5 Marzo
Effetto Draghi. Una nuova mappa politica
Le dimissioni di Zingaretti, la crisi del Pd, il Big Bang del sistema dei partiti che scoprono la macchina del governo Draghi. Stop all'export dei vaccini AstraZeneca: il draghismo, l'interesse dell'Europa (e dell'Italia). La battaglia geopolitica del farmaco e gli 80 milioni di vaccinati in America. Il viaggio del Papa in Iraq
Che succede? Gli effetti del governo Draghi sul sistema politico italiano si stanno dispiegando: l'ultimo, le dimissioni di Nicola Zingaretti dalla carica di segretario del Pd. Per molti sembra l'Armageddon della sinistra, in realtà è semplicemente un evento nell'ordine delle cose. Zingaretti ha fallito l'aggancio con la realtà, avanti un altro (perfino il clone di Zingaretti). Continuare con lo stesso è possibile? In un partito in crisi nera d'identità (non di posti di potere, quelli li ha sempre avuti, pur nella costante evaporazione di idee e contemporaneità) tutto è possibile, anche il perseverare nell'errore.
Zingaretti non è l'unico piatto rotto della scena matrimoniale democratica, ma sulle sue spalle ricade la storia del Pd dell'ultimo anno, l'azzardo morale di mettere in piedi un ribaltone con i Cinque Stelle invece di optare la via maestra delle elezioni (che sarebbero andate bene per il Pd, allora). La fine dunque era ampiamente prevista, un copione collaudato della politica. Poi ci sono le resurrezioni, ma questa è un'altra storia che spesso va di pari passo con gli accanimenti terapeutici.
Il Partito democratico ha avuto 8 segretari (di cui 3 reggenti) in 14 anni di vita (Segretari: Walter Veltroni, Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nicola Zingaretti. Reggenti: Matteo Orfini, Guglielmo Epifani, Maurizio Martina). Bastano questi numeri per comprendere la portata del fenomeno paranormale dei dem.
01
Gli effetti dell'operazione Draghi sul sistema politico
L'operazione Draghi ha avuto effetti di sistema enormi:
1. La Lega ha impresso una svolta moderata e europeista alla sua linea votando il Recovery Fund, richiamandosi alle regole di Bruxelles sull'immigrazione, mettendo a disposizione di Draghi - senza condizioni - la sua miglior squadra ministeriale e oggi il partito sul quale si ponevano dubbi, è il fattore di stabilità (insieme a Forza Italia) del governo del professore;
2. Il Movimento Cinque Stelle...
Che succede? Gli effetti del governo Draghi sul sistema politico italiano si stanno dispiegando: l'ultimo, le dimissioni di Nicola Zingaretti dalla carica di segretario del Pd. Per molti sembra l'Armageddon della sinistra, in realtà è semplicemente un evento nell'ordine delle cose. Zingaretti ha fallito l'aggancio con la realtà, avanti un altro (perfino il clone di Zingaretti). Continuare con lo stesso è possibile? In un partito in crisi nera d'identità (non di posti di potere, quelli li ha sempre avuti, pur nella costante evaporazione di idee e contemporaneità) tutto è possibile, anche il perseverare nell'errore.
Zingaretti non è l'unico piatto rotto della scena matrimoniale democratica, ma sulle sue spalle ricade la storia del Pd dell'ultimo anno, l'azzardo morale di mettere in piedi un ribaltone con i Cinque Stelle invece di optare la via maestra delle elezioni (che sarebbero andate bene per il Pd, allora). La fine dunque era ampiamente prevista, un copione collaudato della politica. Poi ci sono le resurrezioni, ma questa è un'altra storia che spesso va di pari passo con gli accanimenti terapeutici.
Il Partito democratico ha avuto 8 segretari (di cui 3 reggenti) in 14 anni di vita (Segretari: Walter Veltroni, Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nicola Zingaretti. Reggenti: Matteo Orfini, Guglielmo Epifani, Maurizio Martina). Bastano questi numeri per comprendere la portata del fenomeno paranormale dei dem.
