4 Giugno
Ecco il rilancio: diecimila emendamenti
Il decreto in Parlamento è già zavorrato da una montagna di proposte di modifica da maggioranza e opposizione. L'urgenza dichiarata e la realtà praticata dalla politica. Scontri a Hong Kong e arresti in America (e no, Cina e Stati Uniti non sono la stessa cosa). Merkel critica Trump: "Ha uno stile controverso". Sorpresa, nuovo record di emissioni di anidride carbonica
Cosa succede? La notizia parlamentare è impressionante e la dice lunga sull'impossibilità del nostro paese di uscire dalla crisi rapidamente: sul Decreto Rilancio sono in arrivo da maggioranza e opposizione circa 10 mila emendamenti. L'avvio delle votazioni sulle proposte di modifica è previsto per il 15 giugno e il provvedimento è atteso in Aula dal 24 giugno. Tutto a posto, le norme fatte e rifatte avranno efficacia quando saremo in un'altra fase della storia contemporanea. Nel frattempo, la crisi galoppa e il mondo ruggisce. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
No, Cina e Stati Uniti non sono la stessa cosa
Nuovi scontri tra polizia e manifestanti a Hong Kong, nella serata, segnata dal passaggio al Parlamento locale della controversa legge sull'inno nazionale e dalle manifestazioni per l'anniversario della strage delle proteste pro-democratiche di piazza Tienanmen, a Pechino, nel 1989. La situazione si è fatta tesa nel quartiere di Mongkok, in serata, con scontri tra manifestanti pro-democrazia e agenti in borghese, che hanno effettuato quattro arresti e usato lo spray al peperoncino contro i manifestanti che stavano bloccando una strada. Nel quartiere di Sheung Wan, sull'isola di Hong Kong, invece, gli artificieri hanno distrutto un pacco sospetto con la scritta "attenzione". (Agi)
Sono oltre 10 mila le persone arrestate negli Usa da quando sono iniziate le proteste per la morte dell'afroamericano George Floyd, soffocato durante un arresto a Minneapolis il 25 maggio scorso da un agente di polizia bianco e da tre suoi colleghi. Lo riferiscono i media Usa. (Ansa).
Siamo di fronte a due rivolte che sono specchio di due società contrapposte: una nazione libera, gli Stati Uniti d'America; una dittatura, la Cina. I disordini dell'America e la protesta di Hong Kong sono i due volti della contemporaneità, sono le biografie di due leader,...
Cosa succede? La notizia parlamentare è impressionante e la dice lunga sull'impossibilità del nostro paese di uscire dalla crisi rapidamente: sul Decreto Rilancio sono in arrivo da maggioranza e opposizione circa 10 mila emendamenti. L'avvio delle votazioni sulle proposte di modifica è previsto per il 15 giugno e il provvedimento è atteso in Aula dal 24 giugno. Tutto a posto, le norme fatte e rifatte avranno efficacia quando saremo in un'altra fase della storia contemporanea. Nel frattempo, la crisi galoppa e il mondo ruggisce. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
No, Cina e Stati Uniti non sono la stessa cosa
Nuovi scontri tra polizia e manifestanti a Hong Kong, nella serata, segnata dal passaggio al Parlamento locale della controversa legge sull'inno nazionale e dalle manifestazioni per l'anniversario della strage delle proteste pro-democratiche di piazza Tienanmen, a Pechino, nel 1989. La situazione si è fatta tesa nel quartiere di Mongkok, in serata, con scontri tra manifestanti pro-democrazia e agenti in borghese, che hanno effettuato quattro arresti e usato lo spray al peperoncino contro i manifestanti che stavano bloccando una strada. Nel quartiere di Sheung Wan, sull'isola di Hong Kong, invece, gli artificieri hanno distrutto un pacco sospetto con la scritta "attenzione". (Agi)
Sono oltre 10 mila le persone arrestate negli Usa da quando sono iniziate le proteste per la morte dell'afroamericano George Floyd, soffocato durante un arresto a Minneapolis il 25 maggio scorso da un agente di polizia bianco e da tre suoi colleghi. Lo riferiscono i media Usa. (Ansa).
