6 Ottobre
Exit strategy
Trump è tornato alla Casa Bianca e vara una nuova strategia di comunicazione da Commander in Chief: battuto il virus (forse) ora deve sconfiggere Biden che è in netto vantaggio. Wall Street vola (ma attenzione all'atterraggio). In arrivo nuove restrizioni contro il coronavirus in Italia, il debito vola
Che succede? In Italia si stanno muovendo ombre: l'obbligo di mascherine all'aperto sta arrivando con l'aumento dei casi di coronavirus, siamo all'inizio di una seconda ondata del coronavirus (guardate alla Francia e al Regno Unito) bar e ristoranti per ora restano aperti. Il Governo varerà il nuovo Dpcm sul coronavirus dopo che il Parlamento avrà dato il suo indirizzo, in seguito alle comunicazioni del ministro della Salute Speranza, previste per oggi. Il nuovo Dpcm arriverà mercoledì 7 ottobre, proroga dello stato di emergenza fino a gennaio 2021. Lo scenario è ben sintetizzato da Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle regioni: "È giusto mettere restrizioni la' dove si pensi ci sia bisogno di evitare ulteriore diffusione però dobbiamo anche sapere che un nuovo lockdown generalizzato noi non ce lo possiamo permettere per evitare che si passi da pandemia sanitaria a pandemia economica e sociale". Evitare il lockdown, tenere sotto controllo il virus. Avevamo invitato alla prudenza, a non festeggiare i buoni dati sui contagi perché il virus era (è) in campo. Abbiamo predicato, come sempre, nel vuoto. E ora si preparano misure d'emergenza che stridono con il racconto del paese modello.
Il segnale politico più importante arriva dalla riscrittura delle leggi sulla sicurezza di Salvini, il Pd ha imposto ai Cinque Stelle la sua agenda, è il frutto delle elezioni regionali e dei ballottaggi che hanno visto l'affermazione dello strano centrosinistra (speculare allo strano centrodestra). Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è in sella, Conte non può più perdere tempo per prendere tempo, deve dare risposte ai dem, i Cinque Stelle sono in una crisi interna acuta (Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio sono alleati contro Di Maio e soci) e possono solo piegarsi a quanto chiede il Pd. I ballottaggi per il centrodestra sono andati male (il centrosinista...
Che succede? In Italia si stanno muovendo ombre: l'obbligo di mascherine all'aperto sta arrivando con l'aumento dei casi di coronavirus, siamo all'inizio di una seconda ondata del coronavirus (guardate alla Francia e al Regno Unito) bar e ristoranti per ora restano aperti. Il Governo varerà il nuovo Dpcm sul coronavirus dopo che il Parlamento avrà dato il suo indirizzo, in seguito alle comunicazioni del ministro della Salute Speranza, previste per oggi. Il nuovo Dpcm arriverà mercoledì 7 ottobre, proroga dello stato di emergenza fino a gennaio 2021. Lo scenario è ben sintetizzato da Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle regioni: "È giusto mettere restrizioni la' dove si pensi ci sia bisogno di evitare ulteriore diffusione però dobbiamo anche sapere che un nuovo lockdown generalizzato noi non ce lo possiamo permettere per evitare che si passi da pandemia sanitaria a pandemia economica e sociale". Evitare il lockdown, tenere sotto controllo il virus. Avevamo invitato alla prudenza, a non festeggiare i buoni dati sui contagi perché il virus era (è) in campo. Abbiamo predicato, come sempre, nel vuoto. E ora si preparano misure d'emergenza che stridono con il racconto del paese modello.
Il segnale politico più importante arriva dalla riscrittura delle leggi sulla sicurezza di Salvini, il Pd ha imposto ai Cinque Stelle la sua agenda, è il frutto delle elezioni regionali e dei ballottaggi che hanno visto l'affermazione dello strano centrosinistra (speculare allo strano centrodestra). Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è in sella, Conte non può più perdere tempo per prendere tempo, deve dare risposte ai dem, i Cinque Stelle sono in una crisi interna acuta (Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio sono alleati contro Di Maio e soci) e possono solo piegarsi a quanto chiede il Pd. I ballottaggi per il centrodestra sono andati male (il centrosinista ha realizzato un 6 a 1 nei capoluoghi) e per Salvini c'è da riflettere sul profilo politico adottato in questi mesi: un partito che ha una collocazione in Europa sbagliata, che non guarda al Partito popolare europeo (questa è la linea espressa da Giancarlo Giorgetti) può fare una battaglia d'opposizione, ma non ha le carte in regola per il governo nazionale, non si sta a Palazzo Chigi dicendo che l'Unione è da buttare e la Bce un fastidio, semplicemente non è vero perché l'Ue è una grande scialuppa (pensate al Recovery Fund e agli altri aiuti straordinari) e la banca centrale svolge un ruolo vitale negli acquisti di nostri titoli di Stato. E il peggio non è passato, l'inverno (dell'economia) sta arrivando.
