11 Gennaio

Elezioni. Guida a cosa non faranno i partiti

Nessun piano per il debito pubblico, non aboliranno la legge Fornero, stop alle liberalizzazioni, redditi minimi a costi massimi, la Flat tax possibile ma... status quo nell'amministrazione pubblica. Un viaggio di Lorenzo Castellani nel detto e non detto che non sarà fatto.

di Lorenzo Castellani

È iniziata la campagna elettorale e tutti i partiti si esercitano in promesse roboanti che non potranno mantenere. I leader politici ne sono al corrente, ma la fast democracy che viaggia sui media funziona così. Tuttavia, i problemi del paese sono ancora tutti sul piatto e qualsiasi governo si formerà li troverà ad attenderlo. I programmi e le promesse elettorali, inoltre, sono indicativi dello stato di salute di una classe politica e, soprattutto, di come si orienta il dibattito pubblico di questi tempi. In altre parole, non possiamo prevedere cosa faranno, indipendentemente da chi vincerà le elezioni, le forze che governeranno l’Italia nella prossima legislatura, ma è possibile prevedere ragionevolmente cosa non faranno sulla base dei messaggi politici che veicolano in campagna elettorale.

Debito pubblico e di nessuno. Nessun partito nomina il debito pubblico che nell’ultimo anno ha sforato un nuovo record. Tutti nei propri programmi, mai letti da nessuno, scrivono di volerlo ridurre ma di fatto il signor debito pubblico è passato totalmente nell’oblio. Certo, non è materia elettorale ma può un’intera classe politica rifiutarsi di discutere di un debito che supera il 133% nel rapporto con il PIL e che succhia decine di miliardi all’anno di interessi all’economia reale? Ciò lascia supporre che, chiunque governerà nei prossimi anni, nessuno sarà intenzionato a programmare una seria politica di riduzione del debito pubblico. Sempre che le condizioni economiche non si aggravino e l’Unione Europea chieda, o meglio minacci, di intraprendere uno sforzo in questo senso. Cosa succederà quando Draghi chiuderà i rubinetti del quantitative easing? La classe politica italiana sarà pronta ad intraprendere la strada delle soluzioni drastiche? La Troika è sempre dietro l’angolo, anche se nelle campagne elettorali si dimentica. Passiamo oltre.

Può un’intera classe politica rifiutarsi di discutere di un debito che supera il 133% nel

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