21 Marzo

Facebook e la politica vista da Black Mirror

Dati, algoritmo e controllo sociale. Voilà, ecco realizzato l'incubo di Orwell. La politica ha ceduto lo scettro alla tecnologia. Lorenzo Castellani esplora la fabbrica del consenso costruito a tavolino.

di Lorenzo Castellani

Ci sono due episodi della serie televisiva Black Mirror  che aprono inquietanti scenari sul prossimo futuro e sono particolarmente attraenti per gli studiosi della politica contemporanea.

Nel primo, i cittadini vengono valutati dal governo in base alle loro interazioni sui social network e accedono ai benefit del welfare e ai diritti di cittadinanza a seconda del punteggio ottenuto. Maggiore il punteggio da buon cittadino, maggiori le libertà. Al contrario, quando lo score si abbassa, si perdono tutti i diritti e i benefici sia economici che civili.

Nel secondo c’è un pupazzo virtuale chiamato Waldo, guidato da un comico dietro le quinte, che irride la classe politica facendo volare gli ascolti. Al momento delle elezioni Waldo, per cui il popolo in rivolta contro l’establishment va pazzo, sarà candidato alle elezioni cogliendo un eccellente risultato.

Siamo nel campo della fantasia, ma nemmeno troppo. Di recente il governo cinese ha varato un legge per valutare i cittadini sulla base delle interazioni sui social network. Il buon cittadino filo-governativo sarà premiato, mentre il cittadino apatico o critico sarà penalizzato nell’accedere a certi benefici statali. Quanto a comici che guadagnano un grande consenso popolare e ribaltano il sistema politico, il lettore italiano è abbondantemente informato. A queste trasformazioni storiche si aggiunge il recente caso di Cambridge Analytica, società di consulenza politica che avrebbe goduto delle larghe maglie di Facebook sul trattamento dei dati personali per profilare oltre 50 milioni di cittadini americani.

Di recente il governo cinese ha varato un legge per valutare i cittadini sulla base delle interazioni sui social network.

Cosa significa “profilare”? Vuol dire indagare sulle preferenze di ogni utente in base a delle tracce (like, commenti, pagine visitate, clic, etc) che ognuno di noi lascia attraverso le sue pagine social. Una volta raccolti questi dati,  Cambridge Analytica tarava i messaggi politici che maggiormente...


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