01
Abbiamo una montagna. Di debito pubblico
Il Consiglio dei ministri stanotte ha dato il via libera al Nadef, la nota di aggiornamento del Def, un documento che non azzecca mai le stime sull'economia, lo scenario peggiore prevede un crollo del Prodotto interno loro di oltre il 10% ma va preso per quello che è, un esercizio teorico. La caduta del Pil nel 2020 è del -9% per poi rimbalzare a +6% nel 2021. Nel 2022 il Pil cresce del 3,8% e nel 2023 del 2,5%. Il recupero del Pil ai livelli precedenti al Covid è previsto nel 2022 sulla base della stima programmatica tenendo conto delle misure che verranno adottate dal governo. Per quanto riguarda il rapporto debito/Pil, nel 2020, salirà di circa 23,4 punti percentuali su base annua e sarà pari al 158 per cento, superiore di quasi 2,3 punti percentuali a quella indicata nel Programma di Stabilità di aprile nello scenario inclusivo delle nuove politiche. Con le misure adottate per far fronte all'emergenza, il deficit/Pil schizzerà al 10,8% nel 2020 (dall'1,6% dello scorso anno). Traduzione: la ripresa è lenta, incerta e abbiamo una montagna di debito pubblico.
***
Siamo ai coriandoli della politica, niente che cambierà davvero la nostra vita. Il fatto più importante da seguire con grande attenzione è la corsa alla Casa Bianca. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
02
Nella mente di Joe Biden
Provate a immaginare la scena. C'è un signore di 76 anni candidato alla presidenza degli Stati Uniti, capelli argentati, che rumina pensieri, cammina in salotto, in circolo, con una mano si gratta il capo e nella sua mente si agitano vari pensieri. Quali?
***
Senti di avere la vittoria in tasca, hai passato il tempo quasi sempre a casa tua, al sicuro, quello ti attaccava, diceva che eri sempre nel basement, ma non è vero, eri sempre davanti alla tv, vigile, allerta come una volpe, attento alle sue mosse, a quegli orribili comizi che faceva, il suo balletto sulla musica dei Village People, che strazio hai dovuto sopportare tu, proprio tu, così attento alla regole, con la mascherina sempre indossata, il distanziamento al millimetro, tutte le precauzioni, inattaccabile, asettico, semplicemente perfetto, e ora, finalmente, raccogli il meritato successo della tua strategia acuta. E poi c'è Kamala, che scelta da maestro di scacchi. Sì, va tutto alla grande, il tuo avversario è in ospedale, messo al tappeto dal virus che lui ha sempre sfidato, lo spaccone di New York, i giornaloni sono tutti con te e scrivono che quel mostro non ce la fa a restare in piedi, che gli manca l'ossigeno, circolano report che lo danno sulla via del moribondo, si moltiplicano le voci, è andata, diventa tutto facile, meglio levare subito dalle televisioni e da Internet tutta quella pubblicità negativa che hai fatto mandare in onda sul tuo avversario, è ora di assumere l'aria contrita e addolorata, bisogna avvisare anche l'esuberante Kamala che la tattica ora è quella di restare a guardare e esprimere una controllata compassione, il momento è grave, cribbio, la Casa Bianca forse dovrà affrontare subito la transizione perché quello sbruffone è al tappeto e ci sarà il passaggio di potere a uno che passa il tempo a pregare e fa il vicepresidente per caso, c'è il problema della figlia, quella bionda che potrebbe fare il suo lavoro al posto del padre, ma non è come Lynne, la moglie di Dick, e poi i Cheneys sono in pensione, non pensano a quel clown di Manhattan, lui non twitta da 12 ore, non era mai successo, è cotto, non si rialza più, al tappeto, finalmente, e tu sei pronto, sei carico a pallettoni, non hai neppure più il problema di affrontare il dibattito con quel tipo là, uno screanzato che ti interrompe sempre, i sondaggi ti danno in corsa verso la presidenza con un vantaggio enorme, ci siamo, in gennaio sarai alla Casa Bianca. Pronto, Barack? Sì, certo, faremo come dici tu, salutami Michelle e mandami la lista dei ministri.
