1 Marzo
Dove finisce l'Ellysmo e comincia Schlein
Il segretario del Partito democratico è un fenomeno dirompente a sinistra e di grande impatto anche a destra. L'effetto Giorgia e il cambio di scena della politica italiana in soli 5 mesi. Lo scettro rovesciato del Pd, l'essere o non-essere anti-Meloni, le scelte urgenti da fare sulla guerra in Ucraina, la corsa al centro e la traversata nel deserto
Che succede? Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito democratico, la prima donna. La sua elezione accelera il cambiamento del quadro politico avviato dalla vittoria elettorale di Meloni (25 settembre 2022) e dalla sua premiership (22 ottobre 2022). Su List avevamo scritto che la rottura del tetto di cristallo avrebbe innescato un ciclo politico nuovo, sta accadendo, ‘l’effetto Giorgia’ si sta dispiegando: il 26 febbraio del 2023 Schlein ha battuto Stefano Bonaccini, dato da tutti favorito nelle primarie, ribaltando il voto dei circoli che avevano scelto il presidente della Regione Emilia Romagna. Sorpresa. In soli 5 mesi, la rivoluzione dello scenario: i due principali partiti italiani oggi sono guidati da due donne, una governa il paese, l’altra si propone come alternativa. Doppia sorpresa. Gli italiani stanno ristrutturando il sistema politico ‘dal basso’, una scomposizione e ricomposizione fatta dagli elettori, nell’urna, in silenzio, ma con grande decisione e velocità impressionanti.
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Quelli che seguono sono gli appunti del taccuino del titolare sull’elezione di Schlein, l’oggi e il domani del Pd, l’impatto sul quadro politico, il cambio di leadership. Seguite il titolare di List.
01
Lo scettro rovesciato del Partito democratico
La vittoria di Schlein pone il problema della forma-partito, se il voto dei circoli (degli iscritti) viene ribaltato da quello dei simpatizzanti ai gazebo (non iscritti), bisogna interrogarsi su cosa sia un partito, quel partito. La forma associativa del Pd - il tesseramento - de facto non mantiene più l’unica promessa che veniva data ogni 4 anni all’iscritto, quella del potere di scegliere il leader. Se il partito degli iscritti non è più la fonte di legittimazione del sovrano, se lo scettro arriva da un altro soggetto (dentro la militanza, ma fuori dal...
Che succede? Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito democratico, la prima donna. La sua elezione accelera il cambiamento del quadro politico avviato dalla vittoria elettorale di Meloni (25 settembre 2022) e dalla sua premiership (22 ottobre 2022). Su List avevamo scritto che la rottura del tetto di cristallo avrebbe innescato un ciclo politico nuovo, sta accadendo, ‘l’effetto Giorgia’ si sta dispiegando: il 26 febbraio del 2023 Schlein ha battuto Stefano Bonaccini, dato da tutti favorito nelle primarie, ribaltando il voto dei circoli che avevano scelto il presidente della Regione Emilia Romagna. Sorpresa. In soli 5 mesi, la rivoluzione dello scenario: i due principali partiti italiani oggi sono guidati da due donne, una governa il paese, l’altra si propone come alternativa. Doppia sorpresa. Gli italiani stanno ristrutturando il sistema politico ‘dal basso’, una scomposizione e ricomposizione fatta dagli elettori, nell’urna, in silenzio, ma con grande decisione e velocità impressionanti.
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Quelli che seguono sono gli appunti del taccuino del titolare sull’elezione di Schlein, l’oggi e il domani del Pd, l’impatto sul quadro politico, il cambio di leadership. Seguite il titolare di List.
01
Lo scettro rovesciato del Partito democratico
La vittoria di Schlein pone il problema della forma-partito, se il voto dei circoli (degli iscritti) viene ribaltato da quello dei simpatizzanti ai gazebo (non iscritti), bisogna interrogarsi su cosa sia un partito, quel partito. La forma associativa del Pd - il tesseramento - de facto non mantiene più l’unica promessa che veniva data ogni 4 anni all’iscritto, quella del potere di scegliere il leader. Se il partito degli iscritti non è più la fonte di legittimazione del sovrano, se lo scettro arriva da un altro soggetto (dentro la militanza, ma fuori dal partito), che ‘oggetto politico’ diventa il Pd? I colti in progress diranno che è la nuova forma del partito liquido, i realisti lo battezzeranno partito liquidato. Il problema politico al momento appare allo stato gassoso, ma instabile e esplosivo. Perché?