Siamo di fronte a due rivolte che sono specchio di due società contrapposte: una nazione libera, gli Stati Uniti d'America; una dittatura, la Cina. I disordini dell'America e la protesta di Hong Kong sono i due volti della contemporaneità, sono le biografie di due leader, Donald Trump e Xi Jinping, e di due civiltà, quella occidentale liberale e quella orientale del partito unico, due storie dell'uomo, due sistemi sociali che non si possono confondere.
Candele accese a Hong Kong per ricordare Tienanmen (Foto Ansa)Vedendo le immagini qualcuno azzarda che in fondo si tratta di due sistemi repressivi, di uno stato di polizia globale che tiene insieme, fa andare a braccetto democrazia e dittatura. Niente di più ingannevole, negli Stati Uniti non viene impedita la protesta pacifica, ma la devastazione, gli incendi e i saccheggi di frange violente; a Hong Kong la polizia ha vietato per la prima volta il ricordo del 4 giugno, il massacro della piazza di Tienanmen.
Viene in mente una frase di Winston Churchill:
È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.
Non esistono sistemi politici perfetti, metodi di governo infallibili, ma quando la polizia arrivo a casa tua e ti porta via senza una ragione, allora puoi star certo che quello è il sistema peggiore. La democrazia è certamente in crisi, il lockdown ha rimesso in discussione alcuni principi fondamentali delle costituzioni liberali, movimento, riunione, libertà di impresa, ma abbiamo anche visto come in molti Stati d'Europa e in America ci sia stata un'ampia discussione sul merito, il tentativo di bilanciare la salute e l'economia (anch'essa diventa un problema di salute quando muta in carestia e minaccia l'esistenza) e in ogni caso pur essendo stati sospesi molti diritti fondamentali alla fine non abbiamo visto le scene della segregazione di Wuhan.
A terra. La protesta per la morte di George Floyd (Foto Ansa).L'America è un paese malato, in declino, con profonde diseguaglianze tra i suoi cittadini (ci sono anche tra noi, basta dare un'occhiata intorno) ma resta - nonostante i tempi siano difficili e controversi - un esempio di democrazia forte con i suoi pesi e contrappesi. La Cina è un esperimento totalitario che coinvolge 1,4 miliardi di persone, comanda un solo uomo con un pugno di mandarini del partito che esercitano un potere assoluto attraverso la burocrazia (corrotta) e l'esercito, l'economia non è libera, ma controllata dallo Stato, il capitalismo cinese è un braccio armato di Pechino, il capitalismo americano si muove in un sistema di competizione, contrapposizione e libertà d'impresa, Wall Street è un mercato aperto, le aziende fanno valere i propri diritti di fronte al governo, qualsiasi esso sia, la proprietà privata è tutelata dalla legge come un diritto inviolabile. In America c'è una libera competizione tra i partiti e i candidati, in Cina e si tramanda in versione orwelliana la dinastia dei nuovi imperatori. In America il presidente degli Stati Uniti viene messo sotto accusa, sottoposto a lunghe indagini, attaccato duramente dalla stampa (che in Cina non esiste, è pura propaganda del regime), il presidente americano può governare per due mandati, deve essere eletto per fare il secondo (e per accedere alla sfida del primo mandato deve affrontare una dura selezione nelle primarie di partito) e poi va a casa come qualunque altro cittadino, in Cina Xi Jinping può governare finché vuole, è scritto nella costituzione del Partito comunista.
I filocinesi di casa nostra fanno finta di non vedere questa abissale differenza, addirittura esprimono disprezzo per l'America (non solo per Trump, per l'intero paese, per quello che rappresenta), ma il tempo si incarica di presentare il conto, di esporre i fatti, di mettere insieme i pezzi del mosaico e l'America resta il regno della libertà, mentre la Cina è il luogo dei campi di concentramento per gli Uiguri, della repressione in Tibet, delle minacce sulla sovranità di Taiwan, del giro di vite su Hong Kong. La scelta è sempre quella tra libertà e dittatura. E qui non ci sono dubbi su quali siano le parti in commedia.
***
In questo scenario esiste l'Europa? C'è la Germania e poi la Banca centrale europea, sull'Unione c'è ancora molto da fare. Ma emergono in ogni caso le grandi differenze tra le grandi forze dell'era contemporanea. Basta prendere una frase di Angela Merkel e il quadro è chiaro. Destinazione Berlino.