Due Americhe in rotta di collisione. Donald Trump ieri sera alla Casa Bianca e Joe Biden durante la campagna a Wilmington (Foto Ansa).Crac. Un rumore sinistro, qualcosa che si è rotto, ma dove? Il tuo staff ti scrive: "Ehm... Joe, quello è di nuovo su twitter...". Ok, va bene, ha uno staff di comunicazione, stanno twittando per lui, si capisce, no panic, andiamo avanti, la strada è quella della vittoria. "Joe, quello ha appena pubblicato un video...". Non è possibile, quello parla. Ah, però dice anche che i prossimi giorni saranno decisivi, allora non sta bene, è la reazione di un uomo disperato. Confermiamo la mia presenza in Michigan! Non si sa mai. E poi, dai, dove vuoi che vada quel phonato, resterà chiuso in ospedale. Pronto? Barack? Sì, ho ricevuto la tua lista, ottima, non avevo dubbi. Dici che alla Difesa deve mettere un repubblicano, uno tipo Gates? Ok, lo dico a Kamala, vedrai che non farà storie. "Joe, accendi la tv, vai su Fox News...". Ossignore, non è possibile, quello che saluta la folla dal finestrino dell'auto nera è lui! Ok, calmo Joe, rifletti, è un'altra mossa di un uomo sull'orlo del crollo, non ce la farà mai. E poi ha così contagia gli agenti del Secret Service! Twittiamo contro! Ah, dite che gli agenti erano con lui anche sul Marine One ieri? E certo, ora ricordo, non ci lasciavano mai soli, mi scortavano anche quando andavo a giocare a golf sull'Air Force Two, con Barack, bei tempi. Va bene, sono sempre saldamente in testa, quel pagliaccio si è concesso un giro di giostra sull'auto, come un bimbo sull'autoscontro, non può farcela, è costretto a stare in ospedale, si agita come un topo chiuso in gabbia, mai io potrò fare la mia comoda campagna. "Joe, pare esca dall'ospedale stasera...". Ahahahahahahahah, è un burla, non gli daranno mai il permesso di tornare alla Casa Bianca, è chiaro che è un bluff. "Joe, vai sulla Cnn, ci sono i medici che parlano...". Non ha febbre da 72 ore, caspita. L'ossigeno è a livelli normali, perdinci. Può tornare a casa, santo cielo. Calma, non precipitare la situazione Joe, siediti sulla tua poltrona, sei nato a Scranton, sei un uomo di campagna, sai che le volpi finiscono sempre in pellicceria e sì, anche lui farà quella fine, oh se la farà. Ok, torna alla Casa Bianca, ma non potrà fare i dibattiti che restavano, sarà costretto a girarsi i pollici nel Rose Garden con Melania, mentre io sarò in giro per gli Stati in bilico, la Fortuna è con noi, il virus lo ha colpito. "Joe, lo staff della sua campagna dice che quello si sta preparando per il dibattito di Miami, il 15 ottobre...". Ah, è il 15 ottobre? Non lo ricordavo... ma mancano dieci giorni!!! Cosa facciamo? Diciamo che non è sicuro! Come dite, non è conveniente dirlo e sembra che io abbia paura? Ma allora cosa l'ho messa a fare la mascherina in tutti questi mesi! Va bene, mi calmo, capisco, diciamo che siamo pronti a qualsiasi confronto. Chi abbiamo alla Casa Bianca che ci può spifferare come sta davvero? Mi devo calmare, quello mi fa perdere le staffe. Dite a Kamala di smetterla di twittare cose insulse, quello è tornato. Ok, calma, serve un lungo respiro, qualcosa da bere. Ossignore, datemi il numero di lei, come si chiama? Ah, ecco, non ricordavo il nome, la memoria non è più quella di un tempo, mi capita anche in tv di dimenticare le cose... Jill, ti prego, chiama la moglie di Bill, come si chiama? Ah, ecco: "Hillary, scusa, mi serve un consiglio, non ti allarmare e stai calma, non farti venire una crisi proprio ora, è solo una precauzione, ma devo saperlo, ecco, insomma, lo so che non è bello ricordare il passato, ma devo pur saperlo, mi avete mandato a combattere contro questo mostro e ora, sai, mi sento un po' confuso, allora... ehm... dimmi, cara Hillary, come hai fatto a superare la depressione dopo la sconfitta del 2016?". Non accadrà, ma se accade...