01
Gli effetti dell'operazione Draghi sul sistema politico
L'operazione Draghi ha avuto effetti di sistema enormi:
1. La Lega ha impresso una svolta moderata e europeista alla sua linea votando il Recovery Fund, richiamandosi alle regole di Bruxelles sull'immigrazione, mettendo a disposizione di Draghi - senza condizioni - la sua miglior squadra ministeriale e oggi il partito sul quale si ponevano dubbi, è il fattore di stabilità (insieme a Forza Italia) del governo del professore;
2. Il Movimento Cinque Stelle è finito a pezzi, scisso in atomi che non si ricompongono, con Giuseppe Conte destinato (da Grillo) a fare il capo del Movimento e dunque a andare in concorrenza diretta con il Partito democratico sul suo bacino elettorale (come si vede chiaramente dai primi sondaggi). Altro capolavoro del Pd, allevare il soggetto venuto dal nulla, farne un'immaginetta dem (dopo esser stato il premier di un governo sovranista con i pentastellati dei gilet gialli e la Lega della linea dura sull'immigrazione) tesserne lodi, considerarlo indispensabile per poi ritrovarselo contro nell'arena elettorale;
3. Forza Italia è tornata in gioco, la linea moderata, europeista, che Berlusconi ha dato al partito dal voto del 2018 in poi, ha avuto il risultato di rimettere i voti di quel partito a disposizione di un progetto politico d'emergenza, con la regia del Capo dello Stato e l'arrivo del miglior civil servant a disposizione non solo dell'Italia, ma dell'Unione europea;
4. LeU, un partito che è un microcosmo, si è spaccata tra governisti e antagonisti, ciò ne segna de facto la fine politica, è solo una questione di tempo;
5. Il Partito democratico è allo sbando, il segretario si è dimesso, non c'è un candidato possibile ora, il correntismo ha divorato il partito, c'è il tumulto nei territori con i sindaci che contestano il centralismo romano e due regioni chiave per l'elezione di qualsiasi segretario, Toscana e Emilia Romagna, che sono in netta divergenza con la leadership attuale;
6. Il centrodestra nel suo complesso ha riacquistato tono, scopo e consensi, il blocco Lega-Fratelli d'Italia-Forza Italia guadagna nei sondaggi, è maggioritario nel paese e si proietta a vincere le elezioni nel 2023.
***
Le cose, naturalmente, sono destinate a cambiare, ma la direzione per ora è questa. Il governo Draghi è una "macchina" (leggere il pezzo di Lorenzo Castellani che abbiamo pubblicato qualche ora fa, L'apparato e la ricostruzione. La macchina di Draghi) di fabbricazione speciale, una creatura che compare solitamente nei periodi eccezionali della nostra storia (nella serie sulla Terza Crisi pubblicata tempo fa su List, c'era l'esito del travaglio in corso, un altro esecutivo d'emergenza), destinata a lasciare il segno e aprire un'altra stagione politica, è una rivoluzione profonda non solo degli assetti politici, ma del terreno ideale calcato dai partiti e dalle loro leadership. Nel frattempo, si stanno disponendo i pezzi sulla scacchiera, sta arrivando a grandi falcate e con il rumore dei tamburi il nuovo ordine del coronavirus.
02
Il blocco della fornitura AstraZeneca all'Australia
Draghi fa Draghi e, sorpresa generale (anche nell'Unione europea), l'Italia blocca una fornitura di vaccini AstraZeneca destinata all'Australia. Violazione degli accordi di fornitura con l'Unione, decisione del governo italiano. Piaccia o meno, siamo di fronte a un capo del governo che prende decisioni e lo fa con una doppia visione: l'interesse dell'Unione europea e quello della nazione che guida. La notizia fa il giro del mondo perché si tratta di un picco sismografico della guerra geopolitica dei vaccini, prima pagina del Financial Times:
Draghi aveva più volte sottolineato con i partner europei il problema della disinvoltura con cui le case farmaceutiche spedivano le dosi nei vari paesi. Rispettare i contratti, aveva detto Draghi nel primo consiglio europeo, nei colloqui con Ursula von der Leyen e Angela Merkel. Fatto l'avviso alla presidente della Commissione Ue e alla cancelliera tedesca, è scattata la decisione. Non c'è alcun blocco formale all'export, solo la richiesta ferma di rispettare quanto pattuito con le aziende che producono i vaccini e sono in pesantissimo ritardo con gli approvvigionamenti per i paesi europei. Reazione dell'Australia? Non è certo un distillato di intelligenza e sensibilità per chi conta centinaia di migliaia di morti per covid: "Questa e' una dimostrazione di quanto bene continui a fare l'Australia rispetto alla disperazione di altri Paesi", ha commentato su Sky News Australia, il ministro delle Finanze, Simon Birmingham.
03
Gli Stati Uniti superano quota 80 milioni di vaccinati
La realtà è dura e o si accetta il dato di fatto che siamo in una guerra dei vaccini (e la si combatte sul serio) o si soccombe.
