15 Maggio
Erdogan non vince e (forse) non perderà
Elezioni in Turchia, il presidente non supera il 50% dei voti al primo turno, va al ballottaggio ma è favorito. Fine della favola dei Verdi in Germania, crollano nel voto a Brema. Il tour di Zelensky e il tempo che accelera nella guerra in Ucraina. Messaggio di Rocco Forte dall'Inghilterra: "Se vincono i laburisti me ne vado in Italia"
Secondo giorno di voto in Italia per le elezioni amministrative in 595 Comuni, con le urne aperte oggi dalle ore 7 fino alle ore 15. Subito dopo, inizierà lo spoglio delle schede. L'affluenza alle ore 23 - secondo i dati diffusi sul sito del Viminale - è stata del 46,39%, in calo rispetto al dato della stessa ora registrato nella tornata precedente, che era del 59,89 per cento. Sono chiamati al voto oltre 4,5 milioni di elettori. Non è un test nazionale, ogni voto locale ha una sua piccola e grande storia. L'elezione più importante del 2023 è decisamente un'altra, il voto in Turchia.
01
Erdogan non vince, in Turchia si va al ballottaggio
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, subito dopo il voto a Istanbul (Foto Epa).Non ha vinto al primo turno. Il leader della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, non è riuscito a superare la barriera del 50% nella sfida elettorale con Kemal Kilicdaroglu. Il ballottaggio sarà tra 14 giorni, ma il presidente uscente stamattina ha dichiarato la vittoria affermando che alla fine dello spoglio supererà la soglia del 50%. È partita la giostra delle accuse tra candidati sulla regolarità del voto. Con il 99 per cento delle schede scrutinate, il presidente uscente ha ottenuto il al 49,4 per cento dei voti mentre Kilicdaroglu è al 44,9%. Il voto presidenziale, comunque vada, racconta la debolezza e la forza di Erdogan perché il presidente ha un vantaggio importante sugli avversari e potrebbe avere anche l'appoggio dei nazionalisti di Sinan Ogan, che hanno conquistato un sorprendente 5,3% dei voti. La politica turca sembra non avere alternative a Erdogan.
02
Crollo dei Verdi in Germania
Elezioni locali amare per il partito dei Verdi in Germania, da quando sono entrati nel governo con i socialdemocratici e i liberali, i Verdi hanno subito la...
Secondo giorno di voto in Italia per le elezioni amministrative in 595 Comuni, con le urne aperte oggi dalle ore 7 fino alle ore 15. Subito dopo, inizierà lo spoglio delle schede. L'affluenza alle ore 23 - secondo i dati diffusi sul sito del Viminale - è stata del 46,39%, in calo rispetto al dato della stessa ora registrato nella tornata precedente, che era del 59,89 per cento. Sono chiamati al voto oltre 4,5 milioni di elettori. Non è un test nazionale, ogni voto locale ha una sua piccola e grande storia. L'elezione più importante del 2023 è decisamente un'altra, il voto in Turchia.
01
Erdogan non vince, in Turchia si va al ballottaggio
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, subito dopo il voto a Istanbul (Foto Epa).Non ha vinto al primo turno. Il leader della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, non è riuscito a superare la barriera del 50% nella sfida elettorale con Kemal Kilicdaroglu. Il ballottaggio sarà tra 14 giorni, ma il presidente uscente stamattina ha dichiarato la vittoria affermando che alla fine dello spoglio supererà la soglia del 50%. È partita la giostra delle accuse tra candidati sulla regolarità del voto. Con il 99 per cento delle schede scrutinate, il presidente uscente ha ottenuto il al 49,4 per cento dei voti mentre Kilicdaroglu è al 44,9%. Il voto presidenziale, comunque vada, racconta la debolezza e la forza di Erdogan perché il presidente ha un vantaggio importante sugli avversari e potrebbe avere anche l'appoggio dei nazionalisti di Sinan Ogan, che hanno conquistato un sorprendente 5,3% dei voti. La politica turca sembra non avere alternative a Erdogan.
02
Crollo dei Verdi in Germania
Elezioni locali amare per il partito dei Verdi in Germania, da quando sono entrati nel governo con i socialdemocratici e i liberali, i Verdi hanno subito la peggior sconfitta in un'elezione regionale. Secondo gli exit poll, i consensi nella città-Stato di Brema (680 mila abitanti) sono al livello più basso degli ultimi 20 anni ( il 12,5% dei voti, rispetto al 17,4% delle precedenti elezioni del 2019) si tratat del peggior risultato dal 1999, quando il partito aveva ottenuto l'8,9%. I tempi della grande ascesa sono finiti, è arrivato lo shock energetico, l'inflazione, la guerra. La realtà ridimensiona i sogni, svela le utopie.