03
Mai sottovalutare l'avversario
Che succede? Quello che Antonio Gramsci ricordava sempre: mai sottovalutare l'avversario. Passo dalla miniera dei Quaderni del carcere:
di Antonio Gramsci
La tendenza a diminuire l’avversario: è di per se stessa un documento della inferiorità di chi ne è posseduto. Si tende infatti a diminuire rabbiosamente l’avversario per poter credere di esserne sicuramente vittoriosi., In questa tendenza è perciò insito oscuramente un giudizio sulla propria incapacità e debolezza (che si vuol far coraggio), e si potrebbe anche riconoscervi un inizio di autocritica (che si vergogna di se stessa, che ha paura di manifestarsi esplicitamente e con coerenza sistematica). Si crede nella «volontà di credere» come condizione della vittoria, ciò che non sarebbe sbagliato se non fosse concepito meccanicamente e non diventasse un autoinganno (quando contiene una indebita confusione tra massa e capi e abbassa la funzione del capo al livello del più arretrato e incondito gregario: al momento dell’azione il capo può cercare di infondere nei gregari la persuasione che l’avversario sarà certamente vinto, ma egli stesso deve farsi un giudizio esatto e calcolare tutte le possibilità, anche le più pessimistiche). Un elemento di questa tendenza è di natura oppiacea: è infatti proprio dei deboli abbandonarsi alla fantasticheria, sognare ad occhi aperti che i propri desideri sono la realtà, che tutto si svolge secondo i desideri. Perciò si vede da una parte l’incapacità, la stupidaggine, la barbarie, la vigliaccheria ecc., dall’altra le più alte doti del carattere e dell’intelligenza: la lotta non può essere dubbia e già pare di tenere in pugno la vittoria. Ma la lotta rimane sognata e vinta in sogno. Un altro aspetto di questa tendenza è quello di vedere le cose oleograficamente, nei momenti culminanti di alta epicità. Nella realtà, da dovunque si cominci ad operare, le difficoltà appaiono subito gravi perché non si era mai pensato concretamente ad esse; e siccome occorre sempre cominciare da piccole cose (per lo più le grandi cose sono un insieme di piccole cose) la «piccola cosa» viene a sdegno; è meglio continuare a sognare e rimandare l’azione al momento della «grande cosa». La funzione di sentinella è gravosa, noiosa, defatigante; perché «sprecare» così la personalità umana e non conservarla per la grande ora dell’eroismo? e così via.
Non si riflette che se l’avversario ti domina e tu lo diminuisci, riconosci di essere dominato da uno che consideri inferiore; ma allora come sarà riuscito a dominarti? Come mai ti ha vinto ed è stato superiore a te proprio in quell’attimo decisivo che doveva dare la misura della tua superiorità e della sua inferiorità? Certo ci sarà stata di mezzo la «coda del diavolo». Ebbene, impara ad avere la coda del diavolo dalla tua parte.
***
Trump esce dall'ospedale Walter Reed, torna alla Casa Bianca. È entrato in ospedale venerdì sera, gli è mancato l'ossigeno, lunedì sera ne esce con un piano di guerra elettorale che è un racconto per immagini, simbolismi, una lezione di televisione e comunicazione politica, il trionfo del Commander in Chief. Sulla Rete è ritratto così:
Caccia a Ottobre Rosso, il comande Marko Ramius, libro di Tom Clancy e film (1990) con la regia di John McTiernan, l'attore protagonista è un eccezionale Sean Connery. La sceneggiatura del grande romanzo americano.