Gli Stati Uniti - che grazie al programma Warp Speed dell'amministrazione Trump hanno ben tre vaccini, Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson - hanno superato gli 80 milioni di vaccinati e entro l'estate secondo il presidente Joe Biden tutti adulti saranno vaccinati, gli inglesi corrono, Israele ha già fatto il pieno. Fuori dall'Unione europea la campagna di vaccinazione ha acquistato velocità e intensità, in Europa no. Ci sono evidentemente gravi errori della Commissione Ue nella gestione delle forniture (contratti, logistica, tempi) e dei singoli paesi nell'organizzazione della campagna. Senza dosi, non c'è vaccinazione. Le cose andranno certamente meglio nelle prossime settimane e i vaccini arriveranno, ma stanno arrivando anche le varianti del virus e la lotta in questo caso è contro il tempo, ogni minuto perso, vale una vita.
***
La campagna di vaccinazione è il motore della ripresa economica, chi parte prima, vince. E la Cina sta vincendo su tutti gli altri.
04
La Cina torna a correre. Pil 2021 fissato sopra il 6%
La Cina fissa "sopra il 6%" il target di crescita del Pil nel 2021. Questo è l'obiettivo che indica il premier Li Keqiang in occasione dell'apertura della sessione annuale dell'Assemblea nazionale del popolo. "Un target di oltre il 6% consentirà a tutti noi di dedicare tutte le energie a promuovere le riforme, l'innovazione, lo sviluppo di alta qualità". Lo scorso anno, a causa della pandemia, la Cina non aveva fissato obiettivi sul Pil. Per il 2021, Pechino ha indicato un target di circa il 3,2% per il defici/Pil e intorno al 3% per l'inflazione. Lo scorso anno il rapporto deficit/Pil era stato stimato superiore al 3,6% e l'inflazione intorno al 3,5%. La Cina è l'unico paese che nel 2020 ha centrato un risultato positivo della produzione. Guardate in questo grafico le divergenze della ripresa tra le grandi economie, ultime proiezioni del World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale:
La Cina vola, le economie avanzate si riprendono lentamente, a un tasso di crescita inferiore anche a quello delle economie dei paesi emergenti. Questa è la vera sfida in corso.
05
Il viaggio del Papa in Iraq
Il viaggio del Papa in Iraq è una missione importante - e pericolosa - in un paese diviso e mai pacificato dalla guerra del 2003 a oggi. Il 33° Viaggio Apostolico di Papa Francesco è delicatissimo. L'Iraq è un paese ricco, ma il suo frazionamento etnico, l'influenza iraniana, sono un problema finora non risolto, fonte di continue tensioni, attentati, attacchi con razzi sulle sedi diplomatiche (due in pochi giorni sull'ambasciata americana, nella zona verde della capitale irachena). Su questo paese si scaricano le tensioni nell'area del Medio Oriente. Il Papa ha lasciato Casa Santa Marta, poco prima delle 7.00 e come spiega il bollettino della Santa Sede, "si è intrattenuto per alcuni momenti con circa 12 persone accolte dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cooperativa Auxilium, rifugiatesi in anni recenti in Italia dall’Iraq. Il gruppo era accompagnato dall’Elemosiniere, Card. Konrad Krajewski. Quindi Papa Francesco si è trasferito in auto all’Aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino da dove, alle ore 7.30, a bordo di un A330 dell’Alitalia (sopra, nella foto Ansa), è partito alla volta di Baghdad". L’arrivo del Pontefice a Baghdad è previsto per le ore 14.00 locali (12.00 ora di Roma). Ecco il programma completo:
Venerdì, 5 marzo 2021
ROMA - BAGHDAD
Mattina
7:30 Partenza in aereo dall'Aeroporto Internazionale di Roma/Fiumicino per Baghdad
Pomeriggio
14:00 Arrivo all'Aeroporto Internazionale di Baghdad
14:00 Accoglienza ufficiale presso l’Aeroporto Internazionale di Baghdad
14:10 Incontro con il Primo Ministro nella Sala VIP dell’Aeroporto Internazionale di Baghdad
15:00 Cerimonia ufficiale di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale a Baghdad
15:15 Visita di cortesia al Presidente della Repubblica nello studio privato del Palazzo Presidenziale a Baghdad
15:45 Incontro con le Autorità, la Società civile e il Corpo Diplomatico nel salone del Palazzo Presidenziale a Baghdad
16:40 Incontro con i Vescovi, Sacerdoti, Religiosi/e, Seminaristi e Catechisti nella Cattedrale Siro-Cattolica di “Nostra Signora della Salvezza” a Baghdad
Sabato, 6 marzo 2021
