31 Maggio

Fotostoria della rivolta americana

L'America brucia. Dopo l'assassinio di George Floyd, gli scontri tra polizia e manifestanti dilagano nelle metropoli. Sono state arrestate 1400 persone in 16 città. Il racconto di un sogno spezzato, la fine dell'American Dream con l'emergenza coronavirus e 40 milioni di persone in fila per il sussidio di disoccupazione

Un'altra notte di rivolta in America. Gli scontri tra polizia e manifestanti dilagano. A Minneapolis è il quinto giorno di proteste dopo la morte di George Floyd (nella foto d'apertura di List, in un murale dipinto a Berlino), ucciso da un agente della polizia. Nella città epicentro della rivolta sembra che le manifestazioni si stiano affievolendo, mentre aumenta la pressione nelle altre città dell'America. I sindaci di Los Angeles, San Francisco, Chicago, Philadelphia, Miami cercano di contenere la rivolta, i governatori di otto Stati, tra cui Georgia, Kentucky, Ohio, Colorado e Tennessee, dove è stata chiamata la Guardia Nazionale per mantenere l'ordine, con poco successo. Il coprifuoco ordinato in alcune città dopo le 20.00 non viene rispettato, seguono violenze, saccheggi, incendi. Sono state arrestate finora più di 1400 persone in 16 città degli Stati Uniti, molti danni, feriti, almeno 4 morti.

Un agente federale è stato ucciso a Oakland, un altro è stato ferito durante le proteste a Detroit dove è morto un manifestante di 19 anni (i colpi sono partiti da un'auto in corsa). A Jacksonville, in Florida, un agente di polizia è stato "pugnalato o ferito al collo ed è attualmente in ospedale" secondo la Cnn. Tredici agenti sono stati feriti a Filadelfia. A Indianapolis c'è un morto tra i manifestanti e altri tre sono stati feriti, colpiti da proiettili (non sono stati sparati dalla polizia). La Casa Bianca è protetta dalla Guardia Nazionale, il Pentagono è pronto a inviare la polizia militare. 

Trump ha di fronte tre crisi: quella sanitaria del coronavirus (oltre 100 mila morti); quella economica innescata dal lockdown (40 milioni di americani in fila per il sussidio di disoccupazione); il disagio sociale con la più grande rivolta degli ultimi decenni. A novembre si vota per le presidenziali. Ce la farà?

Questa è la fotostoria...


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