02
Merkel: Trump ha uno stile politico controverso
Uscita dalla crisi del coronavirus più forte che mai, con il suo partito, la Cdu, al 40% dei consensi, Angela Merkel si leva qualche sassolino dalla scarpa e, con eleganza, definisce così le ultime mosse di Donald Trump: "Penso che il suo stile politico sia molto controverso", ha detto la cancelliera in una trasmissione della Zdf (nella foto Ansa qui sopra, la cancelliera al suo arrivo per l'intervista televisiva), a proposito del ruolo del presidente americano sui disordini seguiti dopo l'uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto a Minneapolis. Merkel ha scattato una foto nitida del conflitto sociale in America: "La società negli Stati Uniti è molto polarizzata". Soluzione? "La mia richiesta alla politica è quella di unire e di rappacificare". Non in questa America, non in questo tempo.
03
Bazooka Bce più carico, Borsa più debole
La Bce ha il bazooka più carico, ma la Borsa ha reagito male alla notizia del rafforzamento del piano di acquisti straordinario Pepp varato per contrastare gli effetti della pandemia. Il programma sarà prorogato per altri sei mesi e aumentato ddi altri 600 miliardi che si aggiungono agli 750 già previsti, in tutto siamo a quota 1350 miliardi, un fiume di denaro. Eppure i mercati alla fine hanno chiuso in rosso, perché? Primo, perché non si è parlato di acquisti di junk bon, titoli spazzatura (e la decisione per ora sembra corretta, non si può assorbire tutto); secondo, perché gli scenari di previsione economica della Banca centrale non sono un balsamo per il futuro: il Pil dell'Eurozona nel 2020 nello scenario bas registrerebbe un -8,7%, con un rimbalzo del +5,2% nel 2021 e il +3,3% nel 2022. Purtroppo c'è anche lo scenario peggiore, con una caduta del Pil che nel 2020 sarebbe del -12,6%, a cui seguirebbe +3,3% nel 2021 e +3,8% nel 2022. Come sempre, c'è anche un previsione intermedia dove il Pil 2020 sarebbe al -5,9%, con un rimbalzo del 6,8% nel 2021 e un +2,2% nel 2022. È finito il lockdown, è cominciata la crisi economica, il secondo virus. Il tema chiave qui è solo uno: la velocità d'uscita dalla zona buia dell'economia.
Per l'Italia comunque lo scenario sul piano dello spread è buono, l'azione della Bce per noi è un balsamo: il differenziale tra Btp e Bund è arrivato anche quota 170 e questo fa dire al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri che questo accade anche "grazie alla nostra resilienza interna, abbiamo un basso livello di debito privato e fondamentali molto solidi, non dimentichiamolo mai, lo spread è sceso e oggi il monitor davanti a me mi mostrava che emettiamo a 1,55% il decennale". Resta un tasso tra i più alti offerti dal mercato (e con un rischio reale limitato perché l'Italia ha sempre onorato i suoi impegni) ed è per questa ragione che gli investitori istituzionali e i privati comprano i nostri titoli, paghiamo più interessi degli altri paesi.
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Questa è l'Europa, distratta dalla crisi del coronavirus, sempre meno Mediterranea. Che cosa sta succedendo nel nostro confine sud? Bisogna bussare andare in Turchia, a Ankara, citofonare a casa Erdogan.
04
Erdogan non molla la presa su Tripoli
Din don! Chi è? Sono Fayez al Serraj, è permesso? Prego, si accomodi. Il presidente governo di Tripoli, Fayez al Serraj, ha incontrato nella capitale turca, Ankara, il presidente, Recep Tayyip Erdogan. Serraj cerca ovviamente tutto l'appoggio per dare la spallata a Haftar, la situazione della guerra è di stallo, con la Russia, l'Egitto, gli Emirati che sostengono Haftar. Questa è la situazione sul campo in una mappa elaborata dal Congressional Research Service, l'avanzata di Haftar rispetto a aprile si è fermata e l'esercito del generale ha ripiegato su alcune posizioni, ma resta una situazione di conflitto permanente:
Alla fine in questo contesto conta quello che afferma Erdogan: "Lo abbiamo detto sin dall'inizio della crisi che una soluzione per la Libia passa attraverso un processo politico sotto la supervisione dell'Onu. Haftar è un criminale di guerra, un golpista, che ha causato un bagno di sangue in Libia e la storia lo giudicherà. Puntiamo a rendere più forte la nostra cooperazione, grazie alla quale il governo di Tripoli è tornato a controllare la capitale". Sintesi: Tripoli è della Turchia e per il resto si vedrà, l'obiettivo di Erdogan è il primato nel Mediterraneo orientale.
