rivoluzioni vanno a finire male, bisogna provarci. Il compagno Sechin ci prova, senza montaggio analogico e cagate pazzesche. Si prende in giro definendosi titolare come nei giornali di fine Ottocento e tentando la buona scrittura di sempre, lo studio, la ricerca, il divertimento di sempre. Mi fa ridere che faccia esplodere List proprio nel giorno della Rivoluzione d’Ottobre. Mal che vada non finirà nel sangue ma in un’ondata di martini gin, che a me non piace, e neanche il whisky sour: solo vino rosso.
Rosso come la rivoluzione che oggi compie cent’anni, e sulla quale il titolare avrebbe voluto che scrivessi: un centenario dimenticato nella sua essenza, trasfigurato come al solito dalle sinistre occidentali, del tutto ignorato - per ignoranza - dalle destre che in fondo devono al compagno Lenin più di qualcosa. Non è un caso che i giornali gli abbiano dedicato meno spazio che al novantanovesimo di Caporetto.
Vedi, titolare, che anche a te manca la carta stampata? Lo so che anche tu rimpiangi quella bella sensazione di direttore che prende un pezzo, lo appallottola e lo butta nel cestino.
***
Giordano Bruno Guerri ha battezzato il titolare "il compagno Sechin", qui non si scherza, a List abbiamo un problema ideologico sulla Rivoluzione d'Ottobre con il compagno Giordanovich. Che si fa? Beviamoci sopra (eccezionalmente una vodka) e andiamo a vedere cosa è rimasto sul taccuino.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.