11 Maggio
Frankenstein corre, i mercati comprano, lo spread va giù
L'Italia problema d'Europa? Forte domanda per l'asta del Tesoro, collocati 6.5 miliardi di titoli. Lo spread cala di oltre 4 punti. Altro incontro tra Di Maio e Salvini. Si cerca il nome del premier: terza figura o figura terza?
Cosa sta succedendo? Si fanno le prove tecniche di Governo Frankenstein che - va ricordato - è quello uscito dalle urne. Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono incontrati per la terza volta. Il primo nodo da sciogliere è quello del nome del Presidente del Consiglio, si cerca una figura terza ma bisogna anche capire ci che tipo di "terzietà stiamo parlando. Cosa vuole dire "terzo"? Proviamo a fare un breve elenco di casi possibili. Anzi no, prima diamo un'occhiata ai mercati, i giornali dicevano che si stavano surriscaldando a causa della crisi politica italiana. Vero? Giudicate voi:
01
Asta boom di titoli italiani e giù lo spread
- Il Tesoro ha collocato stamattina 6,7 miliardi di Btp. Domanda fortissima, tasso in calo sui Btp quindicinali e in rialzo per quelli triennali e quinquennali. Per i Btp a 3 anni, sono stati assegnati 2,75 miliardi contro 4,9 miliardi di importo richiesto e un rapporto di copertura dell'1,78. Il tasso di rendimento è dello 0,07% in rialzo di 2 punti base. Per i Btp a 5 anni, il Tesoro ha assegnato 2,5 miliardi contro un importo richiesto di 3,3 mld e un rapporto di copertura di 1,34. In rialzo il tasso di rendimento all'1,34% (+7 punti base). Forte domanda anche per i Btp quindicinali di cui sono stati assegnati 1,5 mld a fronte di 2,5 mld richiesti con un tasso di copertura di 1,68. Il tasso e' al 2,38%, in calo di 8 punti base.
- Lo Spread tra Btp e Bund stamattina sta andando così:
Mentre il titolare stende la sua nota, lo Spread è a quota 131.3, in calo di oltre 4 punti. Riepiloghiamo, in piena zona Governo Frankenstein i mercati hanno fatto il pieno di titoli italiani e lo spread è in calo. Tutto può cambiare, però, a leggere certi...
Cosa sta succedendo? Si fanno le prove tecniche di Governo Frankenstein che - va ricordato - è quello uscito dalle urne. Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono incontrati per la terza volta. Il primo nodo da sciogliere è quello del nome del Presidente del Consiglio, si cerca una figura terza ma bisogna anche capire ci che tipo di "terzietà stiamo parlando. Cosa vuole dire "terzo"? Proviamo a fare un breve elenco di casi possibili. Anzi no, prima diamo un'occhiata ai mercati, i giornali dicevano che si stavano surriscaldando a causa della crisi politica italiana. Vero? Giudicate voi:
01
Asta boom di titoli italiani e giù lo spread
- Il Tesoro ha collocato stamattina 6,7 miliardi di Btp. Domanda fortissima, tasso in calo sui Btp quindicinali e in rialzo per quelli triennali e quinquennali. Per i Btp a 3 anni, sono stati assegnati 2,75 miliardi contro 4,9 miliardi di importo richiesto e un rapporto di copertura dell'1,78. Il tasso di rendimento è dello 0,07% in rialzo di 2 punti base. Per i Btp a 5 anni, il Tesoro ha assegnato 2,5 miliardi contro un importo richiesto di 3,3 mld e un rapporto di copertura di 1,34. In rialzo il tasso di rendimento all'1,34% (+7 punti base). Forte domanda anche per i Btp quindicinali di cui sono stati assegnati 1,5 mld a fronte di 2,5 mld richiesti con un tasso di copertura di 1,68. Il tasso e' al 2,38%, in calo di 8 punti base.
- Lo Spread tra Btp e Bund stamattina sta andando così:
Mentre il titolare stende la sua nota, lo Spread è a quota 131.3, in calo di oltre 4 punti. Riepiloghiamo, in piena zona Governo Frankenstein i mercati hanno fatto il pieno di titoli italiani e lo spread è in calo. Tutto può cambiare, però, a leggere certi titoli... Vabbè, lasciamo i quotidiani a interrogarsi sulle previsioni che impaginano ogni giorno e andiamo a vedere cosa accade nel campionato per vincere il Gran Premio di Palazzo Chigi.