04
La battaglia del Commander in Chief
Che cosa è il racconto? Qual è il registro adottato da Trump? Parlano le immagini. Trump esce dal Walter Reed Hospital, il pugno alzato, è in piedi, il virus non lo abbattuto:
Lo attende l'auto presidenziale. Camminata sul prato, saluto militare:
Il presidente sale a bordo del Marine One:
L'elicottero decolla, rotta verso la Casa Bianca:
Il Marine One sorvola il Washington Monument:
L'elicottero si appresta ad atterrare sul prato della South Lawn della Casa Bianca (notate i due cecchini sul tetto):
Trump a bordo del Marine One all'arrivo alla Casa Bianca:
Il presidente scende dal Marine One e va verso l'ingresso della Casa Bianca:
Il saluto militare al Marine One che torna alla base.
Questo è il racconto di Trump ai suoi elettori. Cosa faceva Biden mentre accadeva tutto questo?
05
Cosa fa Biden? Twitta cagnolini
Joe Biden è il favoritissimo nella corsa alla Casa Bianca, nella media nazionale di Real Clear Politics ha un vantaggio stratosferico di 8.5 punti:
La curva rossa di Trump è discendente, coincide con la sua rovinosa caduta per coronavirus; quella azzurra di Biden è ascendente e si avvicina ai massimi storici del massimo vantaggio, 11.8 punti nel settembre del 2019. Trump deve recuperare terreno, è un uomo colpito dal coronavirus, le sue speranze sono appese all'invenzione di qualcosa che ne cambi il destino di sconfitto. Questo dicono i numeri. Poi c'è il contesto culturale, l'animo irrazionale dell'elettore, lo spirito del tempo, gli ingredienti (im)previsti della vittoria di Trump nel 2016. Anche allora i numeri erano favorevoli a Hillary Clinton, ma alla fine vinse The Donald. Si sta ripetendo lo stesso scenario? Al momento no, ma un avversario come Trump è capace di recuperare, di fare l'aggancio e il sorpasso, mancano ancora tre settimane, Trump è stato costretto a trovare un nuovo racconto e ora interpreta la parte del presidente in guerra contro il virus e il nemico politico, è stato colpito, ha resistito, contrattacca. Biden sta puntando tutto il suo messaggio sul coronavirus, l'unica arma che ha e che può farlo vincere. Il problema per i dem è che questo non-candidato, non-presente, fa cose che sono surreali. Mentre The Donald era nella fase del gladiatore - cosa che agli americani piace - lui twittava... cagnolini.
Può darsi che alla fine abbia ragione lui, Biden, ma di certo è quel che vediamo è surreale. Altri segnali di fumo nella valle della battaglia elettorale? Wall Street, il sismografo che bisogna guardare con attenzione. Come diceva Gordon Gekko in Wall Street (1987, regia di Oliver Stone, protagonista Michael Douglas), "è tutta una questione di soldi, il resto è conversazione".
06
Il rally di Wall Street
Siamo nel dominio di Gordon Gekko. Wall Street ha salutato l'uscita dall'ospedale di Trump con un rally improvviso, tutti gli indici in verde, con forti guadagni:
Il presidente si ammala, la Borsa cala, guarisce, la Borsa sale. Le malattie dei leader della Casa Bianca sono sempre uno shock per il mercato. Non è la prima volta nella storia, guardate questo grafico:
Wilson si beccò l'influenza spagnola e il Dow Jones perse 1,5 punti, poi ebbe un infarto e il Dow fece un tuffo di 3 punti, Eisenhower ebbe un attacco al cuore, il Dow crollò di 10 punti, l'assassinio di Kennedy provocò un balzo indietro di 2.9 punti. La reazione del mercato alla "guarigione" di Trump dice che gli operatori cercano stabilità, ma la lettura non è così netta, c'è Biden che guadagna punti e questo costituisce la premessa per un premio da parte degli operatori in cerca di certezze, ci sono le aspettative per un accordo tra democratici e repubblicani su un nuovo piano di aiuti per l'economia. Siamo alla lettura dei fondi del caffè (e ne abbiamo preso tanti per scrivere questa nota notturna, siamo sul fuso orario americano). Wall Street non ha ancora incoronato il Re, sta decidendo che fare, tasta il terreno. Wall Street vola, ma attenzione all'atterraggio. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.