12 Marzo
Giochi con le frontiere. Trump blocca i voli dall'Europa
La crisi del coronavirus. Gli Stati Uniti sospendono per un mese i collegamenti aerei dall'Europa. Borse in profondo rosso. Conte chiude i negozi, la crisi italiana e la soluzione cinese (che non c'è). Pandemia, paura e il terzo virus, il crollo dell'economia
Che succede? Siamo entrati nella fase della "pandemia". La dichiarazione ufficiale dell'Oms mette tutti in guardia sull'evoluzione della crisi del coronavirus. Tutti chi? I governi, sono gli Stati i protagonisti di questa storia ad alta tensione, un bio-thriller. Gli Stati Uniti hanno bloccato tutti i voli dall'l'Europa verso gli Stati Uniti. Donald Trump ha preso la decisione, era nell'aria, dopo aver atteso l'evoluzione dell'epidemia, dopo l'allarme dell'Oms, la Casa Bianca ha fatto la mossa. Prima di tutto, il preludio della giornata, allacciate le cinture, stiamo cabrando e picchiando ad alta quota, cruscotto delle Borse. Siamo a giochi con le frontiere.
01
Profondo rosso
Il petrolio è ancora in caduta, le Borse asiatiche suonano la colonna sonora di Profondo Rosso, i futures delle piazze finanziarie europee sono un preludio di una giornata ad alto voltaggio. Prima di tutto, l'Asia:
Questa è la chiusura di Wall Street ieri, per non dimenticare da dove si parte:
I futures si stanno tuffando in un mare rosso:
L'unico indicatore in verde che vedete nella tabella dei futures qui sopra è l'indice Vix S&P 500, misura la volatilità del mercato, stiamo entrando in una fase di tempesta finanziaria. Petrolio? Il contratto del Brent perde quasi il 4 per cento:
Che cosa è successo in America? Parte la sigla, Volare.
02
Gli Stati Uniti bloccano i voli dall'Europa
Viaggeranno solo le merci. La Casa Bianca ferma tutti i voli per un mese. Donald Trump nella corsa presidenziale ha un solo vero e temibile nemico: il coronavirus. Non la guerra petrolifera, ma l'epidemia può cambiare le sorti di una campagna elettorale che lo vede ancora favorito ma con una minaccia chiara, concreta, letale alle porte.
Casa Bianca. Trump durante la conferenza stampa ieri sera nello Studio Ovale (Foto Ansa)Trump è apparso nello Studio Ovale, era teso, ha fatto confusione...
Che succede? Siamo entrati nella fase della "pandemia". La dichiarazione ufficiale dell'Oms mette tutti in guardia sull'evoluzione della crisi del coronavirus. Tutti chi? I governi, sono gli Stati i protagonisti di questa storia ad alta tensione, un bio-thriller. Gli Stati Uniti hanno bloccato tutti i voli dall'l'Europa verso gli Stati Uniti. Donald Trump ha preso la decisione, era nell'aria, dopo aver atteso l'evoluzione dell'epidemia, dopo l'allarme dell'Oms, la Casa Bianca ha fatto la mossa. Prima di tutto, il preludio della giornata, allacciate le cinture, stiamo cabrando e picchiando ad alta quota, cruscotto delle Borse. Siamo a giochi con le frontiere.
01
Profondo rosso
Il petrolio è ancora in caduta, le Borse asiatiche suonano la colonna sonora di Profondo Rosso, i futures delle piazze finanziarie europee sono un preludio di una giornata ad alto voltaggio. Prima di tutto, l'Asia:
Questa è la chiusura di Wall Street ieri, per non dimenticare da dove si parte:
I futures si stanno tuffando in un mare rosso:
L'unico indicatore in verde che vedete nella tabella dei futures qui sopra è l'indice Vix S&P 500, misura la volatilità del mercato, stiamo entrando in una fase di tempesta finanziaria. Petrolio? Il contratto del Brent perde quasi il 4 per cento:
Che cosa è successo in America? Parte la sigla, Volare.
02
Gli Stati Uniti bloccano i voli dall'Europa
Viaggeranno solo le merci. La Casa Bianca ferma tutti i voli per un mese. Donald Trump nella corsa presidenziale ha un solo vero e temibile nemico: il coronavirus. Non la guerra petrolifera, ma l'epidemia può cambiare le sorti di una campagna elettorale che lo vede ancora favorito ma con una minaccia chiara, concreta, letale alle porte.