02
Il premier terzo (in)comodo
Che Presidente del Consiglio vanno cercando i due ragazzi intenti a fare il governo? La terza figura per la premiership a Palazzo Chigi è solo una terza figura o va inteso anche come figura terza? L'inversione non è un calembour, ma un preciso cambio di significato:
La terza figura. È scelta al posto di Salvini e Di Maio ed è terzo in quanto numericamente viene dopo questi due. Politicamente dovrebbe essere un soggetto che mantiene l'equilibrio tra il segretario della Lega e il capo politico del Movimento 5Stelle. La sintesi brutale sul taccuino del titolare è la seguente: un equilibrista.
La figura terza. Invertendo l'ordine dei fattori il risultato qui cambia parecchio. Perché in questo caso la figura terza non è solo un tema numerico e di equilibrio ma anche di... distanza. E questa distanza non è solo quella di sicurezza dai due galli nel pollaio (Di Maio e Salvini) ma anche un cuscinetto di sicurezza rispetto a talune richieste euroscettiche che potrebbero arrivare improvvisamente da Palazzo Chigi. Qui entriamo nella fase diligenza carica di nitroglicerina che va al massimo sulla carretera. La figura terza è in misura variabile a seconda dei periodi di governo a una certa distanza dalle piattaforme politiche dei due partiti. Questa figura avrebbe tre punti di riferimento: Salvini, Di Maio e... il Presidente della Repubblica. Nota sul taccuino: governo-asteroide.
Il nome per Palazzo Chigi. Dicono che il favorito sia Giampiero Massolo, ambasciatore, presidente di Fincantieri, uomo indubbiamente equilibrato, colto, preparato, conoscitore delle relazioni internazionali e della politica di difesa. Sul profilo non c'è niente da obiettare. Ha le doti diplomatiche (e non è una qualità automatica negli ambasciatori) per mediare con Salvini e Di Maio, ha un link diretto con il Quirinale e con Mattarella condivide la conoscenza del settore della Difesa e dei Servizi Segreti. La scelta di un nome come quello di Massolo è legata alla risposta a una domanda precedente: che tipo di governo vogliono fare Salvini e Di Maio? Un governo tutto politico o un esecutivo ibridato dal Quirinale? Tra qualche giorno avremo la risposta, la scadenza della trattativa è fissata per domenica.
Sintesi. Nel caso della terza figura abbiamo un governo politico che tenta di trovare una mediazione tra due forze (Lega e Cinque Stelle) con una finzione esecutiva; nel caso della figura terza invece siamo di fronte a un governo che nasce con una tutela speciale da parte della Presidenza della Repubblica. Il primo caso può funzionare ma alla lunga rischia di consumarsi nel tran tran ministeriale, nello stop and go al semaforo prima giallo e poi verde, prima verde e poi giallo, il secondo caso è pericolosamente avviato a un crash istantaneo nel momento in cui le tre forze (Lega, Movimento 5Stelle e Quirinale) entrano per qualsiasi motivo in forte dissenso.
In fondo, in questa strana casistica, si ritrova un problema di fondo: accettare pienamente, senza alcuna riserva e pregiudizio, il voto del 4 marzo.
03
Lo scherzo giallo-verde e la democrazia
In ogni caso, si sta per realizzare il teorema dei "due vincitori" che Aldo Moro usò nel 1976 quando le elezioni furono vinte dalla Democrazia Cristiana e dal Partito comunista italiano. Moro aveva in mente la stabilità del Paese, la sua pacificazione in un momento terribile della storia che poi avrebbe condotto pochi anni dopo al suo sequestro e assassinio da parte delle Brigate Rosse. Il contesto storico è cambiato, la sfida della contemporaneità oggi non è il terrorismo - che l'Italia ha sconfitto con grande capacità e fermezza - ma la Storia chiede sempre un impegno, una presa di posizione.
Il governo giallo-verde è visto dall'establishment come uno scherzo, il prodotto di un errore e nel discorso pubblico del sistema del mainstream media viene infatti trattato come qualcosa di bizzarro, indesiderabile, al limite dell'eversione. Si dà il caso che quel governo sia anche l'unico che corrisponde all'esito del voto del 4 marzo, è espressione della volontà popolare, un prodotto limpido della democrazia. Alle presunte classi colte tutto questo provoca il mal di testa. E infatti i cortocimenti si stanno moltiplicando, così come le prese di posizione istituzionali.
