5 Febbraio

Foibe, partigiani, negazionisti. Un po' di storia, quella vera

Dopo il Giorno della memoria e l'Olocausto, anche il Giorno del ricordo, le stragi delle foibe, è finito nel tritatutto contemporaneo dell'ignoranza e del relativismo. Marco Patricelli sull'errore (grave) dell'Anpi, la polemica politica e la storia che va raccontata per quel che è non per quel che si desidera

di Marco Patricelli

«Verità negata» non è solo il film che racconta la condanna dello storico britannico David Irving per negazionismo. È una storia esemplare confluita poi nel libro della scrittrice ebrea americana Deborah Lipstadt «Holocaust History on Trial». La Lipstad venne infatti portata in tribunale proprio da Irving per rispondere del reato di diffamazione, solo che lui con la causa perse anche la reputazione, avventatamente messa in gioco cominciando a sostenere che le camere a gas erano una creazione della propaganda filoebraica e non del genio malefico dei nazisti. Di negazione in negazione, una sentenza del tribunale su un duello personale riportò sui binari della fattualità la storia deragliata dalle asserzioni di Irving in merito alla Shoah.

Ma non devono essere i giudici a dare i crismi della veridicità o meno al passato. Il compito spetta agli storici. Quelli, almeno, che tengono la ricerca distinta e distante all’ideologia. Negazionismo è cosa ben diversa dal revisionismo. Il lavoro dello storico è per sua natura revisionista, altrimenti non avrebbe alcun senso. E invece un senso ce l’ha, e diventa ancor più forte in un’epoca come questa in cui sull’ignoranza storica prosperano ideologie, paraideologie e metaideologie che pensano di poter fare a meno della memoria o di crearsene una su misura. Ecco quindi, con l’approssimarsi del 10 febbraio, Giorno del ricordo (istituito per legge dello Stato, non per capriccio), che l’Associazione nazionale partigiani si rimette al centro delle attenzioni con un’iniziativa a Parma che viene avvertita molto più che come una provocazione (conferenza di Sandi Volk e filmato «La foiba di Basovizza: un falso storico», a cura di Alessandra Kersevan sempre molto attiva su questo fronte), perché va oltre lo sminuimento delle foibe e dell’esodo, ma arriva addirittura a ricalcare la filosofia negazionista di Irving. Il ministro Matteo Salvini, interventista in...


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