02
... e il nuovo regno dell’Ellysmo
Schlein sintetizza la sua piattaforma in tre parole: progressista, ecologista, femminista. Non siamo al passaggio dallo stato gassoso a quello solido, ma è qualcosa che s’avvicina allo stato liquido, dunque una volta versato, dovrebbe assumere la forma del contenitore, ma quest’ultimo - il Partito democratico - nel frattempo si è a sua svolta scomposto (non decomposto), non esiste nella forma precedente e dunque non è adatto a accogliere la creatura dell’Ellysmo. Il liquido ha bisogno di un solido per non disperdersi, un contenitore non solo capiente, ma privo di fenditure, perdite. Il partito non è solo una diga (che non può avere falle), è un essere dinamico, si deve muovere nella società italiana e cogliere lo spirito del tempo (e trasformarlo in consenso), deve essere robusto e rapido. Non è il caso del Pd - il dibattito su esodi e scissioni è già iniziato - e per Schlein questo è un problema che, come sempre, è anche un’opportunità. O fa diventare l’Ellysmo materia solida (che sostituisce interamente il partito), oppure mantenendo lo stato tra gassoso e liquido della sua ascesa, cerca di ‘riparare’ il contenitore.
03
Essere (o non essere) l’anti-Meloni
L’Ellysmo si presenta come movimento allo stato nascente, scaturisce da un ‘effetto Giorgia’ e si propone come anti-Meloni, perfino nella questione femminile, dove la leader di Fratelli d’Italia viene dipinta come donna, ma non femminista. Nella logica schmittiana dell’amico/nemico è una scelta che funziona (anche per Meloni) ma trasformare la tattica in strategia non è un’operazione semplice e può anche condurre all’errore. Quella dell’Ellysmo è un’opposizione totale - vedere la polemica sul drammatico naufragio dei migranti a Crotone, innescata prima delle dichiarazioni del ministro dell’Interno Piantedosi - che facilita il messaggio del leader del Pd, catalizza i ‘contro’, ma quando si passa alla dimensione del ‘per’, alla fase costruttiva, emergono le utopie (elemento chiave della politica, sia chiaro) della proposta politica dell’Ellysmo e le fenditure del Pd che sono quelle di cui deve occuparsi il neo-segretario. Un caso esemplare? La guerra in Ucraina, qui vediamo dispiegarsi ‘l’effetto Schlein’ nelle sue non risolte contraddizioni.
04
Guerra (e pace) nell'era della prima donna
Essere anti-Meloni significa contestare alla radice il posizionamento dell’Italia sulla guerra in Ucraina - primo punto di qualsiasi programma di un partito politico in questo momento storico - significa indebolire l’Atlantismo e l’Europeismo che non sono concetti astratti, ma principi fondanti dell’Occidente (e della Repubblica italiana) che si traducono in decisioni prese in raccordo con gli Stati Uniti, l’Unione europea e la Nato. Schlein è contro l’invio di armi in Ucraina, si dichiara nobilmente per la pace (tutti noi lo siamo), ma non offre una soluzione per fermare la guerra, Schlein soffre di un distacco enorme in quella che per un politico è la necessaria unità di teoria e praxis (leggere Antonio Gramsci). Emerge dai suoi discorsi, per ora, una grande confusione e una a dir poco favolistica idea delle questioni strategiche e della lotta tra le grandi potenze. Tre palle, neanche un soldo: dichiararsi vicini al popolo ucraino, opporsi all’invio di armi, inneggiare alla pace. Sono ottimi ingredienti per una debacle militare di Kiev e una vittoria sul campo di battaglia della Russia. La disfatta dell’Occidente. Può darsi che il mestiere dei suoi ‘portatori d’acqua’ (in particolare di Dario Franceschini, il più navigato) consenta al jumbo arcobaleno di Schlein di atterrare senza troppi danni alla fusoliera sulla pista della realtà, tuttavia resta a mezz’aria l’enunciazione dell’Ellysmo che non prevede il ‘si vis pacem para bellum’ dell’Antica Roma, ma una sinfonia soave dove il mondo placa la sua ira e sconfigge il male ascoltando l’aria di ‘Nulla in mundo pax sincera’, Antonio Vivaldi.
05
Formule, alchimie, trattini, tutti al Centro (dove?)