Il Presidente della Repubblica intervenendo ieri a Fiesole alla conferenza "State Of The Union" ha usato parole che stamattina sui giornali sono servite come una clava mostrata al Governo Frankenstein. In realtà, come sempre, se andiamo a valutare bene il discorso integrale di Mattarella, le cose sono molto più articolate e accanto alle critiche al sovranismo - definito come soluzione "ottocentesca" - ci sono una serie di critiche anche per il governo attuale dell'Unione europea. Insomma, il Quirinale ha i suoi timori - frutto della storia personale di Mattarella, dei suoi convincimenti politici - ma il suo discorso non è a una dimensione.
Il governo giallo-verde, l'alleanza di Cinque Stelle e Lega è il prodotto del Signor Zeitgeist, lo spirito del tempo. E se andiamo anche qui in profondità, scopriamo che è la risposta più logica alla crisi. Il caso Italia in realtà è il caso Europa, perché la mappa dei partiti dell'Unione è già cambiato e l'allarme di Mattarella sul sovranismo è già superato dalla Storia che sta sferragliando sui binari. Lorenzo Castellani ha fatto un'indagine e ha scoperto che non siamo soli nell'universo.
04
Non c'è un caso Italia perché l'Europa è già cambiata
di Lorenzo Castellani
Ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha messo in guardia le forze politiche anti-establishment che si accingono a formare un governo dei rischi del “sovranismo”, ovvero del richiamo nazionalista ed euroscettico promosso dagli stessi Lega e Movimento 5 Stelle. Quello del Capo dello Stato è un messaggio chiaro: l’esecutivo dovrà essere condiviso il più possibile con il Quirinale, che è garante nei confronti dell’ordine internazionale e dei rapporti con Bruxelles. Quella di Mattarella è una linea espressamente europeista, volta a contenere le escandescenze dal basso delle nuove forze politiche, a limitare l’incrocio di linee geopolitiche sgradite. La strategia è quella della pentola a pressione, in cui l’acqua ribolle ma il fumo necessita di essere contenuto affinché non si disperda nell’ambiente. I populisti, dunque, possono governare, ma a certe condizioni stabilite dal vecchio ordine. Continua a leggere l'articolo su List.
***
L'Italia non è un caso speciale, siamo trasportati come tutti dal fiume in piena della Storia. E anche il Governo Frankenstein alla fine della fiera non può essere trattato come un'eccezione, un inedito matrimonio tra così uguali e così diversi. E neppure può essere messo indicizzato alla voce "mostri crudeli mai visti" perché se di operazione machiavellica si tratta, allora è solo l'ultima di una lunghissima serie. Di Maio e Salvini sono cinici? Non più di quanto lo siano stati altri leader di partito in passato. Seguite il titolare di List. Andiamo a casa del Dottor Frankenstein.
05
Il Governo Frankenstein e la lotta politica
Che cosa è il Governo Frankenstein? Il titolare racconta in 6 minuti genesi e sviluppo dell'alleanza tra Movimento 5Stelle e Lega. Il Governo Frankenstein balena su List come possibilità e probabilità nel luglio 2017. C'è stata la Brexit nell'isola d'Inghilterra, nel Michigan e nell'Ohio la mietitrebbia di Trump ha spazzato via due mandati di Obama alla Casa Bianca, Emmanuel Macron ha ridotto in rovina il Partito socialista francese. Toc toc, sono il Signor Zeitgeist, lo spirito del tempo.
Un fil rouge di eventi che insieme sono una rivoluzione, la caduta di trent'anni di racconto progressista, la frenata della globalizzazione, il ritorno delle nazioni e dello shock geopolitico
Il voto italiano è incastonato in questa sequenza e il Governo Frankenstein ne è la più logica, lineare conseguenza, l'unica rispettosa della volontà espressa il 4 marzo dagli elettori. L'alleanza tra Cinque Stelle e Lega è un escamotage brutale della politica? Un congegno politico che serve a chiudere una stagione dominata da Forza Italia e dalla sinistra nelle sue varie espressioni dal post-comunismo a oggi? È anche questo, ma la politica di oggi, nei suoi fondamenti, non è poi così diversa dal passato.