03
Il tour di Zelensky e la svolta della guerra (che per ora non c'è)
Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi (Foto Ansa).Il tour delle grandi capitali di Volodymyr Zelensky ha toccato Roma, Berlino, Parigi e oggi tocca a Londra. La prima tappa in Italia è significativa, Zelensky ha scelto la Città Eterna per il peso assunto dal governo Meloni tra gli Alleati e la visita del presidente ucraino - per qualità e quantità - ne è stata la prova. La tappa a Berlino e Parigi sono la chiusura del cerchio, la saldatura del consenso internazionale di cui Kiev ha bisogno in questa fase della guerra. Zelensky chiede un’accelerazione nella fornitura delle armi, il conflitto sta entrando nel momento decisivo, con il campo di battaglia sempre meno fangoso la fanteria corazzata può avanzare, mentre i russi a loro volta stanno intensificando gli attacchi aerei. Roma, Berlino, Parigi e Londra sperano in una svolta nella guerra prima che il supporto dell’opinione pubblica si indebolisca troppo, un cambio che può arrivare dalla controffensiva di Kiev. Zelensky si è mostrato cauto sui risultati dell’operazione militare a Sud, ma preme per avere missili e carri armati subito perché sa che anche per lui le lancette dell’orologio ora stanno scorrendo più veloci.
04
Il doppio gioco del capo di Wagner
Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin (Foto Zuma).Yevgeny Prigozhin è personaggio da doppio gioco, in un romanzo è uno di quei caratteri destinati a subire il contrappasso. Il capo del gruppo Wagner nei giorni scorsi accusava l’esercito russo di inettitudine e di aver abbandonato le posizioni nella città di Bakhmut. Prigozhin ha rivelato di aver scritto al ministro della Difesa Shoigu senza aver ricevuto risposta. Forse al Cremlino sanno che Prigozhin ha offerto all’Ucraina le informazioni sulla localizzazione delle truppe russe in cambio del ritiro dell’esercito di Kiev da Bakhmut. Lui avrebbe cantato vittoria e la Russia avrebbe contato i morti. Sono notizie dell’intelligence americana pubblicate dal Washington Post, secondo il giornale l'Ucraina ha rifiutato l'offerta.
05
Ron DeSantis e lo studio dei classici
Verso America 2024. Ron DeSantis, governatore della Florida (Foto Epa).Ron DeSantis forse non riuscirà a battere Donald Trump nelle primarie repubblicane (quello che ai commentatori intelligenti sfugge è che vanno votare gli elettori più motivati, la base trumpiana che tra un ottimo governatore della Florida e una rockstar inseguita dalla giustizia come Trump sceglie l'originale), ma il suo record di governo mostra qualità che nell'America contemporanea servono: DeSantis ha varato una legge che consente agli studenti delle scuole superiori di chiedere le borse di studio Bright Futures presentando i punteggi del Classic Learning Test invece del solo SAT. I classici, quelli che anche nel dibattito italiano vengono liquidati come "tempo perso", sono l'esatto contrario della 'conservazione' sono la 'rivoluzione', come ricorda il Wall Street Journal "ci insegnano le idee rivoluzionarie del passato e ci aiutano a capire meglio il presente. Le idee più ricche su ciò che significa essere umani sono quelle che hanno superato la prova del tempo". C'è chi si strugge per Fabio Fazio e chi pensa che Galileo, Newton, Einstein, Ovidio, Dante, Shakespeare, Hugo, Leopardi, Holderlin siano la linfa dell'umanità.
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Rocco Forte: "Se vincono i laburisti me ne vado in Italia"
Rocco Forte è un uomo d'affari inglese che ha un problema con la visione del futuro degli inglesi. Appoggiò la Brexit ieri e oggi teme una vittoria dei laburisti alle prossime elezioni. Intervistato dal Times rivela che se i laburisti dovessero vincere, cosa che ritiene probabile, potrebbe lasciare il Paese: "Lasciare il Paese è sempre un grande passo, ma io sono di origine italiana, parlo italiano, gran parte della mia attività è in Italia e se fossi in Italia sarei in grado di espandermi più velocemente di quanto potrei fare stando qui, quindi potrebbe essere qualcosa da fare comunque dal punto di vista degli affari". Forte precisa che non si tratta di un "che vadano tutti all'inferno" ma che è un sentimento di "frustrazione per l'approccio insensato del governo. È da molto tempo che non abbiamo una strategia chiara per questo Paese. Abbiamo bisogno di un incoraggiamento. Se si vuole che la gente venga qui, bisogna dire loro che c'è un futuro, non che sarà un duro lavoro per i prossimi 50 anni". Altro che re e regine, carrozze e corone, ci siamo giocati anche l'Inghilterra.
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7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
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immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
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derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
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essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.