6 Febbraio

Facciamo l'incredibile. Sfidiamo l'impossibile

Il discorso di Trump sullo Stato dell'Unione. Una cavalcata tra passato e presente, i grandi problemi e l'agenda della prima potenza mondiale. Il Presidente tenta di riaprire il dialogo sul muro al confine con il Messico. Il duetto sublime con Nancy Pelosi, le deputate vestite di bianco, gli eroi della guerra, le imprese e la bellezza della democrazia

Si è capito fin dal principio che sarebbe stato un appuntamento diverso, di quelli che ti non ti lasciano più. Le premesse erano da prova di concerto rock: lo shutdown del governo, lo scambio di lettere prima furioso e poi quasi dolce tra Lei e Lui, infine l'applauso e la stretta di mano. Trump e Pelosi sono stati i protagonisti della serata, lo show della democrazia americana. Le parole. I gesti. Mentre Trump parlava al Congresso, Buck Sexton, un ex analista della Cia, oggi conduttore alla radio del The Buck Sexton Show, ha twittato: "Siamo onesti, questo discorso sullo Stato dell'Unione è più divertente del Super Bowl". Il terzo più lungo della storia. Con dentro perfino un Happy Birthday. Sì, meglio del Super Bowl.

Trump comincia il suo discorso introducendo prima Lei, Nancy Pelosi, con un "Madam Speaker"

Madam Speaker, Mr. Vice President, members of Congress, the First Lady of the United States — and my fellow Americans. We meet tonight at a moment of unlimited potential.

La sottigliezza della forma: Trump ha appena incrociato la clava con Pelosi, ama individuare subito l'avversario e il complice. Dunque cita subito Pelosi, poi Pence, i membri del Congresso e infine la First Lady. E qui scatta il non previsto: tutti in piedi e applauso per Melania (00:15), lei si alza dai banchi del pubblico, sorriso, flash, comincia lo show di The Donald.  Trump è vestito da Trump: abito scuro, camicia bianca, cravatta rossa, spilla con la bandiera americana appuntata alla sinistra. Phonatura in stile casco da astronauta (e arriveranno, i cosmonauti, eccome se arriveranno).

La prima sorpresa retorica arriva subito, quando Trump parla dell'agenda e dice due cose: la prima è che non ci sono "due partiti", ma "una nazione"  (secondo applauso al minuto 01:03, si alzano tutti in piedi, anche Nancy Pelosi) e poi quando...


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