Il Partito democratico nasce il 14 ottobre 2007 dalla fusione (fredda) tra gli eredi del post-comunismo e della tradizione dei cattolici democratici. Ds e Margherita provarono la convivenza in un solo contenitore, 15 anni dopo quel partito si è trasformato in un’altra ‘cosa’. Cosa? Matteo Renzi oggi nella sua newsletter afferma che il Pd con la vittoria di Schlein nelle primarie “diventa un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento Cinque Stelle e assorbe i partitini di sinistra radicale”. Difficile dargli torto, basta osservare la proposta programmatica di Schlein. Le conclusioni del leader di Italia Viva sono chiare: “Ragazzi, devo essere sincero: io sono entusiasta. Perché si compie un passaggio fondamentale per la costruzione del nuovo progetto. Vengono giù – all’improvviso, tutti insieme – gli alibi di chi ancora pensava di poter coltivare il riformismo dentro il Pd. Questo significa che adesso parte la campagna acquisti come sintetizzano i giornali? Macché! Anzi, è vero il contrario. Vedrete che specie all’inizio in tanti proveranno a serrare le fila dei gruppi dirigenti. Non aspettatevi un esodo, non aspettatevi una campagna acquisti. Non puntiamo all’esodo dei dirigenti nel 2023, ma all’esodo degli elettori nel 2024. La nostra scommessa non è la campagna acquisti, ma la campagna elettorale del 2024. Lì si voterà con il proporzionale puro alle europee. La nostra famiglia europea sarà quella di Renew Europe”. Renzi parte da una posizione macronista (progressista, riformista, europeista, atlantista) e lancia l’Opa sugli elettori moderati del Pd. C’è spazio? Non è aria per costruire un partito con vocazione maggioritaria, tutti i tentativi di raccogliere consensi al centro si sono fermati intorno alla soglia del 10% (numero che Renzi piazza come riferimento), ma in un quadro politico in via di scomposizione e ricomposizione, con il voto proporzionale, un partito né troppo grande né troppo piccolo può fare la differenza nei governi di coalizione dove la gran parte degli elettori desidera scelte nette e si polarizza a destra o a sinistra.
06
La traversata nel deserto e l'oasi che non c'è
Questa polarizzazione degli elettori può costituire un’occasione per l’Ellysmo, ma bisogna vedere come la tradurrà Schlein e come reagirà Meloni. Le regine della politica italiana sono in posizione speculare e in qualche maniera convergente. La premiership di Meloni è figlia di una rivoluzione dal basso che ha scardinato il berlusconismo e il salvinismo in un colpo solo (il voto del 25 settembre) facendo una lunga traversata nel deserto dell’opposizione (sperando di poter andare il governo un domani, l'oasi che non c'è per nessuno) dopo l'esecutivo d’emergenza di Mario Draghi. Schlein è emersa facilmente nel dibattito interno del Pd per le posizioni di sinistra turbojet, in opposizione all’incerta ala riformista rappresentata da Bonaccini, ha attaccato, fatto opposizione e ha vinto. La sua scelta di essere l’anti-Meloni è coerente con questo messaggio, l’idea di scardinare ‘il sistema’ (di cui per lei fa parte il vecchio Pd). L’Ellysmo si prepara a una lunga traversata nel deserto dell’opposizione, catalizzerà attenzione tra i delusi dai Cinque Stelle (e sono tanti) e dunque si aprirà un’aspra competizione con Giuseppe Conte, sarà anche un grande problema per la Sinistra italiana di Fratoianni e Bonelli, il suo spazio di movimento a sinistra è chiaro, ma è anche tutto a detrimento dei suoi alleati o presunti tali. Al netto di addii e scissioni tra i dem, il Pd 'ellysta' potrebbe crescere nei sondaggi e avere perfino un risultato positivo alle elezioni europee. Ma per farne cosa? Questo è il problema del segretario Schlein, costruire una proposta di governo per il futuro in un tempo che non consente voli da colombe mentre un esercito di cacciatori scruta il cielo con la doppietta puntata, tra molta guerra e poca pace, nel pieno di uno shock energetico che è una dura realtà per l’-ismo ecologista, con l’industria italiana che non può pagare questa bolletta energetica e affrontare la concorrenza internazionale. L’Italia è un paese del G7, la seconda manifattura d’Europa, è una potenza che ha bisogno di slancio realista. Il segretario Schlein sarà capace di contenere l’Ellysmo? Vincere le elezioni (ammesso che agli italiani la sua proposta politica piaccia, tutto da scoprire) a volte è facile, ma vincere la sfida del governo è impresa titanica per tutti.
***
L’appuntamento è tra un anno, ci saranno le elezioni europee e i partiti saranno giudicati per quello che avranno fatto (e non fatto), Meloni e Schlein più di tutti, Giorgia per il governo, Elly per l'opposizione. Vivremo ancora tempi interessanti. Forse troppo.
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disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.