26 Novembre

Fake news? Arma di distrazione di massa della politica

Pd e Movimento 5Stelle si scontrano sulle fake news, ma il tema è un altro. Il modello di business dei social media e dei titani di Internet. L'algoritmo serve a fare soldi, non a stabilire cosa è vero e falso. Il dominio di Facebook. Analisi, grafici, numeri di cui la politica non discute.

La campagna elettorale ha svoltato sulle chiacchiere e non sulle cose concrete. Non avevamo dubbi che sarebbe andata così. La Leopolda renziana ha dedicato la sua giornata ieri alle bufale in rete e naturalmente il bersaglio era il Movimento 5Stelle che, a sua volta, ha risposto ai colpi sul ring del nullificio politico. Renzi e Di Maio sono impegnati su questo, perbacco. Le bufale sono il problema politico numero uno in agenda? No, ma ai partitanti fa comodissimo usare un'arma di distrazione di massa, altrimenti bisognerebbe discutere dell'assalto alla diligenza della legge di Bilancio che si sta consumando in questi giorni. O del lavoro a tempo indeterminato che sta scomparendo. Il conto arriverà con un assegno post-datato, ma non bisogna svegliare l'elettore, bisogna immergerlo nel cloroformio del dibattito sulle fake news che è un coperchio che la politica usa per coprire la sua pentola vuota.

Il rovesciamento della gerarchia delle fonti è in corso da più di un decennio e si è compiuto in questi ultimi anni con i social media, in particolare Facebook. Questo è un grafico di Pew Research, aggiornato a settembre 2017:

Social media sites as pathways to news

No, non è l'America è lo Stato di Facebook, oltre un miliardo di utenti attivi ogni giorno in tutto il mondo. Come vedete, la bacheca è un luogo dove si consumano notizie e quello che circola su Facebook non ha alcun check (and balance) da parte di nessuno, c'è solo un grande decisore, l'algoritmo, la cui funzione principale non è quella di stabilire cosa è vero e falso, cosa è degno di essere pubblicato o no, ma è quella di servire il business di Facebook che a sua volta non è quello di soddisfare i bisogni del lettore, ma di vendere pubblicità. Il 1° novembre Facebook ha presentato i risultati del terzo trimestre, ecco un paio di...


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