Casa Bianca. Trump durante la conferenza stampa ieri sera nello Studio Ovale (Foto Ansa)Trump è apparso nello Studio Ovale, era teso, ha fatto confusione dicendo che il bando era esteso anche ai voli cargo (e le Borse hanno cominciato a andare in picchiata, con il petrolio Wti a -6,8 per cento) e poi ha dovuto precisare: "È molto importante che tutti i Paesi e le aziende sappiano che il commercio non sarà in alcun modo impattato dalla restrizione sui viaggi dall'Europa. La restrizione ferma le persone e non i beni". Nel 2019 sono sbarcati dall'Europa negli Stati Uniti 15,7 milioni di visitatori. Trump ha ribadito che i cittadini americani devono stare a casa, che "non è una crisi finanziaria", che l'Europa non ha agito rapidamente per arginare il "virus straniero", che i focolai americani sono stati "seminati" da viaggiatori europei. "Abbiamo fatto una mossa salvavita con la Cina, ora dobbiamo intraprendere la stessa azione con l'Europa". Trump ha chiesto al Tesoro di rinviare di tre mesi - senza interessi o penalità - il pagamento delle tasse per le aziende le persone colpite dalla crisi del coronavirus, come annunciato nei giorni scorsi, il presidente ha anche chiesto al Congresso americano di votare una riduzione delle tasse sui salari. Gli appuntamenti elettorali di Trump sono stati rinviati. Segnali che dicono tutto sulla gravità della situazione: la parata di San Patrizio a New York prevista per il prossimo 17 marzo è stata rinviata. La Quinta Strada sarà deserta.
03
Il paziente inglese
Elemento geopolitico fondamentale: dal bando sono stati esclusi i voli dal Regno Unito, Trump lo ha precisato nel suo intervento. È l'alleanza dell'Anglosfera, una mano d'aiuto agli inglesi. Ma non siamo sicuri che questa decisione possa tenere di fronte al corso degli eventi. Gli inglesi hanno scelto una strada impervia, perché non c'è metropoli più globalizzata al mondo di Londra. Nel Regno Unito ci sono oltre 300 mila italiani all'Aire, ma i dati reali sono il doppio, dunque siamo a 700 mila italiani presenti nell'isola d'Inghilterra. E l'Italia è la nazione che più di tutte le altre in Occidente ha esportato il coronavirus negli altri paesi. Londra è città cosmopolita e aperta, il paziente inglese potrebbe diventare un caso grave.
Il cancelliere dello scacchiere, Rishi Sunak, ha presentato il suo piano economico, un budget con 80 miliardi di sterline di investimenti per i prossimi cinque anni, ma nel bilancio presentato dal ministro del Tesoro mancano le proiezioni sull'impatto della crisi del coronavirus e la risposta della Banca d'Inghilterra. Queste sono le previsioni del governo sull'economia del Regno Unito:
Prodotto interno lordo sopra l'uno per cento nei prossimi quattro anni, forte impatto degli investimenti pubblici e andamenti positivo del mercato del lavoro. Con la Brexit, la recessione che incombe e il coronavirus. L'ottimismo a Downing Street non manca, bisogna vedere se fa rima con realismo. Gli inglesi stanno navigando in acque sconosciute.
04
Il boom dei contagi (e dei decessi). Il caso italiano
L'Italia è passata dalla fase del "tutto è sotto controllo" (Giuseppe Conte, 31 gennaio) ai 196 morti di ieri (in totale i decessi sono 827) con i contagiati che corrono verso quota 13 mila (sono 12462, oltre 2000 in più nelle ultime 24 ore). Ecco il bollettino:
Abbiamo tassi di crescita cinesi. E niente è sotto controllo, perché il governo da sabato notte a oggi ha cambiato strategia più volte e il premier ieri sera ci ha detto che l'Italia è chiusa per virus. Questo in realtà era già stato detto (e non era vero nella sostanza - la politica italiana nel settore annunci è imbattibile), ma il bollettino del contagio spaventa, la Lombardia teme di finire come un ospedale da campo e il governo, di fronte all'escalation, non sapendo più cos'altro fare, avvia un'altra stretta su tutte le attività commerciali e i piccoli produttori.
05
Il doppio virus. Cosa resta dell'Italia?
Non è l'Armageddon, il coronavirus non sarà la fine del mondo, ma nel caso del nostro paese occorre essere molto lucidi, freddi, equilibrati, realisti, onesti, perché qui ci stiamo giocando il futuro, quello dei nostri figli. Chiudiamo i battenti, va bene. E tuteliamo il bene primario e inestimabile, la salute, ottimo. Domanda sul taccuino: cosa resta e cosa è oggi l'Italia? Chiusi i negozi, abbassate le saracinesche, restano gli esportatori con prodotti ad alto valore aggiunto (ma in queste condizioni non avranno ancora molto tempo e filo da tessere), i dipendenti della Pubblica amministrazione, i pensionati. In un paese isolato dal mondo - siamo stati tagliati fuori da governi e compagnie aeree internazionali - in pieno "stato d'eccezione", con le libertà fondamentali limitate. Si poteva fare altro? No, perché è troppo tardi, è partito un vortice inarrestabile dove ci sono due epidemie: quella del coronavirus e quella della paura. Sono le armi più potenti in circolazione, in questo momento vincono e spingono a cercare l'unica via possibile, la soluzione pechinese, con solo una lieve differenza: l'Italia non è la Cina.