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L'era del coronavirus aveva dato ai teorici della decrescita (in)felice e all'ambientalismo altri argomenti per portare avanti nobili battaglie. Con gli esempi sbagliati.
05
Nuovo record delle emissioni di anidride carbonica
Il lockdown ha chiuso l'industria e dunque le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera sono diminuite, finalmente l'aria è pulita e ci ricongiungiamo con nostra Madre Terra. Questo era il mantra. L'illusionismo del provvisorio che si vuol fare permanente è terribile nelle sue conseguenze inattese. Fine del gioco di prestigio.
Secondo i dati del Noaa (US National Oceanic and Atmospheric Administration) siamo di nuovo a livelli record di emissioni, questo è quello che è stato registrato nell'osservatorio di Mauna Loa, nelle isole Hawaii, la concentrazione di CO2 nell'atmosfera ha raggiunto 417,2 parti per milione a maggio, rispetto al precedente picco di 414,8 parti per milione del 2019, secondo le letture. Senza i blocchi imposti per rallentare la diffusione del Covid-19, l'aumento avrebbe potuto essere ancora maggiore, secondo Ralph Keeling, professore della Scripps Institution of Oceanography. "Le persone potrebbero essere sorprese" da questi dati, ha sottolineato: "la crisi ha rallentato le emissioni, ma non abbastanza da apparire in modo evidente a Mauna Loa". La Terra e la vita dell'uomo sul pianeta sono qualcosa di molto più complesso dei facili slogan sull'ecologia. Ne serve prima di tutto una della mente e poi si potrà fare una buona politica per l'ambiente.
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Come chiudiamo questo numero serale di List? Con un colpo a effetto e un sorpasso.
06
Il new normal. Calcio e Formula 1
Charles Leclerc sulla Ferrari durante i test di febbraio a Barcellona (Foto Ansa)Riprendere la vita normale, in un mondo che non presenta un new normal. Lo sport è importante perché è una carica positiva di immaginario. Manca la scuola, la gioventù, la freschezza e il sapere. Ma almeno sul primo fronte oggi registriamo due notizie positive: si gioca in anticipo per la Coppa Italia e abbiamo una data per un appuntamento importante della Formula 1, il Gran Premio di Monza.
L'annuncio purtroppo è arrivato con una diretta Facebook, la politica contemporanea da tempo ha lasciato le sedi istituzionali per trasferirsi sul web e la cosa ha un suo impatto sulle istituzioni, come vediamo ogni giorno, ma almeno sappiamo che si potrà rivedere un po' di calcio italiano: "Le due semifinali di Coppa Italia sono state anticipate: si giocheranno il 12 e il 13 giugno. La finale il 17 giugno" ha detto il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora in una diretta Facebook.
L'altra notizia l'ha data il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, anche lui sui social: "Da oggi è ufficiale: Monza ospiterà il Gran Premio d'Italia di F1. Domenica 6 settembre Charles Leclerc e tutti gli altri piloti saranno protagonisti sulla pista più bella e veloce del mondo. Una notizia importante che conferma la voglia di correre della Lombardia e dell'intero Paese. Forza Ferrari e #ForzaLombardia!".
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Che gran voglia di normalità, di vita. È l'ora di un Gin Martini. Non è ancora lo scenario perfetto, arriverà anche il momento dell'eccesso d'entusiasmo, ma ci stiamo ricongiungendo finalmente con lo spirito. Che avete capito? Tavoli disponibili solo per professionisti, gli altri stiano a casa, il bar è aperto.
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riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.