In "Caro Berlinguer", uno splendido volume sulle note e gli appunti riservati di Antonio Tatò a Enrico Berlinguer, ci sono innumerevoli passaggi che ci ricordano la realtà della politica di ieri, non meno dura, sfacciata, crudele e ricca di menzogne rispetto a quella di oggi. La dura lotta tra la Dc, il Pci e il rutilante Psi craxiano ne è un chiaro esempio. Cambiano scenario, protagonisti, contesto, ma le soluzioni - che conducono alla caduta e alla fine di un'era che poi corrisponde sempre a un nuovo inizio - sono sempre quelle: simulazione, tradimento, sotterfugio, limpido confronto, gloria, polvere, vittoria e sconfitta. È la trama della politica, necessaria in tutte le sue forme.
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Il successo dei partiti populisti viene collegato alla contemporanea ascesa del problema dell'immigrazione. Il link c'è, ma il nesso di causa-effetto è meno immediato di quel che si racconta. Chi ha perso ha bisogno di un coperchio per coprire la pentola dove ha bruciato il bollito, dunque metterla su questo piano fa comodo. Il dibattito investe tutta l'Europa. Cominciamo dunque da chi la governa, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Anche lui invitato alla conferenza "The State Of The Union", appuntamento che s'è fatto monocorde.
06
Europa, immigrazione e Club Mediterraneo
Cosa dice Juncker? "Con la crisi migratoria i sentimenti che pensavano di aver superato purtroppo hanno rifatto capolino e, considerando il ritorno dei populisti e nazionalisti, hanno avuto materia per alimentare i loro movimenti e per aumentare il distacco dagli altri". Conclusione: "Quando le cose vanno bene o quasi bene la solidarietà quasi nasce da sola ma quando ci sono crisi, come avvenuto negli anni passati, allora la solidarietà si sfilaccia, si perde a poco a poco. Abbiamo visto la riscoperta di un'espressione che detesto: Club Mediterraneo, un termine che si può usare per il turismo ma non quando si parla di Europa solidale". Ottimo. Un modesto consiglio per Juncker: citofonare il governo di Angela Merkel in Germania, dove le resistenze a costruire un meccanismo di condivisione dei rischi sono un muro di titanio.
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A questo punto, è obbligatorio andare a vedere se il nesso diretto tra sbarchi e risultato del voto c'è o no. E qui siamo di fronte a un corto-circuito della comunicazione. La realtà e l'immaginario divergono. Ma dovrebbero far riflettere chi ha il timone del governo.
07
Gli sbarchi sono crollati
È un dato di fatto, sono i numeri del Viminale e non c'è molto da dire, l'accordo bilaterale con la Libia firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti ha funzionato, restano aperti gravi problemi sul piano umanitario e non sappiamo cosa succede realmente nei campi libici, ma i numeri sono questi:
Gli sbarchi di migranti sono diminuiti del 78 per cento. Ma così casca anche tutto il ragionamento di Juncker che abbiamo visto nel capitolo precedente di questo numero di List. Non proprio o, meglio, apre in realtà un altro problema con un doppio volto: la percezione del tema immigrazione da parte dell'opinione pubblica e come viene raccontato il fenomeno da parte del governo e delle forze d'opposizione. Qui si apre la botola vietnamita per Minniti, il quale ha fatto bene il suo lavoro in mare tagliando gli sbarchi, ma lo ha completamente reso vano sul piano della comunicazione. Gli strumenti usati non sono stati efficaci, mentre i partiti d'opposizione hanno continuato a fare la loro campagna. Altro dato da tenere presente. Gli italiani che esprimono timori, ansie, sul tema dell'immigrazione non vedono il problema in mare, ma a terra, nelle città. Paradossalmente, il problema risolto (in mare) non è il numero uno in agenda, cioè quello degli stranieri arrivati in Italia molto tempo prima della crisi che non sono integrati, non hanno un lavoro. Il problema è a terra e questo percepiscono i cittadini. Guardate questo grafico tratto da uno studio pubblicato da Oxford Economics prima del voto del 4 marzo:
Ora è tutto chiarissimo. E attenzione al quadro complessivo. Perché l'aumento della preoccupazione sul tema immigrazione nel corso degli anni va incrociata con questo grafico tratto dai documenti del Tesoro. Sono gli sbarchi di immigrati in Italia:
Anche questo è chiaro. Non si può ragionare di politica del governo oggi e domani senza ricordarsi che esiste una forza che cambia la curvatura del nostro spazio: la geopolitica. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.