06
La soluzione cinese
Ricordiamo l'escalation e la risposta della Cina, è istruttivo e ci dice anche perché questa via da noi è (im)possibile. Ecco il percorso dell'epidemia a Wuhan, il grafico è tratto dal rapporto della missione in Cina dell'Organizzazione mondiale della Sanità:
I casi in Cina sono diminuti - non sono spariti - e sono state prese dure misure per evitare il ritorno del virus dall'estero.
07
Il terzo virus. Il collasso dell'economia
C'è anche un terzo virus in circolazione, ma in questo momento il suo percorso è guardato con meno attenzione, il nostro paese, per cultura, storia, costume, non dà tutta l'importanza che altre nazioni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania) riservano a un altro rischio: il collasso dell'economia. Prima pagina del Financial Times:
Angela Merkel ha detto - e per la Germania stiamo parlando di un cambio di paradigma, una strambata violenta - che la dottrina dello "zero nero", il pareggio di bilancio, può essere accantonata e bisogna prepararsi a fare tutto il necessario. La cancelliera esprime l'idea di quelle nazioni che si preoccupano prima di tutto del contagio economico, il collasso della produzione.
Il contagio parte in Cina (lo Stato più popolato della Terra), si diffonde nelle nazioni d'Europa (il più grande mercato di consumatori del mondo), sbarca negli Stati Uniti (la prima potenza economica e militare). Le istituzioni sovranazionali sono sparite, sono gli Stati a prendere in mano il fucile e lo fanno in maniera diversa l'uno dall'altro. La Cina ha usato il suo sistema totalitario, ha isolato la provincia di Hubei, la metropoli di Wuhan e le altre città. Sessanta milioni di abitanti, l'intera popolazione dell'Italia, sono finiti in quarantena. Tutte le libertà - le poche che esistono in Cina - sospese, i movimenti monitorati, i palazzi sigillati, gli automobilisti fermati, ogni sospetto "catturato" (abbiamo visto le immagini) e trasportato in centri di quarantena, ospedali da mille posti costruiti in dieci giorni. L'altro ieri il presidente Xi Jinping è andato per la prima volta a Wuhan, il segno della vittoria per l'uomo che insegue le orme del Comandante Mao. L'epidemia è finita quando dovevano riaprire le fabbriche dopo il Capodanno cinese. E non è un caso.
Come ha reagito l'Europa? Il primo paese investito dal contagio è stata l'Italia. Conosciamo la storia, la proviamo sulla nostra pelle. Cosa hanno fatto Francia, Inghilterra, Germania, Spagna? Forse arriveranno a farlo anche loro, chiuderanno tutto, saranno travolti dal contagio, la crisi del coronavirus li colpirà duramente, come ora accade da noi. Forse. Ma il loro primo atto è stato necessario e ostile: hanno chiuso le porte all'Italia. La storia del mondo non è una favola.
***
Quello che hanno fatto - e stanno facendo - gli altri paesi va approfondito. Siamo di fronte alla geopolitica del virus. Ecco una puntata di RadioList sul tema.
08
Geopolitica della pandemia
La crisi del coronavirus. L'inizio (e la fine) del contagio in Cina, l'arrivo in Europa e il trasferimento in America. L'Oms dichiara ufficialmente la pandemia. Come cambiano gli equilibri tra gli Stati, il ruolo degli "imperi", il rilancio di Xi Jinping e il problema di Trump. Un'indagine del titolare e Dario Fabbri su RadioList
La geopolitica del virus ha un fattore che ne curva la traiettoria, l'economia. Un'altra puntata di RadioList per cercare di razionalizzare - e siamo nel campo volatile degli Animal Spirits - che cosa sta accadendo nei mercati.
09
Epidemia e economia. Il rischio del doppio virus
Coronavirus e recessione. L'Italia può uscire da questa doppia trappola? Fermare il contagio, rilanciare la crescita. Con quali decisioni strumenti? Su RadioList un'indagine del titolare e Gianclaudio Torlizzi
Come chiudiamo questo numero di List? Molti avranno tempo per leggere, riflettere, pensare a cosa è importante nella vita, ricalibrare alcune cose della propria esistenza, stiamo entrando in un new normal che in realtà è una sequenza straordinaria di eventi partita il 3 gennaio scorso con l'eliminazione del generale Qassem Soleimani a Baghdad, è in corso un riassetto degli equilibri di potenza, il coronavirus è l'imprevisto che ha compresso, accelerato e deviato questo disegno. Quale? Come cantava Battisti, lo scopriremo solo vivendo (e scrivendo). Sì,viviamo tempi interessanti. Forse troppo. A più tardi, buona giornata.
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immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.