18 Luglio

Economia e media. Una nuova mappa del potere

Palazzo Chigi ha cominciato a fare le nomine. Rai e Cassa depositi e prestiti sono le prime istituzioni a passare di mano. Non c'è l'accordo sulla Cassa tra Lega e Cinque Stelle. C'è battaglia sui nomi, la domanda sul taccuino è una sola: per fare cosa? Analisi e scenario sul governo.

Che succede? Il solito tran tran governativo, cose già viste ma che in ogni caso vanno raccontate e spiegate. Appunti sul taccuino:

  • Nomine 1. Rai. La maggioranza ha trovato l'accordo sulle prime nomine che riguardano l'informazione (Consiglio d'amministrazione Rai);
  • Nomine 2. Rai. L'opposizione Pd + Forza Italia ha trovato l'accordo sulla nomina di un ex giornalista di Mediaset alla guida della Commissione parlamentare di vigilanza Rai. 
  • Nomine 3. Cdp. La maggioranza ha trovato il disaccordo sulle nomine al vertice di Cassa depositi e prestiti;
  • Legittima (in)difesa. Salvini la vuole a mano armata, il vispo ministro della Giustizia Bonafede (va seguito con attenzione, ci riserverà delle sorprese) chiede un "approfondimento";
  • Establishment e governo. Prosegue il giochino dei giornali - e dunque dei loro terminali nell'establishment - di mettere il ministro dell'economia Giovanni Tria in conflitto con i partiti della maggioranza.

A cosa conduce questo elenco di fatti?

01

Rai e Cdp. Informazione e economia 

Questi sono i fatti, l'interpretazione e analisi è in fondo molto semplice: 

1. Rai. Governo. L'informazione tradizionale, nonostante abbia perso impatto su larghissimi strati sociali, è considerata strategica e l'attuale assetto della Rai è del tutto asincrono rispetto alla storia e mappa politica del Paese. Una Rai dove il verbo è quello di Forza Italia e Pd,  per il Movimento 5Stelle e la Lega è un problema. Domanda sul taccuino: qualcuno all'interno della maggioranza ha un credibile piano editoriale e industriale per la Rai? Risposta: per ora no. Tutti vogliono il Tg1, come se fosse quella la mano che chiude la partita a poker. No, la comincia. 

2. Rai. Opposizione. Partito democratico e Forza Italia hanno trovato l'accordo sul nome di un ex giornalista Mediaset a capo della Commissione di vigilanza Rai. Si giudicherà il lavoro fatto, come sempre, ma la netta impressione è che Renzi e Berlusconi siano nella...


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