25 Ottobre

Domani è un giorno da Draghi

Dalla riunione della Bce alla nomina del governatore di Bankitalia. Perché Mario resta l'unico punto di riferimento a cui l'Italia non può dire no. Il calendario della crisi. Simulazione: con il Rosatellum non vince nessuno

 

Cosa è successo? La settimana si è aperta con il Nord che ha detto che non vuole più versare le tasse per il Sud (guardate Roma e provateci voi a dar loro torto), il Senato ha inaugurato una sessione di wrestling sulla legge elettorale a causa della cronica (s)fiducia messa dal Pd, in automatico gli italiani andranno in pensione a 67 anni. Cosa deve succedere? La settimana si chiuderà con due fatti importanti sul fronte istituzionale: la nomina del nuovo/vecchio governatore di Bankitalia (Visco o non Visco?) e la prima riunione domani della Banca centrale europea che comincerà a discutere del taglio del quantitative easing. Tutti questi fatti hanno un punto in comune: la crisi della democrazia italiana, ma soprattutto un nome decisivo ieri e ancora di più domani: Mario Draghi. Vediamoli insieme. 

Il Nord per il Nord. Sottovalutati da quasi tutti, i referendum hanno fatto riemergere quello che è su piazza da trent'anni, la questione settentrionale. Lombardia e Veneto non hanno propositi secessionisti per il semplice motivo che la secessione de facto si è già realizzata anni fa: il Mezzogiorno è socialmente e economicamente "altro" e il Nord non ha più il problema del confronto con il Sud, non ha un desiderio né di scontro né di incontro, ma semplicemente di allontanamento. Il Big Bang di cui ha parlato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, non era previsto perché la classe dirigente del Paese, quella che manovra la leva burocratica, è romano-centrica, viene dalle classi notabili del Meridione, è incastonata nel piccolo establishment italiano che non poteva neanche lontanamente immaginare che i Tonon del Veneto e i Brambilla della Lombardia potessero andare alle urne a fare il sottosopra. È successo, e il governo è subito andato in testacoda con un ministro, Maurizio Martina (invitava all'astensione dai...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play