BAGHDAD - NAJAF - UR - BAGDHAD
Mattina
7:45 Partenza in aereo per Najaf
8:30 Arrivo all'Aeroporto di Najaf
9:00 Visita di cortesia al Grand Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani a Najaf
10:00 Partenza in aereo per Nassiriya
10:50 Arrivo all'Aeroporto di Nassiriya
11:10 Incontro interreligioso presso la Piana di Ur
12:30 Partenza in aereo per Baghdad
13:20 Arrivo all'Aeroporto Internazionale di Baghdad
Pomeriggio
18:00 Santa Messa nella Cattedrale Caldea di “San Giuseppe” a Baghdad
Domenica, 7 marzo 2021
BAGHDAD - ERBIL - MOSUL - QARAQOSH - ERBIL - BAGHDAD
Mattina
7:15 Partenza in aereo per Erbil
8:20 Arrivo all'Aeroporto di Erbil
8:20 Accoglienza del Presidente della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno e delle Autorità Religiose e Civili della Regione all’Aeroporto di Erbil
8:30 Incontro con il Presidente e con il Primo Ministro della Regione Autonoma nella Presidential Vip Lounge dell’Aeroporto di Erbil
9:00 Partenza in elicottero per Mosul
9:35 Arrivo al campo di atterraggio di Mosul
10:00 Preghiera di suffragio per le Vittime della guerra presso Hosh al-Bieaa (piazza della Chiesa) a Mosul
10:55 Partenza in elicottero per Qaraqosh
11:10 Arrivo al campo di atterraggio di Qaraqosh
11:30 Visita alla Comunità di Qaraqosh nella Chiesa dell'“Immacolata Concezione” a Qaraqosh
12:15 Trasferimento a Erbil
Pomeriggio
16:00 Santa Messa nello Stadio “Franso Hariri” a Erbil
18:10 Partenza in aereo per Baghdad
19:15 Arrivo all'Aeroporto Internazionale di Baghdad
Lunedì, 8 marzo 2021
BAGHDAD - ROMA
Mattina
9:20 Cerimonia di congedo presso l’Aeroporto Internazionale di Baghdad a Baghdad
9:40 Partenza in aereo per Roma
12:55 Arrivo all'Aeroporto Internazionale di Roma/Ciampino
***
C'è altro? Perbacco, la soap opera del Partito democratico. Torniamo alle dimissioni di Nicola Zingaretti, che sorpresa.
06
Zingaretti nun ce lassà
Nicola Zingaretti si è dimesso. La sua speranza è che la mossa lo tenga in sella, agganciato alla segreteria, magari in sidecar con un po' di "personalità" del partito (si dice così, per la classica "gestione collettiva", una cosa da democratici, si capisce, in attesa di una messa definitiva), ma la storia dice che quando te ne vai, apri un'opportunità per gli altri e non per te. Vedere alla voce Walter Veltroni dopo la sconfitta delle regionali in Sardegna, dimissioni e... sparizione. Zingaretti ha accusato i compagni che lo criticano, quelli che secondo lui discutono solo di poltrone (cioè la sua, fonte di un casino incredibile), amarissimo, al punto che i compagni veri (quelli del Manifesto) hanno sfoderato un gran titolo in prima pagina stamattina:
"L'amaro del capo", divertente. E amaro. Perché Zinga ha ragione quando descrive la suburra del suo partito, ma egli ne è uno degli artefici, il principale in coppia con Goffredo Bettini. Si sono inventati la linea politica suicida: "O Conte o morte". È arrivata la morte, puntualissima. Il piano, tra l'altro, è ancora di quelli da kamikaze. Dunque, Zingaretti ora incassa il "nun me lassà" dei maggiorenti (esageriamo) del partito, ma dopo rischia di finire cucinato, flambé. Forse è quello che sotto e sopra desidera, perché guidare il Pd è impresa da matti, da lettino freudiano, da seduta collettiva di autocoscienza, da direzione permanente, pensosa (e rissosa) assemblea, tumulto democratico, programma intellettuale, piattaforma (di lancio) e statuto come opera in fieri, festival del politicamente corretto e della supercazzola progressista, un faccia a faccia con Barbara d'Urss (fu Urso), il pasticcio delle donne del partito tenute fuori dalla stanza dei bottoni, la puntualità della pratica che contraddice la teoria, l'imbarazzante scopiazzamento di idee che sono sorpassate e le etichette messe sullo scaffale di un supermercato politico pieno di ragnatele, tutto rigorosamente ai confini della realtà. E poi, sia chiaro, Zingaretti ha fallito l'aggancio con quella cosa chiamata appunto realtà. Questo tweet ha segnato la sua parabola di stratega politico:
A quel punto, non c'era più niente fare. Su List l'epilogo era già stato scritto, dunque ripubblichiamo quanto era chiaro, cristallino, il suo destino inesorabile, perché la politica è una scienza, ha le sue regole, la sua grammatica e alla fine tutto torna. List del 19 febbraio scorso.
