13 Giugno

Donne, teatro, scrittura. Colpiti da una televisione

Play / Fuori Series. Dalla stand up comedy alle serie tv dove emergono biografie al femminile. La storia intima, dolce e tormentata della comica Mae Martin in Feel Good. La normale esistenza fuori dalle righe della protagonista di Fleabag. Tradizione, innovazione, la trasformazione del racconto dal palcoscenico allo schermo

di Gabriele Landrini

Con l’avvento dello streaming, il mondo delle stand up comedy ha ottenuto un ruolo sempre più prioritario all’interno dell’industria dell’intrattenimento. Una piattaforma come Netflix, ma più timidamente anche altre, ha fatto di questa realtà – produttivamente non troppo costosa e facilmente realizzabile – un cavallo di battaglia, promuovendo sul proprio portale un numero sempre più vasto di spettacoli dal vivo. Accanto alle performance vere e proprie, una nuova tipologia di prodotto seriale sembra però intrecciare narrazione tradizionale e stand up comedy, raccontando storie di finzione che introiettano toni e stili della stand up, grazie in particolare ad alcune figure chiave del genere. Se tra gli attori maschili diversi sono i nomi che si sono prestati a questa nuova formula, due sono le serie che ruotano intorno a una protagonista femminile. Quali? Scopriamole!

Feel Good: Netflix racconta Mae Martin

Iniziamo da una nuova uscita. O, meglio, dalla nuova stagione di una serie che ha esordito per la prima volta l’anno scorso. Prodotta dall’emittente britannica Channel 4, ma distribuita a livello internazionale come un originale Netflix, Feel Good racconta in modo romanzato la storia della comica Mae Martin, stand up comedian canadese nota per la sua comicità legata a tematiche LGBTQ+. La trama ruota intorno alla relazione che la ragazza poco più che trentenne intraprende con un’altra giovane donna, appena scopertasi omosessuale. Questo nuovo amore porterà la giovane comica a riflettere su se stessa e sui demoni della tossicodipendenza, che solo in apparenza sembra essersi lasciata alle spalle. Delicata ma estremamente divertente, la serie scritta e interpretata dalla Martin si contraddistinguente per una grande intelligenza nella scrittura, sicuramente conseguente all’implicito auto-biografismo di cui si carica. Seppur già la prima stagione poteva dirsi conclusa, con un finale agrodolce pienamente in linea con i toni della narrazione, questo nuovo ciclo...


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