***
In questo Big Bang innescato da Draghi il Partito democratico ha scoperto il prezzo dell'operazione di Palazzo portata a termine nell'agosto del 2019: l'auto-emarginazione. A forza di dire che la Lega di Salvini era un partito isolato dal resto del mondo, sono rimasti isolati loro, i dem. L'ingranaggio del contrappasso del nostro titano delle Lettere, Dante Alighieri, ha colpito ancora. E le porte dell'Inferno si sono spalancate per chi ha osato l'azzardo morale. Il Pd è precipitato nell'irrilevanza del suo pensiero politico, conserva le poltrone, ma non ha un'idea di contemporaneità, vive di steccati, confini ideologici che sono saltati, frutto delle limitate letture, esperienze e illusioni fuori tempo di una leadership modesta. La sequenza è da guinness dei fiaschi politici: "O Conte o morte" (morte), "mai più con Renzi" (con Renzi), "La carta Draghi non c'è" (toh, Draghi), "siamo il partito delle donne" (zero donne), "ora facciamo l'intergruppo" (è morto in culla, poverino), "Conte candidato a Siena" (i toscani l'hanno preso a sportellate), "mi raccomando, il perimetro" (e si sono ritrovati con la Lega al governo).
Che spettacolo. Il partito sta morendo dentro e naturalmente nello scintillìo ministeriale, nell'ennesimo giro di giostra al potere (pur avendo quasi sempre perso le elezioni), il consumo interiore, questo spegnersi come un lumicino, non viene percepito. Sul taccuino del compagno Lenin c'è la domanda chiave: che fare? Una direzione, un'assemblea, un congresso, cribbio. E magari uno Statuto nuovo e chissà cos'altro. Sanno fare solo questo, riaffermare il correntismo immobile di questi anni, lo stesso che ha condotto Matteo Renzi (l'unico talento che avevano e che resta) a cercare un'avventura grande nella manovra ma piccola nel consenso, la stagione delle direzioni dove non sei abbastanza di sinistra (una cosa che nel Pd è ormai un equivoco semantico che si fonde con i capi di gabinetto e le divise dei commessi parlamentari) e dunque non puoi guidarci continua, così la linea del potere la tracciano ancora i post-democristiani di sempre che, sia chiaro, almeno un'idea ce l'hanno: comandare.
Ossignore, ma era così complicato fare le cose in maniera lineare? Dire a Conte grazie ma ci siamo sbagliati, tu non sei Winston Churchill e noi in fondo siamo pur sempre il Pd e abbiamo perfino un'eredità politica da difendere e rinnovare con un nostro candidato a Palazzo Chigi quando il tempo sarà maturo; accogliere Mario Draghi con umiltà, rispettando l'appello del presidente della Repubblica (parlavano del "perimetro" senza aver capito che era saltato tutto) senza scodellare programmi di governo scritti con la penna rapita dalla labirintite acuta; prendere atto del fallimento (perso il premier venuto dal nulla, evaporato il ministro dell'Economia esperto di storia del togliattismo) e premere il tasto reset; scegliere una nuova, giovane squadra ministeriale (e dare il timone alle donne, giusto per avere un minimo di coerenza e salvare la barca dal naufragio); aprire il partito a intelligenze che parlano con il "nemico" (la Lega), partecipano al gioco politico con la libertà di chi non ha confuse sovrastrutture mentali ma qualche lettura robusta (e praticaccia quotidiana) sincronizzata con lo spirito del tempo. Niente di niente, il Pd corre a spiaggiarsi come una balena che ha perso l'orientamento. Noi vogliamo bene alle balene, ma indicare la rotta chi non ha il radar è impossibile.
***
La Balena dem si è spiaggiata. Attendiamo che nel Pd qualcuno riaccenda il radar. Buona giornata.
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3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.